Unità d'Italia, RISORGIMENTO MASSONICO anticattolico

<fq hoepli> Scrisse Antonio Gramsci nel 1920: «Lo stato italiano è stato una dittatura feroce, che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti»

[CzzC: le guerre per l'unità d'Italia furono intraprese da forze preminentemente anticattoliche filo-massoniche con scempio di giustizia e di innocenti.

Velleitario sarebbe presumere con questa paginetta fornire una visione adeguata del processo risorgimentale che portò all’unità d’Italia, e credo che il valore della unione attuale valga oltre gli inganni con cui fu compiuta e il pianto per le vittime innocenti che avrebbero potuto essere risparmiate se l’unità si fosse perseguita con una federazione tipo elvetica anziché con illuminate carneficine. Tento un umile discernimento rispetto alla storiografia dei vincitori, sdegnato per quanto mi fecero bere come luminosa epopea quella che scoprii poi essere stata un barbaro sopruso.

Vedi numerose pubblicazioni sulle bugie dell’Unità d’Italia rifilateci dai suddetti illuminati e, se non ti piacesse Angela Pellicciari <google>, potresti sgamare i loro inganni leggendo la storia anche dal punto di vista economico:  "Il Mezzogiorno preunitario" del Prof Angelo Massafra Uni_Bari, "L'Industria italiana dall'Ottocento ad oggi" del Prof. Valerio Castronovo Uni_Torino, "Mezzogiorno e contadini nell'età moderna" del Prof. Rosario Villari Uni_Firenze; Eugenio Scalfari.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 02/10/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Storia, Massoneria inglese, Giuseppe Garibaldi, brigantaggio, mainstream, federalismo

 

2021.12.18 <microstoriedigirgenti> da inuovivespri.it e dal libro "Terroni" di Pino Aprile: Agosto 1863, le torture ordinate da un comandante garibaldino piemontese nei confronti degli abitanti di Girgenti e provincia (e della Sicilia), dopo l'unità d'Italia ... torturate anche le donne parenti di chi si sottrae alla leva ... anche Giuseppe Garibaldi nel Comune di Torre Faro ordinò senza processo di fucilare gente disarmata perché non abbracciava la causa italiana [CzzC: ma più tardi denunciò ben prima di Gramsci i crimini del governo contro il cosiddetto brigantaggio]. “Questa è una piccolissima sintesi di un faldone di carte che il Governo italiano chiese ufficiosamente a quello americano di distruggere ma ciò non avvenne del tutto"

 

2021.01.21 < google calabria cosenza telem> Nel programma "Quante Storie" condotto da Corrado Augias (che aveva affermato "la questione meridionale va dimenticata"), il procuratore anti-mafia Nicola Gratteri (che non è certamente neoborbonico), mise in difficoltà il presentatore raccontando la vera storia dell'Unità d'Italia e smontando la favoletta dei 1000 garibaldini e della "loro passeggiata". Ormai queste verità sono sempre più diffuse ed il giornalista chiaramente in difficoltà♫, preferì cambiare argomento. E se fosse partita il 7 settembre 1860 la "trattativa stato-mafia" ancora oggi in discussione?

 

↑2017.11.gg <youtube> Angela Pellicciari: perché le nazioni massoniche e protestanti hanno finanziato l'Unità d'Italia?

 

↑2017.09.18 <siciliafan>: nel settembre 1866 in Sicilia i sabaudi soffocarono nel sangue la Rivolta del Sette e Mezzo: bombardarono Palermo, fucilarono prigionieri senza processo, morirono migliaia di rivoltosi. [CzzC. fossero stati anche solo centinaia ...]

 

↑2017.08.31 <tempi>: Per capire il Sud è necessario purificare la memoria nazionale: l’Unità si è realizzata per incorporazione forzata a uno Stato pre-unitario. È stata una crudele guerra di conquista, con centinaia di migliaia di vittime fra i civili. M5s propone “Giorno del ricordo per i martiri dimenticati del Risorgimento”?

