LO STATO di diritto è fondamento della libertà, che verrebbe però castigata dai tifosi dello STATALISMO (lo stato come essenza dell’eticità)

Lo Stato è l’essenza dell' Eticità diceva Hegel, che peraltro esaltava, non mortificava la sussidiarietà dei corpi intermedi, mentre oggi il motto è abusato per contrastare la intrapresa sussidiaria dei corpi intermedi, soprattutto in ambito educativo-valoriale, con particolare accanimento se si trattasse di scuole paritarie

Etica e solidarietà necessitano di sussidiarietà, se non ti basta lo stato come essenza dell’eticità.

Lo stato potrebbe essere inteso come soggetto giuridico CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 11/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: dignità della persona, libertà, religione e laicità, sussidiarietà aborrita da potenti matrici della cultura dominante; cgil, Brunello Cucinelli, legale = moralmente lecito? reato-peccato

 

2021.01.07 estraggo da <questo post> di Emanuele Fiano [CzzC: n1963, responsabile politica estera del PD]. L'attacco al Congresso Usa è la plastica rappresentazione di dove possa portare il POPULISMO. Quell’immagine del ”popolo” che irrompe nel “palazzo”, che prende il posto della “casta”, delle “elites”, che si siede sulle poltrone del potere, che fa evacuare i parlamentari ... negare la realtà, sostenere sempre che i media ti raccontano solo balle, sostenere sempre che gli avversari sono usurpatori, dichiarare delle verità anche contro la scienza, illudere il popolo che il capo carismatico interpreta direttamente, senza bisogno di mediazioni la volontà del “popolo” ... La democrazia non è la dittatura delle maggioranze, vive di un equilibrio tra poteri diversi, necessità di bilanciamenti ed indipendenza tra i poteri. Diversamente andremmo incontro a un pericolo mortale, come la Storia del ‘900 dovrebbe averci insegnato. [CzzC: condivido e aggiungo che dovremmo difenderci anche dal "populismo di sinistra" come definito qui da Micromega, quello che a me pare fanatico dello statalismo, strangolatore della sussidiarietà, brandito da comici o da sedicenti illuminati che definirebbero solo nello stato l'essenza della eticità]

 

↑2020.05.22 le urla di Riccardo Ricciardi/M5S <qui video at 1’> mi parrebbero emblema di quella velenosa rabbia che da decenni inveisce contro la sinergia statale-non-statale nei servizi pubblici (sanità, scuola, utenze, ...), sinergia invero praticata nella maggior parte delle democrazie occidentali senza quell’astio. Credo a Ricciardi quando dice non ce l’ha con la Lombardia, perché è evidente che lui e i pari ideologizzati mirano a più vasto ambito pro statalismo.

- San bene i compagni di Ricciardi che alla sanità lombarda accedono tanti cittadini di altre regioni, dove alcuni servizi alla salute non sono ritenuti altrettanto soddisfacenti;

- all’inizio della pandemia anche i compagni di Ricciardi si auguravano, come tutti, che il virus non colpisse quelle regioni come colpì la Lombardia, temendo che colà le strutture di cura sarebbero implose ben peggio.

Ma l’occasione dei tanti morti in Lombardia è ghiotta per certi ideologi, onde cavalcare l’ariete contro l’imprenditoria privata nei servizi pubblici.

Le urla di Ricciardi, quel modo irridente, aggressivo, in cerca di rissa, mi echeggiano troppo simili a quelle che udii sibilare da violenti sessantottini. Non me ne vogliano i tifosi dell’invettiva Ricciardi se prego affinché il Presidente della Repubblica, le istituzioni e i partiti più responsabili contengano la deriva dell’odio ideologico: verseremo lacrime per tanti mesi di crisi occupazionale, ma, se useremo più saggezza e più prudenza, eviteremo il sangue innocente che fu sparso dopo il ’68 anche a causa dei tollerati seminatori di vento che esitò in ferale tempesta.

