IDEOLOGIA CONTRO ESPERIENZA: l’osservazione ragionata dell’esperienza produce idee e metodi operativi che ...

che possono favorire la conoscenza della verità e il bene comune ben più della pretesa ideologica, come quella leninista, per la quale «se la realtà non si adatta al materialismo storico, tanto peggio per la realtà» copia del motto «tanto peggio per i fatti» attribuito ad Hegel e del «credi o muori» dei giacobini.

All’ideologia delle «ricostruzioni razionali» a tavolino, millantanti metodo scientifico ancorché ignorino una molteplicità di fattori consequenziali, darei accezione negativa, perché talvolta configurano delirio di onnipotenza con un processo astrattivo che violenta la ragionevolezza dell’esperienza umana ordinata al bene comune; ideologia è pretesa di una parte di forzare il divenire del tutto. E la storia tristemente ci ammonisce con le atroci sofferenze umane indotte ad inermi da cotali pretese ideologiche; anche oggi.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 01/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: conoscenza e moralità; circostanze, ragionevole e razionale; il coraggio della certezza; humani nihil a me alienum puto; diritto o forza? potenti matrici della cultura dominante talvolta dannose per il bene comune; pentiti di ideologie

 

2024.03.01 <google yt♫> Fr1 «Vorrei sottolineare una cosa: è molto importante che ci sia questo incontro, questo incontro fra uomini e donne, perché oggi il pericolo più brutto è l’ideologia del gender, che annulla le differenze. Ho chiesto di fare studi a proposito di questa brutta ideologia del nostro tempo, che cancella le differenze e rende tutto uguale; cancellare la differenza è cancellare l’umanità. Uomo e donna, invece, stanno in una feconda “tensione”»

 

↑2023.05.03 <cl> prefazione di Bergoglio al libro "Il senso religioso" di Giussani. «Chi sono? Perché la presenza del male? Cosa ci sarà dopo questa vita?». Sono domande che scaturiscono dalla esigenza di senso che da sempre urge nel cuore dell’uomo nelle varie culture: dalla risposta a tali domande non censurate dipende l’orientamento da imprimere all’esistenza. È ragionevole porsi queste domande, "ragionevole – forziamo l’espressione –, ma non raziocinante", parliamo di una ragione che non si esaurisce nel metodo scientifico o filosofico; un ragionevole che, per arrivare alla conoscenza, esercita il vivere insieme una compagnia vivace che, attraverso molteplici esperienze e segni, permette di arrivare a quella che Giussani chiama «certezza morale - esistenziale», che suscita stupore: solo nell’incontro si placa la mia sete. [CzzC: bello anche questo commento di Costantino Esposito, ma avrei preferito che distinguesse tra razionale e ragionevole come ha fatto Bergoglio].

 

↑2022.06.24 <avvenire> La Corte Suprema USA annulla la sentenza Roe contro Wade che nel 1973 legalizzò l'aborto: ogni Stato potrà decidere. Biden: «Tragico errore». Pontificia accademia per la vita: «sviluppare scelte politiche che promuovano condizioni di esistenza favorevoli alla vita senza cadere in posizioni ideologiche a priori». [CzzC: contrapporsi ideologicamente alla libertà della gestante, aizza chi vuole abolire il diritto all'obiezione di coscienza verso l'aborto e non solo]

 

2021.09.18 <tempi> La vera Europa - identità e missione, il nuovo libro del Papa emerito raccoglie le sue riflessioni sull'identità del Vecchio Continente e la missione della Chiesa. «La verità ha un futuro, le ideologie no». <acistampa> Il no alle nozze gay. <corriere> introduzione di Fr1

 

2021.08.19 <fb> Una delle tante pagine interessanti di  “Al Qaida e il significato della modernità”, John Gray nel 2003, contesta il mito dominante secondo il quale col diffondersi della “modernità” il mondo sarebbe divenuto più pacifico. Il filosofo con cattedra di Pensiero Europeo alla London School of Economics fino al 2007, è convinto che le origini dell’attuale modernità, violenta e tecnologica, dogmatica e utopistica, risalirebbero al positivismo ottocentesco, nel cui progetto di “ingegnerizzazione” dell’uomo troverebbero le radici profonde tanto le utopie totalitarie marxista e nazista (accostamento fuorviante), quanto  “gli estremismi islamici” (definizione da profano di teologia islamica), quanto ancora, e qui arriviamo al dunque, le ideologie della democratizzazione forzata del mondo e del libero mercato globale.