 

↑2017.05.30 <vespri>: L’Unità d’Italia ha depredato il Sud: eravamo ricchi e i Savoia ci derubarono. Ignazio Coppola ricostruisce un’amara verità descritta da pensatori, economisti, politici italiani e anche inglesi. Erano in tanti a sapere che i piemontesi che ‘conquistarono’ il Sud erano criminali e ladri. Che i contadini del Mezzogiorno non erano “briganti”, ma uomini e donne che difendevano la propria cultura e la propria storia. La cosa incredibile è che ancora oggi nelle scuole e nelle università d’Italia non sono state eliminate le tesi di quelli che Gramsci definiva gli “scrittori salariati”.

 

2017.03.14 <timesicilia> Le bugie sull’Unità d’Italia: ecco i libri verità sulla violenta conquista del Sud, curati da storici, giornalisti. Carlo Alianello, con il suo “La Conquista del Sud” (1970), Patrick Keyes O’ Clery, “La Rivoluzione Italiana” 2000/Ares,  Vito Tanzi “Italica. Costi e conseguenze dell’unificazione d’Italia”, 2012/Grantorinolibri; Angela Pellicciari Risorgimento da riscrivere”; Lorenzo Del BocaMaledetti Savoia” e “Indietro Savoia”; Fulvio IzzoI Lager dei Savoia”; Giordano Bruno GuerriIl sangue del Sud”; Arrigo PetaccoLa Regina del sud”; il prof. Tommaso RomanoSicilia 1860-1870. Una storia da riscrivere” <corriere>, e “Contro la Rivoluzione la fedeltà”, “La beata Maria Cristina di Savoia, Regina delle Due Sicilie (1812-1836); Francesco Pappalardo “Il mito di Garibaldi” e “Dal banditismo al brigantaggio”; Pino Aprile “Terroni”; e tanti altri che il professor Tanzi <giornale 2012> cita nel suo libro “Italica” e che sgretolano luoghi comuni del Risorgimento ... [CzzC: testi utili a sgamare le bugie rifilateci anche con i libri di scuola dalla storiografia adulatrice dei soliti illuminati]

 

↑2016.10.24 <ilfoglio> Fu complotto di stato l'eliminazione di Ippolito Nievo? Questa tesi viene ripresa da Umberto Eco nel romanzo Il cimitero di Praga (2010). Il patriota era in possesso di prove compromettenti, che avrebbero dimostrato come l’esercito borbonico sia stato sconfitto grazie a una rete di complicità massoniche e di tradimenti di generali del Regno delle Due Sicilie, corrotti dall’oro britannico e dai servizi segreti sabaudi. Oltre a Eco, altri scrittori e studiosi si sono cimentati con quello che Nino Buttitta ha definito una sorta di “caso Mattei” ante litteram: da Duilio Chiarle a Rino Camilleri, da Lucio Zinna a Cesaremaria Glori, in diversa misura, tutti propensi a sposare l’ipotesi del complotto.

 

↑2016.08.19 <strappoq>: i Savoia e il massacro del Sud: spettacolo teatrale “1861. La brutale verità”, un’opera che racconta la feroce occupazione che il Sud ha subito dai piemontesi,un processo di conquista che ha stroncato il Sud, dando vita così alla cosiddetta questione meridionale.

 

↑2015.11.11 <vocetrentino>: Unità d'Italia e risorgimento: fu vera rinascita? La verità storica è sempre più complessa delle semplificazioni ideologiche, dei manichesimi e delle ricostruzioni imposte dai vincitori (allora il conte Cavour e casa Savoia): eppure l'Italia non risorse: aveva già perso molti dei suoi innumerevoli primati, forse dall'epoca delle invasioni napoleoniche, e non li riacquisterà più.

