SEMANTICA, significato delle parole: attenzione alle alterazioni, agli equivoci pelosi, all’aumento di entropia, ai trucchi dialettici

Nella maggior parte dei casi il significato di una parola è chiaro e non equivocabile, altrimenti non riusciremmo ad intenderci. È peraltro opportuno ...

- fare attenzione a che il nostro interlocutore abbia delle nostre parole un intendimento semantico congruo al nostro: nel dubbio chiediamo riscontro ed eventualmente dissipiamo gli equivoci ed esplicitiamo i default;

- fare attenzione ai differenziali semantici usati talvolta come trucchi dialettici: il gioco ingannatore s’è fatto pesante e particolarmente sleale nei mass media con un’alterazione del significato delle parole, tipico indicatore di cultura dominante: ad esempio?

  - Con inversione dei termini (Dio è carità / la carità è Dio),

  - con estensione (il matrimonio è per tutti, ciò che non è uguale è discriminatorio, la legge naturale è cangiante contro UNU 2014

  - con soppressione di termini, neutralizzazione, framing, ...

  - con imposizione di invenzioni stravaganti ...

E se perfino certi cosiddetti diritti civili individuali fossero branditi per superare, violandoli, certi diritti umani?

Le parole non sono soltanto un fatto estetico per quanto importante, le parole sono trave di carico per un’ etica di ognuno e di ciascuno” disse l’Umberto Eco che così condividerei, se non avesse insinuato il contrario con ... CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO.

Links utili sul significato delle parole: testi di Paul Watzlawick (Pragmatica della comunicazione umana e Change), libro di Marco Balzano le parole sono importanti.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/10/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: nomen/nomina; conoscenza, comunicazione; razionalità, oggettività, dominio di significato, ISO, neologismi, equivocità, misunderstanding, metafora, default, alterare significato parole, framing; trucchi dialettici; parola di bambino; dialetto trentino

 

Annoto l’intendimento semantico di alcuni termini ricorrenti nel mio blog:

Accanimento, acufeni, aforismi, algoretica, Allah Akbar, alterazione delle priorità, amicizia, asineria, assist, bene comune, biodinamica, buon senso

CAduDem, causa-effetto, cetino=bigotto, cinismo, complicità, con beneficio d’inventario, conservatori, correzione fraterna, corridoi umanitari, coscienza, crisi, cultura dominante

Debosciato, Democrazia, densità differenziale, diritto della forza, discernimento, disciplina, dissonanza cognitiva, dissimulare, dissuasione e persuasione, distopico,

Eco&bio, Efficacia ed efficienza, effimero, enantiosemia, endorsement, entropia, eterodirezione, eterogenesi dei fini, eziologia

Famiglia, farla franca, feedback, ferale, finalità o funzionalità?, furbizia

Gender, generalizzazione, giudizio, glissare, gnomi

Ideologia, idiosincrasia, illazione, intelligenza, interiezioni, irridente aggressivo pro rissa

Kitsch

Lateralizzazione, legge naturale, lifting, liberismo, liberalismo, libertà,  libertà di coscienza Art18, libertà di espressione Art.19, libertà di educazione Art.26.3, libertà di pensiero, like, lupo criminalizza agnello

Maestri di odio, maggioranza, Maître à penser, male fisico, male minore, mantra, matrimonio per tutti, meritocrazia, metafora, millantare, misunderstanding, movente, moralità e moralismo,

Negazionismo, negligere, Nichilismo, NoTav NoGlobal, obiezione di coscienza, omofobia,oscurantismo

Pace, paralogismo, peloso, pietà≠pietismo; pollacchioni; potentati e potenti matrici, principio di precauzione, proselitismo<>missionarietà.

Razionale e ragionevole, relativismo, reductio ad Hitlerum, resilienza, rischio≠pericolo

Sarcasmo, Schwa, scimiottare, sdubbiare, senza se e senza ma, sicurezza (security≠safety), sessantonite, socializzare le perdite, soggettivismo, sogghigno, sostenibilità, speculazione, strumentale, stupido, sublimazione, surrettizio,

Talebani, terminologia social, Teoglib, tolleranza, veranda, verità, Weltanschauung.

