Possibili inganni informativi con la tecnica del FRAMING (incoraggiare certe interpretazioni e scoraggiarne altre)

Attraverso una cornice o confezione deformante la realtà si può enfatizzarne o nasconderne o inventarne alcuni aspetti, allo scopo di indurre le masse ad una visione delle cose più ideologica che esperienziale, sovente ossequio al mainstream, al politicamente corretto, alla dea pecunia.

<wikipedia>: per framing (incorniciamento) si intende un processo (per certi versi inevitabile) di influenza selettiva sulla percezione dei significati che un individuo attribuisce a parole o frasi. La tecnica è ampiamente usata dai mass media, movimenti politico-sociali, organizzazioni, Maître à penser.

La tecnica del framing può essere usata per pilotare comunicazione ingannevole <sakerit> spiegata anche da Marcello Foa, essa consiste nel creare un frame, ovvero una cornice, che stabilisce il recinto della notizia, al quale si adegua la stragrande maggioranza dei giornalisti sul libro paga di oligopoli della cultura dominante, in una sorta di riflesso pavloviano. Tu sei dall’altra parte, spettatore inerme, come imprigionato in una campana di vetro, senza possibilità di ribattere e far arrivare anche la tua voce, i tuoi dubbi. Perché poi di questo si tratta: manifestare almeno qualche dubbio; invece loro hanno tutte le certezze in mano.

Vedi anche neutralizzare informazioni, criminalizzare pro guerra

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Neutralizzare informazioni e giornalisti con pratiche captive; farsi bello con meriti altrui; oligopoli informativi; censura strabica e intolleranza pretestuata dal politically correct; showbiz; reductio ad Hitlerum, criminalizzare pro guerra, fiction; mistificazione

 

2023.08.11 <avvenire> fatta eccezione per qualche diretta TV e per i media d’ispirazione cattolica è stato assai magro il racconto mediatico riservato alla 37ª GMG: 1,5M di giovani, giunti da tutto il mondo a Lisbona (65k dall’Italia); la notizia silenziata di una comunità viva.

 

↑2022.01.22 l'ipocrisia che dimentica Anna Muzychuke e illumina per giorni il Novak Dijokovic bugiardo imbroglione; <facebook>: la campionessa di scacchi Anna rifiutò di giocare i mondiali in Arabia Saudita perché non volle soggiacere a doversi vestire in un certo modo durante le partite o a dovere sempre essere accompagnata da almeno un uomo durante gli spostamenti. Pure Novak Dijokovic era ai vertici mondiali dello sport e in disaccordo con le regole anticovid decise in Australia, ma lui, per volerci andare lo stesso, provò un inciucio, parato a fatica. Per Anna nessuna o quasi solidarietà; lui invece, da molti osannato come un eroe che lotta per la libertà. C’è qualcosa che non va. [CzzC: ipocrisia appunto]

 

2021.06.29 <lintellettualedissidente> Il Medioevo: dieci secoli reclamano verità contro mistificazione e menzogna. La civiltà che diede la nascita a università, ospedali, parlamenti, è trasformata, nel mainstream, in sinonimo di ignoranza, miseria, dispotismo; se si vuole essere accolti nello schieramento dei buoni è necessario odiarlo, temerne un fantomatico ritorno, deriderne i personaggi. Più che leggere Ken Follett, sfogliamo Goffredo di Charny m1356 per capire un periodo storico affascinante, una cavalleria dell’anima.

 

2021.01.31 a chi gradisse bere da fonti negazioniste del genocidio degli Armeni additerei questa <aa.com> applaudita dai filo-sultano (anche pagata?) che riferisce della ricerca di un certo Maxime Guan, definito storico francese, intervistato con la Turkish-American Security Foundation, in un articolo redatto in collaborazione con Ibrahim Mukhtar da Ankara: «tra le forti indicazioni che non si è verificato alcun genocidio sistematico c'erano ordini chiari emessi dal governo ottomano per proteggere i cittadini armeni e punire coloro accusati di essere coinvolti in eventi avvenuti tra il 1915 e il 1917 ... gli spostamenti avvenuti erano basati su ragioni di "sicurezza nazionale" e 350.000 armeni ottomani erano stati esentati dalle deportazioni». [CzzC: impossibilitati a negare l'evidenza dell'effettivo genocidio, i filo-sultano cercano di neutralizzare le responsabilità turche dell'epoca, mistificando che fu uno sterminio mossosi dal basso, non ordinato dall'alto].