 

↑2015.10.15 Traggo da Il sangue del Sud. Antistoria del Risorgimento e del brigantaggio: per sminuirne la portata dell’opposizione popolare alla invasione garibaldino-sabauda del Sud Italia, tale opposizione veniva svilita a una viscerale manifestazione di rancori e pulsioni irrazionali, quando, invece, si trattava di una resistenza socio-politica. Ma, per liquidarla, i maestri della Rivoluzione francese avevano già capito che il segreto stava nell’accomunare la rivolta al delitto comune [CzzC: il classico indicatore di potenti matrici della cultura dominante: criminalizzare l’avversario]

 

↑2015.06.08 traggo da <cogito>(*) come e perché’ la massoneria decretò’ la fine del regno delle due Sicilie: la spedizione garibaldina non fu improvvisa e spontanea, ma ben pianificata dalle massonerie internazionali, quella britannica in testa, che sorressero il tutto con intrighi politici, contributi militari e cospicui finanziamenti coi quali furono comprati diversi uomini chiave dell’esercito borbonico al fine di spianare la strada a Garibaldi che agli inglesi non mancherà mai di dichiarare la sua gratitudine e amicizia. [CzzC: CBDI perché non è chiaro l’autore e perché (*) questa pagina rimanda ad una fonte dubitabile; il contenuto non parrebbe infondato: se ne legge di analogo anche in testi della Pellicciari]

 

↑2015.03.25 <fattoq>: Divario Nord-Sud: tutto iniziò con l’Unità d’Italia. L’incapacità ‘genetica’ non c’entra: nel bilancio dello Stato dal 1862 al 1897 l’Italia del Regno delle Due Sicilie portava in dote “minori debiti e più grande ricchezza pubblica”; nel primo periodo si ebbe un notevole “esodo di ricchezza dal Sud al Nord”.

 

2015.01.15 <angeloxg1 vid> Eugenio Scalfari revisionista sull’Unità d’Italia: «Non fu Unità! Fu occupazione piemontese, e se l’avesse fatta il Regno di Napoli, che era molto più ricco e potente, sarebbe andata diversamente. La mentalità savoiarda non era italiana. Cavour parlava francese. [CzzC: e soprattutto massone] E gli italiani quel nuovo Stato l’hanno detestato.» [CzzC: caro Eugenio, commento ... continua]

 

↑2014.05.13 <informarmy sito non sicuro> Come i massoni inglesi finirono i Borbone nelle Due Sicilie, mirando anche a finire l’odiato papato e assecondando i Savoia, anch’essi massoni, che avevano bisogno di espropriare il patrimonio della Chiesa per evitare la bancarotta e arricchire i fedelissimi. Massoni erano Lord Palmerston, primo ministro britannico, e Lord Gladstone, gran denigratore dei Borbone. E massoni erano pure Vittorio Emanuele II, Garibaldi e Cavour. La nazione Napoletana cresceva fino ad essere la terza potenza europea per sviluppo industriale come designato all’Expo di Parigi/1856. La flotta navale napoletana (integrata con la ferrovia) era uno scomodo concorrente per la grande potenza navale inglese mentre iniziavano gli scavi nel Canale di Suez/1859. A Londra spiacevano gli accordi commerciali tra le Due Sicilie e l’Impero Russo grazie ai quali la flotta sovietica aveva navigato serenamente nel Mediterraneo, avendo come basi d’appoggio proprio i porti delle Due Sicilie, mentre la “perfida Albione” si impossessava di Gibilterra e di Malta. Lo sbarco a Marsala e l’invasione del Regno delle Due Sicilie sono un “gravissimo atto di pirateria internazionale”, violante il Diritto Internazionale e l’autodeterminazione dei popoli. Milioni di franchi furono in vestiti in Inghilterra per comprare il tradimento di chi serviva allo scopo, ma anche armi, munizioni e navi. Il luogo dello sbarco non fu casuale, Marsala, perché li c’era una importante comunità inglese coinvolta in grandi affari; l’approdo avviene proprio dirimpetto al Consolato inglese e alle fabbriche inglesi con le spalle coperte dai piroscafi britannici.

