CENSURA STRABICA con dissimulazione e millantando politically correctness: denoterebbe zampino di potenti matrici?

La censura potrebbe essere anche necessaria per tagliare messaggi lesivi della dignità della persona, o rischiosi per l’incolumità di indifesi, ma in questa pagina annoto l’uso sbilanciato della censura per

- tacitare informazioni, oscurare simboli e testimonianze favorevoli alla weltanschauung invisa al mainstream

neutralizzare informazioni sfavorevoli alla weltanschauung benvisa alla medesimi dominanti che impongono una loro politically correctness

- contenere l'irrisione dei simboli di religioni capaci di temibile vendetta e lasciar correre come blasfemia lecita il vilipendio di simboli cristiani.

Con tale strabismo il mainstream pilotato

- arriva non solo a oscurare testimonianze dei meno benvisi (ad esempio Natale senza Gesù, presepefobia, vietati segni cristiani, ma non il velo) ma anche a negare i crimini compiuti contro di loro che svergognerebbero l’immagine del censore (ad es. l’attuale reggenza turca nega il genocidio degli Armeni, ma anche suoi alleati non lo ammettono, per favorire gli affari col potente sultano; per analogo motivo gli islamisti negano la Shoah e i potentati dissimulano il foraggio ai terroristi).

- la censura strabica arriva con Charlie Hebdo a silurare il disegnatore Siné accusato di antisemitismo;

il medesimo strabismo dopo l’attentato 2015.01 giustifica il Charlie Hebdo che si autocensura “non più vignette contro Islam”, ma anche lo stesso C.Hebdo che continua a svignettare il Dio cristiano;

- giustifica la Apple che cede alla censura del regime cinese, sublima Barilla che si censura sul family gay, non batte ciglio per Repubblica che si censura la verità sfuggitale su OSDH né per Netflix che, cedendo alle pressioni dell’Arabia Saudita, si censura una puntata dello show satirico “Patriot Act” sul caso Khashoggi;

- tacita perdenti innocui (perfino dopo averli offesi) piuttosto che disturbare vincenti che potrebbero azionare ritorsioni.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità,  modificata 29/04/2024; col colore grigio distinguo i  miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Art.19 della nostra dichiar. univ. diritti umani; HRW; comunicazione, intolleranza pretestuata dal politically correct; oblio, adoratori della pasqua, neutralizzare e/o contenere informazioni, fiction, neototalitarismi, diritti civili, gender inquisizione

 

2024.04.26 <avvenire> Facebook censura post e articoli innocenti, persino un’intervista di Avvenire al patriarca di Gerusalemme Pizzaballa, intitolata: «Costruire la pace partendo dai popoli». Ciò accade perché sono diminuiti i moderatori umani ed è aumentato l’uso dell’intelligenza artificiale [CzzC: ben più per algoritmi pilotati che per errori imprevisti]. Human Rights Watch accusa: «Meta censura sistematicamente i contenuti riguardanti la Palestina». Per noi di Avvenire e per tanti altri è toccato a qualunque contenuto riguardi il Medio Oriente e/o la guerra in Ucraina. Per Jacopo Fo, figlio di Dario, qualunque suo post solo perché pacifista. Per altri la censura riguarda i contenuti cattolici. Per altri ancora contenuti laici che vanno controcorrente. Cosa possiamo fare per contrastare questo vento di censura? La cosa più saggia da fare è … continua qui

 

↑2023.08.27 Nel comunicare la frequentazione delle mie pagine web, Google Search Console Team mi ha passato una lista di quelle che il suo motore di ricerca evita di indicizzare, e, di conseguenza, di pubblicare, precisando che «le pagine che non sono indicizzate non possono essere pubblicate su Google». [CzzC: mi aspetterei da Google, per trasparenza, che specificasse quali mie parole o frasi siano difformi dal suo politicamente corretto, ma non parrebbe difficile arguirne i criteri di censura anche solo leggendo l'URL delle pagine (qui elencate) che Google considera non meritevoli di essere mostrate (islamisti persecutori, stravaganze omotrans, relative distrazioni illuminate ...].

