LIBERTÀ DI EDUCAZIONE: Art. 26.3 della Dichiarazione universale dei diritti umani: “I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli

Articolo 26 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo

1. Ogni individuo ha diritto all'istruzione.

2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ...

3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli.

Il diritto di scelta si esercita sia come controllo all’interno delle scuole (→organi collegiali partecipati dai genitori) sia come facoltà di scegliere tra diverse offerte formative; se tale diritto di scelta fosse esercitabile solo a caro prezzo (ad es. nel caso che il genitore preferisse una scuola paritaria anziché la statale) non sarebbe stato necessario questo specifico articolo della dichiarazione universale, visto che coi soldi si può comperare tutto; in molti paesi vige il sostegno ordinario dello Stato per le scuole paritarie, per consentire ai genitori di esercitare il diritto di scelta (26.3) senza svenarsi; l’Art33 della nostra Costituzione “senza oneri per lo stato” è da intendersi dunque “senza maggiori oneri per lo stato”, altrimenti confliggerebbe il presente Art.26.3 della dichiarazione universale.

- Vedi anche Comitato Art. 26, Risoluzione del Parlamento Europeo sulla libertà di educazione del 14 marzo 1984: i Paesi membri hanno «l’obbligo di rendere possibile anche sul piano economico, l’esercizio pratico di questo diritto e di concedere alla scuole non statali le sovvenzioni pubbliche necessarie all’esercizio della loro missione, senza discriminazione nei confronti degli organizzatori, dei genitori, degli alunni e del personale».

- Vedi anche EPA - European parents' association che promuove la collaborazione tra scuole, associazioni di genitori e altre comunità educative attraverso l'Europa che rappresentano assieme oltre 150 milioni di genitori

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 22/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: dichiarazione universale, libertà di educazione difesa dai musulmani; matrici contro tale diritto e scuole paritarie, comunità educante; «cielo stellato sopra di me, ...»,  vuolsi soffocare anche con referendum; fisco su scuole non profit, quanto risparmia lo stato? Diritti civili; Basilicata

 

2023.11.11 <google> assemblea generale & conferenza EPA - European parents' association: udienza del Papa <avvenire> la libertà di educazione è da tutelare: i genitori non devono essere costretti «a dover accettare programmi educativi che siano in contrasto con le loro convinzioni e i loro valori».

 

↑2022.05.03 <orizzontescuola> Umberto Galimberti ha detto: “Espellerei i genitori dalle scuole, a loro non interessa quasi mai della formazione dei loro figli, il loro scopo è la promozione del ragazzo”. [CzzC: ai troppi che hanno postato apprezzamento per cotale espulsore Galimberti perdonerei l'eventuale superficialità di lettura, ma ricorderei l'art.26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani che difende la priorità educativa dei genitori e chiederei loro se apprezzerebbero i consulenti esterni arcigay che estromettessero perfino i rappresentanti di classe dalle loro lezioni di gender didattica a minorenni, alla faccia del consenso informato]

 

2021.10.27 <avvenire s24h google> con voto segreto al Senato (154:131) il ddl Zan è rimandato in commissione: erano 3 gli articoli contestati: semantica dell'identità di genere, pluralismo delle idee, giornata contro l'omofobia da celebrare nelle scuole [CzzC: con docenti esterni targati Arcigay tipo caso NC? Le loro previsioni di budget dovranno shiftare di qualche mese?].<tempi> legge che, se fosse passata così, avrebbe reso obbligatoria per tutti la cultura gender. [CzzC: con pregiudizio del diritto all'obiezione di coscienza e della priorità educativa del genitori?]

