RAGIONE E FEDE sono amiche (e guai quando si separano)

La fede non è nemica della scienza; senza una ragione integrale che rifondi anche l’etica oltre il neocontrattualismo pare arduo perseguire il vero bene comune. «Ragione e fede si aiutano a vicenda. Solo assieme salveranno l'uomo. Attratta dal puro fare tecnico, la ragione senza la fede è destinata a perdersi nell'illusione della propria onnipotenza. La fede senza la ragione, rischia l'estraniamento dalla vita concreta delle persone» (B16 in Caritas in Veritate).

[CzzC: oso distinguere il significato dei termini ragione e razionalità, essendo chiaro che le verità di fede non sono verità secondo il metodo conoscitivo empirio-matematico, ma poveri noi se ritenessimo ragionevoli solo le conoscenze validate da tale metodo. Non darei torto a Lutero che disdegnava il metodo del sillogismo in teologia, ma vivo per esperienza la verità di quanto affermato in titolo]

Vedi anche FAQ su fede e ragione

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 11/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: ritengo che il razionale non esaurisca il ragionevole; logica e Logos, domande su fede e ragione: scissione tra sapere e credere? Providet qui praevidet: B16; Fides et ratio, Lumen Fidei; Bersanelli; Agnoli; «cielo stellato sopra di me, ...»,

il cuore dell’uomo

 

2024.02.04 Alvin Plantinga è noto come uno dei principali filosofi cristiani, specializzato in epistemologia e metafisica, rinomato anche per la sua opera nel campo della filosofia della religione e dell'apologetica cristiana tramite i metodi di filosofia analitica: vedi come nel suo libro Warranted Christian Belief (Oxford, 2000) approfondisce la questione della ragionevolezza della fede cristiana.

<fb> In quest’altro libro, Knowledge and Christian belief presenta le stesse idee in modo più breve: sostiene che le critiche di atei famosi come Richard Dawkins, Daniel Dennett, Sam Harris e Christopher Hitchens non sarebbero del tutto fondate; affronta anche diversi potenziali "defeater” del credo cristiano - il pluralismo, la scienza, il male e la sofferenza - e mostra come essi non riescano a sconfiggere con successo la ragionevolezza del credo cristiano.

 

↑2022.10.11 <pangea> le storie narrate da Flannery O’Connor fanno a fette i falsi moralismi, sono violente e sgomentano il lettore: in esse si consuma il perenne scontro tra fede e ragione (e lei sta dalla parte della fede, cattolica, ma rifugge conclusioni buoniste, mediazioni a lieto fine) come nel romanzo più celebre, Il cielo è dei violenti: «Argomento della mia narrativa è l’azione della Grazia in un territorio tenuto in gran parte dal diavolo».

 

2022.09.05 <locandina> al summit internazionale che ASCO (Assumpta Science Center Ofekata - Owerri) tiene a Roma in collaborazione con la fondazione pontificia Scholas occurrentes, parteciperanno Mons. Raffaello Martinelli, Kathy Lueders, Rev.Prof. John Egbulefu, Rev. Prof. Dieter Hattrup, Francesco Agnoli il cui intervento (sul rapporto scienza - fede) partirà da una frase di Pasteur: Poca scienza allontana da Dio, ma molta riconduce a Lui.

 

↑2022.09.04 <libertaepersona> Giorgio Parisi ha riconosciuto pubblicamente di essere stato un discepolo del fisico Nicola Cabibbo (a cui è dedicato l’angolo di Cabibbo), cui in passato fu negato inspiegabilmente il Nobel, destando l’indignazione di molti scienziati, tra cui lo stesso Parisi. Parisi firmò la lettera dei 67 che impedì l'intervento di B16 a La Sapienza nel 2008, ma in tema di scienza e fede è intervenuto anche smentendo lo UAAR

 

↑2022.06.03 <tempi> Al “maestro” Franco Nembrini il 40° Premio Cultura cattolica: il prestigioso riconoscimento assegnato all'insegnante e scrittore. Che ha fatto della sua professione un metodo per rendere ragione di ciò che sostiene la sua vita.