 

2021.01.07 affascinato dalla testimonianza umana-cristiana di Chiara Lubich non poteva non commuovermi il pregevole docu-film "L'amore vince tutto", ma ritengo che la stessa Chiara avrebbe negletto alcune fiction-deformazioni della realtà, rilevate anche dalla recensione di Cecilia Salizzoni su Vita Trentina #1del7Gen, da cui estraggo: «per far vedere la novità in atto, la fiction forza la rappresentazione del contrasto con la Chiesa, sia la gerarchia Vaticana, sia quella diocesana, dando un ritratto ecclesiale più da fine Ottocento(*) che da metà Novecento, cosa che fa anche nella messa in scena della povertà sociale che rimanda più ai pezotèri del Bellesini che al degrado delle Androne come possono averlo conosciuto le prime focolarine non ancora focolarine» [CzzC: (*) nemmeno nell'Ottocento la Chiesa proibiva la lettura personale del Vangelo, era per l'Antico testamento che voleva interpretazione ecclesiastica, e non del tutto a torto stanti le atrocità del Dio degli eserciti, sterminatore di innocenti]

 

↑2020.11.25 Docu-film For Sama: framing decontestualizzato, marketing a favore delle innominate milizie di al Qaida ed affini; una parrocchia di Lecco decide di far vedere il For Sama in Avvento. Se domandaste parere al vescovo Abou Khazen o a padre Ibrahim e a tanti Aleppini liberati dagli artigli dei jihadisti terroristi, vi commenterebbero lo strabismo del docu-film in titolo che censura la loro sofferenza e gli abusi subiti. Che si tratti di propaganda per il pubblico occidentale pro-guerra sulle note di “The White Helmets” e “Last Men of Aleppo” sarebbe lo stesso "imparziale" regista Waad al-Kateab, che dichiara: “Questo film è l’unica arma che ho contro il regime“. [CzzC: continua per altro commento]

 

↑2020.11.13 <nuovaEu et> Dopo la guerra (persa dagli armeni) nel Nagorno Karabakh. Un antico detto recita: chi controlla Shushi controlla il Caucaso. L'accordo di tregua prevede la restituzione all’Azerbaijan dei distretti circostanti che conferivano continuità territoriale tra Armenia e Artsakh; il dispiegamento di militari russi nel ruolo di peacekeeper; la preservazione del «corridoio di Lachin» tra Armenia e Artsakh e l’apertura di una viabilità a libero scorrimento tra Azerbaijan e Nakhitchevan al margine inferiore della regione di Syunik, nei pressi del confine armeno-iraniano; la validità quinquennale dell’accordo. Una spudorata controinformazione <presid.az> ha presentato gli armeni come aggressori e gli azeri come aggrediti.

 

2020.05.11 Enrico Mentana, per criminalizzare i cattolici <vocetn> «vuole sommessamente ricordare che il campo di Auschwitz sorgeva nella cattolicissima Polonia, e che lo stesso Hitler era cattolico battezzato e cresimato». Francesco Agnoli sgama il framing sotteso alle surrettizie allusioni:

- come se i campi di concentramento fossero stati costruiti dai “cattolicissimi polacchi” e non dai nazisti! Cosa potrebbero dire i 6 milioni di polacchi che proprio in quei campi hanno lasciato la loro vita, per opera dei tedeschi?