 

↑2021.06.23 <raiplayradio estratto.mp3> Radio Anch'io sul ddl Zan e la nota del Vaticano: M.Tarquinio a Melloni: non parlerei di diplomazia del male minore ma del bene maggiore, in riferimento alla libertà di espressione e di educazione; pasticciato l'art.4 e l'obbligo della giornata lgbt. Per Cirinnà invece l'art.4 non mette in discussione le suddette libertà ed è stato formulato con mediazione delle destre (Costa); questo del Vaticano è intervento a gamba tesa e ingerenza di uno stato straniero. Tarquinio: non mi piace passare per imbecille; è una legge carrozzone mentre tutti avrebbero approvato una legge al 100% contro i reati d'odio verso lgbt: sono le stesse obiezioni sollevate anche da Anna Paola Concia (legge divisiva); il paradosso è che ci sia voluta una nota del Vaticano perché la questione diventasse di pubblico dominio. [CzzC: ricordiamo il 2015.08.04 quando la Cirinnà con Del Giudice e Lumia del suo PD si distinse in Senato per far bocciare (8:12) un ordine del giorno che impegnava a rafforzare il rispetto degli art.18 e 26.3 della dichiarazione universale ... continua]

 

2021.01.24 <radioMaria, tempi> Madrid sfida il governo Sanchez sulla libertà di scelta educativa. Tutelare la scuola “concertada” (simile alle nostre paritarie), la famiglia, i centri per i disabili, lo spagnolo. L’energica risposta all’ultralaicista Ley Celaá

 

2020.12.15 <tempi, google> La Ley Celaà del governo Sánchez mira a instaurare il monopolio statale sull’educazione con colonizzazione radicale ostile alla società <nbq> che infatti si è ribellata <agesc> legge contraria alla libertà di scelta delle famiglie, autorizzazione di nuovi posti solo nella scuola statale e non più nelle "concertate" (paritarie) alle quali sarà vietato ricevere contributi volontari; <stampa, avvenire> esclusione del castigliano come lingua veicolare.

 

↑2020.11.11 <avvenire google> Londra dice stop al 'self-id' (autocertificazione dell'identità di genere); è invece prevista una transizione medica obbligatoria, mentre il nostro ddl Zan-Scalfarotto specifica «indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione».

In Inghilterra stop anche alla formazione all'identità di genere nelle scuole, mentre per l'educazione sessuale la scuola non deve ricorrere ad agenzie di formazione esterne che utilizzano materiali miranti a suggerire che i bambini potrebbero appartenere a un genere diverso basandosi sui loro interessi, personalità, vestiti che preferiscono indossare e che se, così fosse, il loro corpo sarebbe sbagliato ed avrebbe bisogno di cambiamenti.

E da noi col ddl ZS? È stato respinto l'emendamento che chiedeva l’esplicito consenso dei genitori per la partecipazione dei minori a corsi di formazione della specie. Il sindaco di Londra è un musulmano: mi chiedo se anche in Italia dobbiamo sperare nella fermezza dei musulmani per difendere la priorità educativa dei genitori. Intanto il testo più rappresentato nelle scuole italiane è stato “Fa’afafine”, storia di un ragazzino gender fluid.

 

↑2020.06.17 <nbq> M5S e scuola: squadrismo e ignoranza anti cattolica; l’ex ministro dell’Istruzione Luigi Berlinguer ha imputato all’ideologia di una Sinistra estremista, la responsabilità della crisi persistente delle scuole paritarie. Ha fatto come esempio quello di Corrado Augias, incapace di riconoscere che le paritarie sono anch’esse scuola pubblica. La senatrice M5S B.Laura Granato offende insegnanti e genitori delle paritarie chiamate «diplomifici» e insulta anche chi, come suor Anna Monia Alfieri, portando l'abito religioso, si batte per la libertà educativa.

 

↑2020.02.06 <daily google primato> Birmingham/Uk, Jabar Hussain musulmano di 51 anni, si rifiuta da mesi di mandare a scuola il figlio perché si dichiara contrario all’obbligo, per gli alunni dell’istituto, di assistere alle lezioni di gender per bambini: rischia multa e forse anche carcere?