 

2021.10.15 <avvenire> Giorgio Parisi e la lezione di Lemaître. Nello stupore del reale scienza e fede s'incontrano. Marco Bersanelli: ho molto apprezzato la lettera che il professor Giorgio Parisi ha inviato al direttore di 'Avvenire', nella quale ha voluto chiarire di non riconoscersi in un’affermazione 'sintetica' a lui erroneamente attribuita – «Dio, per me, non è neanche un’ipotesi» – e ha precisato il suo pensiero al riguardo: «L’esistenza di Dio non può essere usata alla stregua di un’ipotesi scientifica». Grazie per questo chiarimento. ... continua

 

↑2020.12.13 <tempi yt♫> libro "Chiesa sotto accusa" commento agli Appunti di Benedetto XVI": riconoscere il primato di Dio per sconfiggere la pedofilia. Diciassette pensatori (tra cui Camillo Ruini, la Gabriele Kuby, Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz) alle prese con quel testo di B16° che fu criticato aspramente perché individuava tra le cause del dilagare degli abusi la “liberazione sessuale” del 1968, la «dissoluzione dell’autorità dottrinale della Chiesa in materia morale» e il degrado dei seminari. Camillo Ruini: se il cristianesimo ha conquistato il mondo grazie alla sua speciale «sintesi tra ragione, fede e vita» lo scientismo e l’agnosticismo contemporanei hanno portato rispettivamente all’ateismo e alla «dittatura del relativismo». Da leggere anche il saggio della Kuby sul «1968 e le sue conseguenze»

 

↑2020.09.14 <tempi> Ruini: «Il cristianesimo è la religione della libertà come è la religione dell’amore»: il ruolo dei cattolici, la politica, la scuola con le paritarie, il virus; il coraggio di andare controcorrente e la riscoperta del nesso tra fede e cultura.

 

↑2020.01.05 <Avvenire> riprende solo in parte (intero a richiesta) l'art.del supplemento Domenica del Sole24h dal titolo "Il Cristianesimo illuminato da Newton" con focus su Religione&Ragione. Estraggo: le ricerche compiute da Isaac Newton sulla teologia naturale, spaziano su grandi temi della libertà di coscienza e della tolleranza, con una metodologia scrupolosa quanto qualunque sua indagine nel campo delle scienze naturali. Non siamo in presenza di residui e sottoprodotti arcaici, di ricerche compiute nel periodo avanzato e senile della sua vita. Quello che emerge è che l’immagine illuminista di Newton, secondo la quale il grande scienziato si sarebbe rivolto alla teologia una volta giunto al termine delle sue celebri opere fisico-matematiche, è ormai destituita di ogni fondamento. E come tale rientra nella storia del mito dello scienziato «Le sue ricerche più intense e creative in campo religioso ebbero luogo nei primi periodi della sua carriera, quando era nel pieno rigoglio delle sue forze, pronto a compiere studi vasti e originali in qualunque campo avesse attratto i suoi interessi».

 

↑2020.01.05 traggo dal <foglietto La Domenica> John Henry Newman (1801-1890) è stato un instancabile e appassionato ricercatore della verità: un “Ulisse cristiano” (san Giovanni Paolo II). Nato a Londra, venne ordinato sacerdote anglicano ... Nel suo cammino alla ricerca della verità approdò, quarantenne, al cattolicesimo nel 1845 ... Nel 1879 fu elevato alla porpora cardinalizia dal papa Leone XIII. Superando le varie forme di razionalismo e di fideismo, giunse a un pensiero che coordinava e legava strettamente fede e ragione. Newman sostiene con vigore “il primato della coscienza”. La coscienza è l’eco della voce di Dio dentro il cuore dell’uomo: tutt’altro che una via della soggettività, è invece una via dell’obbedienza alla verità oggettiva. ... Anticipando alcune prospettive del Concilio, è stato un punto di riferimento autorevole per la teologia del XX secolo. ... È stato proclamato beato da papa Benedetto XVI nel 2010 e, successivamente, canonizzato da papa Francesco il 13 ottobre 2019. Mons. Giuseppe Greco

 

