I TOTALITARISMI non sono finiti con le immani tragedie umanitarie del XX secolo

e non sono annidati solo nei regimi capicomunisti o islamisti: anche le democrazie occidentali sono esposte a tentazioni di stampo totalitario, riconoscibili da alcuni indicatori (menzogna, violenza, soffocare i corpi intermedi, ridurre la privacy, inquisire brandendo il politically correct, contrastare diritti umani con i cosiddetti nuovi diritti civili), intersecati con quelli tipici dei potentati.

<wikipedia>: Il totalitarismo è un idealtipo usato da alcuni scienziati politici e storici per spiegare le caratteristiche di alcuni regimi nati nel XX secolo, che mobilitarono intere popolazioni nel nome di un'ideologia o di una nazione.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 05/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: matrici di cultura dominante e finanza cinica contro popolo, monopoli informativi; dignità umana, dittatura

 

2024.04.05 Francesco Agnoli ci parla <yt♫> di Hannah Arendt: "Le origini del totalitarismo", libro scritto nel 1951, 700 pagine complesse: tenta di capire perché nel cuore della modernità si siano affermati i totalitarismi; una frase celebre: «il suddito ideale dei totalitarismi è colui per il quale la distinzione tra realtà e finzione, tra vero e falso non esiste più».

 

↑2023.06.14 <osservatoreromano> Elmar Salmann, studioso benedettino, disserta sul rapporto tra libertà e democrazia: Non è un caso che la tendenza al totalitarismo pervada gran parte del mondo, indifferentemente dalle diverse condizioni storiche e sociali ... La stessa dicotomia la attraversa la religione: siamo agnostici e spirituali. I due pericoli da cui continuamente ci mette in guardia Fr1: neopelagianesimo e neognosticismo. Per cui la religiosità comune ondeggia dal sincretismo orientaleggiante al rigorismo fanatico, e via dicendo attraverso un campionario spirituale da supermarket.

[CzzC: Convengo che le democrazie stiano perdendo attrattiva a favore dei totalitarismi: tra i tanti motivi di questa crisi ne additerei due

- il non aver messo alcuni pilastri valoriali al riparo del criterio di maggioranza

- una carenza educativa che genera un'indisciplina tale da incutere timore perfino negli insegnanti a scuola.

Il dittatore Erdogan appena vinte le elezioni ha proclamato «Nella nostra cultura la famiglia è sacra, strangoleremo chiunque osi toccarla» e intendeva la famiglia naturale; non pare che in Cina gli insegnanti abbiano il suddetto timore e che vengano spesi così tanti soldi pubblici per gestire drogati, azzardopatici, delinquenti comuni, parassiti sani.

Stando così le cose, anche chi gestisce imprese nel mercato finisce per trovare più profittevole un sistema totalitario a regole certe e mediamente più rispettate che un sistema democratico assai degenerato rispetto a com'era 80 anni fa quando combatté vincente i totalitarismi]

 

↑2023.05.29 <ilsussidiario google> Erdogan ha ottenuto dalle elezioni il 3° mandato da presidente della Turchia: continuerà la sua ambiguità tra Nato e Russia? Lo imiterà l'Arabia Saudita? <thepinknews> Erdogan usa il discorso della vittoria elettorale per prendere di mira le "forze LGBT" <gay> con parole violente «Nella nostra cultura la famiglia è sacra, strangoleremo chiunque osi toccarla». [CzzC: potremmo averlo alleato nel mettere al bando l'u2g, ma detesto chi minaccia violenza e spiace che a sostenere la famiglia naturale♂♀ insidiata dalla inquisizione e didattica omo-trans-sessista siano più tanti regimi autoritari che tante democrazie, il che temo faccia più male alle democrazie che bene ai dittatori].

 

↑2023.02.15 <indiscreto> L'invasione dell'Ucraina voluta da Putin ha innescato una grave congiuntura mondiale, una guerra che potrebbe arrivare a conseguenze nucleari coinvolgenti l’Europa. Si è aperta una nuova crisi sulle materie prime e sulla tenuta delle democrazie che si trovano a competere con regimi neoautoritari e società rigidamente gerarchiche. Russia e Cina fanno blocco nei confronti degli Stati Uniti e loro alleati, mentre stati di Asia, Africa e America latina ondeggiano tra le due sponde.