 

↑2019.09.03 F.Agnoli su <vocetn> Nel nuovo libro dell’emerito arcivescovo Luigi Bressan la verità sui rapporti fra chiesa e nazismo: “Celestini Endrici contro il Reich. Gli archivi svelano”. Endrici fu un fiero avversario sia del comunismo sia del nazionalsocialismo; vedeva in entrambi due figli dell’ideologia hegeliana e della filosofia idealista, che aveva cancellato la dimensione del Trascendente, divinizzando lo Stato, la Nazione, e gli “uomini cosmico storici”.

 

↑2018.05.08 <foglio vatican giornale  tempi> nuovo libro di Benedetto XVI dedicato a “Fede e politica”: «L’uomo dipende da Dio, non dallo Stato». La Stampa ha pubblicato la prefazione di papa Francesco

 

↑2017.04.20 B16 sui radicalismi nell’intendere lo stato: <foglio>: «Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello Stato e il sorgere di uno Stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici conduce il nostro tempo in una situazione esplosiva, le cui conseguenze sperimentiamo ogni giorno. Questi radicalismi esigono urgentemente che noi sviluppiamo una concezione convincente dello Stato, che sostenga il confronto con queste sfide e possa superarle» [CzzC: condivido con Socci che occorra recuperare le radici spirituali e umanistiche della nostra Europa: B16 si comporta da vero difensore della ragione: per me maestro di fede e ragione]

 

↑2017.02.28 Premorienza indotta sublimata da individualismo privato e statale: annoto censurato da Facebook un post di Mario Adinolfi. Stante la globalizzazione, le best practices cinesi ci precedono solo di pochi lustri; ma ci sarà pur sempre un  continua ... continua.

 

↑2016.11.08 <lib&pers>: L’assolutismo luterano e la storia moderna: una delle conseguenze più evidenti della Riforma luterana fu l’affidamento ai prìncipi del potere che Lutero tolse alla Chiesa: li trasformò in detentori anche del potere spirituale: assolutizzazione del potere del principe e idea nazionalistica (chiese nazionali indipendenti): qui molti storici hanno rintracciato le origini remote dell’assolutismo nazista. Quentin Skinner, docente di Scienze politiche a Cambridge, ha spiegato l’impatto di Lutero nella costruzione dell’assolutismo di STATO, un’autorità secolare, non più vincolata ad una legge superiore, ma del tutto insindacabile: impossibile qualsiasi resistenza legittima. Nel magistero luterano il papa è il diavolo, mentre lo Stato diviene sempre più “la voce di Dio” (con i noti sviluppi, ad es nell’Uk di Enrico VIII):

 

↑2016.07.13 Gli statalisti come gli imperatori osteggiano una religione che non sia asservita allo stato, costasse preferire il politeismo al monoteismo cristiano (quello islamico risolve il problema coniugando leggi di stato e sharia): <apellicciari> senti Hitler nei suoi Tischreden: «Il mondo antico aveva i suoi dei e serviva i suoi dei. Ma i preti, interposti tra gli dei e gli uomini, erano servitori dello Stato, perché gli dei proteggevano la Città. Insomma, erano l’emanazione di una potenza che il popolo aveva creata. L’idea di un dio unico era impensabile per quella gente. In questo campo i Romani erano la tolleranza in persona». Sappiamo come furono tolleranti il politeista Nerone e il filo-politeista Hitler!

 

↑2016.07.12 <L&P>: Non è compito dello Stato, né dei professori, né delle lobby che di volta in volta possono essere più forti politicamente, educare i giovani all'affettività. [CzzC: certo che non, ma lo stato moderno sedicente essenza dell’eticità se lo arroga eccome il compito di educare i nostri figli a ciò che ritiene funzionale al sistema di controllo del comune sentire e dunque del consenso maggioritario e dunque del suo potere: vanta di rispettare la coscienza individuale, ma non perde occasione di allevare la coscienza maggioritaria a suo favore, fino a criminalizzare come discriminatorio il diverso sentire (lo stato in ciò è ben suggerito da Machiavelli, da matrici della cultura dominante e da moderne tecniche socio-psicologico-mediatiche di captazione del consenso prevalente). Non vedrei altre forme di resilienza a questa invasione dello stato sulla persona se non facendo valere in tutte le sedi l’art26.3 (priorità educativa dei genitori) della dichiarazione universale dei diritti umani]