 

2023.04.14 <ilFoglio> Il super linguista Steven Pinker reagisce contro la censura che ha innescato la crisi della libertà di parola (free speech crisis – crisi che il Guardian nel 2019 banalizzava come mito); il teorico dell’èra dell’ottimismo, lancia una nuova organizzazione accademica per la libertà di parola: “Le università stanno reprimendo le divergenze di opinione, come le inquisizioni e le purghe dei secoli passati. Ci sono video virali di professori assaliti, esecrati, messi a tacere e talvolta aggrediti. E peggio ancora, per ogni studioso che viene punito, molti di più si autocensurano, sapendo che potrebbero essere i prossimi. Non va meglio per gli studenti, la maggior parte dei quali afferma che il clima del campus impedisce loro di dire cose in cui credono”

 

↑2021.12.06 <giornale> anche Google "censura" il Natale: addobbato il doodle del motore di ricerca, ma con la voce "festività stagionali 2021"

 

2021.12.01 <stampa repubblica google> La commissaria europea all'Uguaglianza, Helena Dalli, ha ritirato le linee guida sul linguaggio inclusivo con i riferimenti al Natale e ai nomi diversi per ♂♀. [CzzC: resipiscenza? Ma va'! Son troppo illuminati quei soloni per non aver previsto anche la ritirata tattica, avendo comunque raggiunto l'obiettivo di misurare l'effetto che fa, come 10 anni fa quando la commissione UE stampò 3 milioni di agende senza la festa di Natale. Bravo il Giornale che scoprì il suddetto documento, ma a mio avviso esagerò tre giorni fa ad usare il verbo vietato nel titolo «In Europa vietato dire "Natale"» (come sbaglia oggi a titolare «Abbiamo vinto: l'Ue si rimangia i divieti su "Natale" e "Maria"»), ma convengo che anche il solo sconsigliare (anticamera Overton del vietare) sia nella fattispecie indicatore di una colonizzazione ideologica che censura parole incarnate da secoli nel linguaggio naturale, assieme a parole come uomo, donna, padre, madre, termini che i suddetti piloti del  mainstream aborriscono come stereotipi. I suddetti censori avevano previsto di trovare più esplicito benestare dai musulmani? Si compiacciano dei cristiani che han votato la censura e la giustificano come gentilezza inclusiva anti discriminazione pro multiculturalismo e per i cosiddetti diritti civili]. <vatican> Parolin: distruggere le radici.

 

2021.10.31 <giornale> il sociologo Luca Ricolfi su <repubblica> spiega come la convenzione sociale del "politicamente corretto" abbia creato un caos comunicativo, narrativo e intellettuale con i suoi modi censori, con un gigantesco tribunale popolare [CzzC: eterodiretto?] chiamato a giudicare la storia (il mantra della "cancel culture"). L'analisi di Luca Ricolfi non piace a chi di politicamente corretto si alimenta: vedi tra gli indignados quel Gad Lerner che reagisce come ai suoi tempi di Lotta Continua: "complimenti a Luca Ricolfi che può compiacersi di avere espugnato la roccaforte nemica. Metamorfosi di un giornale come Repubblica...".

 

↑2020.11.25 Docu-film For Sama: framing decontestualizzato, marketing a favore delle innominate milizie di al Qaida ed affini; una parrocchia di Lecco decide di far vedere il For Sama in Avvento. Se domandaste parere al vescovo Abou Khazen o a padre Ibrahim e a tanti Aleppini liberati dagli artigli dei jihadisti terroristi, vi commenterebbero lo strabismo del docu-film in titolo che censura la loro sofferenza e gli abusi subiti. Che si tratti di propaganda per il pubblico occidentale pro-guerra sulle note di “The White Helmets” e “Last Men of Aleppo” sarebbe lo stesso "imparziale" regista Waad al-Kateab, che dichiara: “Questo film è l’unica arma che ho contro il regime“. [CzzC: continua per altro commento]

 

2020.07.07 <wikipedia adnk agi google> "Una lettera sulla giustizia e Dibattito aperto", conosciuta anche come la Lettera di Harper, in difesa della libertà di parola minacciata dalla  "cancel culture": 153 firmatari, tra cui J.K. Rowling, Salman Rushdie, Steven Pinker, la femminista Gloria Steinem, il cognitivista Noam Chomsky e la femminista ambientalista Margaret Atwood. La lettera sostiene la necessità del dialogo, anche con chi la pensa diversamente, l'importanza del dissenso, il rifiuto del politicamente corretto e di ogni censura; ma le proteste non diventino abitudine alla gogna pubblica dell'avversario ideologico, non diventino brand dogmatico e coercitivo che - guardacaso - piacerebbe al dominante conformismo ideologico. [CzzC: vedi anche gender inquisizione e rischi con la Zan]. La lettera denuncia ciò che percepisce come uno stato attuale di "illiberalismo" e il presidente Donald Trump come "una vera minaccia alla democrazia".