 

Per curiosità annoto anche termini di recente conio

Umarèll (termine inventato di sana pianta in un blog nel 2005, poi è diventato il titolo e il tema di un primo libro (seguito da altri)

 

2024.09.20 Terminologia social: qui annoto un estratto del glossario (troll, boomer, zoomer, meme, FOMO che è acronimo di “Fear of Missing Out”, che in italiano significa "paura di essere tagliati fuori" o "paura di perdersi qualcosa"), rimandando ad altri link per più ricca documentazione in merito.

 

↑2024.02.22 nel parlare civile è meglio usare il politically correct degli eufemismi? Ad esempio "non udente e non vedente" al posto di "sordo" o "cieco"? Anche i "sordomuti" vanno chiamati "sordi"; i "sordomuti" non esistono più neanche per legge. [CzzC: sarebbe importante a mio avviso che la scuola potenziasse l’insegnamento del significato delle parole, recuperando - se occorresse - qualche ora di lezione dai laboratori di sintassi sofisticata: ad esempio non potrebbe bastare saper distinguere una proposizione enunciativa da una interrogativa e lasciare solo a corsi specialistici dover distinguere tra le interrogative retoriche, interrogative disgiuntive, volitive imperative, volitive esortative, volitive desiderative, volitive concessive ..., quando magari tanti studenti non sanno spiegare con precisione la differenza - ad esempio - tra segno e gesto?]

 

↑2023.07.15 <foglio et> da un articolo di Stefano Picciano sul significato delle parole e l'importanza di essere precisi, non equivoci o generici. Diceva Martin Heidegger: “Solo là dove per una cosa è stata trovata la parola, la cosa è una cosa. (…) Nessuna cosa è dove la parola, cioè il nome, manca”. E il linguista Edward Sapir, “il concetto non giunge ad avere un’esistenza individuale e indipendente fino a che non abbia trovato una ben distinta realizzazione linguistica. (…) Appena abbiamo la parola noi sentiamo istintivamente, con qualcosa di simile al sollievo, che possiamo maneggiare il concetto”. E Ludwig Wittgenstein: "i limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo”. Imparare nuove parole non significa appena poter esprimersi meglio, ma è qualcosa che modifica la capacità stessa di pensare (…)» [CzzC: esattamente ciò che mi diceva il collega prof di italiano]

 

↑2022.06.29 <Christophe Clavé> Non solo grandi scrittori (da Georges Orwell in 1984 a Ray Bradbury in Fahrenheit 451), ma anche la storia stessa evidenzia come sia tipico delle dittature / totalitarismi ostacolare il libero pensiero riducendo il numero delle parole ed alterandone il significato: non ci sarebbe pensiero senza parole, e dunque nemmeno giudizio critico.

 

2022.04.21 <iltempo> Lilli Gruber domanda al giornalista Beppe Severgnini sulla guerra in Ucraina: "Ormai è di fatto una guerra tra Russia e Stati Uniti? Una sorta di guerra per procura?". Severgnini ridimensiona secco: "Non credo, non è un termine che userei". [CzzC: e se invece non fosse del tutto inappropriato nella fattispecie?]

 

2021.10.27 <avvenire s24h google> con voto segreto al Senato (154:131) il ddl Zan è rimandato in commissione: erano 3 gli articoli contestati: semantica dell'identità di genere, pluralismo delle idee, giornata contro l'omofobia da celebrare nelle scuole [CzzC: con docenti esterni targati Arcigay tipo caso NC? Le loro previsioni di budget dovranno shiftare di qualche mese?].<tempi> legge che, se fosse passata così, avrebbe reso obbligatoria per tutti la cultura gender. [CzzC: con pregiudizio del diritto all'obiezione di coscienza e della priorità educativa del genitori?]