 

↑2014.02.08 <Rai3youtube> ruberie dei Mille, Ippolito Nievo e la prima strage di stato; l’enigma del vapore Ercole, scomparso mentre trasportava la scottante contabilità della spedizione dei Mille, sostenuta da tanto denaro (tanti milioni di euro attuali) di provenienza straniera, soprattutto del governo di Londra con pesante ingerenza nella caduta del regno delle Due Sicilie (piastre d’oro turche proveniente dalle massonerie britanniche) ... continua

 

↑2013.04.04 <repubblica 04/04/2013>: Le primarie dei massoni sotto le logge di Siena: si affollano "papabili" e polemiche, non sempre di alto profilo morale: covano sotto le insegne di quella che il professor Paolo Prodi, fratello dell' ex presidente del Consiglio, ha definito «una delle più importanti agenzie produttrici di etica nella storia dell' Occidente». Solo etica e non politica? [CzzC: e non anche affari/dea pecunia e non anche influsso su Weltanschauung ... ?]. Tra i papabili con poche chances Massimo Bianchi, attuale Gran Maestro aggiunto, ex vice-sindaco socialista di Livorno, aspira da tanto con sforzi compiuti per accreditarsi come cultore di storia della Massoneria, che l' ha portato di recente a partecipare anche con esponenti locali del Pd a una giornata di studio su Adriano Lemmi, il banchiere che finanziò il Risorgimento.

 

↑2012.07.24 Libro scaricabile gratis: Le battaglie di un cattolico militante (tit. originale Cinquant'anni di giornalismo (1846-1900). Ricordi personali dell'avvocato Giambattista Casoni). Vedi anche Risorgimento anticattolico di Angela Pellicciari

 

↑2012.01.31 <indipendenza>: La cosiddetta Impresa dei Mille copriva la conquista coloniale anglo-piemontese delle Due Sicilie, con Garibaldi attore, ma nemmeno il più importante: dietro i “Mille” avanzava un corpo di spedizione di 22.000 militari, sostenuto dagli inglesi, e costituito da tagliagole ungheresi e… zuavi, già mercenari di Parigi nei villaggi dell’Algeria e sui monti della Kabilya ... Gli “inglesi” dovevano distruggere la grande flotta mercantile delle Due Sicilie, in vista dell’apertura del Canale di Suez e controllare le miniere di zolfo; i “piemontesi” dovevano svuotare le ricche casse delle Banche delle Due Sicilie, per pagare i loro debiti ...

 

↑2011.03.17 <fq> Scrisse Antonio Gramsci nel 1920, sull’Ordine Nuovo, queste parole: “Lo stato italiano è stato una dittatura feroce, che ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati tentarono di infamare col marchio di briganti”. Il Risorgimento non fu per niente una “rivoluzione di popolo”, e fu usato dalla monarchia sabauda per costruire sì uno stato unitario, ma nell’interesse di una borghesia gretta e ottusa, subito pronta ad allearsi con i latifondisti meridionali, reazionari e sanfedisti. Il fascismo nacque, figlio carnale, da quella alleanza.

 

↑2011.02.27 <sussidiario> 150 anni dall'UNITA' d'Italia:  l’unità (della famiglia, di un gruppo di amici o di soci, di un’azienda, di una comunità o di un popolo) è sempre un BENE: chi ne teorizza o pratica la fine lavora per distruggere, non per edificare. Così è anche di una nazione, nella misura in cui essa riassume e serve, storicamente e geograficamente, la vita personale e sociale di ...

