All’autoproclamata repubblica dell’ARTSAKH (Nagorno Karabakh) è stato negato il diritto all’autodeterminazione dei popoli

<wikipedia>: l’Artsakh è una regione di 150.000 abitanti (99% Armeni, cristiani) estesa 10k km² sugli 86k km² dell’Azerbaigian, stato che conta 10M di abitanti, 96% musulmani; in lingua azera la regione si chiama Nagorno Karabakh (Karabakh montuoso). L’omonima repubblica si è proclamata indipendente nel 1991 allo scioglimento dell’URSS, indipendenza non riconosciuta dall’ONU, difesa dalla guerra 1992-1994, ma compromessa dalla guerra del 2020 quando gli azeri sfruttarono la superiorità tecnologica dei droni di fabbricazione turca (TB2 Bayraktar) e israeliana (Harop/Harpy) per annientare le retrovie armene; nel 2023.09.20 la resa degli armeni.

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Pagine correlate: oblast', genocidio degli Armeni; occidente pro turco-sunniti; Erdogan vuole attaccare gli Armeni?

 

 

2024.02.15 <avvenire> Nagorno, al via il ritorno degli azeri: occupare le case dei cristiani. Dopo le nuove tensioni, con 4 soldati armeni uccisi sul confine, l'Azerbaigian avvia la campagna per ripopolare la regione da cui ha provocato l'esodo di 130mila civili della minoranza armena. [CzzC: L’Azerbaigian siede con noi nella CEDU (Convenzione europea dei diritti dell’uomo) dalla quale abbiamo cacciato la Russia nel 2022: gli Azeri col loro gas hanno comprato il nostro silenzio complice]

 

2023.09.27 <rai msf enews> migliaia di famiglie cristiane in fuga disperata dal Nagorno Karabakh, diaspora provocata dagli islamisti azeri. [CzzC: da almeno 10 anni era prevedibile questa catastrofe: gli armeni si erano fidati troppo della Russia, che nella guerra 1992-1994 li aveva aiutati a vincere gli azeri e a mantenere il controllo del Nagorno Karabakh, regione cristiana fuori dai confini dell'Armenia, ma dentro i confini dell' Azerbaijan al 99% musulmano. Forti di quella vittoria, gli armeni avrebbero potuto, anziché pretendere l'indipendenza del Nagorno Karabakh, negoziarne con l'Azerbaijan un'autonomia regionale analoga a quella del Sud Tirolo di lingua tedesca dentro i confini italiani. Nei successivi 25 anni l'Azerbaijan, grazie a gas e petrolio, diventava una potenza armata, che così poté scatenare vincente la guerra del 2020, con la quale verificò pure quanto poco i Russi potessero proteggere gli indipendentisti armeni contro i droni di fabbricazione turca. Nel 2023.09 gli Azeri hanno sferrato il colpo finale prendendosi quel che restava dell'enclave indipendentista, sapendo che sarebbero rimasti inerti anche i Paesi ex cristiani, anzi in silenzio complice comperato col gas. E pensare che sia l'Armenia sia l'Azerbaijan siedono con noi nel Consiglio d'Europa, CEDU, corte europea dei diritti dell'uomo, da dove siamo stati capaci di espellere la Russia invasora dell'Ucraina, ma dove non si muove un dito per fermare l'ennesima diaspora di cristiani ad opera di islamisti; siamo ricattabili dall'Azerbaijan col rubinetto del gasdotto TAP?]

 

2023.09.21 <balcanicaucaso google fb> Con l'intervento militare dei giorni scorsi l'Azerbaijan ha deciso di porre fine al Nagorno Karabakh come entità autonoma. Oggi i rappresentanti armeni si incontreranno con una delegazione governativa dell’Azerbaijan per discutere i termini della capitolazione. Disarmo totale e resa incondizionata della resistenza armena: Armenia costretta a cedere il Nagorno Karabakh.

 

2023.01.31 <osservatorio> che fa la CEDU a fronte dell’insostenibile blocco del Nagorno Karabakh? La CEDU ha già adottato due ordinanze il 7 Dic 2021 a seguito di due ricorsi: quello presentato il 16Set2021 dall’Armenia contro l’Azerbaijan e quello presentato il 23Set2021 dall’Azerbaijan contro l’Armenia, accusandola di aver fatto pulizia etnica degli Azeri nel Nagorno, chiedendo conto della sorte degli scomparsi, compensazioni e scuse ufficiali. Il 29Dic2022 l’Armenia ha presentato ricorso alla corte internazionale di giustizia ONU dell’Aja e l’Azerbaijan ha fatto altrettanto contro Armenia il 5Gen2023 dichiarando che gli sfollati del Nagorno sono tali perché non possono rientrare nelle loro case a causa delle mine disseminate. [CzzC: le accuse degli azeri ci ricordano la favola del lupo che incolpa l’agnello].

