Occorre EDUCAZIONE, non basta l’istruzione.

"Educare significa promuovere la formazione della persona umana in vista sia del suo fine ultimo sia del bene delle varie comunità, di cui essa é partecipe ed in cui, divenuta adulta, dovrà svolgere precisi compiti" (Giovanni Paolo II, 7/12/87). Ho imparato da alcuni testimoni e ... CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 10/05/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: bene comune, verità, etica, il rischio educativo, sfida ed emergenza educativa, pedagogia, scholas, comunicazione, comunità educante, libertà di educazione, conoscenza, istruzione, formazione, apprendimento; educazione mancata, educazione sessuale, maestri di dubbio, islamica.

 

2024.05.03 <sussidiario> Da oltre cent’anni in Trentino opera la Fondazione Famiglia Materna, un faro di speranza per tante madri sole e i loro bambini. La casa fu aperta nel primo dopoguerra da Maria Lenner e Padre Emilio Chiocchetti): è un’istituzione, che unisce valore sociale, educativo e culturale. Oggi nella struttura, situata nel centro di Rovereto, trovano spazio la casa di accoglienza Sergio Faccioli con 18 posti letto, il servizio “Vivere Insieme” con 20 appartamenti in semi autonomia, il servizio di “Foresteria Sociale” con 12 appartamenti in autonomia, il laboratorio e ristorante “Le Formichine” per l’inserimento lavorativo; ma anche la scuola paritaria primaria di primo e secondo grado “La Vela” e un servizio di conciliazione lavorativa 0-6 anni “Centro Freeway”.

 

2023.10.15 da Termpi#10p22 L’educazione delle canaglie: se i giovani incontrano adulti capaci di educare cioè di dimostrare il bello il positivo che rende contenti, scatta il desiderio di seguirli, altrimenti, perché dovrebbero seguire adulti scontenti o disinteressati alla loro vita? Uno di questi educatori chiede: perché vi siete alzati in piedi? Perché è entrato un maestro e perché nessuna libertà si compie senza seguire qualcuno; è così che Chiara Frigeni (dirigente scolastica In-Presa Carate Brianza) sfida i suoi “gangster” ogni giorno senza mai cedere alla preoccupazione di salvare il rapporto con loro: bisogna preservare la verità.

 

↑2023.08.13 <cl> L'educazione dell'originale che è in noi (cuore, quel «complesso di esigenze ed evidenze» di cui siamo originalmente dotati, così come la ragione, la libertà, l’affettività): ogni capacità umana deve essere provocata, sollecitata per mettersi in azione, tratta-fuori (e-ducere), non si realizza come termine di uno spontaneismo evolutivo.

 

↑2023.03.16 <vaticannews> Fr1 a una delegazione di monaci buddisti di Taiwan: facciamo progredire la cultura dell'incontro. Erano in pellegrinaggio educativo interreligioso nei luoghi sacri della Chiesa cattolica: i ritmi frenetici di oggi richiedono “un’adeguata formazione ed educazione dei giovani a verità senza tempo e a metodi collaudati di preghiera e di costruzione della pace

 

↑2022.02.22 rilancio questo Gramellini sul <corriere> Un prete canta i successi dell’ultimo Sanremo durante la Messa, viene rilanciato da Gianni Morandi ringraziante sui social e ottiene il suo quarto d’ora di celebrità televisiva. Il canterino motiva di averlo fatto per avvicinarsi ai giovani: annoterei tra gli esempi di progressismo adolescenziale. Un tempo la Chiesa forniva la materia prima alla musica (Mozart, Bach), il senso del sacro, quello di cui i ragazzi hanno ancora fame: il don parade crede che lo svuotamento delle chiese dipenda da carenza di musica e di spettacolarità anziché da altro, compresa l’evanescenza di certe omelie? Scimiottare i giovani a fare qualcosa che loro fanno meglio degli adulti, oppure insegnare loro i criteri di vita maturati dall'esperienza dell'adulto e da un secolare patriomonio educativo?

 

2021.07.22 la saggezza di S.Ambrogio <pdf> sull'ardua impresa di educare i figli: «... più dei vostri consigli li aiuterà la stima che hanno di voi e la stima che voi avete di loro; più di mille raccomandazioni soffocanti, saranno aiutati dai gesti che videro in casa ...» continua [CzzC: troveresti il testo anche in qumran2 e aleteia2014]

 

↑2021.06.01 <orizzontescuola> Nel 2018 Galimberti si espresse così sulla scuola: occorrono insegnanti affascinanti ma oggi il ragazzo si deve ritenere fortunato se su nove docenti ne ha due carismatici ... a troppi genitori interessa, anziché la formazione [CzzC: direi educazione], solo la promozione del ragazzo a costo di fare un ricorso al Tar ... la si finisca con l’alternanza scuola lavoro [CzzC: direi "dipende": se scuola professionale ...], a scuola si deve diventare uomini, a scuola si deve riportare la letteratura ... anziché riempire le scuole di tecnologia digitale: come si può formulare un pensiero se ti mancano le parole?