 

↑2015.05.14 Chi vorrebbe un governo coercitivo delle religioni? Potenti illuminati come ad es Hillary Clinton: «i governi devono utilizzare i loro strumenti e le risorse coercitive per ridefinire i dogmi religiosi tradizionali» continua

 

↑2015.03.10 <liberoquotidiano>: gioco del dottore in Friuli Venezia Giulia: lavare i cervelli dei bambini, facendone degli adulti progressisti in miniatura, è tipico vizietto dello Stato invasivo: riorganizzare i pensieri dei bambini per sradicare gli stereotipi di genere offrendo loro un punto di vista alternativo rispetto a quello tradizionale.

 

↑2013.03.16 <seven>: uno dei motti delle insegne della Massoneria è “Ordo ab Chao“, ovvero “Ordine dal Caos”: alcune società segrete condividono con i regimi totalitari gli stessi ideali di matrice hegeliana che impongono l’uso di un conflitto controllato tesi contro antitesi, per creare una sintesi, quella del controllo dello STATO sui cittadini. [CzzC: da prendere con le pinze: l'articolo cita correlazioni (non casuali?) fra massoneria, “élite al potere”, Nuovo Ordine Mondiale, banche collegate ai Rothschild attraverso il “Comitato dei Trecento” f1729, Council on Foreign Relations (CFR), “Skull & Bones” alias “Russell Trust Association” /Yale, Round Table f1891, Commissione Trilaterale, Circoli Bilderberg,  J. P. Morgan, Rockefeller, Aspen Institute (in IT presidente Lucia Annunziata), emblema dell’ONU simbolo massonico (globo sezionato in 33 parti, spighe con tredici chicchi ciascuna su entrambi i lati del globo), Henry Kissinger, responsabile del golpe in Cile nel 1973 attuato dalla CIA: Kissinger nel 1974 minacciò di morte lo statista Aldo Moro.]

 

2011.05.23 <gadlerner google> don Virginio Colmegna firma appello sacerdoti milanesi contro voto a Moratti e per voto a Pisapia. <tempi> Caro don Colmegna, Milano ha bisogno di sussidiarietà ben più che di statalismo: Guardiamo alla posta in gioco: senza la sussidiarietà sarà più difficile la stessa opera di costruzione a cui lei sta dedicando la vita, lei lo sa, perché ben sa che lo statalismo erige barriere per impedire a chi si muove per un bisogno di costruire; continua qui

 

↑2011.03.28 VT2011 #13 p38 Piergiorgio Cattani La scelta religiosa. ...la Chiesa in questo tempo è caratterizzata dalla dimensione politica [CzzC: senti chi parla] l'unico modo per essere fedeli a Cristo è battersi affinché il Parlamento legiferi in favore delle scuole cattoliche, adotti provvedimenti in favore della famiglia, tuteli a parole la dignità dei malati terminali e delle persone sofferenti ... Una Chiesa sulla difensiva che si gioca tutto in una dimensione politica ... Credo che questa riduzione alla dimensione pubblica sia la scoria di una tentazione neo-temporalistica che non ha ancora fatto i conti con la fine dello Stato pontificio e con la democrazia laica e pluralista. Questo retaggio temporalista... [CzzC: assonanza col Leitmotiv L1 ...qui altri miei commenti al riguardo].

 

2010.10.10 Un esempio di EQUIVOCO sul termine SUSSIDIARIETÀ? Ad esempio quello surrettiziamente praticato dall’Azione Cattolica in questo suo documento statutario, dove richiama bene il «magistero della Chiesa, in particolare nella dottrina sociale. La Centesimus annus ...»), enciclica che intende sussidiarietà orizzontale, ma poi passa ad usare il termine SUSSIDIARIETA' con accezione VERTICALE all'interno della sua struttura (come farebbe lo Stato tra i suoi LIVELLI ISTUITUZIONALI); A.C. non avverte il lettore che lo sta tirando in un equivoco semantico: «Applicato alla vita strutturata dell’Azione Cattolica, il principio di sussidiarietà regola soprattutto i rapporti tra i vari LIVELLI associativi».

