Abbracciare la realtà nelle sue CIRCOSTANZE, con ESPERIENZA non traviata da ideologia, con ...

con RESPONSABILE concretezza schivante illusioni, sarebbe un alias della MORALITÀ, adaequatio rei et intellectus, compresa l'umiltà e la sofferenza con cui per il bene dovessimo scegliere il male minore.

Etica e solidarietà necessitano di sussidiarietà, se non ti basta lo stato come essenza dell’eticità.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 03/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: ideologia contro esperienza, moralità e moralismo; moralità su verità, «cielo stellato sopra di me, ...»; farla franca; coscienza; il rischio educativo; il fine giustifica i mezzi? Surrettiziamente? La storia; la famiglia

 

2020.06.06 <yt> gli AdZ dialogano con Franco Nembrini: stare davanti alla realtà, rispettare la libertà, crescere nel rischio educativo, da qui ho scoperto Dante, che mi aiuta a capire Giussani e viceversa, forgiato dalle circostanze, misericordiato dal perdono di Dio. Sintesi di quanto scrive nell’introduzione al Purgatorio.

 

↑2020.04.25 condivido commosso questo commento.fb: «E quanto ci manchi Giorgio. Ma sai ancora scuotere le coscienze e far traballare false certezze stereotipate. Ancora di più oggi che ci vede smarriti di fronte a un simile imprevisto. Perché la libertà va riguadagnata ogni giorno nella responsabilità di saper attraversare le circostanze con tutta l'umanità e la creatività di cui siamo capaci. E insieme».

 

↑2018.11.04 foto lettera di don Giussani <sabinopaciolla> «Vi chiedo due cose: di richiamarvi l’un l’altro a riconoscere la presenza del Signore in tutte le circostanze della vostra vita, perché Cristo è presente adesso. E poi vi chiedo di offrire a Dio, in qualunque momento della giornata, quello che state facendo così la Sua presenza investe tutte le nostre azioni e le plasma. Questa è la follia per i filosofi e lo scandalo per i moralisti, anche del nostro tempo: che Dio possa farmi cambiare, qualsiasi cosa io faccio». Don Giussani

 

↑2017.09.25 <am Valli>: Perdonare significa dire: anche se hai fatto questa cosa, accetto le tue scuse, non te lo rinfaccerò e tra di noi tutto resterà come prima. Scusare invece significa dire: capisco che non hai potuto evitare questa cosa, non l’hai fatto apposta e in fondo non è colpa tua, povero caro. Mi sembra che nel capitolo ottavo di «Amoris laetitia» (→ «circostanze attenuanti») l’equivoco sia alimentato [CzzC: la materia è complessa, impertinente quell'alimentare].

 

↑2013.12.03 La moralità degli atti umani, intenzione, coscienza e responsabilità: [CzzC: trovo aiuto al discernimento leggendo questa pagina su moralità degli atti umani, l’oggetto morale, l’intenzione (volontarietà diretta e indiretta), le circostanze, la responsabilità (in negativo e in positivo/merito). Ma trovo che alcune definizioni non siano sufficientemente normalizzate e mi lasciano aperti dei punti di domanda: preferirei la formulazione rosminiana di moralità, coscienza, responsabilità.]

 

↑2009.08.20 Moralità è una vita fatta di "amore nella verità" di Dio e del prossimo: la moralità puramente terrena rischia di avere un fondamento friabile. [CzzC: continua con keys moralità basata su verità, «cielo stellato sopra di noi, ...», Caritas in veritate, circostanze, gradualità, relativismo, Newman]