ARMENI: il loro genocidio (Metz Yeghèrn, il grande male), la loro sopravvivenza cristiana

Perché Ankara non vuole ammettere il crimine commessoe perseguita in patria chi osa farlo pubblicamente? <tempi>: riconoscere il genocidio = accettare che i padri fondatori della Turchia siano degli assassini, e della peggior specie; inoltre il termine genocidio, neologismo inventato dal giurista Raphael Lemkin per descrivere quanto avvenuto agli Armeni, ha una valenza giuridica: non cade mai in prescrizione, neanche dopo 100 anni, e dà il diritto alle vittime di chiedere un risarcimento per quanto perduto e anche per tutto ciò che è stato espropriato loro. [CzzC: perché la cultura dominante Us-Uk non riconosce esplicitamente il genocidio? Per l’inciucio in affari con l’islam più reddditizio dei cristiani e perché i fondatori della moderna Turchia furono illuminati da fraterni lumi: vedi turco-massoneria]

Il genocidio armeno su Wikipedia (dove; le croci):

- il primo è relativo alla campagna condotta dal sultano ottomano Abdul-Hamid II negli anni 1894-1896 (massacri hamidiani);

-  il secondo e più grave (riconosciuto ufficialmente da almeno 20 stati, ma non dalla Turchia) è collegato alla pulizia etnica 1915-1916 (deportazione ed eliminazione di armeni, diaspora per gli scampati) e viene commemorato dagli Armeni il 24 aprile

Vedi anche: Isola di S.Lazzaro degli Armeni (vid, wikip, visite guidate); Comunità Armena di Roma, Pontificio collegio armeno; Metz Yeghèrn (il grande male) genocidio Armeni negato; GaRiWo (la foresta dei giusti), muro della memoria di Yerevan; citazioni sul genocidio; celebrazioni del centenario del genocidio

Twitter #GenocidioArmeno; Chiesa Apostolica Armena

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Metz Yeghèrn, genocidio da turco-massoneria e curdi, Erdogan vuole attaccare gli Armeni, Erdogan boicotta memoria del loro genocidio, Germania riconosce, GaRiWo; Nagorno Karabakh

 

2024.02.15 <avvenire> Nagorno, al via il ritorno degli azeri: occupare le case dei cristiani. Dopo le nuove tensioni, con 4 soldati armeni uccisi sul confine, l'Azerbaigian avvia la campagna per ripopolare la regione da cui ha provocato l'esodo di 130mila civili della minoranza armena. [CzzC: L’Azerbaigian siede con noi nella CEDU (Convenzione europea dei diritti dell’uomo) dalla quale abbiamo cacciato la Russia nel 2022: gli Azeri col loro gas hanno comprato il nostro silenzio complice]

 

↑2023.09.21 <balcanicaucaso google fb> Con l'intervento militare dei giorni scorsi l'Azerbaijan ha deciso di porre fine al Nagorno Karabakh come entità autonoma. Oggi i rappresentanti armeni si incontreranno con una delegazione governativa dell’Azerbaijan per discutere i termini della capitolazione. Disarmo totale e resa incondizionata della resistenza armena: Armenia costretta a cedere il Nagorno Karabakh.

 

↑2023.01.31 <osservatorio> che fa la CEDU a fronte dell’insostenibile blocco del Nagorno Karabakh? La CEDU ha già adottato due ordinanze il 7 Dic 2021 a seguito di due ricorsi: quello presentato il 16Set2021 dall’Armenia contro l’Azerbaijan e quello presentato il 23Set2021 dall’Azerbaijan contro l’Armenia, accusandola di aver fatto pulizia etnica degli Azeri nel Nagorno, chiedendo conto della sorte degli scomparsi, compensazioni e scuse ufficiali. Il 29Dic2022 l’Armenia ha presentato ricorso alla corte internazionale di giustizia ONU dell’Aja e l’Azerbaijan ha fatto altrettanto contro Armenia il 5Gen2023 dichiarando che gli sfollati del Nagorno sono tali perché non possono rientrare nelle loro case a causa delle mine disseminate. [CzzC: le accuse degli azeri ci ricordano la favola del lupo che incolpa l’agnello].

 

↑2023.01.20 <google tempi> il Parlamento europeo vota una risoluzione che condanna il blocco azero della strada lungo il corridoio di Lachin, unico collegamento tra il Nagorno Karabakh (Artsakh) e l’Armenia: crisi umanitaria gravissima [CzzC: ma la dittatura di Baku ci sa inerti, ricattati dal gas]

 

↑2023.01.13 editoriale di <lefigaro, fb> i 120mila abitanti armeni cristiani dell'Artsakh, minuscola enclave situata in Azerbaigian - che lo chiama Nagorno-Karabakh - sono stati sottoposti a un blocco totale per un mese perché Baku ha inviato pseudo-"attivisti ambientalisti" a chiudere il Corridoio Lachin, unico punto di passaggio verso l'Armenia, con il pretesto di un presunto inquinamento locale. Un popolo cristiano da diciassette secoli si trova letteralmente tagliato fuori dal mondo, privato di rifornimenti ed elettricità, soffocato silenziosamente nel cuore di inverno. [CzzC: il principio di intangibilità di confini, ancorché artificiosamente tracciati da dittature stragiste di inermi per dividere fratelli di sangue e di fede, è brandito contro il principio di autodeterminazione dei popoli da chi può comperare il silenzio della nostra diplomazia col ricatto della fornitura di idrocarburi]