 

↑2021.06.01 <orizzontescuola> Nel 2018 Galimberti si espresse così sulla scuola: occorrono insegnanti affascinanti ma oggi il ragazzo si deve ritenere fortunato se su nove docenti ne ha due carismatici ... a troppi genitori interessa, anziché la formazione [CzzC: direi educazione], solo la promozione del ragazzo a costo di fare un ricorso al Tar ... la si finisca con l’alternanza scuola lavoro [CzzC: direi "dipende": se scuola professionale ...], a scuola si deve diventare uomini, a scuola si deve riportare la letteratura ... anziché riempire le scuole di tecnologia digitale: come si può formulare un pensiero se ti mancano le parole?

 

↑2021.02.03 Criminalizzare come OMICIDA chi pratica aborto non aiuta né la difesa della vita né la difesa dell'obiezione di coscienza; il vescovo Antonio Suetta: l'aborto è un omicidio <riviera google> «La piaga disumana e incivile dell’aborto ha assunto da anni proporzioni spaventose: nel 2020 è stata la principale causa di morte nel mondo con 42,6 M di vittime a fronte dei 17,9 M di morti per infarto, 8,7 M di morti per cancro, 1,8 M di morti per COVID-19 e 1,7 M di morti per HIV (dati dell’OMS)

[CzzC: botta e risposta con NC: fidiamoci del Magistero petrino, che per agire e insegnare anche in prevenzione degli aborti non mi pare voglia primariamente additare come omicida in termini di legge umana chi abortisce e chi pratica aborto; insistendo a volerli criminalizzare così, si rischia di favorire la reazione avversa che reclama l'abolizione del diritto all'obiezione di coscienza. Continua qui con keys esprimersi, pazienza, misericordia, REATO ≠ PECCATO, discernimento, significato delle parole, comunicazione, testimonianza, Cesare e Dio]

 

2021.01.01 A partire dal 1° Gennaio 2021 entrano in vigore le nuove regole europee in materia di classificazione delle controparti inadempienti (meglio conosciuto come “default”), basate sulla Nuova definizione di Default, da cui derivano modalità più restrittive in materia di classificazione a default rispetto a quelli finora adottati, con l’obiettivo di armonizzare la regolamentazione finanziaria tra i diversi paesi dell’Unione Europea. I principali cambiamenti introdotti prevedono che le banche definiscano automaticamente come inadempiente il cliente che presenta un arretrato consecutivo da oltre 90 giorni, il cui importo risulti, allo stesso tempo superiore ai 100€ e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso il Gruppo bancario. Regolarizzato l’arretrato e passati almeno 90 giorni da tali regolarizzazioni senza che si verifichino ulteriori situazioni di arretrato o ulteriori eventi pregiudizievoli, decadrà la segnalazione di inadempienza. [CzzC: plaudo alla chiarezza sul significato delle parole, che evita equivoci sui quali prosperano inganni e ingrassano gli azzeccagarbugli; annoto per inciso che il termine default si può usare anche con un diverso significato]

 

2020.09.07 articolo di Christophe Calvé sul linguaggio impoverito <google ilfendente italiaoggi> che ostacola il ragionamento e il pensiero critico; il QI (quoziente di intelligenza) è in calo nei paesi più sviluppati: inversione dell’effetto Flynn; le masse incolte sono più facilmente manipolabili. [CzzC: la logica si avvale del logos nella ricerca del vero, ben più che di immagini ed emozioni, le quali però sono più funzionali per ottenere prestazioni preordinate: vedi vari tipi di condizionamento (da Pavlov/Skinner in poi) praticati nell'addestramento degli animali e nella pubblicità]

 

2020.08.25 <shalom antoniosocci> Ruth Dureghello, la presidente della comunità ebraica di Roma, pronuncia parole dure sull'uso generalista della parola "negazionismo": «faccio un appello a partiti politici e giornali: negazionismo, lager e campi di concentramento usiamoli per indicare il concetto originario per cui sono destinati. Altrimenti si relativizza la memoria e si svilisce la storia».