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Lo stato potrebbe essere inteso come soggetto giuridico che configura l’indispensabile funzione di governo tra soggetti che operano in libera iniziativa individuale o aggregata (configurati come individui o corpi intermedi dello stato quali la famiglia, le associazioni laiche o religiose, le cooperative, il non profit) per il bene comune della collettività nel sistema nazione, esplicando le loro attività in sussidiarietà orizzontale che spaziano dall’welfare all’educazione alle proposte legislative.

Delle funzioni statali (propriamente dette + loro affini svolte in sussidiarietà verticale da Regioni, Comuni, Enti pubblici, ... ) vigono accezioni variegate, concretizzate in sistemi di governo che vanno dalle dittature alle democrazie, dal centralismo al federalismo, dal totalitarismo e liberismo più o meno colorati di capitalismo o comunismo, fino al mix dei due con il capicomunismo cinese, che pare il più promettente in termini di sviluppo economico, tanto che anche i nostrani potentati cominciano ad invaghirsene, spargendo voce

- che sia utile sacrificare libertà a favore del profitto economico

- che la LIBERTÀ NEGATIVA (definita dalle passioni) sarebbe meglio della LIBERTÀ POSITIVA (definita dalla ragione);

qui commento pro discernimento di tali asserzioni.

La globalizzazione sta portando ad una singolare convergenza tra teorie di stato occidentali ed orientali, capitaliste e comuniste, per imporre legislazioni ispirate dalla pretesa ideologica (di tipiche matrici) che «nello Stato si realizza l’essenza dell’Eticità»: fu Hegel l’assertore del suddetto motto, ma egli concepiva uno stato che esaltasse, non mortificasse, la libera e responsabile intrapresa dei suoi corpi intermedi (sussidiarietà) come soggetti cooperanti al bene comune sovrastante lo stato stesso, e dunque i corpi intermedi dovrebbero avere un’autonomia giustificata dal bene comune più che dallo stato, tendenzialmente non in contrapposizione con lo stato (salvo che questo non impazzisca con gerarchi del tipo di Hitler, Stalin, Pol Pot, Nord-Corea, ...) perché sperabilmente dovrebbero concordare sull’intendimento essenziale di bene comune.

L’ideologia statalista non potrebbe che vedere come avversari coloro che, come i papasuccubi, pur rispettando le leggi dello Stato, avessero una coscienza che ubbidisce primariamente ad un’Entità extrastatale non riconoscendo nello Stato l’essenza dell’eticità: non a caso, a mio avviso, tra i Leitmotiv delle accuse ai suddetti lanciate dalla cultura dominante (ma anche da luterani, valdesi e cadudem) risuonano particolarmente L1 (Papato/Vaticano= teocrazia), L3 (Primato della coscienza individuale), L6 (asfissiare la sussidiarietà cattolica). E se mi chiedessi come la mettiamo con l’islam? Mi parrebbe ravvisabile una singolare correlazione di interessi coi potentati occidentali e cinesi, perché sarebbe una forma di religione tanto asservita allo stato da identificarsi con esso, meglio della regina d’Inghilterra che nomina il primate della chiesa anglicana. In altre parole le comunità cattoliche, ortodosse e loro simili in Medio Oriente sarebbero percepite più delle comunità protestanti o islamiche come nemiche di questa concezione dello stato essenza dell’eticità: potrebbe non essere un caso che US-UK siano inciuciati con i wahhabiti che foraggiano sterminatori di cristiani in Medio oriente e muovano guerra contro i loro nemici (Saddam, Gheddafi, Assad) assai più tolleranti la presenza di quei cristiani.

Ma non sono solo le teorie economiche della globalizzazione a sublimare la supremazia dello stato contro la sussidiarietà di suoi corpi intermedi (famiglia, Chiesa, ...) che osassero rivendicare libertà di iniziativa nei campi dell’educazione e della coscienza valoriale contemplati dagli Articoli 18, 19 e 26.3 della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo: si spendono in dispregio di tali libertarie rivendicazioni di responsabilità anche stimate penne di settimanali diocesani: ad esempio qui 28/03/2011