 

↑2022.03.02 <rainews tg24> ONU condanna la Russia per invasione Ucraina <jpg>: 141 sì, 5 no (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Eritrea), 35 astenuti: Cina, India, Pakistan, Iran, Iraq, Algeria, Angola, Armenia, Bangladesh, Bolivia, Burundi, Rep.Centrafricana, Congo, El Salvador, Guinea Equatoriale, Cuba, Kazakistan, Kyrgyzstan, Laos, Madagascar, Mali, Mongolia, Mozambico, Namibia, Nicaragua, Senegal, Sudafrica, Sud Sudan, Sri Lanka, Sudan, Tagikistan, Uganda, Tanzania, Vietnam, Zimbabwe [CzzC: non potrei che approvare il voto dell'Italia, ma fa pensare che più della metà degli umani (51,76% senza contare i 5 stati che han votato contro) si astenga dal condannare un'invasione illegale, pur di non farsi equivocare consenziente all'imperialismo dei petroldollari. O più della coscienza poté la bilancia dei pagamenti con Cina e/o Russia?]

 

↑2021.04.24 <ilpost google> Joe Biden ha usato la parola “genocidio” per parlare del massacro della popolazione armena compiuto dall’impero ottomano con inizio 24Apr2015: «Ogni anno in questo giorno ricordiamo le vite di tutti quelli che morirono nel genocidio armeno dell’epoca ottomana e ribadiamo il nostro impegno a impedire che atrocità simili accadano di nuovo». Nessun altro presidente americano in carica lo aveva riconosciuto in via ufficiale; prima di lui, soltanto Ronald Reagan aveva citato il «genocidio degli armeni» in un passaggio di un documento sull’Olocausto, nel 1981, ma in seguito non vi aveva più fatto riferimento. [CzzC: non capisco la sorpresa per la parola genocidio usata dal Presidente USA, senza ricordare che già nel 2019 il Congresso (la Camera a Ottobre, il Senato a Dicembre) aveva votato quasi all'unanimità tale riconoscimento; speriamo che la prolusione non celi pelosa strumentalità anziché moralità in ossequio a verità e giustizia]

 

↑2021.04.24 <google> 106° anniversario dell'inizio del genocidio degli Armeni <wespeakfreely> agenti del governo ottomano irrompevano in 270 case in tutta Costantinopoli trascinando fuori intellettuali, uomini d'affari, ecclesiastici, giornalisti e leader politici. Sarebbero stati arrestati e giustiziati sommariamente: gli armeni segnano questa data, il 24 aprile 1915, come l'inizio del genocidio armeno. <vietatoparlare> furono turchi li esecutori materiali del crimine, salvo rare eccezioni

 

2021.01.30 <ansa> un centro russo-turco per monitorare il rispetto del cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh è stato aperto oggi nella regione di Aghdam, in Azerbaigian; era stato concordato a novembre. [CzzC: oltre che il cessate il fuoco, monitorerà anche gli eccidi di inermi, la devastazione del patrimonio culturale armeno e la relativa pulizia etnica?]

 

2021.01.14 <tempi google> non “tira” nei notiziari occidentali la pulizia etnica contro gli armeni rimasti nel Nagorno-Karabakh passato sotto gli azeri: sono terrorizzati, umiliati e massacrati, ma il tema non porta lettori.

 

2020.12.16 <corriere, tempi fr24 bbc google>: Azeri sgozzano anziani armeni nella zona del Nagorno Karabakh, il 69enne Genadi Petrosyan, l'82enne Yuri Asryan. <theGuardcian10Dic gagrule> Le organizzazioni per i diritti umani hanno lanciato l'allarme dopo l'emergere di video di torture, decapitazioni e altri abusi, in gran parte condivisi sui social network, dalla recente guerra tra Azerbaijan e Armenia nel Nagorno-Karabakh. [CzzC: ci chiediamo cosa aspettino gli stati Europei a reagire coralmente, abbandonando il silenzio complice, quantomeno stante la presenza dell'Azerbaijan nella Corte Europea dei diritti dell’uomo (CEDU), altrimenti ipocrita. Appresi dei suddetti crimini di guerra da questo raccapricciante post su fb].

 

2020.12.11 <inside> bandiere turche, esibizione di bottini di guerra, parata a Baku per celebrare la vittoria azera alla presenza di Erdogan, il vero artefice del successo contro gli armeni; il sultano col suo monologo sublima la nascita dell’alleanza panturca fra Turchia e Azerbaigian (una nazione in due stati) covata silenziosamente da trent’anni e sbocciata adesso col secondo capitolo della guerra nel Nagorno Karabakh; il sultano dà la colpa del conflitto all'incapacità del Gruppo di Minsk (inetti e inerti, purtroppo), mentre Ilham Aliyev pubblicizzava i droni Bayraktar TB2, i giannizzeri del cielo. [CzzC: commento]

 

↑2020.11.28 apprendo da <appunti> il particolare che mi sfuggiva, cioè che la nuova dirigenza Armena aveva iniziato a fidarsi degli Usa allentando la fiducia ai Russi e mi sovvien di come finirono sotto i colpi di Erdogan i Curdi che si fidarono degli Usa in Siria contro Isis ...