 

↑2020.05.04 <senato> Senato della Repubblica, #242 Dossier Servizio studi sul tracciamento di contatti: classificazione Teseo: dati sensibili e personali, epidemie, privacy, sanità pubblica, sistemi informativi personali, tutela della riservatezza. [CzzC: speriamo di vedere anche i fatti, oltre la definizione delle parole; speriamo di vedere i fatti con celerità ben maggiore del caso verande; non potremmo essere solerti almeno come l'Uk, se non fummo pronti come la Corea? <post pi nova> Uk da giovedì9  testerà un’app per il “contact tracing” sull’Isola di Wight; <pi> la Francia dal 2 giugno.

 

↑2020.03.30 <internaz> è corretto dire che è una guerra quella contro il coronavirus? Quando forziamo il significato delle parole per descrivere un fenomeno, rischiamo di fuorviarne la comprensione e quindi i relativi sentimenti e decisioni operative; sulla scelta delle parole descrittive della realtà si gioca anche buona parte della propaganda politica contemporanea. Ad esempio: nel voler chiamare “virus cinese” il Covid-19, Donald Trump fa, per dirla con George Lakoff, una esplicita operazione di framing: inquadra il virus evidenziandone la provenienza per attribuirne la responsabilità.

 

↑2019.11.06 <provita, corriere> Prolife aveva fatto ricorso al Tar, contro la decisione del Comune di Roma che con Virginia Raggi aveva censurato le affissioni che rappresentavano un feto nel grembo, accompagnato da frasi del tipo: "Tu eri così a 11 settimane, tutti i tuoi organi erano presenti"; il Tribunale ha dato ragione alla Raggi, perché quelle espressioni supererebbero "i limiti della violenza semantica" e provocherebbe uno "smodato impatto emotivo"! [CzzC: vera violenza? O trattasi di iperbole da azzeccagarbugli?]

 

↑2019.06.20 non mi sorprende che <sinistrainrete> magnifichi un pezzo uscito su Linus dal titolo "Meno resilienza, più resistenza", perché fa sinistramente comodo ridurre il significato del termine resilienza al letterale metallico per surrettiziamente

negare che resilienza significhi anche impadronirsi della propria esistenza, non farsi sovrastare dagli avvenimenti, riuscire ad affrontare qualunque situazione spiacevole, senza escludere l'aiuto che può venire dalla consapevolezza di un senso della vita

e sermonare invece che essere resilienti significa aspettare passivamente che le cose spiacevoli passino perché nella resilienza non c’è l’idea di agire attivamente per affermare qualcosa in cui si crede; mentre resistenza significa attività non passività, punto di partenza di quello che Nietzsche definiva nichilismo attivo, significa capacità di imporre invalicabili limiti etici, sociali e politici, pur nella consapevolezza dell’assenza di senso della vita.

[CzzC: trattasi a mio avviso di una pelosa manipolazione del significato delle parole, scusabile a chi da sinistra temesse che il suo monopolio sul termine resistenza possa essere offuscato dal neologismo resilienza, ma non scusabile a chi ... continua]

 

↑2019.04.08 <voxny> tra le forme di polisemia (vocabolo con significati diversi) attenzione a quelle di enantiosemia (vocabolo con significati opposti ammessi), “malattia linguistica” dell’italiano che confonde chi lo studia. Ad es: ospite, affittare, noleggiare, feriale, pauroso ... A tali “morbosità linguistiche” si aggiungono le forme non ammesse dalla Crusca ma pretese ammissibili da influenti sgrammaticati (ignoranti<yt> o nostalgici del vietato vietare?): imparare (anche nel senso di far imparare), uscire, scendere, sedere (anche esci i soldi, scendi il cane, siedi il bambino). Annoterei altre lacune della nostra lingua che mi farebbero pensare a “carenza di lateralizzazione”: ad esempio per, perché sono vocaboli usati per indicare sia causalità sia finalità, laddove invece la maggior parte delle altre lingue distingue rigorosamente (quia, ut; weil, um; por, para).