 

↑2023.01.20 <google tempi> il Parlamento europeo vota una risoluzione che condanna il blocco azero della strada lungo il corridoio di Lachin, unico collegamento tra il Nagorno Karabakh (Artsakh) e l’Armenia: crisi umanitaria gravissima [CzzC: ma la dittatura di Baku ci sa inerti, ricattati dal gas]

 

2023.01.13 editoriale di <lefigaro, fb> i 120mila abitanti armeni cristiani dell'Artsakh, minuscola enclave situata in Azerbaigian - che lo chiama Nagorno-Karabakh - sono stati sottoposti a un blocco totale per un mese perché Baku ha inviato pseudo-"attivisti ambientalisti" a chiudere il Corridoio Lachin, unico punto di passaggio verso l'Armenia, con il pretesto di un presunto inquinamento locale. Un popolo cristiano da diciassette secoli si trova letteralmente tagliato fuori dal mondo, privato di rifornimenti ed elettricità, soffocato silenziosamente nel cuore di inverno. [CzzC: il principio di intangibilità di confini, ancorché artificiosamente tracciati da dittature stragiste di inermi per dividere fratelli di sangue e di fede, è brandito contro il principio di autodeterminazione dei popoli da chi può comperare il silenzio della nostra diplomazia col ricatto della fornitura di idrocarburi]

 

2021.07.23 <linkiesta OBCT> confini e guerra: Abkhazia, Osssezia del sud, Nagorno Karabakh, sono numerose le dispute territoriali ancora aperte nella Transcaucasia che non hanno ancora trovato una soluzione politica: quali le conseguenze di confini non riconosciuti da tutte le parti in causa? [CzzC: vedi anche VT#30p17 il processo di BORDERIZATION nella mappa elaborata da OBCT; auspicherei più coraggio nell'affermare che il principio di autodeterminazione dei popoli aggrediti e oppressi per motivi etnico-religiosi come nel suddetto in NagornoK dovrebbe essere fatto prevalere dall'ONU su quello della intangibilità dei confini, come fu permesso in Sud-Sudan]

 

2021.01.30 <ansa> un centro russo-turco per monitorare il rispetto del cessate il fuoco nel Nagorno-Karabakh è stato aperto oggi nella regione di Aghdam, in Azerbaigian; era stato concordato a novembre. [CzzC: oltre che il cessate il fuoco, monitorerà anche gli eccidi di inermi, la devastazione del patrimonio culturale armeno e la relativa pulizia etnica?]

 

2021.01.14 <tempi google> non “tira” nei notiziari occidentali la pulizia etnica contro gli armeni rimasti nel Nagorno-Karabakh passato sotto gli azeri: sono terrorizzati, umiliati e massacrati, ma il tema non porta lettori.

 

↑2020.12.26 <karabakh> Aliyev accusa l’Unesco (e nasconde i crimini azeri); incalzato dall’agenzia dell’ONU per la conservazione del patrimonio dell’umanità che sta ancora aspettando il via libera per la ricognizione di una squadra di esperti nei territori dell’Artsakh ora occupati dagli azeri.

 

2020.12.16 <corriere, tempi fr24 bbc google>: Azeri sgozzano anziani armeni nella zona del Nagorno Karabakh, il 69enne Genadi Petrosyan, l'82enne Yuri Asryan. <theGuardcian10Dic gagrule> Le organizzazioni per i diritti umani hanno lanciato l'allarme dopo l'emergere di video di torture, decapitazioni e altri abusi, in gran parte condivisi sui social network, dalla recente guerra tra Azerbaijan e Armenia nel Nagorno-Karabakh. [CzzC: ci chiediamo cosa aspettino gli stati Europei a reagire coralmente, abbandonando il silenzio complice, quantomeno stante la presenza dell'Azerbaijan nella Corte Europea dei diritti dell’uomo (CEDU), altrimenti ipocrita. Appresi dei suddetti crimini di guerra da questo raccapricciante post su fb].

 

↑2020.12.11 <inside> bandiere turche, esibizione di bottini di guerra, parata a Baku per celebrare la vittoria azera alla presenza di Erdogan, il vero artefice del successo contro gli armeni; il sultano col suo monologo sublima la nascita dell’alleanza panturca fra Turchia e Azerbaigian (una nazione in due stati) covata silenziosamente da trent’anni e sbocciata adesso col secondo capitolo della guerra nel Nagorno Karabakh; il sultano dà la colpa del conflitto all'incapacità del Gruppo di Minsk (inetti e inerti, purtroppo), mentre Ilham Aliyev pubblicizzava i droni Bayraktar TB2, i giannizzeri del cielo. [CzzC: commento]

 

↑2020.11.24 <repubblica msn> I generali armeni che intendevano proteggere l'enclave cristiana del Nagorno-Karabakh sono stati sconfitti per errore di previsione sui rapporti di forza: presumevano appoggi esterni inesistenti, furono colti di sorpresa da un'offensiva massiccia sostenuta da droni turchi e israeliani, da corpi speciali jihadisti, dalla sete di vendetta del presidente azero Ihan Aliyev, il cui padre Heyder fu indotto a firmare l'armistizio nel 1994.