 

↑2018.12.30 normativa trentina sulla gender-didattica: <fb> una circolare provinciale sospende i percorsi dell’educazione alla relazione di genere programmati in 24 scuole trentine: la giunta Fugatti-TN vuole accertarsi che il progetto non riguardi la gender-theory secondo cui la differenza tra uomini e donne non sarebbe un dato oggettivo, ma un prodotto della costruzione sociale dei ruoli; <TGreg.mp3> «si ritiene necessario verificare la piena coerenza dei contenuti educativi dei percorsi con le ASPETTATIVE DELLE FAMIGLIE rispetto ai valori che la giunta Provinciale intende perseguire ed agli indirizzi conseguenti». [CzzC: comprensibile il disappunto di qualche tifoso/a del ddl 2/2014 che temesse di dover mettere un dubbio eventuali importi ipotizzati in budget pluriennale di qualche tifoso Arcigay]

 

↑2018.11.22 <comitatoArt26, interris difendiamo lib24x7 verità orizzscuola> Arriva il consenso informato: più potere ai genitori (nel rispetto dell’Art26.3); il Miur approva una delle richieste delle piazze del Family Day: corresponsabilità scuola-famiglia nella sottoscrizione del patto educativo; possibilità di esonerare gli alunni dai progetti scolastici che non fanno parte delle discipline obbligatorie e per i quali i genitori non esprimono il proprio consenso informato (ad esempio per certa gender didattica) [CzzC: anni fa avevo segnalato che per difendere i diritti umani sui questi temi occorre appellarsi agli articoli Art.18 e Art.26.3 della nostra dichiarazione universale dei diritti umani, che difendono rispettivamente la libertà di coscienza e la priorità educativa dei genitori, mentre sarebbe controproducente tentare di abrogare 194 o Cirinnà; qualcuno mi rispondeva che la suddetta dichiarazione non ha valore legale: vedo comunque con piacere che è servita; dovremo invocarla ancora per difenderci da aggressori tipo questi o questi]

 

↑2017.10.16 Contro il Bus della libertà un attacco alla libertà di espressione, di coscienza e di educazione: il comitato d controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ha emesso il 04/10 una ingiunzione di desistenza circa la campagna pubblicitaria sostenuta col Bus della Libertà «i bambini sono maschi e le bambine sono femmine» [CzzC: 2017.11 il Gran Giurì dello IAP revoca la censura]

 

↑2017.07.02 <insieme con Pisapia> Non poteva mancare Franco Monaco al kick off della casa comune del centrosinistra <ansa> “insiemecon Pisapia, Bersani, Fassina, Sinistra Italiana, A.Bonelli /Verdi, P.Civati /Possibile, M.D'Alema e M.Gotor /Mdp, Livia Turco, L.Manconi, B.Tabacci, V.Errani, G.M.Flick, G.Lerner, ... [CzzC: centrosinistra? O sinistra nostalgia del ’68 convocata per festeggiare “insieme” nel 2018 le nozze d’oro e restaurare l’art.18 dello statuto lavoratori? Non certo per rafforzare la difesa dell'art.18 della dichiarazione universale dei diritti umani e il conseguente diritto alla obiezione di coscienza e alla libertà di educazione, che troppi di quei sinistri mirerebbero a soffocare]

 

↑2017.05.20 <tecnscuola repubbl>: adesso anche per M5S le materne paritarie possono ottenere finanziamenti statali. Vacilla il fermissimo slogan di M5S "neanche un euro alle scuole private" [CzzC: trucco per captare voti cattolici in vista delle tornate elettorali. Dopo avervi visti accaniti a soffocare le paritarie cattoliche a Bologna e a Torino, chi pensate di illudere? E fareste valere l’Art.26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani solo per le scuole materne? E fareste cambiare idea anche al Rodotà che candidaste a Presidente della Repubblica? E anche a Valdesi e Cgil?]

 

↑2017.05.18 <giornale>: ad una mamma pedagogista viene negato il diritto di esonerare la sua bambina di 4ª elementare dal corso sulla parità di genere, tenuto dall’Ala Milano Onlus, che collabora con Arcigay e ... [CzzC: esiste un giudice che ravvisi violazione dell'art 26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani?]