 

2019.04.05 Per dialogare efficacemente è necessaria la presenza di codici comuni tra i soggetti comunicanti, altrimenti sarebbe quantomeno difficile capirsi, come tra sordi: ne sarebbe prova anche la recente contrapposizione montata perfino quando si discute un tema prioritario come quello della famiglia ... continua

 

2019.03.gg odo a radio24 commentare il libro di Marco Balzano: le parole sono importanti: la parola felicità avrebbe radice significante “succhiare il latte materno” dal che la felicità si fonda sul “qualcuno si prende cura di te”. Confine indicherebbe la linea dove “confluisce il bene mio e tuo e ci guardiamo in faccia” (come frontiera).

 

↑2018.05.10 perfino sul buon termine “corridoi umanitari” sarebbe opportuno qualche discernimento, onde evitare che l’immagine in captatio benevolentiae di pochi sia curata coi soldi altrui più dell’interesse dei moltissimi bisognosi deselezionati dal beneficio.

 

↑2018.02.02 Discernimento sui significati opposti del verbo sdubbiare: in dizionario significa nauseare ma qualcuno lo usa anche col significato di togliere i dubbi.

 

↑2017.07.13 <sitosoph> la corruzione del linguaggio: Octavio Paz scriveva: «Una nazione si corrompe quando si corrompe la sua sintassi». Cioè quando un popolo perde efficacia comunicativa perché corrompe il linguaggio con significati volutamente adulterati (ad es.) per il raggiungimento di determinati obiettivi, perde moralità.

 

↑2017.02.10 <avvenire>: intesa in vista tra Cina e Chiesa sulla nomina dei vescovi? Un'eventuale "elezione" locale rappresenterebbe solo «un modo di esprimere raccomandazioni della Conferenza episcopale locale» e sarebbe irrilevante che da parte cinese si continuasse a parlare di «elezione» dei vescovi. [CzzC: l’uso di uno stesso termine con accezione semantica sensibilmente diversa tra le parti fu storicamente foriero di inganni e conflitti; tuttavia, se in contropartita chiara qui si ottenesse la cessazione delle sofferenze di tanti inermi perseguitati, vada per il temporaneo male minore]

 

↑2017.01.17 Che cos’è l’omofobia? Discernere tra significati equivocabili: dialogo con un lettore/fb: continua

 

↑2016.09.29 Che cos’è una veranda? Siamo all’autunno 2016 e il fatto che in Italia debba ancora entrare in vigore l’accordo su uno schema di regolamento edilizio-tipo con la definizione unica di almeno 42 voci (tra cui Edificio, Balcone, Sottotetto, Terrazza, Veranda) citate nelle migliaia di regolamenti edilizi esistenti, configura uno dei 101 motivi per credere che l’inefficienza della nostra pletorica burocrazia sia l’ostacolo primario per lo sviluppo del nostro Paese per la goduria degli azzeccagarbugli. Pensa quanto tempo e denaro avremmo risparmiato se già 30-50 anni fa avessimo imposto per quei vocaboli uniformità di semantica copiando, ad esempio, quella tedesca.

 