 

2021.08.02 <aleteia> il vescovo ausiliare di Los Angeles, monsignor Robert Barron, mette in guardia sull’ideologia del testo di Imagine, perché induce a giudicare la religione come una fonte di grandi mali, quando di fatto le ideologie atee si sono dimostrate molto più letali. Cantata all' apertura dei giochi di Tokyo, è considerata un inno alla PACE con una visione del mondo idilliaca senza più preoccupazioni per il futuro, con un'ideologia materialista che prescinde dalla trascendenza spirituale. «Immagina che non esista il Paradiso; è facile se ci provi. Non c’è inferno sotto di noi; sopra di noi solo il cielo». Significa che non c’è alcun criterio assoluto per il bene e il male. Non c’è un giudizio morale”.

 

↑2020.05.03 <stampa imola> B16°: la vera minaccia per la Chiesa e quindi per il magistero petrino risiede nella dittatura mondiale di ideologie apparentemente umanistiche, contraddicendo le quali si resta esclusi dal consenso sociale di fondo. Ancora cento anni fa, tutti avrebbero considerato assurdo parlare di matrimonio omosessuale. Oggi chi vi si opponga viene scomunicato dalla società. Similmente stanno le cose per l’aborto [CzzC: intendo libertà di obiezione] e la produzione di esseri umani in laboratorio. La società moderna sta formulando una fede anticristica, cui non ci si può opporre senza essere puniti con la scomunica sociale. È quindi più che naturale avere paura di questa forza spirituale dell’Anticristo e ci vuole davvero l’aiuto della preghiera di un’intera diocesi e della Chiesa universale per opporvi resistenza."

 

↑2020.02.27 rinviato l'incontro con l'autore del libro "La scienza e l'idea di ragione"; <dalla copertina>: Paolo Musso giunge alla sorprendente conclusione che non esiste una sola modernità, ma due: la prima, figlia della scienza sperimentale galileiana e basata su un’idea di ragione costitutivamente aperta alla realtà, all’esperienza, all’imprevisto, al mistero, ...; la seconda, figlia del razionalismo cartesiano, è basata su un’idea di ragione “misura-di-tutte-le cose”; fa emergere grandezze e limiti sia di Galileo che di Cartesio (la mosca sul soffitto di Cartesio e altri aneddoti interessantissimi) e fa capire la relatività anche a chi di fisica capisce poco; chiarisce le origini e gli sviluppi di correnti di pensiero che sottendono anche la nostra cultura contemporanea. [CzzC: forse non sbaglio a distinguere tra ragione e razionalità nell'ambito della conoscenza e suoi derivati]

 

↑2019.12.21 Bella spiegazione di P.Cavalcoli <p.cavalcoli> su cosa è il soggettivismo, a partire fin da Pitagora, ma soprattutto da Guglielmo di Ockham (principio volontaristico del vero non come adeaquatio alla res, dal che si può arrivare alla riduzione dell’universale al singolare o dell’astratto al concreto, fino a sopprimere la metafisica) e da Cartesio (gnoseologia col primato del pensiero sull’essere, dal che si può arrivare all’identificazione hegeliana dell’essere con l’essere pensato e col concetto. Chiara la distinzione tra oggetto e soggetto (attenzione a cosa si intende per res e oggettività), e le conseguenze del soggettivismo: relativismo, gnosticismo, idealismo, fenomenismo, storicismo, ...