 

↑2020.11.24 <repubblica msn> I generali armeni che intendevano proteggere l'enclave cristiana del Nagorno-Karabakh sono stati sconfitti per errore di previsione sui rapporti di forza: presumevano appoggi esterni inesistenti, furono colti di sorpresa da un'offensiva massiccia sostenuta da droni turchi e israeliani, da corpi speciali jihadisti, dalla sete di vendetta del presidente azero Ihan Aliyev, il cui padre Heyder fu indotto a firmare l'armistizio nel 1994.

 

↑2020.11.19 <agensir fbid nbq google> Lettera aperta di studiosi della cultura armena sulla situazione del Nagorno-Karabakh. Nonostante il dispiegamento di truppe russe, esiste il rischio concreto che la millenaria presenza fisica e culturale armena possa essere cancellata per sempre dal Nagorno-Karabakh come è avvenuto in Turchia dopo il genocidio del 1915 e nella regione del Nakhichevan, dove negli ultimi decenni il patrimonio artistico armeno è stato distrutto dagli azeri

 

↑2020.11.17 <LaNuovaEu> Antonia Arslan: sulla tragedia che si va consumando nell’attuale Armenia e nel Nagorno Karabakh è stato assordante il silenzio della nostra stampa, delle nostre istituzioni e soprattutto delle istituzioni europee. [CzzC agli Occidentali ex cristiani non importa più del cristianesimo, nemmeno di quello degli Armeni, per molti dei quali invece «il cristianesimo per noi è come una pelle, se ci togliete questa pelle moriamo» come disse Vahan Mamikonian nel 450 d. C. condottiero armeno sconfitto dal re zoroastriano che però rispettò questa dichiarazione e lo lasciò continuare a professare la sua religione con il suo popolo]

 

↑2020.11.13 <nuovaEu et> Dopo la guerra (persa dagli armeni) nel Nagorno Karabakh. Un antico detto recita: chi controlla Shushi controlla il Caucaso. L'accordo di tregua prevede la restituzione all’Azerbaijan dei distretti circostanti che conferivano continuità territoriale tra Armenia e Artsakh; il dispiegamento di militari russi nel ruolo di peacekeeper; la preservazione del «corridoio di Lachin» tra Armenia e Artsakh e l’apertura di una viabilità a libero scorrimento tra Azerbaijan e Nakhitchevan al margine inferiore della regione di Syunik, nei pressi del confine armeno-iraniano; la validità quinquennale dell’accordo. Una spudorata controinformazione <presid.az> ha presentato gli armeni come aggressori e gli azeri come aggrediti.

 

↑2020.11.10 <esserci.yt♫> Armenia: elegia per una nazione che rischia la morte al cospetto di un'Europa distratta o perfino solidale con gli oppressori: incontro con Antonia Arslan; coscienza e memoria.

 

2020.11.07 <nbq> di che pasta è fatto l'esercito armeno: il popolo che combatte per la libertà è lo stesso che secoli fa si oppose ad altre invasioni restando cristiano; i sacerdoti benedicono i soldati ... [CzzC: i governanti possono contare sulla fede del popolo anche quando lo mandano in guerra, ma hanno il dovere di preveggenza con la prudenza che insegnò Gesù <Luca 14:31> «quale re, partendo in guerra contro un altro re ...». Il popolo armeno poteva non sapere che già nei primi giorni di guerra "il nemico" avrebbe distrutto i loro carri armati con i droni, ma i governanti con la loro intelligence NON POTEVANO NON PREVEDERE ciò. Sostengo il diritto all'autodeterminazione del popolo armeno dell'Artsakh anche in supero del principio di intangibilità di confini artificiali con cui Stalin lo assegnò all'Azerbaijan, ma al mondo vale più il diritto della forza che la forza del diritto, e, di fronte a questa evidenza, si sarebbe potuto puntare al male minore. Ad esempio? Se negli anni successivi alla guerra vinta nel 1993 i governanti di Erevan avessero offerto(*) a quelli di Baku una trattativa come fece l'Austria per il nostro Alto Adige con ancoraggio internazionale, anziché puntare tutto sulla indipendenza dell'Artsakh, gli armeni di quell'area avrebbero subito meno danni, anche in termini di libertà, di quanti ne subiranno di qui innanzi a guerra 2020 persa.
(*) l'hanno offerto? Se sì, mi si precisi quando/cosa/come].

 

↑2020.10.29 <independent yt hyeTert> Mercoledì sera, durante il coprifuoco, centinaia di turchi sono scesi in strada a Lione, alla ricerca di locali commerciali armeni per distruggerli. Mercoledì mattina, i manifestanti armeni avevano chiuso l'autostrada che porta a Valence e Vienne, esprimendo la loro protesta contro l'aggressione di Azerbaigian e Turchia contro Artsakh (Nagorno-Karabakh). Durante questa manifestazione, tuttavia, un gruppo di turchi aveva attaccato - con martelli e coltelli - questi manifestanti armeni: più di dieci persone - compreso un bambino - sono rimaste ferite.