↑2015.01.22 Cos’è la conoscenza della verità? Adaequatio rei et intellectus diceva Isaac Israeli ben Solomon già nel secolo IX, ma la cultura dominante oggi ha cominciato a negare la possibilità di percepire l’oggettività e a sostenere che si tratta di un’illusione <tempi>: la ragione si sta staccando dalla verità delle cose, collegandosi a mere predilezioni soggettive e ad una legge da osservare come “mera” tecnica del vivere ... Al potere dominante torna utile alterare il significato delle parole e destituire il visibile: anche il linguaggio giuridico e il linguaggio comune (significato delle parole) sta subendo un’offensiva destrutturante: su Ragionpolitica il giornalista Francesco Natale analizza il rapporto tra linguaggio e potere. «Chi si impadronisce del significato delle parole», osserva richiamandosi esplicitamente al pensiero gramsciano, «detiene il vero potere… La destrutturazione linguistica si attua in due modi, nella scissione tra cosa e significato (tra res e logos) e, secondariamente, come conseguenza, nella degenerazione e distorsione dell’apparato concettuale e critico, sino ad arrivare alla destrutturazione culturale dell’individuo e della società stessa, determinando quella che Leon Festinger definiva la “dissonanza cognitiva”, in conseguenza della quale il soggetto finisce per adeguare il proprio comportamento all’avvenuto mutamento linguistico, onde evitare, appunto, di permanere in uno stato di “dissonanza”». ... Tale destrutturazione in atto è voluta, perseguita scientemente dal potere dominante, non è un «a-venire del diverso metafisico», come sosterrebbe J. Derrida, ma è orientata alla distruzione del concetto di “presenza”, dell’avvenire delle cose presenti e del loro punto sorgivo. Oggetto preferito di tale destrutturazione è ciò che può costituire segno di un’alterità, di un’appartenenza ad altro: la diversità sessuale, la genitorialità, l’amicizia, l’amore, la carità, la stessa vita nascente e la morte.

 

↑2015.01.11 <avvenire/U.Folena>: odio e fretta corrompono le parole; non diteli martiri quelli di Charlie-Hebdo: le sfide più nobili si vincono o si perdono anche sul filo delle parole. Parole che vengono rubate, corrotte, svuotate e riempite di senso diverso, perfino opposto all’originale. Le parole sono importanti perché non si limitano a descrivere la realtà...

 

↑2014.10.23 <avvenire>: Parole cattive, virus che uccide»: Persone in fuga dalle guerre bollati come “clandestini”. Onesti lavoratori guardati di traverso perché musulmani quindi “terroristi”. O più semplicemente “negri”. L’imbarbarimento della lingua comincia con la politica, [CzzC: convengo che siano i moventi ideologici-partitici i primari responsabili di tale alterazione micidiale] rimbalza sui giornali, si diffonde come un virus tra la gente comune. E col sospetto crescono la paura, il disprezzo, la xenofobia.

 

2014.07.08 <avvenire>: La risoluzione del Consiglio per i diritti umani dell’ONU per proteggere la famiglia contempla una composizione della famiglia «naturale» senza citarne alcuna forma “alternativa”, come quella delle coppie Lgbt; un emendamento dell’ultimo minuto che voleva sostituire il termine «famiglia» con la frase «famiglia nelle sue varie forme» è stato infatti respinto dalla maggioranza delle nazioni che siedono all’interno dell’organismo. [CzzC: grazie anche ai Paesi musulmani, motivo in più per sinergizzare con l’islam moderato. Ma perché l’Italia, assieme agli altri membri UE, US, Giappone, Cile, SudCorea, ha votato contro? La Farnesina spiega che Renzi non voleva distinguersi dagli altri membri UE in coincidenza con l’inizio del suo semestre italiano in quell’Europa il cui Parlamento il 13/03/2012, al contrario di questa risoluzione ONU, aveva vietato definizioni restrittive del termine famiglia. [CzzC: caro Renzi, Papa Fr1 il 22/01/2016 dirà: non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione: lo commisererai? Ovviamente non possiamo dimenticare che altri settori dell’ONU propugnano ideologia e didattica di gender, attentano al diritto di obiezione di coscienza fino ad inquisire il Vaticano di tortura, sdoganare l'u2g, sublimare le stravaganze trans tra i massimi diritti civili].

 

↑2014.03.17 <academia.edu> Negli ultimi anni c'è stata un'esplosione di interesse scolastico per la Teosofia, soprattutto a causa della sua influenza sull'arte moderna, intesa non come somma di individualità artistiche, ma come «art world» cui la Società Teosofica ha contribuito fin dalla sua fondazione nel 1975, con un ruolo non da mecenate ma da cardine di negoziazione: a differenza della Chiesa cattolica, la Società normalmente non orienta gli artisti attraverso le sue commissioni, ma, prima e dopo il lavoro artistico,  prende parte alla trattativa con cui diversi attori politicamente negoziano il processo attraverso il quale un lavoro viene chiamato opera d'arte [CzzC: nota bene: definire il significato delle parole è il supremo potere, quasi divino: cos’è arte, cos’è famiglia, cos’è bene e male? E farlo definire senza prendersi la responsabilità definitoria, come fa la Chiesa, ma sublimarne il processo decisionale democratico, metodo supremo]