 

↑2022.06.29 <Christophe Clavé> Non solo grandi scrittori (da Georges Orwell in 1984 a Ray Bradbury in Fahrenheit 451), ma anche la storia stessa evidenzia come sia tipico delle dittature / totalitarismi ostacolare il libero pensiero riducendo il numero delle parole ed alterandone il significato: non ci sarebbe pensiero senza parole, e dunque nemmeno giudizio critico.

 

↑2019.11.03 non ricordo dove trovai il seguente testo che condivido; oggi ricordiamo la vittoria del 3 novembre 2018, l'eroismo dei nostri alpini. Ma ricordiamo anche chi volle quella guerra, contro il volere del popolo italiano, guerra che costò all'Italia 680 mila morti e 1 milione di feriti, e che in generale preparò l'ascesa dei totalitarismi e lo scoppio della 2nda: intellettuali, giornalisti, politici affascinati dalle ideologie immanentiste.

- L'hegeliano Giovanni Gentile, per il quale la guerra è "fatalità ineluttabile", necessaria allo Spirito;

- il futurista Filippo Tommaso Marinetti, ripetitore del verbo hegeliano della guerra come "igiene del mondo";

- il giornalista Benito Mussolini (il quale vuole la guerra soprattutto per sconfiggere il “militarismo tedesco” e per accendere la "guerra rivoluzionaria");

- la massoneria italiana;

- Luigi Albertini, direttore del Corriere della Sera, e Gaetano Salvemini, direttore de l'Unità, perché questa guerra porterà la ... pace;

- il poeta Corrado Govoni, il quale scrive: “Devasta sconquassa distruggi, / passa, passa, o bellissimo flagello umano, / sii peste terremoto ed uragano. / Fa' che una primavera rossa / di sangue e di martirio / sgorga da questa vecchia terra, / e che la vita sia come una fiamma. / Viva la guerra!”

 

↑2019.05.12 <insideover> Il filosofo conservatore Roger Scruton, licenziato dalla presidenza di una commissione governativa britannica per aver criticato Soros e l’islam e l’involuzione di serie animate come i Simpson: la spinta ideologica totalitaria del politicamente corretto porta la sinistra progressista alla censura di tutto ciò che ritiene potenzialmente “intollerante” verso minoranze di cui la sinistra si vanta primaria protettrice, ad esempio tutte le identità sessuali possibili [CzzC: forse più come arma di distrazione di massa che per amore dei perseguitati]

 

↑2019.04.05 Da FdG ricevo (no web) il capitolo finale (ideologia e terrore) del libro di Hannah Arendt le origini del totalitarismo: il legame fra la società moderna e il totalitarismo, che è diverso dai regimi dittatoriali che ci sono stati prima e dopo, è importante; come pure la sua dimensione di massa, il legame con 'le plebi' ; ma anche con la cultura scientifica (l'affermazione della razza migliore, la prevalenza dei più forti) e storica (l'inevitabilità della storia e dell'affermazione di una classe di una lettura semplificata del materialismo storico), che giustificano le azioni 'necessarie'.

 

↑2017.11.03 <nbq giornale>: “Il virus totalitario(D.Fertilio.vid) è sempre in agguato anche nelle democrazie occidentali, ad es. con l’ideologia del controllo della società attraverso la manipolazione genetica, dell’identità di gender, della bulimia dei diritti soggettivi

 

↑2017.05.06 <margini>: "On Tyranny. Twenty Lessons from the Twentieth Century" di Timothy Snyder. Un vademecum di accorgimenti per preservare la democrazia, facendo tesoro delle tragedie umanitarie del XX secolo: «usare la ragione e il senso critico», cioè attenersi ai fatti. La menzogna non è democratica, la violenza non è democratica, soffocare i corpi intermedi non è democratico, ridurre la privacy non è democratico, sfiduciare le istituzioni non è democratico.

 

↑2015.01.18 <tempi>: Libertà, la stampa e l’Occidente “totalitario”. Capire il presente con un discorso di Solženicyn del 1978: Nella società occidentale di oggi è avvertibile uno squilibrio fra la libertà di fare il bene e la libertà di fare il male.

 

↑1992.10.20 Il FEDERALISMO in Italia ha un padre nobilissimo, Carlo Cattaneo, ma nel 1850 anche Cavour e perfino Mazzini ammetteva che fosse necessario concedere un qualche decentramento di potere. Forse Cattaneo ha visto meglio e più lontano degli altri, quando diceva che con un sistema accentrato, preso in prestito dalla Francia di Napoleone, si sarebbe inevitabilmente arrivati all'autoritarismo e alla fine delle libertà.