 

↑2020.10.25 <tempi/LeMonde> A Hawar Kilis, sulla frontiera siro-turca, si riuniscono centinaia di jihadisti che, incitati da comandanti e da imam, si fanno inviare da Erdogan a combattere contro gli armeni nel Nagorno Karabakh «per guadagnare 2-3k$ in pochi mesi e poi tornare indietro». Come spiega Le Monde in un istruttivo reportage, il “sogno” dei mercenari siriani si infrange contro la cruenta asprezza della guerra

 

↑2020.10.06 Azeri schiacciano gli armeni nel Nagorno Karabakh: <wikipedia> l’avanzata azera sfrutta la superiorità tecnologica dei droni di fabbricazione turca (TB2 Bayraktar) e israeliana (Harop/Harpy) per annientare le retrovie armene.

 

↑2020.09.29 <stampa ansa> L’Armenia denuncia che un suo jet Su-25 nel suo spazio aereo è stato abbattuto da un F-16 turco  «proveniente dal territorio azero». <s24h> Nagorno-Karabakh: Erdogan sfida Macron, Putin e Trump: il presidente turco ha definito «inaccettabile» il coinvolgimento dei tre leader che hanno chiesto un cessate il fuoco immediato tra armeni e azeri. <asianews> Oltre a Erdogan, anche Pakistan e Afghanistan sostengono l’Azerbaijan: guerra religiosa?

 

↑2020.07.16 <manifesto skytg24> Armenia, ripresi scontri armati al confine con l'Azerbaijan per il Nagorno-Karabakh. Al momento il bilancio delle vittime sarebbe di almeno 16 persone, per lo più militari, che hanno perso la vita nei cannoneggiamenti reciproci lungo il confine settentrionale.

 

2020.05.gg <wikipedia> la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Azerbaijian per la gestione dell'estradizione di Ramil Safarov, che era stato condannato all'ergastolo in Ungheria perché il 19/02/2004 aveva ucciso a colpi d'ascia nel sonno il militare armeno Gurgen Margaryan. Nel 2012.08 l'Ungheria aveva concesso l'estradizione all'Azerbaigian a patto che espiasse la condanna in patria. Ma il 31 agosto 2012, appena sceso dalla scaletta dell'aereo in Azerbaigian, Safarov fu accolto come un eroe nazionale, graziato dal presidente Ilham Aliyev, promosso e ricompensato con otto anni di stipendio arretrati. Mattarella nel 2018 ha conferito ad Aliyev l'"Ordine della Gran Croce d'Italia". [CzzC: pecunia non olet]

 

2020.04.01 <google> 4 anni fa il l'Azerbaijan aggrediva l'Artsakh: ricordiamo i giovani che difesero i confini della patria armena; tra i tanti, Robert Abajyan, 19 anni, che circondato da azeri si fece saltare in aria per fermare il nemico.

 

↑2018.08.05 All’amica L che domani visiterà l’Armenia consegno questo pensiero: «cari fratelli Armeni, come mi inginocchiai davanti alle reliquie dei vostri martiri in S.Lazzaro degli Armeni, così vorrei baciare la vostra terra e abbracciarvi popolo di grande fede e cultura, testimone di quanto l’uomo può avere di più caro per sostenere la sua umanità.

 

↑2017.04.24 <statigenerali>: la montagna degli Armeni, cent’anni dopo il genocidio. Durante l’estate 1915 in cinquemila resistettero su un monte, il Mussa Dagh, prima di essere salvati. Reportage pubblicato dieci anni fa su Diario, al 90° anniversario.

 

↑2017.03.22 <stampa>: Gerusalemme, il Sepolcro restaurato <vid> rilancia l'unità dei cristiani: «Non abbiamo rinnovato solo una struttura, abbiamo rinnovato la nostra comune testimonianza del Vangelo del Cristo Risorto. Ed è un dono non solo per la Terra Santa, ma per l'umanità intera». La proposta degli armeni: «Anche anglicani e luterani possano celebrare qui»

 

↑2016.11.06 trovo sul foglietto della Messa di oggi questa memoria bella memoria di San Gregorio di Narek (950-1003 che il 12/04/2015 è stato proclamato Dottore della Chiesa universale da Papa Fr1.

 

↑2016.06.27 <avvenire>: video dei momenti più intensi del Papa in Armenia; forte l'appello per la fine di tutti i conflitti che lacerano il mondo: «Riprenda il cammino di riconciliazione tra armeni e turchi e la pace sorga anche nel Nagorno Karabakh». Vedi anche volo andata, cattedrale etchmiadzin, incontro con le autorità, incontro ecumenico, cammino di riconciliazione, promuovere dialogo, commossi dal calore del Papa, dichiarazione congiunta, padre Majewski, commento di Lombardi, commento di Tornielli

 

↑2016.06.24 <sussidiario, corriere> Papa Fr1 a Yerevan parla dello sterminio dei cattolici, argomento tabù per il premier turco Erdogan: «Grande male che causò la morte di un’enorme moltitudine di persone». [CzzC: che altre minacce gli lancerà il sultano in aggiunta a quelle dell'aprile 2015 quando Fr1 usò lo stesso termine genocidio?]