 

2020.03.16 <foglio/figaro> “Per molto tempo fu chiaro che la sinistra difendeva il progresso, l’universale, la ragione, il vietato vietare, mentre la destra i legami particolari, la conservazione, il sentimento religioso, qualche censura, scrive Eugénie Bastié. Oggi la destra difende il libero pensiero, la laicità senza affossare la religione, mentre quelli che ieri mangiavano i preti reclamano ostracismo di liberi pensatori, proibizione di libere intraprese, "polizia del pensiero", compiacenza per la religione dei dannati della Terra. "Voltafaccia" storico e sociologico spiegato dalla ricercatrice del Cnrs Stéphanie Roza nel libro ‘La Gauche contre les lumières’ che mostra come il pensiero critico dei filosofi della French Theory (Deleuze, Derrida, Michel Foucault e compagnia) sia riuscito a decostruire ogni possibilità di instaurare una norma comune, tagliando il ramo dei Lumi sul quale era seduta la sinistra. [CzzC: c'è del vero, ma non leggo riferimenti a quello che a me pare uno dei principali improntatori del pensiero cosiddetto di sinistra, dall'origine (giacobinismo) alle sue evoluzioni politico-culturali remote (marx-leninismo) e più recenti (indifferentismo liquido che permea omospecismo, omosessismo, immigrazionismo, individualismo): dalle origini giacobine alle successive evoluzioni troveresti interessante correlazione del pensiero sinistro con quello di lobby massoniche ed una costante avversione a quelli che certi cattolici chiamerebbero valori non negoziabili, libertà di coscienza e di educazione; correlazione, costanza, forse più che "voltafaccia"]

 

↑2019.11.06 <provita, corriere> Prolife aveva fatto ricorso al Tar, contro la decisione del Comune di Roma che con Virginia Raggi aveva censurato le affissioni che rappresentavano un feto nel grembo, accompagnato da frasi del tipo: "Tu eri così a 11 settimane, tutti i tuoi organi erano presenti"; il Tribunale ha dato ragione alla Raggi, perché quelle espressioni supererebbero "i limiti della violenza semantica" e provocherebbe uno "smodato impatto emotivo"! [CzzC: vera violenza? O trattasi di iperbole da azzeccagarbugli?]

 

↑2019.05.12 <insideover> Il filosofo conservatore Roger Scruton, licenziato dalla presidenza di una commissione governativa britannica per aver criticato Soros e l’islam e l’involuzione di serie animate come i Simpson: la spinta ideologica totalitaria del politicamente corretto porta la sinistra progressista alla censura di tutto ciò che ritiene potenzialmente “intollerante” verso minoranze di cui la sinistra si vanta primaria protettrice, ad esempio tutte le identità sessuali possibili [CzzC: forse più come arma di distrazione di massa che per amore dei perseguitati]

 

↑2019.04.21 Il <fq> di Travaglio dopo l’eccidio di cristiani nelle chiese dello Sri Lanka cerca di controbilanciare incolpando i cristiani «I primi grandi intolleranti della Storia? I cristiani del terzo secolo» [CzzC: come il don Renner nel 2013 subito dopo l’eccidio dei copti in chiesa? Come il masso Obama e la Clinton che censurano riferimento ai cristiani vittime degli attentati? <tempo msgr agi sussid> li alludono come adoratori della pasqua, easter worshippers <google> per qualcuno sarebbe inutile polemica]

 

↑2019.01.06 <RaiGr1h19.mp3> Il regime sudanese del dittatore al-Bashir sta soffocando con la censura oltre che con la violenza le proteste; la giornalista Antonella Napoli fermata e rilasciata: «i morti sono molto di più di quelli che ammette il governo». [CzzC: mi verrebbe da chiedere a G.Strada: cosa ne pensi del tuo scusato sostenitore al-Bashir?]