La difficoltà nel proporre e nell’accogliere un momento di memoria dedicato all’unità d’Italia nasce dall’impossibilità ad immedesimarsi in un ideale che oggi non è più vissuto e affermato come un bene: l’unità di un popolo, che ha le sue radici nell’unità della persona, dell’“io”, nella coscienza di appartenere tutti ad una storia che non abbiamo costruito noi, ma che ci precede, ci plasma e ci trascende. Una storia che il senso religioso degli italiani - come quello dei cittadini di tutti i Paesi europei e di numerosi extraeuropei - ha vissuto nella forma compiuta dell’avvenimento cristiano, del cristianesimo di cui è tessuta la cultura, l’operosità, l’arte, la vita sociale e tutta la storia dell’Occidente. Resta ancora da essere approfondita una documentata ricognizione storica del ruolo del cattolicesimo e della Chiesa nell’unità d’Italia, che una lettura superficiale e pregiudiziale ha voluto solo come negativo o, tutt’al più, passivo, dimenticando il decisivo contributo della dottrina sociale della Chiesa e delle grandi figure di laici cattolici nella formazione di una coscienza e di una cultura del bene comune, senza la quale non vi può essere autentica e stabile unità di popolo e di nazione

 

↑2011.02.26 <tt google> Libro: Patrick K. O'Clery, La rivoluzione italiana. Come fu fatta l'unità della nazione, Ares Milano 2001. Vedi anche Persano.

Il testo di O’Clery è una lettura utile, scritto con obiettività, non riduce la Storia a un complotto, anche se condanna il modo di unificazione dell’Italia da parte della ristretta èlite liberale, lo fa sempre però temporale: festa per la massoneria.

   Il potente gran maestro della massoneria italiana Adriano Lemmi, alla fine dell’Ottocento, riteneva che la scomparsa del potere temporale dei papi fosse il «più memorabile avvenimento della storia del mondo» ...  E questi erano gli auspici della Rivista della Massoneria nel 1871: «facciamo sì che dalla Eterna Città nostra la luce si diffonda per l’Universo, che il mondo ammiri, a canto del nero ed avvilito Gesuita, il libero gigante potere della Massoneria […] È in Italia, è a Roma, ove il nostro eterno avversario raccoglie le sue ultime forze. Noi siamo gli avamposti dell’esercito massonico universale».

 

↑2011.02.20 "Risorgimento ed Europa" di Angela Pellicciari, che dal 2000 al 2002 smonta la retorica risorgimentale in brillanti articoli, qui riproposti in una selezione aggiornata che costituisce anche un monito per il processo di unificazione europea.

Nell’intento proclamato di far risorgere l’Italia dai suoi “quindici secoli di schiavitù” (i secoli che corrispondono all’era cattolica), i Savoia e i liberali si appropriano dell’ingente patrimonio che nel corso del tempo la popolazione ha donato alla Chiesa e, per tramite della Chiesa, ai poveri. Ma gli uomini del Risorgimento rapinano anche i beni di tutti in nome della libertà, della tolleranza e della monarchia costituzionale. E gli italiani si trasformano, per la prima volta nella loro storia, in un popolo di emigranti.  <segnideitempi>: Il potente gran maestro della massoneria italiana Adriano Lemmi, alla fine dell’Ottocento, riteneva che la scomparsa del potere temporale dei papi fosse il «più memorabile avvenimento della storia del mondo» ...  E questi erano gli auspici della Rivista della Massoneria nel 1871: «facciamo sì che dalla Eterna Città nostra la luce si diffonda per l’Universo, che il mondo ammiri, a canto del nero ed avvilito Gesuita, il libero gigante potere della Massoneria […] È in Italia, è a Roma, ove il nostro eterno avversario raccoglie le sue ultime forze. Noi siamo gli avamposti dell’esercito massonico universale».

 

↑2011.01.30 Gigi Di Fiore, Controstoria dell'Unità d'Italia. Fatti e misfatti del Risorgimento, storiografia e congiura del silenzio nvasione agevolata da fenomeni di corruzione e dalla connivenza della Massoneria. Questo fu lo sbarco dei Mille. Mille uomini, e per di più 'civili', che conquistano un regno vecchio di oltre settecento anni ... Episodio tanto incredibile da essere definito miracoloso da Ippolito Nievo, garibaldino della prima ora. Miracolo? Nulla di più lontano dalla realtà. L'impresa dei Mille è frutto di una preparazione meticolosa.