 

↑2019.12.17 <mediterr> presso l’Oratorio di San Filippo Neri (BO), nell’ambito della consueta “Lettura Dossetti 2019” organizzata dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII (Fscire), il filosofo Salvatore Natoli tiene lectio magistralis “Il fine della politica nella fine della politica”. Dopo la “fine delle ideologie” il futuro resta comunque ineliminabile: per operare sensatamente per esso è necessario assumere una misura. Quale? Le generazioni. Non l’umanità, nozione astratta, ma i venturi. La generazione presente è vincolata a preservare il futuro per loro e, magari, a lasciare un mondo migliore di quand’essa vi è entrata. Se si può dire, dall’utopia all’eutopia. [CzzC: come se fosse Natoli il primo a preoccuparsi dei venturi anziché del carpe diem, e non, ad esempio, la Chiesa da 2000 anni pro persona e famiglia rispetto agli statalisti pro individui e quella finanza cinica che a Bologna premiò Soros: perché nessun accenno di autocritica, caro Natoli, per il latrocinio generazionale? Eppure fu montato spiccatamente nel ventennio di massima impennata del debito pubblico con massima scalata politica dei compagni di ideologia, con i vari dossettiani, rosati, Melloni &C qui oggi ad ospitare e a sublimare il magister. O sbaglio?]

 

↑2019.05.12 <insideover> Il filosofo conservatore Roger Scruton, licenziato dalla presidenza di una commissione governativa britannica per aver criticato Soros e l’islam e l’involuzione di serie animate come i Simpson: la spinta ideologica totalitaria del politicamente corretto porta la sinistra progressista alla censura di tutto ciò che ritiene potenzialmente “intollerante” verso minoranze di cui la sinistra si vanta primaria protettrice, ad esempio tutte le identità sessuali possibili [CzzC: forse più come arma di distrazione di massa che per amore dei perseguitati]

 

↑2019.04.04 a VT che aveva già magnificato sul #11 la fiction TV “il nome della rosa”; Emanuele Curzel su <VT#13p21> osserva che la versione TV tradisce/nasconde il senso del libro che, invero, denuncia la distanza

- tra la conoscenza umana e la realtà

- tra l’impegno per la giustizia e la prevalenza dei rapporti di forza.

Il libro descrive la sconfitta dell'ambizione umana di comprendere la realtà. Per questo è uno dei più interessanti romanzi del Novecento.

[CzzC: Emanuele, credi che per l’uomo sia una sconfitta definitiva? Io no, e nemmeno credo che sia un’ambizione presuntuosa; la tensione al vero e al giusto è tipicamente umana ed è frenata o insidiata più dalla menzogna deliberata che da distanze invalicabili, mentre è confortata da successi di esperienze concrete

- sia nella conoscenza scientifica della realtà che non inganna come certi furbetti (Eco non escluso) ed anzi si palesa generando stupore

- sia nelle relazioni umane, annoverando cittadinanza attiva, istituzioni che funzionano, solidarietà, cuore che conosce, martiri della giustizia e della carità meno visibili ma più numerosi dei Santi, nonostante l’effettiva prevalenza della forza sul diritto].

 

↑2019.03.14 <tw> ACS in Venezuela raccoglie la drammatica testimonianza del Cardinale Baltazar Enrique Porras Cardoso, che descrive la sofferenza del popolo immiserito dall’ideocrazia funzionale al regime anziché alle necessità primarie della gente: il salario di un mese vale poche uova. È una situazione grave come la Siria senza guerra.

 

↑2019.01.13 <foglio> Peter Boghossian e James Lindsay <google>, proclamandosi "liberali di sinistra", hanno beffato il politically correct dominante di certi studi accademici per dimostrare quanto sia divenuto risibile il confine tra scienza e fregnacce e quanto l’ideologia offuschi esperienza e oggettività; illuminati soloni hanno abboccato ad alcuni bidoni da loro piazzati e li hanno rilanciati su prestigiose riviste di identity studies: il bidone più famoso è quello sulla «cultura dello stupro tra i cani ... I parchi per cani sono spazi in cui lo stupro è permesso, un luogo di dilagante cultura dello stupro canino e di oppressione sistemica nei confronti del ‘cane oppresso’». Ora i suddetti illuminati vogliono vendicarsi, vogliono cacciarli dall'università, mentre perfino il biologo ateo Richard Dawkins prende le loro difese: “Accusereste Orwell per aver fatto parlare i maiali?”