2019.06.12 <corriere> Luc Montagnier, scienziato agnostico che crede nei miracoli; nel libro di Harrouard il Nobel per la medicina a confronto con il monaco Michel Niaussat su religione, valori e assistenza. E sui miracoli, come quelli di Lourdes: «Ritengo che quando un fenomeno è inspiegabile, ed è accertata la buona fede, non serve a nulla negarlo. Molti scienziati fanno l'errore di rifiutare ciò che non comprendono, ma io non condivido tale atteggiamento e cito spesso le parole dell'astrofisico Carl Sagan: "L'assenza di evidenza non è l'evidenza dell'assenza"

 

↑2019.04.25 <amazon> libro di Stefano Fontana: La nuova Chiesa di Karl Rahner: Il teologo che ha insegnato ad arrendersi al mondo. Oggi Karl Rahner sembra aver vinto: pullulano pastori maestri di dubbio, denigranti quelli che difendessero i cosiddetti “principi non negoziabili”: la rivoluzione di Rahner per una Chiesa democratica, aperta con confini indefiniti, strutturata a partire dalla base, pluralista dal punto di vista teologico, filosofico e dottrinale ... una Chiesa che, senza una verità esclusiva da comunicare, per Rahner deve convertirsi al mondo: dietro questo cattivo assunto c’è solo una cattiva filosofia, che ha in Kant, Hegel e Heidegger i suoi riferimenti. [CzzC: conclusione affrettata a mio avviso; la sincera ricerca filosofica, come quella scientifica, non può essere nemica della fede; dipende da quali comportamenti rinforza o sconsiglia rispetto al bene comune, ai valori/diritti fondamentali dell’uomo]

 

↑2018.09.02 A Radio1_Babele con titolo “Donne nell’Islam” udiamo Cozzolino intervistare la Teologa islamica Nibras Breghechi che afferma: «non è vero che per la loro emancipazione le donne nell’islam debbano fare più strada di quelle occidentali» [CzzC: commento e pongo domande all’autrice, tentando discernimento]

 

↑2018.03.15 <foglio tempi> Stephen Hawking morto 14Mar a Cambridge, era considerato un alfiere della “non esistenza di Dio”, con pungenti affermazioni scientiste e battute sulla non razionalità della fede; <vocetn>. Tuttavia, secondo Marco Bersanelli, docente di Astrofisica all’Uni_MI. “SH era un uomo colpito e interrogato dalle domande ultime e chissà, forse pure tormentato da queste” ... continua

 

↑2017.10.22 <filosofiaescienza>: George Boole (1815-1864): filosofia e teologia dell’inventore dell’algebra Booleana. Voleva divenire pastore della chiesa anglicana. Studiò da autodidatta il greco, il latino, il tedesco, l’italiano, il francese e la teologia. Intuì che le proposizioni della logica si possono esprimere in termini algebrici.

 

↑2017.04.20 B16 sui radicalismi nell’intendere lo stato: <foglio>: «Il confronto fra concezioni radicalmente atee dello Stato e il sorgere di uno Stato radicalmente religioso nei movimenti islamistici conduce il nostro tempo in una situazione esplosiva, le cui conseguenze sperimentiamo ogni giorno. Questi radicalismi esigono urgentemente che noi sviluppiamo una concezione convincente dello Stato, che sostenga il confronto con queste sfide e possa superarle» [CzzC: condivido con Socci che occorra recuperare le radici spirituali e umanistiche della nostra Europa: B16 si comporta da vero difensore della ragione: per me maestro di fede e ragione]

 

↑2017.03.06 <aleteia> «Le scoperte scientifiche sono la prova che non siamo figli del caos, ma di una logica rigorosa. Se c’è una Logica ci deve essere un Autore», ha scritto Zichichi, professore emerito di Fisica Uni_BO, vincitore del Premio Fermi ed ex presidente dell’European Physical Society (EPS) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. A lungo diversi esponenti del mondo anticlericale hanno messo in dubbio la sua autorità scientifica avendo più volte affermato di credere in Dio grazie alla scienza. Tuttavia, ancora oggi, Zichichi risulta avere un H-index (indice di impatto sul mondo scientifico) pari a 62, come Stephen Hawking (62) e ben superiore, ad esempio, a Carlo Rovelli (52) e al premio Nobel Sheldon Lee Glashow (52).