 

↑2013.01.04 Traggo da <Wikipedia> su Galimberti e il suo testo Gli equivoci dell'anima: in una civiltà scientifica la parola anima ci riporta agli albori della nostra storia quando religione e filosofia si contendevano il sapere. La psicologia, che sulla nozione di anima ha costruito se stessa, da tempo vuole emanciparsi da questo sfondo per essere accolta nel novero delle scienze ed entrare così a pieno titolo nella "nostra" storia. L'emancipazione avviene per rimozione dell'origine e quindi con la perdita di quella stratificazione di significati che fa dell'anima una parola a tal punto equivoca da renderla solidale con i più svariati sistemi di pensiero, che a questo punto devono chiarire le loro relazioni e svelare il contenuto semantico che coprono con questa parola. [CzzC: già nel 2007 Galimberti imponeva le sue idee sull'anima accusando la Chiesa di imporre la sua verità in merito. Prosegui qui per i miei commenti alle sue argomentazioni; keys semantica, oroscopo, sette protestanti, animismo pseudo-religioso, new age]

 

2010.10.10 Un esempio di EQUIVOCO sul termine SUSSIDIARIETÀ? Ad esempio quello surrettiziamente praticato dall’Azione Cattolica in questo suo documento statutario, dove richiama bene il «magistero della Chiesa, in particolare nella dottrina sociale. La Centesimus annus ...»), enciclica che intende sussidiarietà orizzontale, ma poi passa ad usare il termine SUSSIDIARIETA' con accezione VERTICALE all'interno della sua struttura (come farebbe lo Stato tra i suoi LIVELLI ISTUITUZIONALI); A.C. non avverte il lettore che lo sta tirando in un equivoco semantico: «Applicato alla vita strutturata dell’Azione Cattolica, il principio di sussidiarietà regola soprattutto i rapporti tra i vari LIVELLI associativi».

 

↑1981.09.19 Il Nome della rosa: Padre Sommavilla su La Civiltà Cattolica smaschera il nichilismo di Umberto Eco, quell’allegro nominalismo nichilistico che l’autore insinua nel suo recente romanzo ora vincitore del Premio Strega 1981. Ad es. ultima riga nell'ultima pagina del romanzo: Stat rosa pristina nomine, nuda nomina tenemus. Non abbiamo che i nudi nomi, cioè che le nude parole, le quali non dicono nulla tranne se stesse, non significano nessuna verità. Era la tesi dello strutturalismo francese. Un nudo nome è dunque e soprattutto quello della rosa a cui spetta il primo dei nomi, cioè Dio, che è dunque lo stesso nome del nulla. Nella stessa ultima pagina si era sentenziato Gott ist ein lautes nichts («Dio è un puro nulla»: nel senso di caos primordiale e finale).

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Le parole non sono soltanto un fatto estetico per quanto importante, le parole sono trave di carico per un’ etica di ognuno e di ciascuno” disse l’Umberto Eco che così condividerei, se non avesse insinuato il contrario con il Nome della rosa” nelle cui ultime righe, scimiottando nichilismo e strutturalismo francese, va in rima così Stat rosa pristina nomine, nuda nomina tenemus: non abbiamo che i nudi nomi, cioè che le nude parole, le quali non dicono nulla tranne se stesse, non significano alcuna verità; ed invece è proprio col significato delle parole che la nostra ragione, elaborando la conoscenza maturata dall’esperienza, può discernere tra verità e menzogna, un significato che, al di là delle diverse  soggettività e delle enantiosemie (ad es), può diventare prevalente per via naturale nei secoli o per via artatamente affrettata da potenti piloti del mainstream.