 

↑2016.01.15 <avvenire>: abbiamo in IT libertà di educazione? Italia 47ª su 136 nel modo; una posizione tutt'altro che invidiabile, anche perché nelle prime sei posizioni troviamo altrettanti Paesi dell’Ue. Eppure come chiesto dalla Risoluzione del Parlamento Europeo sulla libertà di educazione del 14 marzo 1984 i Paesi membri hanno «l’obbligo di rendere possibile anche sul piano economico, l’esercizio pratico di questo diritto e di concedere alla scuole non statali le sovvenzioni pubbliche necessarie all’esercizio della loro missione, senza discriminazione nei confronti degli organizzatori, dei genitori, degli alunni e del personale». Dunque il diritto all’educazione non può essere pieno se non prevede la libertà di scelta in campo educativo e la presenza, di conseguenza, di un pluralismo scolastico. Continua

 

↑2015.10.28 <giornale>: all'insaputa dei genitori favole gender alle elementari ("Una bambola per Alberto") con 78k€ da Regione Toscana: qualcuno ritira il figlio per altra scuola. [CzzC: interloquisco con Tonii su fb, sul diritto alla libertà di educazione art 26.3]

 

↑2015.09.10 Difesa laica della dignità della persona, che è ben più di una scimmia nuda: appelliamoci al residuo lumicino di ragione per salvare la dignità della persona che il montante individualismo trascina a bestialità.

 

↑2015.06.20 <video corriere radiovaticana rainews provita>: «difendiamo i nostri figli»: Roma piazza S.Giovanni <sussidiario> un milione no gender, non solo cattolici, anche l'imam della moschea di Centocelle: il gender «è pericoloso, cattivo per l’umanità. Siamo qui tutti insieme, musulmani e cristiani, per difendere la famiglia». Slogan «riaffermare <fb> il diritto di mamma e papà a educare i figli e fermare la colonizzazione ideologica della teoria Gender nelle scuole e nel Parlamento e bloccare sul nascere il ddl Cirinnà che <fb> consentirebbe in prospettiva <et> adozione e utero in affitto per le coppie dello stesso sesso», spiegano i promotori del Comitato. La manifestazione <radiova> incassa l’adesione di monsignor Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, che ha inviato un messaggio. E Riccardo Di Segni, rabbino capo di Roma, in un messaggio ha invitato a essere rispettosi di tutte le differenze e sensibilità. Tante le realtà e associazioni in piazza, tra cui i neocatecumenali, il neonato gruppo dei <fedeq> «parlamentari della famiglia», le «Sentinelle in piedi», gli Evangelici, il «Movimento per la vita», la «Manif pour tous». Il sottosegretario Scalfarotto (filo-valdese?): «Bizzarra manifestazione anti diritti, <fq> evento inaccettabile». [CzzC: offende la democrazia, per la quale è accettabile ogni manifestazione legale; forse gli scalfarottiani fremono per qualche manifestazione meno legale e meno pacifica di 68ttina memoria?]

 

↑2015.02.28 <tempi>: senza buono scuola non c’è buona scuola. [CzzC: sarebbe destinata ad esplodere in rapporto costi benefici qualunque fornitura di servizi o prodotti pubblica o privata che operasse senza lo stimolo di una pur moderata concorrenza configurata dalla libertà di scelta dell’utente: se non potessimo scegliere senza svenarci il medico/ospedale convenzionato per farci curare, e dovessimo usare solo l’offerta statale come alternativa delle cure all’estero, misera la nostra salute! Purtroppo l’ideologica opposizione magialenica non vuole che si estenda ai servizi scolastici la convenzione ammessa in sanità, anche a costo di enfatizzare gli oneri per lo stato e costringere le famiglie a svenarsi per mandare i figli ad un a scuola paritaria conforme alle attese]

 