 

↑2020.11.19 <agensir fbid nbq google> Lettera aperta di studiosi della cultura armena sulla situazione del Nagorno-Karabakh. Nonostante il dispiegamento di truppe russe, esiste il rischio concreto che la millenaria presenza fisica e culturale armena possa essere cancellata per sempre dal Nagorno-Karabakh come è avvenuto in Turchia dopo il genocidio del 1915 e nella regione del Nakhichevan, dove negli ultimi decenni il patrimonio artistico armeno è stato distrutto dagli azeri

 

↑2020.11.17 <LaNuovaEu> Antonia Arslan: sulla tragedia che si va consumando nell’attuale Armenia e nel Nagorno Karabakh è stato assordante il silenzio della nostra stampa, delle nostre istituzioni e soprattutto delle istituzioni europee. [CzzC agli Occidentali ex cristiani non importa più del cristianesimo, nemmeno di quello degli Armeni, per molti dei quali invece «il cristianesimo per noi è come una pelle, se ci togliete questa pelle moriamo» come disse Vahan Mamikonian nel 450 d. C. condottiero armeno sconfitto dal re zoroastriano che però rispettò questa dichiarazione e lo lasciò continuare a professare la sua religione con il suo popolo]

 

↑2020.11.13 <nuovaEu et> Dopo la guerra (persa dagli armeni) nel Nagorno Karabakh. Un antico detto recita: chi controlla Shushi controlla il Caucaso. L'accordo di tregua prevede la restituzione all’Azerbaijan dei distretti circostanti che conferivano continuità territoriale tra Armenia e Artsakh; il dispiegamento di militari russi nel ruolo di peacekeeper; la preservazione del «corridoio di Lachin» tra Armenia e Artsakh e l’apertura di una viabilità a libero scorrimento tra Azerbaijan e Nakhitchevan al margine inferiore della regione di Syunik, nei pressi del confine armeno-iraniano; la validità quinquennale dell’accordo. Una spudorata controinformazione <presid.az> ha presentato gli armeni come aggressori e gli azeri come aggrediti.

 

2020.11.07 <nbq> di che pasta è fatto l'esercito armeno: il popolo che combatte per la libertà è lo stesso che secoli fa si oppose ad altre invasioni restando cristiano; i sacerdoti benedicono i soldati ... [CzzC: i governanti possono contare sulla fede del popolo anche quando lo mandano in guerra, ma hanno il dovere di preveggenza con la prudenza che insegnò Gesù <Luca 14:31> «quale re, partendo in guerra contro un altro re ...». Il popolo armeno poteva non sapere che già nei primi giorni di guerra "il nemico" avrebbe distrutto i loro carri armati con i droni, ma i governanti con la loro intelligence NON POTEVANO NON PREVEDERE ciò. Sostengo il diritto all'autodeterminazione del popolo armeno dell'Artsakh anche in supero del principio di intangibilità di confini artificiali con cui Stalin lo assegnò all'Azerbaijan, ma al mondo vale più il diritto della forza che la forza del diritto, e, di fronte a questa evidenza, si sarebbe potuto puntare al male minore. Ad esempio? Se negli anni successivi alla guerra vinta nel 1993 i governanti di Erevan avessero offerto(*) a quelli di Baku una trattativa come fece l'Austria per il nostro Alto Adige con ancoraggio internazionale, anziché puntare tutto sulla indipendenza dell'Artsakh, gli armeni di quell'area avrebbero subito meno danni, anche in termini di libertà, di quanti ne subiranno di qui innanzi a guerra 2020 persa.
(*) l'hanno offerto? Se sì, mi si precisi quando/cosa/come].

 

↑2020.10.29 <independent yt hyeTert> Mercoledì sera, durante il coprifuoco, centinaia di turchi sono scesi in strada a Lione, alla ricerca di locali commerciali armeni per distruggerli. Mercoledì mattina, i manifestanti armeni avevano chiuso l'autostrada che porta a Valence e Vienne, esprimendo la loro protesta contro l'aggressione di Azerbaigian e Turchia contro Artsakh (Nagorno-Karabakh). Durante questa manifestazione, tuttavia, un gruppo di turchi aveva attaccato - con martelli e coltelli - questi manifestanti armeni: più di dieci persone - compreso un bambino - sono rimaste ferite.