   Per tre anni, tutti i giorni, Giuseppe La Farina (il siciliano massone divenuto segretario della Società Nazionale) ed il presidente del Consiglio del Regno di Sardegna Camillo di Cavour, si incontrano in camera da letto del conte per pianificare l'intervento armato in Italia meridionale. Lo fanno in gran segreto.

... Che le cose stiano così è provato nel modo più inconfutabile dalle lettere e dagli articoli dello stesso La Farina.

   La geniale trovata di Cavour consiste nel preparare un'invasione, e cioè una guerra, senza dichiarazione di guerra, facendo leva sulla potenza della corruzione e sulla connivenza dei massoni meridionali con quelli settentrionali ed europei. Ne sa qualcosa l'ammiraglio Persano che tallona Garibaldi - di cui Cavour si fida poco - per organizzare lo sbarco di armi e di uomini e per ultimare l'opera di corruzione capillare. A documentare ...  sono i diari di Persano <google>..Vedi anche massoni anticristiani.

Il Risorgimento? Per la spoliazione della Chiesa, La spoliazione della Chiesa, di Angela PELLICCIARI  

Un regno che poco o nulla conosceva del resto d’Italia compie l’unificazione del Paese. Pagando un tributo determinante alle potenze dell’epoca, massoniche e nemiche del Papato. Nasce così la legislazione anticristiana

 

↑2011.01.09 <fattisentire> Risorgimento del paganesimo: “fare” gli italiani sul modello delle nazioni protestanti: la prima seria persecuzione anticattolica dopo Costantino:

- a cominciare dai gesuiti, tutti gli ordini religiosi della “religione di stato” vengono soppressi uno dopo l'altro e tutti i loro beni incamerati. ... i beni che nel corso dei secoli la popolazione cattolica ha donato agli ordini religiosi vanno ad arricchire l’1% della popolazione di fede liberale. Oltre 2.565.253 ettari di terra, centinaia di splendidi edifici, archivi e biblioteche, oggetti di culto, quadri e statue, tutto scompare nel ventre molle di una classe dirigente che definisce se stessa liberatrice d'Italia dall'oscurantismo dei preti e dei sovrani assoluti.

- Nel nome della libertà i liberali ... vietano le donazioni alla chiesa, impediscono le processioni cattoliche (plaudono a quelle massoniche), negano la libertà di istruzione (la scuola deve essere docile strumento della propaganda liberale), per stampa “libera” intendono la sola stampa liberale (Cavour arriva a proibire la circolazione delle encicliche pontificie).

Vedi anche Cesnur: fatta l’Italia occorreva fare gli italiani – secondo l’espressione attribuita a Massimo d’Azeglio (1798-1866). Ma come secondo i liberal-massoni? Contro il 99% degli italiani? "disfare il tradizionale ethos italiano radicato nel cattolicesimo per costruire un ethos nuovo, progettato a tavolino, modellato sulle presunte caratteristiche delle più avanzate nazioni protestanti europee"

 

↑2010.mm.gg UEL/Pangallo: Rosmini Chiesa e Risorgimento: cita tra l’altro A.Pellicciari: «L’attacco sferrato alla chiesa cattolica dai Savoia e dai liberali durante il Risorgimento è uno degli ultimi e più significativi episodi delle cosiddette “guerre di religione”. Guerre giustificate dall’odio diffuso dalla Riforma contro Roma, scatenate da principi e sovrani protestanti e massoni per sconfiggere l’oscurantismo cattolico e impossessarsi al tempo stesso delle proprietà che la carità dei fedeli ha nel corso dei secoli regalato alla Chiesa di Roma». Cita le intemperanze dei gesuiti contro il Rosmini, sino a colui che ripeteva a mo’ di ritornello le parole della Civiltà Cattolica riassumenti i capi d’accusa: “La dottrina del Rosmini è panteismo in filosofia, giansenismo in teologia, liberalismo in politica”»