↑2015.02.14 [CzzC: dopo aver firmato la petizione che intende fra l’altro difendere la priorità dei genitori nell’educazione dei figli (art26.3 dich.univ.dir.umani) e diffidare della alterazione delle priorità configurata dal disegno di legge Fedeli n.1680, che vuole 200M€ per diffondere l’ideologia di gender nelle scuole, mi permetterei di lanciare un’idea alla spending review, perché potrebbero bastare meno di 5M€ per raggiungere anche meglio l’obiettivo dell’educazione sessuale. Continua]

 

↑2014.12.18 Appreso che il governo sta stanziando milioni di euro per spesare iniziative di educazione affettiva e sessuale nelle scuole, firmo questa petizione al Ministro dell’Istruzione Giannini affinché emani linee guida e direttive conformanti progetti, corsi, strategie educative, prevedendo in particolare:

- che venga rispettato il ruolo della famiglia nell’educazione all’affettività e alla sessualità, riconoscendo il suo diritto prioritario ai sensi dell’art. 26.3 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo;

- ce sia oggetto di spiegazione e di studio la ragione per la quale la nostra Costituzione, all’art.29, privilegi la “famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”;

- ce si educhi a riconoscere il valore e la bellezza della differenza sessuale e della complementarietà biologica, funzionale, psicologica e sociale che ne consegue;

- ce si educhi al rispetto del corpo altrui ed al rispetto dei tempi della propria maturazione sessuale ed affettiva;

- ce si porti a riconoscere che l’attività sessuale non si riduce alla dimensione del piacere, ma che comporta delle conseguenze gravi e dei doveri importanti.

 

↑2014.11.19 <aleteia>: Gender nelle scuole: lo Stato contro le famiglie: Facciamo il punto sui programmi nazionali che propagandano l'ideologia di gender nelle scuole.

 

↑2014.10.05 AGGREDITE LE SENTINELLE IN PIEDI a Rovereto.TN: due feriti al pronto soccorso. [CzzC: da commenti sui posts de il Trentino: la violenza è normalmente figlia di maestri di odio, tra i quali potremmo annoverare anche chi sulla prima pagina de l'Adige insulta come incivili e barbari i trentini che non assecondano il disegno di legge PAT #2/2014 supportante bandi di spesa pubblica magistrale con esplicito obiettivo di scardinare gli stereotipi di padre maschio e madre femmina. Tra gli intentati a tale scardinamento]nelle scuole … continua qui con keys sinistraAnticattolica, sedicenti diritti civili branditi contro art.18, art.19, art.26.3 della nostra dichiarazione universale dei diritti umani]

 

↑2014.10.05 Papa Francesco: «È imprescindibile il diritto dei genitori a crescere i figli secondo le proprie convinzioni». [CzzC: ma non avrebbero il diritto di insegnare ai figli a procurare male fisico al prossimo; ieri sera a cena di coetanei un ex commissario di polizia ci raccontava della troppa frequenza con cui si vedono bambini di una certa religione fare il gesto del taglia gola all’indirizzo di infedeli].

 

↑2014.08.28 Traggo da VT l'intervento dell'Arcivescovo Bressan sul DDL #2/2014/PAT contro l’omofobia e relativa gender didattica. Il diritto della libertà di coscienza è fondamentale e nessuno deve essere messo alla berlina per seguirla. Devo dire che in Oriente (e l’Asia rappresenta il 65% della popolazione mondiale)! si giudica che l’Occidente stia perdendo il senso delle proporzioni. Comunque, una grave lacuna nel progetto di legge è certamente l’assenza di una garanzia per la libertà di chi nella vita quotidiana, per motivi religiosi o filosofici, dissente dalle impostazioni proposte dalla legge. [CzzC: dalla guida una parola chiara e un forte sostegno al pilastro di tutte le libertà configurato dalla libertà di coscienza che implica quella di espressione, di educazione, di coniugazione, ... Sara Ferrari mugugnante? Per budget?]