 

↑2021.04.22 <TerraSanta, primaonline> Mauro Leonardi prete educatore sui social <stampa> Il Vangelo secondo Tik Tok: nel suo nuovo libro (Edizioni Terra Santa) Mauro Leonardi, prete con 2 milioni di «Mi piace», offre una bussola per «usare i social e restare liberi» 

 

2021.03.07 <repubblica> "i nostri insegnanti presentano una grave carenza pedagogica" dice il pedagogista Daniele Novara [CzzC: Sono gli stessi discorsi che facevamo anche negli anni 70-80: dice quasi tutte cose vere il pedagogista Novara, ma a mio avviso ne dimentica una non secondaria: rispetto a mezzo secolo fa non è calata la preparazione media degli insegnanti (anzi, la loro formazione e selezione, anche in termini pedagogici, mi pare oggi più specifica e filtrante di quella di decenni fa), ma chiediamoci: che ne è dell'educazione media dei discenti, del loro disagio sociale e familiare, della loro responsabilità, della conflittualità che arriva in qualche caso all'intimidazione del docente? Continua in pedagogia]

 

2021.03.04 da Luigi Gaudio leggo: <jpg> «L'educazione non è solo acquisire competenze tecniche, ma il comprendere con sensibilità ed intelligenza l'intero problema del vivere ... La scuola è un posto dove imparare la totalità, la pienezza della vita». (Jiddu Kirshnamurti)

 

↑2020.11.30 <fb fanpage style24 cittàpaese appiapolis> La bella lettera di un insegnante: Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alfonso Signorini, Alessia Marcuzzi e tutta la schiera della vostra bolgia infernale, io vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese, del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale ... della distorsione educativa dei nostri ragazzi ... Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale ...

 

↑2020.08.13 <europatd> Svedesi via da casa a 17 anni, italiani a 30. Ma più mammoni di noi in UE sono Croazia e Slovacchia; in Europa sono in generale le donne ad emanciparsi dai genitori.

 

2019.08.25 Viene solo DALLA NECESSITÀ LA VIRTÙ? Oppure viene anche da un sistema valoriale educante? Secondo Umberto Galimberti <fb.video> noi saremmo in decadenza di costumi come i tardo romani; gli immigrati arrivano invece con potenza biologica, sfidata dal pericolo di morire, e diventano imprenditori al posto dei nostri giovani; non esistono le virtù morali esistono le necessità che ti fanno virtuoso. [CzzC: convengo sul motto «fare di necessità virtù», e anche sulla possibilità che gli immigrati si sentano moralmente superiori e che il darwinismo sociale faccia leva sul diritto della forza, ma la civiltà cristiana proviene ben più da un sistema valoriale educante e può fare una bella differenza pro dignità umana in fraternità]

 

↑2017.12.12 non mi piace il <marcelloveneziani> che, per difendere il presepe, dà dell’imbecille ai presepefobici, ma non dispiacciono le sue considerazioni per cui il presepe potrebbe essere apprezzato anche da laicisti, atei, islamici e buona educazione. Ma a me/te davanti al presepe Gesù ci chiederebbe: "queste rappresentazioni ti richiamano all'essenziale? Ti spingono ad incontrare le esigenze del cuore dell’uomo assieme ad altri uomini di buona volontà?"

 

↑2017.05.09 <cl>: cosa c’entra Violante con Carrón e Bersanelli? A partire dalla crisi del mondo nato dall'Illuminismo, discutono di educazione, libertà, ragione e dell’importanza di «parlare con chi è diverso da noi». Cronaca e video integrale del dialogo

 

↑2016.12.04 Riassumo un passaggio da "la bellezza disarmata": l'educazione non è "spiegare" la realtà o fare un discorso su di essa, ma è aiutare l'altro - studente o amico che sia - a entrare nella realtà, il che non possiamo fare - per dirla con un proverbio spagnolo - «guardando i tori dagli spalti»: i ragazzi guardano la nostra faccia e bevono le ragioni che ci tengono in piedi, quelle per cui noi esprimiamo che val la pena di vivere, le leggono nel modo con cui agiamo e reagiamo, nel modo in cui viviamo tutto: la loro la voglia viene da come ci vedono vivere.

 

↑2016.10.23 alla festa della scuola Veronesi vengo a conoscere la storia del dott. Semmelweis, emblematica per la ricerca della verità, cui si arriva, anche con stupore, praticando più osservazione che ideologia; dal che pure il metodo educativo trae i suoi fondamenti: amore alla libertà, con responsabilità che non schiva fatiche, sostenuti da una compagnia il cui primo nucleo è la famiglia. Continua qui la relazione di Paolo Molinari.