 

↑2010.12.24 <tt> Libro «1861» La storia del Risorgimento che non c'è sui libri di storia

- 273 pagine, titolo scarno, 1861, edito daSperling & Kupfer (2010), gli autori sono Giovanni Fasanella, Antonella Grippo, due emeriti sconosciuti che tra l'altro scrivono di non essere storici di professione, ma giornalisti, insegnanti, appassionati di storia, soprattutto di quella 'nascosta', poco raccontata perché sottovalutata o, peggio, ignorata di proposito.   Certamente questi scrittori non godono della simpatia dei cosiddetti storici di professione che hanno scritto per sempre la storia ufficiale risorgimentale e ora come   cani da guardia, stanno attenti che nessuno osi mettere in discussione la loro mitologia sul risorgimento.

- 1861 è un libro che volutamente mette in discussione la leggenda aurea  risorgimentale, non è un libro sul passato, a dispetto delle apparenze, racconta il presente. Gli autori raccontando i fatti, gli intrighi, di quegli anni, sono convinti che esiste un filo rosso che percorre l'intera storia italiana dalla sua nascita a oggi

 

↑2010.11.22 Libro «Il Mito di Garibaldi. Una religione civile per l'Italia»: Davvero la massoneria pensava di utilizzare il Risorgimento italiano per cancellare il soglio di Pietro? Perchè tanto odio contro la Chiesa cattolica da parte delle élite massoniche? E quali erano i rapporti tra Garibaldi e la Massoneria?

- Il volume di Pappalardo è prezioso perché “aiuta a distinguere fra il programma dell’unità d’Italia – che era coltivato anche da persone e ambienti lontanissimi dalla massoneria – e la modalità con cui l’unità fu realizzata prima e dopo il 1861, spesso in effetti secondo programmi massonici che trovarono in Garibaldi il loro simbolo. Questi, nel fare l’Italia erano soprattutto interessati a rifare o a disfare gli italiani, strappandoli alla fede cattolica per inseguire il mito di una nuova nazione, laicista e relativista, non ritrovata nella storia e nella vita reale della penisola ma costruita a tavolino nelle logge”.

 

↑2010.11.03 Ma l'Italia unita restò cattolica, nonostante che: i religiosi da 30.632/1861 a 9.163/1871, le religiose da 42.644 a 29.708 (chiusura storici monasteri, secolarizzate opere pie, assistenza, istruzione; dal 1855 al 1879 soppresse più di 4.000 case religiose con 57.492 membri).

 

↑2010.10.28 Su Zapping odo G.B.Guerri parlare del suo libro "Il sangue del Sud": buone le sue considerazioni. Qui l'introduzione.

 

↑2010.10.21 «In soli nove mesi, cifre ufficiali (quindi false per difetto, visto quel che vanno rivelando i documenti dimenticati), quasi novemila fucilati, poco meno di undicimila feriti, oltre seimila incarcerati, quasi duecento preti, frati, donne e bambini uccisi».

Traggo da Tutto quello che è stato fatto perché gli italiani del Sud diventassero Meridionali Cfr. Pino Aprile, Terroni. (Piemme, pp. 68-69): l’ultimo “brigante” oppositore fu ucciso dodici anni dopo, in Calabria. Intere popolazioni meridionali vennero sottoposte a una spietata repressione militare, di cui si è persa ogni traccia, perché la documentazione relativa è stata scientificamente distrutta, ma che provocò –secondo calcoli attendibili - almeno centomila morti (…). E’ stato stimato che a opporsi in armi furono dagli ottantamila ai centotrentacinquemila (…) e avevano l’appoggio palese della popolazione».