 

↑2018.10.25 <avvenire> La filosofa ungherese Ágnes Heller pubblica la terza parte della sua trilogia sulla morale e dice: «Il male non può mai essere tollerato ...  Nietzsche è uno dei protagonisti del libro insieme con Immanuel Kant e Søren Kierkegaard. Quello che ho cercato di dimostrare è che, quali che siano le convinzioni di partenza, le scelte morali avvengono sempre in condizioni particolari, che possono perfino contraddire le premesse teoretiche. La questione è che non possiamo apprezzare il valore di una scelta fino a quando questa non entra a contatto con la REALTÀ, facendosi CONCRETA, drammatica. Le teorie sono analogabili a un bastone a cui appoggiarsi mentre si procede su un terreno accidentato».

 

↑2018.04.26 <tg24 avvenire et messaggero>: «Alfie è in ostaggio, chiediamo di portarlo a casa", dice il papà. CzzC: ma gli illuminati inglesi schierano uomini armati vicino alla stanza di Alfie per imporre che muoia presto come previsto dalla loro ideologia (contavano che spirasse entro 15’ dopo il distacco del ventilatore) anziché concederlo ai genitori e agli ospedali disposti a tentare di farlo vivere ancora]

 

↑2017.12.01 <asianews et foto> dialogo interreligioso: Fr1: L’apertura del cuore è condizione per una cultura dell’incontro, non è una teoria astratta, ma un’esperienza vissuta, ci permette di intraprendere un dialogo di vita, non un semplice scambio di idee

 

↑2017.10.28 <sole24h>: Nel 1920 Bertrand Russell incontrò Lenin e fu tra i primi intellettuali a riconsiderare la propria iniziale simpatia per la rivoluzione bolscevica, vedendone gli esiti totalitari. Poi altri riformatori criticarono il comunismo (Orwell, Koestler, Silone, Berlin) da posizioni liberaldemocratiche o liberalsocialiste contrarie all’illusoria idea di società perfetta.

 

↑2017.05.23 mi parrebbe trucco ideologico (paralogismo) mettere in questo rapporto <pat> sotto il titolo di educazione alla relazione di genere tutte le seguenti attività svolte nell’a.s.2016-2017: normativa, programmazione e demografia, conciliazione famiglia e lavoro, servizi per famiglie, gestione/organizzazione, famiglia e nuove tecnologie, distretto famiglia, pari opportunità tra uomini e donne, sport e famiglia, politiche giovanili, sussidiarietà orizzontale

 

↑2017.04.23 La realtà è superiore all’idea; o viceversa? In relazione al dibattito che si è sviluppato intorno ai cinque dubia, commento un articolo di nbq con un «guai a noi quando l’idea-ideologia vuole prevalere sulla realtà dell’esperienza». Continua

 

↑2017.01.27 La concretezza di Fr1 su Trump <stampa>: «Si vedrà. Vedremo che fa e allora si valuterà. Sempre il concreto. Il cristianesimo o è concreto, o non è cristianesimo...» [CzzC: infatti al cristianesimo non piace l’ideologia contro esperienza]

 

2017.01.16 «solo il cuore conosce» suona come un’affermazione più poetica che scientifica, ma è metafora di un rapporto tra il sapere e il credere; frase emblematica de “Il piccolo principe” <trailer> trasmesso stasera da <Canale5, sussidiario>. Mi ricorda il «Si vede bene solo con il cuore; l’essenziale è invisibile agli occhi» (Antoine de Saint-Exupéry)

 

↑2016.10.23 alla festa della scuola Veronesi vengo a conoscere la storia del dott. Semmelweis, emblematica per la ricerca della verità, cui si arriva, anche con stupore, praticando più osservazione che ideologia; dal che pure il metodo educativo trae i suoi fondamenti: amore alla libertà, con responsabilità che non schiva fatiche, sostenuti da una compagnia il cui primo nucleo è la famiglia. Continua qui la relazione di Paolo Molinari.