 

↑2016.06.24 <vatican>: viaggio Apostolico del Santo Padre Francesco in Armenia, 24-26 giugno 2016 [CzzC: preghiamo per lui, per il popolo armeno, per i cristiani perseguitati]

 

↑2016.06.08 <asianews>: Dopo il riconoscimento tedesco del genocidio, mons. Aram Atesyan, temendo ritorsioni turche contro gli Armeni, scrive a Erdogan per addolcirlo con la condivisione del giudizio di “strumentalizzazione” della tragedia. Il prelato vuole difendere la comunità da attacchi, ma è accusato di scarso coraggio dai fedeli.

 

↑2016.06.02 <repubbl giorn east>: il Bundestag riconosce: «il massacro degli Armeni fu genocidio». Erdogan iroso richiama l'ambasciatore e minaccia «conseguenze nei rapporti bilaterali in campo economico e militare». Il voto, a piano nel 2015,slittò anche per insistenza della Merkel che non ha partecipato al voto [CzzC: ok cara Germania! Un segno di speranza, un passo di verità e giustizia prevalente stavolta sulle remore indotte da priorità affaristiche e da ... continua]

 

↑2016.04.24 <raistoria>: il genocidio armeno: cent’anni di storia, prima dimenticata, poi negata nonostante la mobilitazione internazionale. Anche di recente, con la dura risposta turca alla condanna di papa Francesco. Eppure un milione di morti nel 1915 ...  [CzzC: Duole il ricordo di quel massacro di inermi, e ancor più il presente negazionismo dei tifosi di Erdogan e dei suoi alleati devoti della dea pecunia ben più che della verità: basti pensare che tra i 21 stati che hanno riconosciuto ufficialmente come genocidio lo sterminio degli Armeni, mancano Germania, Usa, Inghilterra, ONU e Commissione europea, oltre, ovviamente, alla Turchia, dove parlare di genocidio degli Armeni significherebbe far scattare una reazione dissuasiva di portata tale che minacciò perfino il Papa].

 

↑2016.04.21 <comunitaarmena>: la Rai censura il genocidio armeno su pressione della Turchia? Sabato scorso non è andato in onda un documentario sul genocidio armeno la cui emissione sul canale Rai Storia era stata annunciata dalla stessa azienda in un comunicato di lancio. Gli inviti del “Consiglio per la comunità armena di Roma” a fornire una giustificazione riguardo la cancellazione del programma ad oggi sono rimasti disattesi. continua [CzzC: diritto della forza inducente oblio e negazionismo? Speriamo sia solo breve differimento tecnico. 22/04 annoto “la Rai ci ripensa”]

 

↑2016.04.19 <stampa>: La tragedia degli armeni di Siria, cent’anni dopo il “genocidio”: in Armenia hanno trovato rifugio migliaia di profughi in fuga dalla guerra siriana. Un nuovo esodo, che riporta alla memoria le sofferenze dei loro padri e nonni. Piccolo paese di 3 milioni di abitanti a 5 anni dallo scoppio del conflitto siriano, l’Armenia ha accolto oltre 20mila rifugiati, una densità ben maggiore della nostra.

 

↑2016.04.09 <news.va>: Fr1 a giugno in Armenia, in autunno in Georgia e Azerbaigian [CzzC: è significativo che ci vada accogliendo l'invito dei locali Patriarchi come seguito del ri-abbraccio ecumenico iniziato a Cuba: speriamo che riesca ad evitare che in Nagorno Karabakh altri cristiani siano massacrati da jihadisti infiammati da turco-wahhabiti, che dichiarano voler ri-pulire quei territori dalle residue millenarie enclave cristiane]

 

↑2016.04.06 <spondasud>: intelligence russa: Erdogan vuole attaccare l’Armenia: c’è la Turchia di Erdogan dietro la crisi Nagorno Karabakh: [CzzC: commento]

 

↑2016.04.02 <stampa>: si riaccende la guerra tra Armenia e Azerbaijan. Decine di morti in Nagorno-Karabakh. La diplomazia russa si è già attivata per frenare sia Baku sia Erevan. La Russia da anni è garante della fragile tregua nel Nagorno-Karabakh, ed è molto preoccupata dalla possibilità che il conflitto riesploda proprio adesso, con la crisi ucraina ancora da archiviare, la guerra in Siria e le tensioni con la Turchia. [CzzC: condizionati dall’inciucio con turco-sunniti, US e alleati non riconoscono al NK il principio di autodeterminazione dei popoli negatogli dagli Azeri filo turchi]

 

↑2016.03.25 <oasiscenter>: Il genocidio armeno, una memoria rimossa ma risorgente: il volume curato da Bozarslan (curdo), Duclert (francese) e Kévorkian (armeno) legge in prospettiva gli avvenimenti del 1915 e aiuta a capire le contraddizioni in cui si dibatte la Turchia contemporanea con la questione curda e il conflitto siriano.