- come se si potesse tracciare una sorta di equivalenza tra nazismo e cattolicesimo! Hitler fu battezzato, ma non per altro che per una consuetudine tipica dell’Austria di allora. Una celebre storica, Brigitte Hamann, nel suo “Hitler. Gli anni dell’apprendistato (Corbaccio)”, ripercorre gli insegnamenti del padre, fortemente anticlericale, e le letture del giovane Adolf: tutte andavano in direzione di una critica asprissima all’ebraismo ed al cattolicesimo, considerati due facce della stessa medaglia. E’ noto infatti, a chi frequenta almeno un poco la storia del nazismo, che per i gerarchi nazisti il cristianesimo altro non era che ebraismo sotto mentite spoglie: fondato anch’esso da ebrei, Cristo e san Paolo, condivide con esso la fede nell’esistenza di un Creatore, quella di una fratellanza universale tra gli uomini e della dignità di ogni vita umana, anche malata e debole ...

 

↑2020.03.30 <internaz> è corretto dire che è una guerra quella contro il coronavirus? Quando forziamo il significato delle parole per descrivere un fenomeno, rischiamo di fuorviarne la comprensione e quindi i relativi sentimenti e decisioni operative; sulla scelta delle parole descrittive della realtà si gioca anche buona parte della propaganda politica contemporanea. Ad esempio: nel voler chiamare “virus cinese” il Covid-19, Donald Trump fa, per dirla con George Lakoff, una esplicita operazione di framing: inquadra il virus evidenziandone la provenienza per attribuirne la responsabilità.

 

↑2020.03.04 Ti parrebbe obiettivo o parziale questo giudizio del giornalista Riccardo Cristiano sulla guerra in Siria/Idlib? A <RadioAnch'io at ~1h1'30" o qui.mp3> sulla crisi migranti al confine greco-turco, dopo Valerio Nicolosi e Pietro Del Re viene invitato a spiegare di chi sarebbe a suo avviso la responsabilità di quel disastro umanitario: mentre non fa alcun cenno ai jihadisti stragisti di inermi, il R.Cristiano amico personale di Dall'Oglio dichiara che «l'origine del focolaio è Assad che fa guerra al suo popolo volendo espellere le popolazioni che ritiene inaccettabili». E le responsabilità di Erdogan? È complice solo perché non fa passare in Turchia i profughi cacciati da Assad. Continua

 

↑2020.02.10 sulla benignesca rappresentazione del Cantico dei Cantici odo il commento del rabbino Vittorio Robiati Bendaud: uso strumentale e indebito di parti della scrittura contro altre parti della medesima; pretendere di far dire al testo ciò che chiaramente non afferma. [CzzC: lo riassumo qui, commentando a mia volta lo showbiz di Benigni con tassa pagata al politicamente corretto; radici giudaico-cristiane alterate per produrre linfa grata allo spirito del mondo in cultura dominante, cui sarebbero arrendevoli anche certi dirigenti della pastorale. Fischieranno le orecchie a plaudenti di serie R.Virgili su Avvenire, Lidia Maggi e (meno ingenuo) Ravasi? Annoto anche il commento di Raffaele Bonanni, Enzo Bianchi, Alessandro D'Avenia e l'acuto di Luigino Bruni (stupendo!)]

 

↑2020.01.05 <Avvenire> riprende solo in parte (intero a richiesta) l'art.del supplemento Domenica del Sole24h dal titolo "Il Cristianesimo illuminato da Newton" con focus su Religione&Ragione. Estraggo: le ricerche compiute da Isaac Newton sulla teologia naturale, spaziano su grandi temi della libertà di coscienza e della tolleranza, con una metodologia scrupolosa quanto qualunque sua indagine nel campo delle scienze naturali. Non siamo in presenza di residui e sottoprodotti arcaici, di ricerche compiute nel periodo avanzato e senile della sua vita. Quello che emerge è che l’immagine illuminista di Newton, secondo la quale il grande scienziato si sarebbe rivolto alla teologia una volta giunto al termine delle sue celebri opere fisico-matematiche, è ormai destituita di ogni fondamento. E come tale rientra nella storia del mito dello scienziato «Le sue ricerche più intense e creative in campo religioso ebbero luogo nei primi periodi della sua carriera, quando era nel pieno rigoglio delle sue forze, pronto a compiere studi vasti e originali in qualunque campo avesse attratto i suoi interessi».