 

↑2016.07.03 <Lib&pers> l’unica speranza è il ritorno alla realtà. Siamo di fronte ad un mostro ideologico, etico, sociale, psichico, di costume, etc. ma prima di tutto onto-logico. Il Relativismo si gioca infatti (e si vince) prima di tutto sul piano della logica e dell’ontologia: ricordando che l’essere non è un niente, che ogni forma di relativismo, di naturalismo, di psicologismo e di storicismo ingannano quando affermano ciò che negano: si pretendono veri negando che esistano verità.

 

↑2016.04.26 [CzzC: in vista della tornata di elezioni amministrative, tra cui Roma e Milano: fino agli anni 60 nel nostro Paese l'esperienza prevaleva alla grande sull'ideologia, ma da quando i nostalgici del 68 hanno invaso scuola, cultura, magistratura, pubblica amministrazione, ..., perfino pezzi di Chiesa, l'ideologia ha montato sull'esperienza come si vede perfino dall'impennata del debito pubblico, immane latrocinio generazionale che castra il futuro dei nostri giovani; l’impronta ideologica si nota nelle elezioni più delle grandi città che delle minori; spiace che sia l'invasione di immigrati - e non la responsabilità e la logica fondate sull’esperienza – a farci aprire gli occhi sui danni delle invasioni ideologiche.

 

↑2015.09.20 <sole24h>: Papa a Cuba: esperienza in servizio alle persone non ideologia: «Gesù è sempre una proposta per la vita quotidiana ... guardare sempre il volto del fratello, toccare la sua carne, sentire la sua prossimità fino in alcuni casi a soffrirla e cercare la sua promozione. Per tale ragione il servizio non è mai ideologico, dal momento che non serve idee, ma persone». Il ponte di Francesco in geopolitica, storia, pastorale.

 

↑2015.06.25 <sussidiario>: il prevalere del sentirsi sul sapersi ti espone ad inganni ideologici (ferormoni, farfalle di Hegel). Il sentirsi diverso da come la natura suggerisce è molto indotto dall'ideologia del pensiero dominante, che riesce a far prevalere il sentirsi sul sapersi. Invece la mia identità non ha all'origine un sentirsi, ma un riconoscersi, mentre la fluttuazione del sentire non facilita l'orientamento, produce anzi, nel drammatico scoprirsi di ogni soggettività umana, un dis-orientamento.

 

↑2015.02.10 <avvenire.p21>: quell'odiosa "cecità" di Martin Heidegger. Già Aristotele nella tensione al sapere raccomandava di osservare, perché la vista permette il migliore discernimento, mentre le idee, filtrando la realtà, talvolta la deformano anziché illuminarla. Wittgenstein: "Non pensare, guarda!". Un esempio di questa cecità ci dà M,Heidegger: da qualche mese sono disponibili i primi Quaderni neri (1931-1941), dove troviamo un'esplicita conferma della sua compromissione culturale e politica col nazismo, senza sensi di colpa, che rendono impossibile negare l'antisemitismo: sconcertato da questi documenti, Günter Figal si è dimesso da presidente della Heidegger Gesellshaft. E' vero che il pensiero di un filosofo non può essere giudicato unicamente dai suoi comportamenti: vedi Platone amico del tiranno di Siracusa, Rousseau pessimo padre, Giovane Hegel antisemita, Husserl guerrafondaio ... [CzzC: anche de i Promessi sposi amai quel passo mirabile sulla coerenza, e, tuttavia, dato che abbondano tanti maestri di pensiero, posso permettermi di filtrare le loro produzioni prediligendo quelle che attraggono la mia ragione anche per maestria di vita]

 

↑2015.01.23 <CMC/video> Parigi e un mondo in guerra (/Charlie Hebdo): la scelta tra senso religioso e ideologia: conferenza con Samir Khalil e Stefano Alberto.