 

↑2019.01.02 <fq> Caso Khashoggi, Netflix cede alle pressioni dell’Arabia Saudita e censura una puntata dello show satirico “Patriot Act”. In quell'episodio, Hasan Minhaj critica il regno saudita e il principe ereditario Mohammed Bin Salman riguardo al giornalista ucciso nel consolato saudita di Istanbul il 2 ottobre scorso

 

↑2018.11.03 <internazionale> L’Italia e la grande guerra senza la retorica nazionalista che ha avvolto gli anni 1914-1918 da un’aura di sacralità, leggendolo solo attraverso la lente deformante dell’eroismo, dell’onore, della patria, della propaganda bellica. Affrontare i tabù costò conseguenze per gli autori: Emilio Lussu fu accusato di disfattismo e antipatriottismo per Un anno sull’Altipiano, mentre La rivolta dei santi maledetti di Curzio Malaparte incappò nella CENSURA e fu sequestrato. Negli anni settanta sono stati pubblicati saggi critici e analisi storiche rigorose e obiettive, come quelli di Mario Isnenghi, Giorgio Rochat, Enzo Forcella, Alberto Monticone e Piero Melograni. Con fiction tv semplicistiche come Il confine e Fango e gloria - andate in onda su Rai1- sono stati cancellati episodi sgraditi alla retorica ufficiale come le renitenze, il pacifismo, le fraternizzazioni tra nemici, le diserzioni, gli ammutinamenti, le rivolte. Pagine che però sono fondamentali per capire meglio quell’immensa carneficina che fu la prima guerra mondiale, a cent’anni dalla sua fine.

 

↑2018.01.19 <tempi> Introvigne: «L’etichetta “omofobia” è ormai utilizzata come una sorta di bastone». [CzzC: convengo con Introvigne sulla contraddizione di quegli oligopoli informativi che esibiscono "Je suis Charlie” per affermare l'assoluta libertà di espressione, fosse pure in vilipendio di simboli religiosi, ma poi eccepiscono censura quando si parlasse della famiglia, e criminalizzerebbero come omofobo chi non volesse quel matrimonio di serie A per i gay che affermerebbe il diritto di programmare un concepito a nascere per essere loro ceduto. Trovo pacata e arguta l’osservazione di Introvigne su quella Repubblica che ordirebbe pro suddetta criminalizzazione. Continua]

 

↑2017.10.16 <campari timone> L'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ha emesso il 04/10 una ingiunzione di desistenza circa la campagna pubblicitaria sostenuta col Bus della Libertà perché violerebbe «convinzioni morali, civili e religiose» e potrebbe danneggiare i bambini. [CzzC: 2017.11 il Gran Giurì dello IAP revoca la censura]

 

↑2017.08.30 <tempi>: censurata la parola «croce» nell’opera lirica “Il Viaggio a Reims” di G. Rossini, in programma nella Barcellona che ha appena subito un attentato islamista.

 

↑2017.08.18 <pi-news nbq> il tribunale distrettuale di Monaco (Germania) ha condannato il giornalista Michael Stürzenberger per aver pubblicato sul suo profilo Facebook una foto storica (1941) che immortalava la stretta di mano a Berlino tra un gerarca nazista e il Gran Mufti di Gerusalemme, Haj Amin al-Husseini [CzzC: che <stampa, foto con Hitler> incoraggiò Hitler a perseguire sino in fondo il programma di sterminio del popolo ebraico]. Stürzenberger è stato accusato di "incitamento all'odio contro l'islam" e di "denigrare l'islam", e la Corte lo ha ritenuto colpevole di "diffondere propaganda di organizzazioni anticostituzionali". [CzzC: credi che ci sarebbe stato medesimo esito se la foto avesse avuto il primate cattolico al posto del Gran Mufti in quella stretta di mano? Censura sbilanciata, neutralizzazione sbilanciata, framing, lumi sbilanciati?]

 

↑2017.05.23 <fb>: come configurare opportunamente il proprio account su facebook per tutelarne meglio la sicurezza. [CzzC: mi piacerebbe, peraltro, che fb sapesse rinunciare a pelosi (3fig) guadagni, piuttosto che introdurre, pro certi regimi illiberali, configuazioni pro censure, trappole e filtri che li facilitino nello spionaggio e framing dei propri sudditi]

 

↑2017.04.29 Erdogan blocca l'accesso a tutte le versioni linguistiche di <Wikipedia>: appello per il ripristino del libero accesso all'informazione.