 

↑2019.07.08 <fb google> Le guerre di Siria, libro di Michel Raimbaud: "Mentono ... e sanno che stanno mentendo ...Eppure continuano a mentire sempre più forte". Con questa frase scritta da Naguib Mahfouz, Michel Raimbaud mostra la volontà di stabilire la verità su un conflitto che è stato così male trattato dai media e da alcuni esperti.

 

2019.03.11 <tempi Cnn> Per la Cnn, Boko Haram e Isis si diffondono a causa dei cambiamenti climatici. L’autorevole emittente si lancia in un’ipotesi fantasiosa, per non dire ridicola, smentita da decine di studi e testimonianze di ex terroristi islamici. [CzzC: più che di ridicola fantasia potrebbe trattarsi di strategia comunicativa (framing) mirata a dissimulare le responsabilità (lfb) di Us-Uk-... nel foraggiare terroristi islamici, dai Telebani per cacciare i Russi dall’Afghanistan, all’Isis e alla galassia dei terroristi siriani per abbattere Assad

 

↑2019.03.01 <vietat> i monopoli informativi (di serie Facebook, Twitter, YouTube, Liveleak) stanno eliminando selettivamente (framing) alcuni documenti che sarebbero indispensabili per una corretta narrazione dei fatti siriani. E’ il caso per esempio di un video pubblicato dall’agenzia siriana SANA e subito rimosso dal gestore YouTube il 22/02/2018: mostrava i preparativi dei White Helmet di un falso attacco chimico.

 

↑2019.01.03 <saker> e se gli Usa con il loro framing informativo sbilanciato pro sionismo ancorché massacratore finissero per farsi più male che bene?

 

↑2018.10.18 <pn> La Chiesa Ortodossa russa rompe con Costantinopoli. È scisma, come non se ne vedeva da tempo. Casus belli la Chiesa Ortodossa ucraina. [CzzC: a tanto è riuscito il divide et impera Usa in Eurasia. Con riferimento a questo discorso di Fr1 del 2018.05.30, Sandro Magister su <repubbl> sottolinea che Fr1 si schiererebbe con Mosca piuttosto <repubbl> che con Costantinopoli [CzzC: quanto è aduso tra i repubblicones il framing del divide all’interno del cristianesimo?]

 

↑2018.03.07 <vatican.aud fb> Siria. Suor Marta superiora delle trappiste del monastero di Azeir descrive la Damasco bombardata dagli estremisti che ancora angariano il Ghuta <tempi>: «Non confondete chi attacca con chi si difende ... Perché questa cecità dell’Occidente? Come è possibile che chi informa, anche in ambito ecclesiale, sia così unilaterale? Liberaci Signore dalla guerra … e dalla mala stampa» <google>

 

2018.03.05 <Tempi/Or> La grande crisi dimenticata del Congo: villaggi bruciati, donne violentate, omicidi di massa. Cinque milioni di sfollati tra cui moltissimi bambini. I grandi media non ne parlano (framing), eppure «potrebbe innescarsi una mega-crisi nel continente africano» afferma la norvegese Ulrika Blom.

 

↑2018.02.24 <stand youtube colosseorosso> Cardinale Mauro Piacenza: «l'indifferenza è la causa principale che fa dimenticare (framing) i tanti cristiani perseguitati. Non possiamo far tacere il grido innocente per i tanti abeli uccisi, che sale verso Dio» <tw.vid> AntonioTajani: «il Parlamento Europeo ha definito "genocidio" la persecuzione dei cristiani; ci piacerebbe che l’ONU avesse lo stesso coraggio!»

 

↑2017.08.18 <pi-news nbq> il tribunale distrettuale di Monaco (Germania) ha condannato il giornalista Michael Stürzenberger per aver pubblicato sul suo profilo Facebook una foto storica (1941) che immortalava la stretta di mano a Berlino tra un gerarca nazista e il Gran Mufti di Gerusalemme, Haj Amin al-Husseini [CzzC: che <stampa, foto con Hitler> incoraggiò Hitler a perseguire sino in fondo il programma di sterminio del popolo ebraico]. Stürzenberger è stato accusato di "incitamento all'odio contro l'islam" e di "denigrare l'islam", e la Corte lo ha ritenuto colpevole di "diffondere propaganda di organizzazioni anticostituzionali". [CzzC: credi che ci sarebbe stato medesimo esito se la foto avesse avuto il primate cattolico al posto del Gran Mufti in quella stretta di mano? Censura sbilanciata, neutralizzazione sbilanciata, framing, lumi sbilanciati?]