 

↑2014.07.01 Eppure qualcosa si muove nella società: mentre Zingaretti vieta l’obiezione di coscienza, le Sentinelle in Piedi sono contestate anche dai Comuni (vedi Ferrara), le biblioteche comunali si affollano di fiabe gay per le scuole materne, le mamme che protestano vengono tacitate da dirigenti scolastici ed assessori, i progetti “Porcospini” stanno penetrando alle elementari senza il coinvolgimento dei genitori, si lanciano i Gay Pride Bimbi, tutti aspettano l’inevitabile legge sul matrimonio per tutti, capitano fatti nuovi fuori dai palazzi della politica: mamme che scrivono ai giornali e si riuniscono spontaneamente, organizzano convegni a proprie spese come sta accadendo per esempio a Trieste, anche da parte degli evangelici, famiglie, insegnanti, nonni esprimono una nuova presa di coscienza che nasce dalla indignazione per l’attacco alla libertà di coscienza e di educazione condotto anche in Italia sulla scia degli intenti inquisitori dei tifosi scalfarotttiani.

 

↑2014.06.13 Alle veglie delle sentinelle in piedi in difesa della libertà di coscienza di espressione e di educazione partecipano giovani e anziani, professionisti e disoccupati, cattolici, evangelici, mormoni, musulmani e non credenti, persone di destra e sinistra, uomini e donne con percorsi culturali diversi.

 

↑2013.mm.gg I tifosi dei magialeni vedono come fumo negli occhi la libertà di educazione delle famiglie esercitata sui contenuti dell’istruzione obbligatoria e sulla scelta delle offerte formative: ad esempio? Anche a costo di conculcare i diritti sanciti dall’ l’Art.26.3 in parola, mirano

- ad imporre nelle nostre scuole progetti attuativi dell’ideologia di gender calati dall’alto coinvolgendo decine di associazioni Lgbt ed escludendo le associazioni delle famiglie

- a soffocare la sussidiarietà nell’offerta formativa esplicata dalle scuole paritarie: ne attentano la sopravvivenza a colpi di tasse e referendum abrogativi del sostegno pubblico, in nome del senza oneri per lo stato ancorché le scuole paritarie facciano risparmiare allo stato un bel po’ di oneri visto che i loro frequentanti peserebbero sulle casse pubbliche almeno il triplo se dovessero migrare alla scuola di stato dopo il soffocamento delle paritarie; il che in singolare sintonia con i potenti labari.

 

↑2013.04.15 <today> per il Quirinale i grillini vogliono Gino Strada, che però propone Rodotà, quindi <post e vari> M5S candida S.Rodotà alla Presidenza della Repubblica: anche per affinità in aggressione alla libertà di coscienza e di educazione? Era notoriamente singolare l’avversione di S.Rodotà alla sussidiarietà cattolica e all’esercizio dei diritti sanciti dagli Art.18 e 26.3 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, cioè l’obiezione di coscienza, e la libertà di educazione: anche per questo è candidato Presidente della Repubblica <goog> da M5S? Poi Grillo lo avrebbe rottamato, ma intanto c’ha provato per non poco illuminata affinità. Nel 2019 il Gino tratterà M5S da coglioni.

 

↑1986.02.18 Lo scorso Natale, neo membro del Comitato di Gestione della Scuola Materna della mia zona, avevo visto prevalere tra le maestre (non tra i genitori) il parere del sedicente “collettivo” che riuscì a sostituire il Presepe con la scenetta del re viola e del re verde. Ora il medesimo collettivo, comprensivo anche di catechiste parrocchiali, propone una mozione sul tema della educazione religiosa nella scuola analogamente illuminata contro feste e segni cristiani; per recuperare il diritto della priorità educativa dei genitori che desiderano non siano censurati dalla scuola i riferimenti educativi religiosi che essi ritengono fondamento di quella moralità che è per il bene di tutti, propongo una mozione di minoranza che esigo sia esposta a fianco di quella vincente: i genitori si sorprendono dell’esito della votazione e scrivono una lettera all’assessore all’istruzione (che risponde) in discernimento rispetto dalla posizione "vincente” contro l'introduzione dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'infanzia. Dal Natale successivo torna la scenetta col Presepe.