 

↑2015.01.gg <global.net>: un’ideologia di tradizione calvinista sottende la visione manichea che dalla fondazione del Nuovo Mondo ha sorretto il discorso politico statunitense [CzzC: pure sublimata con esoterismo massonico]: simmetria bipolare in guerra fredda, definire opposte ed esclusive aree di pertinenza, vocazione da sceriffo mondiale: lungi dal riprodurre l’idealismo roosveltiano, sta scadendo in esibizioni muscolari della supremazia bellica, spesso trasfigurate in atti di subordinazione delle periferie imperiali [CzzC: con danni micidiali per l’Europa; e ancor più evidenti appaiono le esibizioni muscolari finanziarie: vedi BNP Paribas multata 8G$ per violazioni all'embargo su Iran, Sudan e Cuba; vedi scontro sul debito Argentina con gli hedge fund].

 

↑2014.02.01 <aggiornamentisociali> Nell'intervista di papa Fr1 al direttore del Corriere della Sera: «Non ho mai compreso l'espressione "valori negoziabili". I valori sono valori e basta, non posso dire che tra le dita di una mano ve ne sia una meno utile di un'altra. Per questo non capisco in che senso vi possono essere valori negoziabili. Quello che dovevo dire sul tema della vita, l'ho scritto nell'Esortazione Evangelii Gaudium». [CzzC: forse qui Fr1 parla così per ingraziarsi i lontani, ma mi parrebbe inopportuno mortificare i vicini sul discernimento di priorità valoriali, considerato anche che un valore caro ad un individuo o ad una weltanschauung potrebbe essere considerato disvalore da un'altra persona o ideologia o religione]

 

↑2014.01.20 L’azzardopoli della mega-finanza cinico-speculativa cresce costruita a tavolino, funziona privatizzando guadagni & socializzando perdite con l’invenzione di titoli di debito&credito sedicenti razionali (il giocattolo meccanicamente funziona, e se funziona è razionale dicono), tanto ideologica che dista 1:9 dall’esperienza dell’economia reale, se è vero che il PIL mondiale vale 75T€ (tera euro) mentre quei burattinai sedicenti razionali hanno messo in circolazione titoli cinici (alcuni anche tossici) per un valore 10 volte superiore al PIL mondiale e giocano a tavolino in maniera tanto cinica da mettere in ginocchio milioni di innocenti lavoratori e suicidarne migliaia; (fra l’altro questo è un altro esempio della differenza tra razionalità e ragionevolezza). Chi sarebbero i burattinai? Se osservi gli indicatori (privatizzare guadagni & socializzare le perdite, alterare le priorità, considerare lo stato essenza dell’eticità, azionare come qui ideologia contro esperienza, contrastare i Cattolici e loro dottrina sociale), non andrai lontano dai tifosi dei potenti labari e dei magialeni. Del resto vedi come ci additava i migliori razionalisti della specie un mio Direttore di banca. Mi viene un sospetto: non sarà che cotale fregola della masso-dea ragione di illuminare sinistramente modo gay i costumi umani più naturali da milioni di anni, sia intentata ad abbagliare i pollacchioni, affinché non s’accorgano di chi sono i principali burattinai delle loro sciagure economiche?

 

↑2014.01.17 Perfino nella produzione normativa (ad es. scalfarottiana), che dovrebbe essere cara ai devoti della dea ragione, vediamo aberrazioni che umiliano l’ordinaria esperienza concreta: ricostruzioni razionali” create a tavolino da altezzosi colletti bianchi fanno soffrire milioni di colletti unti lavoratori o insultano consuetudini naturali millenarie saluberrime per il bene comune, che peraltro miliardi di persone si guardano bene dall’abbandonare.