 

↑2017.01.25 <giornale>: via la croce dallo stemma: il Real Madrid ha deciso di rimuovere la croce della corona borbonica dallo stemma delle magliette vendute nei paesi arabi.

 

↑2017.01.20 Francia censura sitiWeb che difendono la vita? I lumi in parlamento caldeggiano <avvenire> una legge che mira a punire i siti web pro-life che propongono alle donne alternative all’aborto. Perplessità anche da testate laiche come "Le Monde".

 

↑2016.07.12 <tempi>: Perché Facebook cancella i post di chi denuncia i crimini della polizia di Singapore? Domanda posta da Teo Soh Lung, avvocato per la difesa dei diritti civili

 

↑2016.04.21 <comunitaarmena>: la Rai censura il genocidio armeno su pressione della Turchia? Sabato scorso non è andato in onda un documentario sul genocidio armeno la cui emissione sul canale Rai Storia era stata annunciata dalla stessa azienda in un comunicato di lancio. Gli inviti del “Consiglio per la comunità armena di Roma” a fornire una giustificazione riguardo la cancellazione del programma ad oggi sono rimasti disattesi. continua [CzzC: diritto della forza inducente oblio e negazionismo? Speriamo sia solo breve differimento tecnico. 22/04 annoto “la Rai ci ripensa”]

 

↑2016.02.17 Dato che Radio Maria appare politicamente scorretta per illuminate matrici della cultura dominante, risulta facile al teoglibone noglobal don Aldo Antonelli <huffingtonpost> sposare la criminalizzazione di tale radio <aleteia> dopo che uno delle Jene, non nuovo a queste messinscena, aveva millantato di “essere stato bastonato da radio Maria”: «Mi chiedo se non sia il caso di denunciare questa radio per circonvenzione di incapaci, considerato che è seguita da persone sole, deboli e di età avanzata. Una radio che, se ci fosse la censura, andrebbe censurata». Vedi il filmato dell’aggressione e valuta tu il fatto, anche a prescindere dalle rozzezze antonelliane <uccr>: «una radio diseducativa, politicamente fascista, con delle pennellate anche di nazismo e di razzismo, antisemitismo]

 

↑2015.11.17 <intraprend> La vera Emergency è l’odio per l’Occidente? «Le nostre scelte di guerra ci stanno presentando il conto», dice Gino Strada sulla strage di Parigi. Ho twittato che così si comporta un'organizzazione politica antioccidentale, e subito è scattata l'invocazione alla censura. Spiegategli che nel nostro mondo c'è la libertà, e che è migliore per quello ... [CzzC: e ditegli di misurare la densità di ben pagati maestri di odio nell’islamismo, rispetto al suo antipatico Occidente]

 

↑2015.09.15 [CzzC: non appare politically correct alla responsabile di Comunità in Cammino questo mio articolo sulla criticità degli insegnamenti, non solo islamici (anche nostri), in funzione del rispetto dei diritti umani: me ne viene impedita la pubblicazione perché articolo composto da riflessioni personali anziché da cronaca locale].

 

↑2015.08.17 <repubblica, msgveneto, giornale>: censurata la preghiera dell’Alpino che recita “rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana”. [CzzC: pongo domande all’Ufficio liturgico della diocesi di Vittorio Veneto, inneggiante la censura]

 

↑2015.03.24 La cultura dominante, che intende montare un Fr1 come più politically correct dei suoi predecessori, come ne tratta le frasi che apparissero politicamente scorrette? Oscurandole. <tempi>: Il Papa precisa che l’indifferentismo sessuale è «uno sbaglio della mente umana, che fa tanta confusione», ma le sue inequivocabili parole «anche stavolta sono state omesse – con pochissime eccezioni, le solite (vedi per esempio la diretta di Avvenire, ndr) – nelle altrimenti zelanti cronache del vaticanista collettivo, preoccupato di non turbare l’idea di un Pontefice “aperturista” rispetto alle istanze della postmodernità».

 

↑2012.02.25 <corriere>: censure FACEBOOK in Turchia, anche politiche: non si può allattare, non si può andare in bagno, forse non si possono nemmeno mostrare i piedi nudi, non si può parlare di Kurdistan se si risiede in Turchia. Si tratta delle regole base che si devono seguire per vivere nel mondo virtuale di Facebook.