SERGIO ROMANO, uno dei massoni che stimerei per molti suoi commenti socio-politici

n1929. Si presenta così: «Sono massone da una trentina d' anni ... Io mi onoro di essere massone...».. Lo apprezzo per molti suoi commenti socio-politici, meno per altri esplicitamente o allusivamente avversi al cattolicesimo.

<Wikipedia>: giornalista (la Stampa, il Corriere della Sera, Limes, Il Mulino); 1954 Farnesina, 1958-1964 Londra, poi nel gabinetto di Saragat, poi con lui Presidente della repubblica andò alla sua segreteria generale / Quirinale. 1968-1977 a Parigi, poi ambasciatore alla NATO per finire la sua carriera diplomatica a Mosca.

Ha insegnato all'Università della California, a Harvard, all'Università di Pavia, all'Università di Sassari e all'Università Bocconidi Milano. È inoltre presidente del Comitato generale premi della Fondazione Balzan e membro del Comitato Scientifico della rivista Geopolitica

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 24/02/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: un esempio di apprezzamento

 

2023.02.24 un anno fa l’invasione dell’Ucraina da parte di Putin. Una delle voci fuori dal coro <ilriformista> “È una guerra contro la Russia, chi l’ha voluta non sa come uscirne”, intervista a Sergio Romano. “Credo che anzitutto bisognerebbe interrogarsi sulle ragioni per cui questa guerra è scoppiata e quali sono le motivazioni che tendono a farne un conflitto quasi inarrestabile”.

 

↑2018.01.06 <corriere/SergioRomano>  Nel libro di Michael Wolff su Donald Trump non vi è quasi niente che non fosse già risaputo: come ha osservato il NYT il caso appartiene alle tradizioni di una capitale pettegola. Contano ben più le divisioni create da Trump e lo scompiglio di canoni della politica estera di Obama: in Medio Oriente più amicizia con Arabia Saudita e Israele; divisione dell’Unione Europea: Trump assicura sostegno a Polonia, Ungheria, Romania, forse tifando un’Europa a due velocità

 

↑2017.05.22 h13 odo Sergio Romano alla radio commentare il Trump che vende armi all’Arabia Saudita per 110G$, glissando sui diritti umani: non ha letto i dossier sui wahhabiti.

 

↑2016.07.29 <corriere> La Dichiarazione islamica dei diritti dell’uomo, proclamata il 19 settembre 1981 presso l’Unesco a Parigi, è la versione islamica della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo. Si era resa necessaria per il fatto che la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo non è compatibile con la concezione della persona e della comunità che ha l’Islam. Ha valenza universale oppure solo nei Paesi islamici? Se è universale, è un bel problema per gli stati laici occidentali!

Risponde Sergio Romano: esiste anche la «Dichiarazione del Cairo sui diritti umani dell’Islam», approvata nel 1990 ... Entrambe citano che: «La Sharia islamica è la sola fonte di riferimento per l’interpretazione di qualsiasi articolo di questa dichiarazione». [CzzC: non credi, caro Sergio R., che questa clausola capestro svuoti di efficacia le successive nobili grida sulla pari dignità della donna e sul diritto di cambiare credo? Perché ciò non sottolinei? Per il noto sbilanciamento?]

Sul ruolo della donna? La seconda dichiarazione all’art.6, dice: «La donna è uguale all’uomo in dignità umana e ha diritti da godere e obblighi da adempire; essa ha la propria dignità e indipendenza finanziaria e il diritto di mantenere il proprio nome e la propria identità».

Sul tema del proselitismo e della conversione?

- La prima, all’art. 8, dice: «Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare religione o credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, sia in pubblico che in privato, la propria religione o il proprio credo nell’insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell’osservanza dei riti».

- La seconda, all’art. 10, dice: «L’Islam è una religione intrinsecamente connaturata all’essere umano. È proibito esercitare qualsiasi forma di violenza sull’uomo o di sfruttare la sua povertà o ignoranza al fine di convertirlo a un’altra religione o all’ateismo».

[CzzC: caro Sergio R., dicono/dici nulla sulla libertà di espressione che rifletta il nostro Art.19?]