 

↑2015.11.05 Sul numero di Medioevo in edicola domani il dossier di Renata Salvarani sull'identità armena, sul genocidio e sul patrimonio a rischio distruzione in Turchia e Iraq.

 

↑2015.09.08 <sussidiario>: Armenia, la terra della croce, profezia dei martiri di oggi: le interminabili carovane di deportati verso i deserti della Mesopotamia erano scortate da gendarmi turchi, ma vittime delle tribù curde e di bande irregolari cui il governo aveva lasciato mano libera. Scrive Gabriella Uluhogian: «Nei racconti dei sopravvissuti, e dispersi poi nelle più diverse terre del pianeta, si ripetono gli stessi ricordi: l'Eufrate rosso di sangue, lungo il quale marciavano le carovane, giovani donne che si suicidavano piuttosto di cadere preda dei loro assalitori, madri all'estremo delle forze [...] che vedevano morire di sfinimento i loro neonati».

 

↑2015.08.26 <bastabugie>: Nel centenario del genocidio armeno, papa Fr1 autorizza la beatificazione di Yakub Melki a cui fu proposto di farsi musulmano, prima di essere decapitato. [CzzC: commento istruzioni massoniche a futuri sterminatori]

 

↑2015.05.14 <cmc>: Il Genocidio Armeno: identità, testimonianza, martirio: cosa significa essere un popolo. Conferenza con S.E. Raphael Minassian, Arcivescovo dei Cattolici Armeni in Europa Orientale; introduce Martino Diez, Direttore scientifico della Fondazione OASIS. «il primo genocidio del XX secolo» Nonostante la possibilità di salvezza attraverso la conversione all’islam, quasi 2.000.000 persone accettarono di morire per non perdere la loro fede e la loro identità nel periodo tra il 1894 e il 1923. Video con Antonia Arslan.

 

↑2015.04.22 <tempi>: Armin Wegner paramedico scrittore tedesco che rischiò la pelle per fotografare lo sterminio armeno e per impedire, vent’anni dopo, la stessa sorte agli ebrei. Giusto per gli armeni e per gli ebrei.

 

↑2015.04.21 <gariwo> nel centenario del genocidio armeno video intervista a Pietro Kuciukian, console onorario d'Armenia in Italia, che parla delle celebrazioni per questa importante ricorrenza e della sua ricerca sulle figure dei Giusti turchi ottomani che aiutarono gli armeni durante il genocidio nel 1915. In Turchia ci sono ancora monumenti e vie in onore dei grandi carnefici.

 

↑2015.04.15 <aleteia>: il Vaticano cercò di fermare il genocidio armeno: nuovi documenti rivelano la verità sullo sterminio dei cristiani da parte dei turchi

 

↑2015.04.15 <SandroMagister>: Un musulmano sul giornale del papa. Nel pieno della polemica sul genocidio: Zouhir Louassini marocchino giornalista, scrittore, lavora a RAI News e scrive su quotidiani arabi tra cui “al-Hayat”, “Lakome” e “al-Alam”. Il suo commento fa colpo: va alla radice dell’avversione contro gli “infedeli” inoculata sistematicamente nelle menti dei giovani alunni, nelle scuole dei paesi musulmani. In questi paesi è necessaria, scrive Louassini, una rivoluzione nell’insegnamento, si vogliono evitare le tragiche conseguenze “che abbiamo visto a Garissa, in Kenya”. “Bisogna farlo per il bene d’una grande fede come l’islam, che deve liberarsi dalle vere e proprie catene rappresentate da interpretazioni appartenenti ad altre epoche”. [CzzC: analogamente diceva il Patriarca Sako 10/2014: occorre cambiare “educazione: i musulmani non si libereranno dai jihadisti se non cambieranno l’islam”]

 

↑2015.04.14 <asianews>: la Turchia di Erdogan minaccia “risposte” all’affermazione del Papa sul “GENOCIDIO” armeno. Esponenti governativi di ogni livello definiscono “non valide”, “vuote”, “inappropriate”, “unilaterali”, “inaccettabili” e “falsificano la storia” le parole dette ieri da Fr1. Le stesse usate nel 2001 da Giovanni Paolo II. Ma il presidente islamico “moderato” vuole riproporre un nuovo ottomanesimo ed è preoccupato per l’avvicinarsi delle elezioni politiche del 7 giugno. [CzzC: ricordo che B16/Ratisbona aveva osato citare un personaggio ... continua ]

 

↑2015.04.13 Al Papa, che come altri 20 stati, aveva definito genocidio lo sterminio degli Armeni/1915, giungono reprimende e minacce dalla Turchia: <avvenire> Il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, ha affermato che le parole del pontefice rivelano "una discriminazione dei musulmani e dei turchi di fronte ai cristiani". [CzzC: vedi abuso del termine discriminazione]

 

↑2015.04.12 <aleteia> Papa Fr1 riconosce Gregorio di Narek come il 36° dottore della Chiesa: è il secondo dottore a provenire da una Chiesa orientale, dopo Efrem il Siro, dichiarato nel 1920 da Benedetto XV. Questo santo della Chiesa Apostolica Armena trascorse gran parte della sua vita nel monastero di Narek (in Turchia, a sud del lago Van, monastero svuotato dopo il genocidio, distrutto nel 1951, lì oggi c'è una moschea). Teologo e grande autore mistico, ha approfondito i temi della misericordia divina, del combattimento spirituale e dell'amore per la vita mistica. Morì intorno al 1005, lasciando abbondanti opere scritte, tra cui un commento al Cantico dei Cantici e molte poesie, inni e odi.