 

↑2016.09.21 Non basta istruzione, occorre educazione, ma, se mancasse l’istruzione ...: senza una buona educazione l’istruzione potrebbe nuocere al bene comune; ma che ne sarebbe del bene comune se fosse difeso solo da buoni poco istruiti contro nemici agguerriti in istruzione tecnico-scientifica, economica e cultural-comunicativa? Continua.

 

↑2016.03.27 <repubblica>: liberarsi dell'educazione come da un tabu? Ciò vorrebbe un certo orientamento pedagogico ritenente che le vite dei figli traggono più danno che benefici dall'educazione, la quale sarebbe una museruola messa da genitori paranoici sulla legittima voglia di libertà dei loro figli. Vedi ad es. il “lasciateli giocare” di Peter Gray. Gli esiti di questo processo si possono riassumere con una difficoltà crescente dei nostri ragazzi di accedere alla dimensione generativa del desiderio poiché la condizione di questo accesso è data dall'incontro con il trauma virtuoso del limite. Si tratta di una "mutazione antropologica" descritta ad es. da Marcel Gauchet in “Il figlio del desiderio”.

 

↑2016.01.17 <lazolla>: riascolta l’incontro con Alessandro Davenia e Giacomo Poretti:

parte 1: L’insegnante e il “fallimento” quotidiano

parte 2: la ferita dell’educazione; parte 3: Far scattare la “scintilla”

 

↑2015.09.19 <sussidiario>: lettere a un figlio sull’educazione: il fascino di un sentiero di pietra.

 

↑2015.04.15 Le stragi del terrorismo islamico sono correlate ad errori educativi e vanno contrastate con revisione degli insegnamenti: in spiragli di apertura lo dicono gli stessi islamici, ad esempio

- <l’espresso>: Zouhir Louassini marocchino giornalista va alla radice dell’avversione contro gli “infedeliinoculata sistematicamente nelle menti dei giovani alunni, nelle scuole dei paesi musulmani. In questi paesi è necessaria, scrive Louassini, una rivoluzione nell’insegnamento, se si vogliono evitare le tragiche conseguenze “che abbiamo visto a Garissa, in Kenya”. “Bisogna farlo per il bene d’una grande fede come l’islam, che deve liberarsi dalle vere e proprie catene rappresentate da interpretazioni appartenenti ad altre epoche”. [CzzC: analogamente diceva il Patriarca Sako 10/2014: occorre cambiare “educazione: i musulmani non si libereranno dai jihadisti se non cambieranno l’islam”]

- <avvenire>: Hassan bin Talal, lo zio di re Abdallah II di Giordania: noi islamici anche moderati ... ammetto un fallimento sul piano della formazione umana. Abbiamo fallito sul piano dell’uguaglianza tra uomo e donna ... Abbiamo fallito nel lavoro sugli educatori religiosi, i quali registrano il livello più basso di preparazione umana e scientifica, in cui è assente ogni forma di interdisciplina ... Basta verificare quanto sia frequente il verbo «uccidere» nei testi scolastici per capire l’impatto che questo può avere sui nostri bambini.

 

↑2014.11.06 <corriere> cari genitori, l’educazione va insegnata in famiglia [CzzC: termine equivoco]: risposta di una maestra all’intervento di Federica Mormando sui doveri/poteri delle maestre e quelli dei genitori. [CzzC: e chi educa i genitori? Il fai da te che magari <corriere> non va tanto oltre l’uso dello smartphone? O il Sindaco che registrò la loro unione più o meno matrimoniata, posto che ci sia stata?]

 

↑2014.04.17 Alcuni video di Nembrini sull’educazione: l’educazione è un casino da mo’; il più cretino della scuola; Topolino e la figura del padre; l’orso siberiano;

 

↑2014.02.20 CMC Milano: educazione e libertà, democrazia e autonomia della politica: “La libertà non è garantita dalle regole ma da un popolo educato” A. de Tocqueville

 

↑2014.01.gg L’educazione nel XXI secolo è una questione anche di sicurezza: è importante la politica, ma il suolo in cui vengono piantati i semi dell’odio è il terreno del pensiero distorto che produce menti distorte e, in particolare, una visione snaturata e falsa della religione... Perciò affermo che nel ventunesimo secolo l’educazione è una questione di sicurezza: dev’essere un’educazione capace di aprire le giovani menti all’idea dell’“altro”, delle persone diverse da sé per cultura e religione.

 

↑2013.12.04 Marcello Dell’Orta, insegnante e scrittore morto 19/11/2013, autore del best seller “Io speriamo che me la cavo”: «non basta istruire, serve educare». La situazione scolastica italiana vista anche come «frutto dei guai che ci ha lasciato il Sessantotto. L’idea che fosse vietato vietare, che libertà è sinonimo di autonomia, che l’autorità è un nemico da abbattere...»