Naturalmente le Dichiarazioni sui diritti umani non sono codici legislativi, sono nobili grida indirizzate ai popoli e ai governi nella speranza che leggi e comportamenti siano conformi ai principi che le hanno ispirate. Il Paese che in questa materia non ha mai peccato di negligenza, scagli la prima pietra. [CzzC: ci fai? Appelli il sangue innocente versato da nostri avi per giustificare le attuali forme di violento razzismo religioso? E pure tacendo sul fatto che mentre i nostri avi sbagliavano in merito, gli islamisti facevano anche di peggio e si son rifiutati dal fare riforme interpretative dei testi sacri che ispirano la Sharia che prescrive male fisico agli infedeli?]

 

↑2016.12.31 Illuminata disinformazione da Eugenio Scalfari e Sergio Romano su ebraismo cristianesimo e islam: <introvigne>: strafalcioni sui Vangeli sinottici e sui Testi sacri delle tre religioni, con imprecisioni ingannevoli soprattutto contro i cattolici.

 

↑2015.10.02 Sergio Romano focalizza l’ideologismo di Barack Obama contro Assad. [CzzC: capiamo come l’ideologia sottenda l’arroganza dei potentati fino a preferire il peggio piuttosto che il male minore e mistificare la realtà col paralogismo ... continua]

 

↑2015.01.04 Ad esempio di come i massoni abbiano ostica l’esistenza dello stato del Vaticano, vedi qui su Avvenire come il sedicente massone Sergio Romano sposa la tesi cinese in materia: Sergio Romano spiega a un lettore il perché delle cattive relazioni fra la Cina e il Vaticano: «A rigore di logica qualsiasi concordato fra queste due Chiese-Stato dovrebbe essere impossibile. Sino a quando la Chiesa romana vorrà essere anche “Stato”, il regime comunista non dovrebbe permettere che i suoi cittadini siano contemporaneamente “sudditi” di una potenza straniera ». [CzzC: caro Sergio, permettimi alcune domande:

- a prescindere dal fatto che ignori le persecuzioni (vedi Laogai, ben altro che questioni di concordato), ti chiederei se un ambasciatore come te non sapesse che appartenere alla Chiesa cattolica significa essere liberamente seguaci di Cristo percorrendo la strada illuminata dal Magistero Petrino e non implica avere quella del Vaticano come seconda cittadinanza, né essergli “sudditi”;

- siccome sei dotto in materia, ti chiederei se ci sei o ci fai;

- ti chiederei se ritieni più probabile che ci facciamo ingannare tanto facilmente o che compatiamo la tua libertà di pensiero in obbedienza massonica (Leitmotiv L1) che altrimenti sarebbe assai meno indulgente della Chiesa con i peccatori]

 

↑2014.07.04 <radioradicale.it> Intervista a Sergio Romano su califfato e crisi in Medioriente ...

 

↑2014.06.12 <corsera> La rinascita del califfato: un territorio, a cavallo della frontiera siriana, dove potrebbe concretizzarsi il sogno di Bin Laden.

 

↑2012.08.30 <corriere> Lo scisma fra sunniti e sciiti commentato da Sergio Romano. Nella storia di questo scisma la religione ha avuto una parte secondaria. Ma le grandi separazioni hanno inevitabilmente l’effetto di nutrire ed esasperare le differenze. Come ricorda Bernard Lewis, la sconfitta e la condizione minoritaria hanno alimentato nella famiglia sciita una particolare sensibilità per i ceti sociali più umili, per gli oppressi, per il popolo minuto dei mestieri modesti: e hanno avuto l’effetto di rendere più aspri i conflitti comunitari. Come nella storia del Cristianesimo, anche in quella dell’Islam il contagio tra politica e religione è frequente, spesso micidiale.

 

↑2011.02.28 Lo apprezzo per molti suoi commenti socio-politici, ad esempio per questo in merito ai festeggiamenti dell'unità d'IT in Alto Adige "non credo che gli italiani abbiano il diritto di pretendere dai loro connazionali di lingua tedesca una partecipazione gioiosa alla celebrazione di un evento che i loro antenati hanno vissuto sull’altro lato della frontiera", in merito al quale gli scrivo il mio parere integrativo.

 

↑2006.04.14 Si definisce così:.«Sono massone da una trentina d' anni ... Io mi onoro di essere massone e continuerò a sostenere i valori e le idee della massoneria in tutte le sedi»  e chiede «perché se apro i giornali come Le Monde e Le Figaro trovo interviste con gli esponenti delle più importanti Obbedienze Massoniche nazionali..., mentre sul Corriere, su Repubblica e su La Stampa...  nessuno mai si interessa delle opinioni di circa 50.000 italiani aderenti alle varie Obbedienze?» [CzzC: vedi potenza della massoneria in Francia]