 

↑2017.02.28 <uccr>: il fisico A. Zichichi: l’esistenza della scienza prova che siamo figli di una logica non del caos. Nonostante sia acremente avversato da anticlericali, Zichichi risulta avere un H-index (indice di impatto sul mondo scientifico) pari a 62, come Stephen Hawking (62) e ben superiore, ad esempio, a Carlo Rovelli (52) e al premio Nobel Sheldon Lee Glashow (52).

 

↑2016.10.18 <storia&chiesa>: la scienza sperimentale moderna nasce in Europa, e, in particolare, in Italia, cioè proprio laddove si è affermata la cultura cristiana e dove più forte è l’influenza ecclesiastica; proprio laddove la fiducia greca e cristiana nel Logos di Dio e nella ragione umana, a immagine e somiglianza di quella divina, ha generato le prime università della storia.

 

↑2016.09.25 <laverita> l'astrofisico Piero Benvenuti (fu presidente dell'Istituto nazionale di astrofisica, consigliere Asi, collaboratore Esa, Iue, telescopio Hubble, Astrovirtel, Avo, coautore di testi filosofici-teologici come "Contempla il cielo e osserva") sotto il titolo "Hawking? Un grande ma non un gigante"  annota: «Dopo la fine dei concetti di spazio e tempo assoluti propri dell'epoca di Isaac Newton, l'idea di sant'Agostino e di san Tommaso secondo cui che il tempo non c'era prima dell'universo, perché è nato con l'universo stesso, è ben comprensibile. Il Big bang ci porta proprio lì, all'origine del tempo e dello spazio. Oggi diventa attuale e comprensibile anche il concetto tomista di «creazione continua»».

 

↑2016.08.09 <filosofia&scienza> Max Planck può essere considerato il padre della fisica quantistica (“quanto d’azione” minimale determinato moltiplicando la frequenza della radiazione per una costante universale chiamata in seguito “costante di Planck”. Ma non è di ciò che si vuole parlare, quanto della persona e della filosofia di Planck. “La decisione di dedicarmi alla scienza fu conseguenza diretta di una scoperta che non ha mai cessato di riempirmi di entusiasmo fin dalla giovinezza: le leggi del pensiero umano coincidono con le leggi che regolano la successione delle impressioni che riceviamo dal mondo intorno a noi, sì che la logica pura può permetterci di entrare nel meccanismo di quest’ultimo. A questo proposito è di fondamentale importanza che il mondo esterno sia qualcosa di indipendente dall’uomo …”. Siamo di fronte ad un atto di fede di tipo realista, come sarà sempre anche per Einstein.

 

↑2016.03.31 <tempi/Francesco Agnoli>: Albert Einstein, lo scienziato che osservava «i pensieri di Dio»: nel centenario della sua teoria della relatività, ritratto di un genio reso «umilissimo» dalla coscienza dell’ultima «inaccessibilità dei misteri del cosmo»

 

↑2016.02.24 <filosofiaescienza>: L’idea dell’ onnipotenza della razionalità così come quella dell’assoluta impotenza della ragione umana, non appartiene ai grandi scienziati (e neppure ai grandi filosofi), socraticamente convinti che più si penetra nella conoscenza, più si scopre la profondità del reale: vedi ad esempio qui scienza bellezza e mistero secondo Newton, Curie, Heisenberg. <aleteia/Agnoli>: scienziati credenti (e oranti <zenit>) che hanno cambiato la storia dell’umanità

 

↑2016.02.17 <filosofiascienza>: Le persecuzioni degli scienziati nell’ Urss comunista. Il biologo neodarwinista Julian Huxley, nel suo “La genetica sovietica e la scienza” (Longanesi, 1952), racconta come i comunisti dell’epoca attaccassero l’astronomia contemporanea, la teoria della relatività, ed “il concetto di un universo finito, ma in corso di espansione”, in quanto “la moderna teoria astronomica è il principale nemico ideologico dell’astronomia materialista”. [CzzC: ricorda anche come i mitici rivoluzionari francesi abbiano ghigliottinato Antoine Lavoisier (1743–1794), gigante della chimica moderna, oppure come il matematico ingegnere elettrotecnico Pavel Florenskij (1882-1937), da alcuni ribattezzato il Leonardo da Vinci russo, sia stato fucilato dal regime comunista; la Chiesa ha chiesto perdono per Giordano Bruno e ... le potenti matrici non ancora]