 

↑2013.08.29Il silenzio del sud” «Nel passato, in piena "questione meridionale" generale, un liceo o una scuola elementare di Napoli aveva in genere un livello analogo alle consorelle milanesi. Oggi non è più così». A parlare in questo modo è Luigi Berlinguer, ex PCI, ex ministro dell'Istruzione, in un articolo di rara onestà intellettuale pubblicato sull'Unità 29/08, che non ha provocato proteste da parte di quella legione di politici, professori e intellettuali che invece ...

 

↑2013.03.22 Elogio della formazione continua: ad insegnare si impara. Di Rosario Mazzeo [CzzC: lo conobbi come ottimo formatore dei docenti]. Come denunciava Peguy a fine Ottocento: «Le crisi dell'insegnamento non sono crisi di insegnamento; sono crisi di vita». E Cesare Scurati: «La post-modernità ha travolto anche il riferimento ai metodi come componente di formazione della professionalità docente, sostituendone il concetto con quello di strategie o tecniche di apprendimento, per cui essi diventano sistemi di risposta a situazioni date, e quindi opportunità di successo». A noi interessa riaffermare che insegnare è un'arte da imparare, dentro la quale c'è anche il desiderio e la capacità di entrare in rapporto, di mettersi a servizio, di lavorare insieme. Ancor di più in una società liquida, in cui sembrano svanite le basi su cui poggiare i piedi e le mete verso cui camminare.

 

2012.mm.gg <Prima l’uomo si formi, poi si adoperi” (A.Rosmini) leggo all’ingresso di una scuola. Non basta istruzione, occorre educazione

 

↑2005.mm.gg libro Il rischio educativo (di Luigi Giussani): Tre i fattori costitutivi della proposta educativa dell’Autore: la comunicazione di una tradizione, dentro una esperienza presente, per liberare i giovani e metterli nelle condizioni migliori per valutare criticamente ogni aspetto della realtà. Dal «rischio» del confronto con l’ambiente circostante si genera la personalità di chi è educato: la sua libertà, cioè, «diviene».

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Dice un proverbio cinese che l'INTELLIGENTE sa imparare dai propri SBAGLI per poi evitarli, lo STUPIDO no, ma ci sono anche i FURBI, quelli che imparano ad evitare gli sbagli osservando quelli degli altri, dal che la STORIA è maestra di vita e l'EDUCAZIONE è indispensabile anche per correggere gli errori e ridurne la ricorrenza.

Ho imparato da alcuni testimoni e testi: Il mestiere di padre, Ho sete per piacere, Il rischio educativo dal «rischio» del confronto con l’ambiente circostante si genera la personalità di chi è educato: la sua libertà, cioè, «diviene».

Anche l’adulto ha bisogno di educazione, ma è particolarmente determinante quella dei giovani: se incontrano un adulto capace di dimostrare il bello il positivo che rende contenti, scatta in loro il desiderio di seguirlo.

Ogni INTERVENTO EDUCATIVO esige di avere alla base un PROGETTO, fatto di METE e PASSI condivisi, secondo una visione globale della PERSONA (Avvenire 02/08/2011p20).

[CzzC: mi piace evidenziare questo legame tra progettualità e finalità (meta/persona) dell'azione educativa: credo che ci posa essere istruzione senza educazione, ma non educazione senza una vita; l’educazione richiede esperienza ragione (logica e buon senso finalizzati al bene comune con capacità di discernimento e dunque di giudizio) non surrogabile nella pura razionalità e, dunque, l’educazione si avvale anche della filosofia non meno che della scienza, ma anche un analfabeta ben educato può divenire rispettoso e costruttore del bene comune, mentre uno scientista male ammaestrato può divenire un massacratore di innocenti che si giustifica accampando una presunta razionalità della sua ideologia: la storia è lastricata di milioni di vittime innocenti al riguardo.

Educazione é aiutare la persona a capire il senso della vita. Ho sperimentato vero quanto dice questo sacerdotedentro l´esperienza di un abbraccio umano il mio io si sveglia, si commuove e si muove, oppure questo santo La vita dell’uomo consiste nell’affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione” (san Tommaso d’Aquino, Summa teologica). Ben altri effetti ottengono certi orientamenti pedagogici che vorrebbero liberarsi dell'educazione come da un tabu, mentre ho sperimentato più vero che la libertà e adultità di un giovane si compie grazie al seguire la persona giusta o si rovina seguendo quella sbagliata.

Per Istruzione e formazione rimando alla specifica pagina (aspetti amministrativi della scuola, raffronti con altri stati, Ocse, ... ).