 

↑2015.04.12 <lastampa>:  Messa solenne in San Pietro celebrata da Papa Fr1 con S. B. Nerses Bedros XIX, Patriarca degli Armeni cattolici e alla presenza del Catholicos S.S. Karekin II. «La nostra umanità – dice il Papa - ha vissuto nel secolo scorso tre grandi tragedie inaudite: la prima, quella che generalmente viene considerata come "il primo GENOCIDIO del XX secolo"; essa ha colpito il vostro popolo armeno – prima nazione cristiana –, insieme ai siri cattolici e ortodossi, agli assiri, ai caldei e ai greci. Furono uccisi vescovi, sacerdoti, religiosi, donne, uomini, anziani e persino bambini e malati indifesi». [CzzC: sto seguendo in TV2000/CTV; «Anche oggi - dice il Papa - stiamo vivendo una sorta di genocidio causato dall’indifferenza generale e collettiva, dal silenzio complice di Caino ... come se l'umanità, scordato l'entusiasmo del dopoguerra, dicesse come Caino: "sono forse io il custode di mio fratello?". Termo per te, caro Fr1, perché te la faranno pagare questa chiarezza di giudizio sul GENOCIDIO degli Armeni. Infatti a sera apprendo che la Turchia ha richiamato l’ambasciatore presso la Santa Sede]

 

↑2015.04.01 <tempi>: La Turchia di Erdogan convoca i leader del mondo a Istanbul il 24/04 per «boicottare il centenario del genocidio armeno»: è lo stesso giorno in  cui l’Armenia ha invitato le stesse autorità a Erevan per ricordare l’olocausto degli Armeni. Il 24/04/1915 cominciò la campagna dei Giovani turchi, che sterminarono il popolo cristiano armeno, che abitava quella terra da prima dell’arrivo dei musulmani, uccidendo almeno 1,5M di persone  con l’obiettivo di ridurre in ogni regione di almeno il 90 per cento la popolazione armena, colpevole agli occhi dei nazionalisti di non essere turca.

 

↑2015.02.14 <artribune>: Il padiglione dell’Armenia spiegato da Adelina von Fürstenberg alla Biennale di Venezia 2015, centenario del Genocidio: in anteprima la scelta del percorso d’arte contemporanea, un gesto di ricongiungimento fra l’Armenia e la sua diaspora.

 

↑2015.01.23 Nel 100° anniversario del genocidio degli Armeni French magazine “l’Histoire” dedica 50 pagine col titolo “Armeni: primo genocidio del 20° secolo”

 

↑2015.01.09 <marcianum>: Armin T. Wegner, un giusto per gli Armeni e per gli Ebrei: una mostra itinerante di 24 pannelli con 80 fotografie scattate dall’Ufficiale tedesco A.T.Wegner, testimone oculare del genocidio degli Armeni, perpetrato nel 1915 dal governo dei Giovani turchi, con oltre 1,5M di vittime.

 

↑2014.12.30 <tempi>: 2015: Centenario del genocidio degli Armeni: lettera del patriarca Karekin II  “Il centenario del Genocidio degli armeni è davanti a noi, e le nostre anime risuonano di una potente richiesta di verità e giustizia che non sarà messa a tacere ... la nostra gente – condannata a morte da un piano genocida – è riuscita a risorgere, e presenta questa giusta causa davanti alla coscienza dell’umanità e al diritto delle genti, per liberare il mondo dalla callosa indifferenza di Pilato e dalla negazione criminale della Turchia”.

 

↑2014.12.22 <viaggisalvadori>: La Chiesa della Santa Croce del X secolo è un mirabile esempio di architettura religiosa armena sull’isola di Akdamar (nel lago di Van) in Turchia. La Chiesa fu oggetto di vandalismi e di saccheggi fino a metà degli anni ’50. Bloccato il piano di demolizione che stava per essere attuato, la chiesa diventò un sito turistico nei decenni seguenti.

 

↑2014.05.21 Papa Francesco ha nominato il sacerdote veneziano di rito armeno Boghos Levon Zekiyan Amministratore apostolico “sede plena” dell’Arcieparchia di Istanbul degli Armeni - che, attualmente, ha giurisdizione sull’intera Turchia - con dignità arcivescovile e col titolo della Eparchia di Amida degli Armeni.

 

↑2014.04.24 riassumo da il Sussidiario: in Armenia il cuore più vero dell’Europa smarrita: ho trovato ragazzi straordinari con desiderio di imparare ad impegnarsi, dallo sport alla spiritualità; a mia volta ero indotto ad imparare dalla loro compagnia aprendomi alla loro vita, cultura e fede, attingendo voglia di vivere, gioia pur in situazioni difficili, orgoglio positivo, coscienza di sé, senso di appartenenza, senso di famiglia. Mi sono vergognato di essere connazionale di altri nostri che si muovevano solo per i loro interessi, stridendo per scostanti rapporti.