 

2016.02.03 traggo da <wikipedia>: il laico filosofo Umberto Galimberti sul fondamento greco e giudaico-cristiano dell'Occidente: in molte delle sue opere, Galimberti insiste sull'inconsistenza della contrapposizione tutta occidentale fra scienza e fede, individuando come questa seconda sia in realtà l'elemento fondativo dell'intera coscienza occidentale, tutt’altro che mutuamente esclusivo con la scienza; è tuttavia importante che nessuna delle due invada il campo dell'altra. [CzzC: dare a Cesare quel che è di Cesare.., distinzione ostica per i regimi islamisti e di serie PCC; distinzione che speriamo impari a fare almeno l’islam moderato; continua qui]

 

↑2015.12.18 <tempi>: Se per sei scienziati su dieci c’è accordo tra scienza e fede: secondo un sondaggio della Rice University, la maggioranza degli scienziati crede in Dio. [CzzC: anni fa leggevo Focus che dava per irrisoria la percentuale di scienziati credenti e irrideva quei pochi: risibile Focus o il suddetto sondaggio?]

 

↑2015.09.12 <interris>: nove anni fa la lezione di Ratisbona di Papa Benedetto XVI: sì fede-ragione, no violenza in nome di Dio: il 12/09/2006 Ratzinger si esprimeva in maniera lungimirante mirando ad ampliare un concetto di ragione spesso distorto o autolimitato, ma anche a favorire il dialogo tra i popoli, le culture e le fedi, necessario per combattere le violenze della guerra. Il punto focale del discorso di Ratzinger è la ragionevolezza della fede. Per il Pontefice emerito “non agire secondo ragione è contrario alla natura di Dio”, distinguendo tra una “ragione ristretta”, tipica del mondo scientifico, [CzzC: che chiamo razionalità] ed una “ragione estesa” che può essere trovata soltanto in Dio e racchiude in se stessa anche la prima.

 

↑2015.08.10 Se tu avessi voglia di leggere un mio lungo botta e risposta su ragione e oggettività con un agnostico che le contrappone alla fede, eccolo qui con sgamatura finale ...

 

↑2015.06.15 <avvenire google> il fisico Roberto Cingolani commenta la LaudatoSi; quello che la scienza scopre diventa tecnologia e a quel punto il Papa ha ragione: non è più un oggetto neutro. La tecnologia impatta sulle abitudini, sull’economia, e genera squilibri se le sue traduzioni concrete hanno scarsa sostenibilità, il che spetta alla politica correggere. Anche noi scienziati siamo mossi da una motivazione trascendentale, che è la conoscenza; il mio concetto di trascendenza è quello di sentirsi impotentemente ignoranti di fronte a misteri che sono fuori dalla portata del nostro cervello e rispetto ai quali ciascuno trova il suo disegno del divino. Io lo trovo in questo limite, che, beninteso, è una sconfitta per chi come me crede che tutto sia nella conoscenza, ma come nanotecnologo mi impressiona l’idea di un Architetto che con sei atomi ha fatto tutto quello che c’è di organico e di biologico; se poi penso all’universo devo accettare l’esistenza di un infinito insondabile o di un vuoto - pre Big Bang - altrettanto irraggiungibile dalla mente. Non è che dobbiamo caricare la scienza di una competenza etica, ma occorre spiegare fin da bambini ai cittadini di domani quali siano i problemi e quali le conseguenze se non li si affronta in modo etico. Come fa il Papa in quest’enciclica, che mi pare molto più scientifica di quel che sembra. Alla base di questa lettera c’è l’idea che ogni azione - “ecologica” o meno - ha una conseguenza e questa non è religione: è un principio di base della fisica!

