Sedicenti COLLETTIVI di sinistra si impongono anche impedendo espressione di pensiero diverso dal loro

con imposizioni e impedimenti che talvolta configurano forme di violenza analogabili a quelle del 68 e di certi centro sociali e/o anarchici.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 22/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: irridente aggressivo pro rissa; educazione mancata; maestri di odio brandendo antifascismo; violenza importata; leninismo e cristianesimo impazzito; centri sociali e anarchici, «ne vederesem de fora»

 

2024.03.05 <google infoaut> morta a 75 anni Barbara Balzerani: militò in Potere operaio poi nelle Brigate Rosse, arrivando ai vertici della colonna romana durante il sequestro di Aldo Moro e del generale Nato, Dozier. Latitante, arrestata nel 1985, libertà condizionale nel 2006 e quella definitiva nel 2011. <sussidiario> “la tua rivoluzione è la mia” tweetta la della filosofa Donatella Di Cesare (post poi rimosso). <giornale> Collettivi e centri sociali piangono la brigatista Balzerani «comunista rivoluzionaria, non si è mai dissociata dalla storia sua e di chi, come lei, ha voluto e tentato l'assalto al cielo. Che la terra ti sia lieve»

 

2019.04.01 <laverità fb> i cristiani di Francia oggi sono sotto assedio. Dal rogo di San Sulpizio all'occupazione di San Denis da parte del collettivo pro migranti: nel Paese il 90% degli atti vandalici colpisce edifici di culto cattolici. I responsabili? Secondo uno studio, satanisti, gruppi Lgbt e musulmani. Ma i media tacciono.

 

↑2019.03.23 <l’adige rai vigilio vocetn today ne> in sala Belli della PAT contro lo svolgimento del convegnoDonne e uomini - bellezza e complementarietà dell’uomo e della donna” (convegno contrario alla teoria gender) si è scatenata la sinistra trentina (Leu, Futura 2018, Udu, Cgil, Laici Trentini, Collettivo Transfemminista) che ha lasciato fare il lavoro «sporco» a quelli dei centri sociali (Bruno). P. Ghezzi rivolto ai manifestanti: «non siete stati certo voi a disonorare questo palazzo, ma sono stati altri». Sara Ferrari PD definisce «giovani inermi» i centri sociali e gli anarchici che sfidano il cordone di polizia per entrare con la forza nel palazzo della Provincia. [CzzC: la solita sinistra degenerazione della democrazia: brandire libertà di espressione solo per le proprie opinioni, tappare la bocca a chi le avesse diverse].

 

↑2017.02.13 L’web favorisce i mestri di odio? La Boldrini scrive a Zuckerberg e per il <fattoq> sbaglia obiettivo perché non è compito di Facebook ma delle istituzioni educare: la politica abdica alle proprie responsabilità, chiedendo ad altri di fare il suo mestiere. [CzzC: farei correzione fraterna sia alla Boldrini sia a Borracino del Fattoq]. <imola>: Bologna: biblioteca universitaria in ostaggio di punkabbestia, anarchici e centri sociali. Sono la responsabile della Biblioteca in oggetto. La Biblioteca di Discipline Umanistiche ospita in modo ricorrente la presenza di alcuni membri di un collettivo (CUA) che la reputano propria. Più o meno una trentina di persone. Già in passato avevamo avuto problemi e occupazioni da parte loro, con i quali, vi assicuro, abbiamo provato ma non è possibile né il dialogo né la mediazione. Sono prepotenti, violenti e squadristi. Per loro questo è un centro sociale, uno spazio di aggregazione, non una Biblioteca. [CzzC: Boldrini, va bene scrivere a Zuckerberg perché freni i maestri di odio su web, ma Facebook è curato anche da paesi n volte più pesanti del nostro, mentre tu, nel frattempo, potresti “scavare vicino invece di cercare lontano” per snidare e neutralizzare i maestri di prepotenza e di odio]

<repubblica2017.02.13>: Bologna: "Io, intimidita sul web per le denunce sulla violenza in biblioteca. Voi che parlate di libertà e rivoluzione non avete visto cosa succede alla biblioteca di via Zamboni 36. E io sono una di sinistra ..”. E che cosa succede al 36? Ci può entrare a chiunque, soprattutto i “punkabbestia” che vivono sotto ai portici del Teatro Comunale. La scorsa primavera, quando ho fatto tirocinio lì, un tizio è entrato, si è ***. su una ragazza seduta accanto a lui, poi è uscito. Lei si è messa a urlare, è venuta da noi al front desk in lacrime.

 

↑1986.02.18 Lo scorso Natale, neo membro del Comitato di Gestione della Scuola Materna della mia zona, avevo visto prevalere tra le maestre (non tra i genitori) il parere del sedicente “collettivo” che riuscì a sostituire il Presepe con la scenetta del re viola e del re verde. Ora il medesimo collettivo, comprensivo anche di catechiste parrocchiali, propone una mozione sul tema della educazione religiosa nella scuola analogamente illuminata contro feste e segni cristiani; per recuperare il diritto della priorità educativa dei genitori che desiderano non siano censurati dalla scuola i riferimenti educativi religiosi che essi ritengono fondamento di quella moralità che è per il bene di tutti, propongo una mozione di minoranza che esigo sia esposta a fianco di quella vincente: i genitori si sorprendono dell’esito della votazione e scrivono una lettera all’assessore all’istruzione (che risponde) in discernimento rispetto dalla posizione "vincente” contro l'introduzione dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'infanzia. Dal Natale successivo torna la scenetta col Presepe.