 

↑2014.01.11 Il coraggio della certezza. Dopo il positivismo ottocentesco di A.Comte (1798-1857) sorse nel 1922 col celebre Circolo di Vienna il neopositivismo o positivismo logico (che mirava ad assolutizzare il dominio della logica matematica enfatizzata da i Principia mathematica dei grandi Bertrand Russell e Alfred North Whetehead). I neopositivisti arrivarono a

- ritenere la nozione di verità più fondata di quella di realismo

- surclassare la rilevanza della scienza, preferendo studiare, anziché i metodi che avevano realmente condotto alle scoperte, delle «ricostruzioni razionali» da loro stessi create a tavolino di come gli scienziati «avrebbero dovuto» procedere se fossero stati «davvero» logici.

[CzzC: questa pretesa chiamerei delirio di onnipotenza ideologico-razionalista che irride la ragionevolezza dell’esperienza; analoghe contaminazioni ravviso, ad esempio, quando una certa magistratura accusa i geologi di non aver previsto il terremoto de L’Aquila o decreta invalide elezioni politiche dopo ¾ del loro mandato di compimento].

 

↑2013.12.19 <sussidiario> SCIENZA E METODO: l'autore (Gianpaolo Bellini fisico) tratteggia sinteticamente le caratteristiche del potere conoscitivo delle Scienze della Natura con la loro caratteristica peculiare: essere sperimentali. Osservazione sperimentale > misurazione matematica > probabilità statistica > modello > riproducibilità > legge > teoria. Continua qui.

 

↑2013.10.17 <avvenire>: Fr1: diventa ideologia la fede che passa, per così dire, per un alambicco, e nelle ideologie non c’è Gesù: la sua tenerezza, amore, mitezza. E le ideologie sono rigide, sempre. E quando un cristiano diventa discepolo dell’ideologia, ha perso la fede: non è più discepolo di Gesù, è discepolo di questo atteggiamento di pensiero, di questo... E per questo Gesù dice loro: ‘Voi avete portato via la chiave della conoscenza’. La conoscenza di Gesù è trasformata in una conoscenza ideologica e anche moralistica, perché questi chiudevano la porta con tante prescrizioni.

 

↑2013.07.gg <youtube>: Carlo Sini - "Husserl e la Lebenswelt" - Lez. 5 - @Filosofia e Metodo. “La crisi delle scienze europee” titolava Husserl. Non una crisi di efficienza né di opposizione al positivismo, ma una mancanza di senso complessivo del sapere, della ragione filosofica, rintanatasi in specializzazioni sempre più efficienti, ma prive di senso complessivo dell’essere e della vita umana. Se le domande sono di finalità, di senso, vengono rinviate alla stanza accanto. Da un lato il successo, dall’altro la frana nichilistica: Galileo fu scopritore e ricopritore al tempo stesso. Husserl chiamava questo Il problema dei plena. E poi ancora l’esperienza, che se concepita come meramente soggettiva, esprimiamo un dispregio verso la doxa, ma nella vita si agisce con la sapienza quotidiana che non ha bisogno del fisico per imparare a camminare, pur grati verso le conquiste della scienza, ma senza presumere che la vera scienza sia solo quella obiettiva.

 

↑2013.01.15 <sussidiario> Doninelli: CL & politica: l'ideologia dei valori non negoziabili e la paura della diaspora. [CzzC: pongo 2 domande a Doninelli sottintendenti una correzione fraterna, ma lo condivido dove incrocia la mia diffidenza verso troppi capziosi distinguo tra moralismo e moralità, che talvolta vengono arzigogolati da furbetti in cerca di alibi per il machiavellismo]. Vedi anche Cl scrive a <Tempi> a proposito della sua Nota sulla situazione politica.

 

↑2005.mm.gg libro Il rischio educativo (di Luigi Giussani): Tre i fattori costitutivi della proposta educativa dell’Autore: la comunicazione di una tradizione, dentro una esperienza presente, per liberare i giovani e metterli nelle condizioni migliori per valutare criticamente ogni aspetto della realtà. Dal «rischio» del confronto con l’ambiente circostante si genera la personalità di chi è educato: la sua libertà, cioè, «diviene».