 

↑2015.04.26 <libertà&persona>: conflitto fede-scienza, una falsità inventata e diffusa nell’800 ma che ancora oggi viene data per vera da molti. La ricostruzione di come andarono veramente le cose tratta da un capitolo del libro “Lazzaro Sapallanzani e Gregor Mendel, alle origini della biologia”

 

↑2014.12.04 <News.Va> Il gesuita Casalone risponde a Veronesi: "Dio non agisce arbitrariamente o magicamente nella storia ... Se ritieni mutuamente esclusive la bontà e l’onnipotenza di Dio deduci che Dio non esiste, ed è la conclusione di Veronesi: se non è buono che Dio è? E se è buono, ma non può cambiare le cose, è un Dio irrilevante, che non ha nessun impatto sulle vicende umane". Come sciogliere la cosa? "La rivelazione che Gesù ci porta nel Vangelo è quella di un nuovo sguardo sulla realtà", spiega il gesuita. "La Scrittura non si domanda: da dove viene il male, ma si domanda l’inverso: che fare verso il male. Emerge una potenza di Dio nuova”.

 

↑2014.03.27 Quel papa zittito nel 2007 su scienza e fede: più che la lettera di 67 docenti fu l’accelerazione impressa da “Repubblica” a determinare l’incattivirsi dello scontro che portò alla rinuncia del Papa. Se il prof Cini, starter del dissenso anti Papa, avesse provato ad approfondire, si sarebbe reso conto che molte delle sue preoccupazioni in ordine alle derive della tecnologia e allo statuto della scienza nel mondo contemporaneo si ritrovano, con toni non meno accorati, nelle riflessioni dello stesso Ratzinger.

 

↑2013.02.20 Mendel day/VR: nell’Ottocento si misuravano i crani ritenendo che il cervello espella pensieri come la milza secerne la bile: si riteneva che la scienza umana avrebbe risolto tutto e Auguste Comte propose di sostituire i santi, nel calendario, con gli scienziati. Un secolo dopo, emuli di Comte, per lo più legati allo UAAR, hanno lanciato i Darwin day, una sorta di festa laica dello scientismo, scagliato contro i credenti. Qualcuno ora propone di contrapporre i Mendel day per ricordare che la genetica penetra l’intelligenza del Creatore posta nel creato; per tornare ad uno sguardo, sulla natura e sull’uomo, religioso, cioè stupito, amorevole, estraneo ad ogni riduzionismo materialista. Dietro il genoma, infatti, c’è un mondo, e, soprattutto, una domanda: di Chi ci parla l’ “intelligenza” della vita?

 

↑2012.08.12 <uccr>: citazioni di alcuni scienziati credenti nati dal 1950: i cattolici Laurent Lafforgue 1966 matematico, Martin A. Nowak 1965 biologo e matematico, Krzysztof Meissner 1961 fisico, Fabiola Gianotti 1960 fisico, Stephen M. Barr 1953 fisico, Lucio Rossi 1952 fisico, Simon Conway Morris 1951 paleontologo, e i cristiani John David Barrow 1952 cosmologo, Francis Collins 1950 genetista ...

 

↑2012.06.28 Fede e scienza nel pensiero di Rosmini: Dio (causa prima) crea nell’uomo l’intelligenza e la volontà, ma poi lascia all’uomo (causa seconda) il compito di cercare la verità, costruire, organizzarsi, divenendo suo collaboratore nel governo dell’universo.

 

↑2012.03.22 Fede e scienza: Dio, Einstein e il GPS (e qui): confronto tra l’astrofisico Marco Bersanelli e Michael Heller, membro della Pontificia Accademia delle Scienze: «La realtà continuamente ci mostra il suo lato "inarrivabile, perché ogni punto di arrivo coincide sempre con un'ulteriore domanda. Ma quale rapporto c'è tra l'ordine del cosmo così come ci è dato di poterlo osservare e il fatto che questo universo esista, sia dato, sia tratto dal nulla?» Ci sono tre lacune – ontologica, epistemologica e assiologica – che forse la scienza non riuscirà mai a colmare [CzzC: non che la trascendenza debba giustificarsi con le lacune, ma le lacune in quanto tali non potrebbero escludere la trascendenza].