Vedi anche i lager dei Savoia, Storia infame del Risorgimento nei campi di concentramento per i meridionali: le vicende dei campi di deportazione dei soldati napoletani e pontifici all'indomani della campagna per l'Unità, rappresentano un'altra tessera - completamente rimossa della memoria e dagli archivi - che serve a svelare il vero volto del Risorgimento. Pagg 207 Editore: Controcorrente

 

↑2010.05.05 Con buona pace di Cavour, è il Papa che unisce l’Italia. Parola di Dostoevskij

 

↑2010.03.23 Avvenire p25: Massimo Introvigne: il processo unitario fu guidato da menti massoniche.

 

↑2010.03.21 Contro la leggenda nera - La Chiesa e la questione risorgimentale italiana. Fu un’«impresa coloniale» sabauda condotta da una élite liberale avversa alla Chiesa e al Papa. Antonio Socci fa l’elenco degli orrori e dei danni le cui conseguenze ancor oggi patiamo.

 

↑2010.03.16 Luglio 1892 Petruccelli proclama in Parlamento: «Fare la guerra alla preponderanza cattolica nel mondo, per tutto, con tutti i mezzi. Questa la nostra politica avvenire. Noi vediamo che questo cattolicesimo è uno strumento di dissidio, di sventura e dobbiamo distruggerlo». Citazione riproposta analogamente nel "Bollettino del Grande Oriente" e nel giornale "Il diritto", che era un organo semi-ufficiale di Depretis. vedi anche Petruccelli

 

↑2010.03.06 L’attacco al papato non fu un effetto collaterale del Risorgimento, ma il suo fine. Liberali e massoni erano convinti che bastasse togliere alla chiesa cattolica i beni materiali per annichilirla. Nel 1848 soppressione dei gesuiti, messi a domicilio coatto; nel’55 soppressione degli ordini mendicanti e delle monache di clausura; nel’73 i 57mila membri di tutti gli ordini religiosi sono messi sulla strada e i loro beni vengono espropriati. Il Risorgimento ha attuato gli stessi provvedimenti anticattolici messi in atto tre secoli prima dalle nazioni protestanti: l’unica differenza è stata che, mentre Lutero, Calvino ed Enrico VIII, agivano in odio dichiarato alla Chiesa cattolica, i liberali italiani erano vincolati al rispetto formale della Costituzione e si professavano più cattolici del papa. Una menzogna radicale che invano Pio IX ha denunciato in decine di encicliche, oggi del tutto dimenticate.

 

↑2009.10.01 il tricolore sarebbe un simbolo massonico e l'inno fu scritto da Goffredo Mameli, fratello massone (al quale fu intitolata una loggia ), e come lui massoni di rango furono Garibaldi (nominato nel 1862 Gran Maestro e Primo Massone d’Italia ), Bixio, Cavour, Costantino Nigra, Bettino Ricasoli, La Farina, Persano, De Pretis, Crispi, Nicotera...

 

↑2009.09.30 E' vero che fu massonico e anti-cattolio il processo dell'unità d'Italia, come si evincerebbe dal libro il libro «Risorgimento da riscrivere» di Angela Pellicciari? Per Sergio Romano la Pellicciari qui sarebbe più guelfa che storica. Ma Sergio Romano ama definirsi massone

 

↑2007.08.01 Il generale Cialdini, luogotenente a Napoli nel 1861, in tre mesi di luogotenenza, relazionò al governo 8.968 fucilati, tra cui 64 preti e 22 religiosi, 13.629 imprigionati, 6 paesi bruciati, 1.428 comuni assediati. Risorgimento o guerra civile tra Italiani?

 

↑2007.01.31 chi erano e cosa facevano i 1000 di Garibaldi? (150 avvocati, 100 medici, 50 ingegneri, ecc.), provenienti sostanzialmente da Lombardia, Liguria e Veneto)

 

↑2004.11.21 Risorgimento e massoneria: preminente regista del processo di unificazione politica dell'Italia, la massoneria vollero ricollegarlo alla Rivoluzione francese, trasformandolo addirittura nel suo coronamento; non a caso le logge francesi ...

 

↑1992.10.20 Italia stato unitario o federale? La lega vuole la secessione? Analisi di Denis Mack Smith, storico inglese, nel 1992.