 

↑2017.05.23 <fb>: come configurare opportunamente il proprio account su facebook per tutelarne meglio la sicurezza. [CzzC: mi piacerebbe, peraltro, che fb sapesse rinunciare a pelosi (3fig) guadagni, piuttosto che introdurre, pro certi regimi illiberali, configuazioni, trappole e filtri che li facilitino nello spionaggio e framing dei propri sudditi]

 

↑2017.04.10 <sakerit>: Propaganda di guerra e menzogne mainstream: intervista a Giorgio Bianchi, fotoreporter dalla Siria e dall’Ucraina: parlavo con un giornalista della vecchia scuola del Sole 24 Ore, il quale era esterrefatto della solerzia con la quale alcuni sui colleghi si erano affrettati a stigmatizzare ed etichettare fatti impossibili da verificare sul momento. E’ la morte del giornalismo. Nel momento stesso in cui accetti di rimbalzare notizie senza verificarne le fonti e l’attendibilità e senza un’adeguata analisi, da organo di informazione ti trasformi in organo di propaganda. La tecnica è quella del framing,  ... continua

 

↑2012.01.05 Trassi da Massimo Introvigne in Bussola Quotidiana: il sociologo forse può anche dire anche di più circa l’enorme impatto della “popular culture” – romanzi, film, televisione – su un’opinione pubblica dove ormai è la vita a imitare l’arte e non viceversa e la fiction è considerata fonte d’informazioni sulla realtà (“Il Codice da Vinci” insegna). [CzzC: informazioni magari pilotate pro immeritate sublimazioni di simpatie o per infangare avversari; continua con key Maya, New Age, fine del mondo; vedi anche dicembre 2012 in Superquark♫]

 

2011.09.10 <uccr> Costanzo Preve filosofo e studioso di Marx e del marxismo (in particolare di Lukàcs, Bloch e Althusser, di cui fu anche allievo all’Università di Parigi), «pensatore razionalista dialettico» e «allievo indipendente di Marx» come si definisce lui stesso, prende le distanze da quella che chiama «l’arroganza laica», citando ad esempio alcuni esponenti significativi del laicismo italiano, tra cui il giornalista Corrado Augias, «colonna della furia anticattolica del gruppo finanziario Repubblica-Espresso, ha recentemente scritto con l’aiuto di due “esperti” due libri sul Gesù storico e sul primo cristianesimo, riciclando fatti ben conosciuti dal tempo almeno di Reimarus, Renan e Schweitzer. Dal momento che mi sono occupato personalmente di questi temi sono in grado di capire dove sta la specifica cialtroneria dell’approccio di Augias» CzzC: modererei toni e aggettivi, ma l’intersezione con la realtà potrebbe non essere vuota]

 

↑2011.06.14 <fc>: e se fosse falsa la giustificazione della Nato per far guerra in Libia? a tutela del popolo libico massacrato da Gheddafi”? In realtà la Nato e il Qatar sono schierati, per ragioni geostrategiche, a sostegno dei ribelli di Bengasi : Lucio Caracciolo su Limes: questa guerra sarà ricordata come un “collasso dell’informazione”,  intrisa com’è di bugie e omissioni

 

2007.08.25 <fides> “Guerre tribali”, “conflitti ancestrali”, “scontri etnici”, “jihad”. Sono solo alcune delle definizioni usate per descrivere i conflitti che insanguinano l’Africa da un sistema dell’informazione spesso distratto e impreciso. In realtà, le attuali guerre africane non hanno nulla di diverso dai conflitti che si combattono in altre parti del mondo, inserendosi nella categorie delle cosiddette “guerre post-moderne[CzzC: comunque mosse da dea pecunia].