 

↑2011.12.23 da una relazione del prof Carlo Rubbia alla Pontificia Accademia delle scienze (pubblicata anche da GliScritti 2012.01) «il DNA lo prova: la vita sulla terra ha un solo padre». [CzzC: sett.2022: leggo l'affermazione di Rubbia ripresa anche da Agnoli su <Facebook>; dopo oltre un decennio chiedo se mi aiuti a trovare il parere di qualche esperto di DNA che motivasse conferma o smentita di tale asserzione]

 

↑2011.07.05 La ragione che segue la fede risponde alla sua vocazione: Ratzinger, González de Cardedal, Simonetti, Heim. Discorso del Papa durante la consegna dei riconoscimenti ai tre vincitori della prima edizione del «Premio Ratzinger». La ragione che segue la fede risponde alla sua vocazione; González de Cardedal ha reso la teologia nostra contemporanea, Simonetti ci ha aperto in modo nuovo il mondo dei Padri, Heim conduce la tradizione verso il futuro

 

↑2011.05.16 Papa B.XVI:  c’è bisogno del ripristino di una ragione integrale che faccia rinascere il pensiero e l’etica. Senza un pensiero morale che superi l’impostazione delle etiche secolari, come quelle neoutilitaristiche e neocontrattualiste, ... diviene arduo per l’uomo d’oggi accedere alla conoscenza del vero bene umano. Benedetto XVI: superare neoutilitarismo e neocontrattualismo. 04 Giu 2011 udienza ai partecipanti al congresso internazionale promosso dal pontificio consiglio della giustizia e della pace nel 50° anniversario della Mater et Magistra. ... una visione di Chiesa posta al servizio della famiglia umana soprattutto mediante la sua specifica missione evangelizzatrice, ha pensato alla Dottrina sociale – anticipando il beato Giovanni Paolo II – come ad un elemento essenziale di questa missione, perché «parte integrante della concezione cristiana della vita» ... c’è bisogno del ripristino di una ragione integrale che faccia rinascere il pensiero e l’etica. Senza un pensiero morale che superi l’impostazione delle etiche secolari, come quelle neoutilitaristiche e neocontrattualiste, che si fondano su un sostanziale scetticismo e su una visione prevalentemente immanentista della storia, diviene arduo per l’uomo d’oggi accedere alla conoscenza del vero bene umano.

 

↑2011.03.28 Molti sostengono che il metodo logico-matematico sia applicabile sempre, come unico metodo per conoscere la realtà,. Invece Gardner e Giussani, pur diversi, in questo erano arrivati a una comune conclusione: non c'è un solo metodo, non c'è una sola intelligenza che si mette in gioco nell'affronto della realtà.

 

↑2010.11.06 Papa a Santiago: «È una tragedia che in Europa, soprattutto nel XIX secolo, si affermasse e diffondesse la convinzione che Dio è l’antagonista dell’uomo e il nemico della sua libertà»

 

↑2010.09.20 Milbank (anglicano): da questo Papa abbiamo reimparato la ragione e la fede

 

↑2010.09.20 Beatificazione di Newman: La fede e quella somma di indizi più ragionevoli anche della scienza.

 

↑2010.09.07 Perché priorità della scelta educativa? Vedi Newman che radicava nella separazione della fede dalla ragione il vero male dell’uomo occidentale: è da questa separazione che ha avuto inizio quella demolizione dell’humanum di cui la Chiesa deve ora prendersi cura.

 

↑2010.05.12 Fede e conoscenza. La cultura in cui viviamo è costruita sulla separazione tra fede e conoscenza della realtà. Ma sarebbe inutile usare la fede come un’arma contro una cultura laicista che aspetta solo che cada “il ramo su cui siamo seduti”. Come affrontare questo circolo vizioso culturale? Secondo Giussani partendo dalla nostra umanità e passando per un incontro che allarghi ed espanda la nostra esperienza della REALTA' oltre l'attuale guerra culturale.

 

↑2010.05.03 John Zucchi, McGill University di Montréal, "Perché sono ancora cattolico": il ricorso all’uso della ragione nello spiegare la fede cristiana per gli anticlericali suona come un’appropriazione indebita, la ragione è qualcosa che compete solo alle loro dottrine razionalistiche. Invece è proprio per rimanere fedele alla ragione che JZ abbraccia la fede.

 

↑2010.04.29 Il notaio Falqui presenta il suo libro "I misteri del monte Biaena": pensavo si trattasse di argomento storico-naturalistico, ed invece è una narrazione coinvolgente fede e ragione.