 

↑2014.04.24 Metz Yeghèrn, la giornata degli Armeni su Sentire* con immagini toccanti: per la Turchia è un giorno come gli altri, perché per loro è vietato parlare del genocidio degli Armeni, non è mai esistito; ma per gli Armeni, l'altra metà della Turchia, il 24 aprile è il giorno del Metz Yeghèrn" cioè il "Grande Male", una piaga dell'anima umana, una pagina che ancora stenta a divenire memoria collettiva, come è accaduto invece per la Shoah, memoria aiutata ad esempio da  Antonia Arslan, autrice della "Masseria delle Allodole"[CzzC: appunti].

*[CzzC: la stessa pagina, anche in riferimento agli armamenti e a Gino Strada, mi porta ad interloquire con l’autrice]

 

↑2013.08.22 Da Emilia apprendo di Pietro Kuciukian, (Arco 1940) chirurgo, figlio di un sopravvissuto al genocidio armeno, impegnato nella salvaguardia culturale del popolo armeno. Vedi Comitato "La Memoria è il Futuro" di cui è fondatore. Vedi anche questa sua testimonianza.

 

↑2011.06.24 Il dovere della memoria:  la memoria negata risulta più penosa e devastante della memoria inflazionata: nelle parole di Antonia Arslan, autrice della "Masseria delle Allodole” si affaccia la dolorosa storia del popolo armeno la cui tragedia attende ancora di essere riconosciuta.

 

↑2011.mm.gg La legge francese prevede un anno di prigione e 45k€ di ammenda per chi nega i genocidi, incluso quello armeno 1915-17: la Turchia per protesta richiama il proprio ambasciatore. Parigi aveva riconosciuto nel 2001 il genocidio che, secondo molti studiosi, ha causato 1,5M di morti, ma la Turchia riconosce "solo" la morte di 500k persone tra il 1915 e il 1917 e considera che esse siano state vittime della Prima guerra mondiale e non di un genocidio.

 

↑2010.11.01 Non sapevo che ci fossero i CURDI tra gli inferociti massacratori di Armeni: lo apprendo da Pietro Kuciukian figlio di uno scampato. Il figlio del console armeno in Italia narra che suo padre venne in Italia da Istanbul nel 1915, durante il genocidio degli Armeni perpetrato dai Giovani Turchi. Membri della famiglia armena sono stati salvati grazie a un amico turco che dirottava i massacratori curdi inferociti, spergiurando che lì non abitava nessun Armeno.

 

↑2010.09.20 TURCHIA: dopo 95 anni, una messa nella chiesa armena della Santa Croce, sul lago di Van. La chiesa sorge nel luogo del genocidio armeno. In passato le sue pitture erano usate come bersagli per il tiro a segno e annerite dai barbecue dei picnic. Manca la croce di ferro sulla cupola. Critiche degli armeni della diaspora; felicità e gioia da parte degli armeni in Turchia.

 

↑2010.03.18 TURCHIA: Erdogan minaccia l’espulsione di 100 mila Armeni. È la risposta a USA e Svezia che hanno riconosciuto il genocidio?

 

↑1988.07.07 L'orrore di Sumgait: armeni massacrati da Azeri <karabakh> il 7 luglio 1988 il Parlamento Europeo ha adottato la seguente risoluzione: considerato, che il Nagorno Karabakh era storicamente parte dell’Armenia, che attualmente oltre l’80% della sua popolazione è armena, che questa regione fu annessa dalla Azerbaijan nel 1923 e che nel febbraio del 1988 gli armeni hanno sofferto un massacro nella città azera di Sumgait ... continua

 

↑1915.mm.gg Traggo da Libertà&Persona: il massone Mustafà Kemal Pascià Atatürk (1881-1938), laicizzò la Turchia, ma favorì il dar-el-Islam, cioè della difesa dei territori islamici: i Giovani Turchi organizzarono uno dei più feroci genocidi della storia moderna, quello della cristianità greco-armena, spostando più in là il confine del dar-el-Islam. Fu infatti dopo una proclamazione in piena regola della jihâd da parte degli imâm turchi e curdi paradossalmente decretata del potere “laico” dei “Giovani Turchi”, che venne mossa guerra ai Raias (termine che letteralmente significa gregge, bestiame, col quale i turchi designavano i non credenti) e il loro sterminio. I cristiani armeni, che già avevano subito un’ondata di uccisioni tra il 1895 e il 1896 oscillante fra le 100k e le 200k persone, seguita dal massacro nel 1909 della “piccola Armenia”, nella zona di Adana, in Cilicia, dove i morti furono da 15k a 25k, nell’agosto 1915 erano stati pressoché cancellati dai distretti orientali turchi. Sparito un insediamento bimillenario di oltre un oltre milione di individui (le stime più condivise parlano di 1.250.000 armeni ottomani residenti e di circa 70-100mila sopravvissuti), né mai fu possibile stabilire quante donne e quanti bambini fossero stati rapiti e forzati alla conversione all’Islam.