 

↑2010.03.24 «tra scienza e fede non c’è opposizione, malgrado alcune passate “incomprensioni”»; ciò dice il Papa ricordando sant’Alberto Magno, uomo di cultura “prodigiosa”, Enrico Medi e gli scienziati che “hanno portato avanti le loro ricerche ispirati da stupore e gratitudine” verso il Creatore.

 

↑2009.12.04 <cesnur cattolic> La Chiesa difende la ragione. Dal «Secolo dei Lumi» a Papa Benedetto XVI (di Massimo Introvigne): conferenza nel quadro della manifestazione Un anno, un secolo. 2009 – Il Settecento «Il Secolo dei Lumi» - Desenzano del Garda (Brescia), 4 dicembre 2009

 

↑2009.12.01 Omelia del S.Padre: «C’è un modo di usare la RAGIONE che è autonomo, che si pone sopra Dio, in tutta la gamma delle scienze, ... in questo metodo Dio non entra, quindi Dio non c’è. E così, infine, anche in teologia: si pesca nelle acque della Sacra Scrittura con una rete che permette di prendere solo pesci di una certa misura e quanto va oltre questa misura non entra nella rete e quindi non può esistere. Così il grande mistero di Gesù, del Figlio fattosi uomo, si riduce a un GESU' STORICO...
E c’è l’altro modo di usare la ragione, di essere sapienti, quello dell’uomo che riconosce chi è; riconosce la propria misura e la grandezza di Dio, aprendosi nell’umiltà alla novità dell’agire di Dio».

 

↑2009.11.27 «DIVISIONE tra il SAPERE e il CREDERE» viene fuori da un dialogo tra alcuni dei più grandi scienziati del secolo scorso, un dialogo tra HEISENBERG, PLANCK, EINSTEIN e PAULI. Quattro dei più grandi uomini di scienza della storia. Heisenberg sintetizza così la questione, dice: «Le scienze naturali sono in un certo senso il modo con cui andiamo incontro al lato oggettivo della realtà. La fede religiosa, viceversa, è l’espressione di una decisione soggettiva, con la quale stabiliamo quali debbano essere i nostri valori di riferimento nella vita». Heisenberg subito aggiunge: «Devo ammettere che non mi trovo a mio agio con questa separazione, dubito che alla lunga delle comunità umane possano convivere con questa netta SCISSIONE tra sapere e credere».

 

↑2007.09.26 traggo da <Repubblica>: Galimberti: L'anima. Se la Chiesa impone la sua verità. A questo proposito voglio ricordare che Tommaso d'Aquino, commentando Paolo di Tarso, dice che la fede, a differenza della scienza espressa dalla ragione umana conduce in captivitatem omnem intellectum, cioè rende l'intelletto prigioniero di un contenuto che non è evidente, e che quindi gli è estraneo (alienus) [CzzC: commento le argomentazioni di Galimberti discernendo su Magistero, fede e ragione, metodo scientifico, verità scientifiche, trascendenza; continua qui]

 

↑2006.09.12 Discorso del Papa a Ratisbona (Regensburg): Fede, ragione e università. Ricordi e riflessioni.

 

↑2005.mm.gg Rapporto sulla fede – Messori a colloquio con Ratzinger (qui copertina del mio) [CzzC: mi affascina lo speciale dono che ha Benedetto XVI di comunicare l’attrattiva Gesù con un rapporto tra fede e ragione esaltante l’una e l’altra, che corrisponde bene alle attese del mio cuore; come in Fides et ratio, enciclica di GP2°/1998 nella quale si sente forte la presenza del suddetto dono]

 

↑1996.11.01 La ragione non si risana senza la fede, ma la fede senza la ragione non diventa umana. Ratzinger: la fede trova corrispondenza nella natura dell'uomo; l'uomo infatti possiede una dimensione più ampia di quanto Kant e le varie filosofie postkantiane gli abbiano attribuito; nell'uomo vi è un inestinguibile desiderio di infinito.

 

↑1989.06.01 "Guardare Cristo" esercizi di fede, speranza e carità (Un testo la cui prima parte ho riletto più volte)