 

↑2020.10.25 <tempi/LeMonde> A Hawar Kilis, sulla frontiera siro-turca, si riuniscono centinaia di jihadisti che, incitati da comandanti e da imam, si fanno inviare da Erdogan a combattere contro gli armeni nel Nagorno Karabakh «per guadagnare 2-3k$ in pochi mesi e poi tornare indietro». Come spiega Le Monde in un istruttivo reportage, il “sogno” dei mercenari siriani si infrange contro la cruenta asprezza della guerra

 

↑2020.10.07 <gariwo> da Antonia Arslan, appello per la pace nel Caucaso del Sud precipitato in una nuova guerra, troppo spesso ignorata dai nostri media, che sta producendo una crisi umanitaria terribile per la popolazione civile del Karabakh, in seguito all’attacco dell’Azerbaijan, supportato dalla Turchia. I due terzi della popolazione sono stati costretti alla fuga, in seguito ai bombardamenti incessanti che colpiscono Stepanakert, Shushi e altri centri del Karabakh.

 

↑2020.10.06 Azeri schiacciano gli armeni nel Nagorno Karabakh: <wikipedia> l’avanzata azera sfrutta la superiorità tecnologica dei droni di fabbricazione turca (TB2 Bayraktar) e israeliana (Harop/Harpy) per annientare le retrovie armene.

 

↑2020.10.02 non converrei con la <stampa> quando sostiene che nella guerra in Nagorno Karabakh la religione non c'entra nulla; convengo quando fa discendere l'attuale caos dalla politica staliniana di creare confini assurdi fra le allora repubbliche socialiste sovietiche per aizzare le tensioni e rendere fondamentale il ruolo di mediatore del partito comunista. [CzzC: quelle tensioni erano sensibilmente etnico-religiose, fresche del genocidio armeni azionato da islamisti turcofoni, e così sono ancora connotate, intersecate con le dinamiche geo-politiche; se si riconosce che quei confini sono assurdi, perché non si fa prevalere il principio di autodeterminazione dei popoli su quello dell'intangibilità dei confini?]

 

↑2020.09.29 <stampa ansa> L’Armenia denuncia che un suo jet Su-25 nel suo spazio aereo è stato abbattuto da un F-16 turco  «proveniente dal territorio azero». <s24h> Nagorno-Karabakh: Erdogan sfida Macron, Putin e Trump: il presidente turco ha definito «inaccettabile» il coinvolgimento dei tre leader che hanno chiesto un cessate il fuoco immediato tra armeni e azeri. <asianews> Oltre a Erdogan, anche Pakistan e Afghanistan sostengono l’Azerbaijan: guerra religiosa?

 

↑2020.07.19 <riformista> Nagorno-Karabakh, Papa Francesco lancia l’appello <at14'>: “Cessate il fuoco globale e immediato”

 

↑2020.07.16 <manifesto skytg24> Armenia, ripresi scontri armati al confine con l'Azerbaijan per il Nagorno-Karabakh. Al momento il bilancio delle vittime sarebbe di almeno 16 persone, per lo più militari, che hanno perso la vita nei cannoneggiamenti reciproci lungo il confine settentrionale.

 

2020.04.01 <google> 4 anni fa il l'Azerbaijan aggrediva l'Artsakh: ricordiamo i giovani che difesero i confini della patria armena; tra i tanti, Robert Abajyan, 19 anni, che circondato da azeri si fece saltare in aria per fermare il nemico.

 

↑2020.03.07 <atlante> Per cosa si combatte Situazione attuale e ultimi sviluppi.

 

↑2020.01.01 <fq> Nagorno Karabakh: 30 anni fa il pogrom di Baku. Il grosso dei cittadini di origine armena residenti a Baku, circa 250mila, se n’era andato nei due anni precedenti, da quando, cioè, l’ideologia settaria aveva prodotto le violenze nella città di Sumqait, dove, in quel primo gennaio di trent’anni fa, rimanevano poche decine di migliaia di armeni, per la maggior parte persone vulnerabili, vecchi e ammalati; “I vertici azeri avevano formato delle squadre il cui scopo era entrare nelle nostre case senza alcun rispetto, dandoci il tempo di raccattare le poche cose e andarcene, facendo firmare un documento in cui si concedeva la vendita dell’immobile. A questi funzionari la gente doveva consegnare tutti i soldi e i beni preziosi e ad ogni casa svuotata seguiva una sorta di marchio all’esterno con il termine ‘pulita’”.

 

2019.02.22 <foto.fb> 31 anni fa prendeva vigore la <google> lotta di liberazione del Nagorno Karabakh (Artsakh). Folle oceaniche in piazza a reclamare giustizia e libertà.

 

2018.09.26 <karabakh> il Primo Ministro dell’Armenia, Nikol Pashynian, alla 73ª Assemblea generale dell’ONU attacca la politica aggressiva e armenofoba dell’Azerbaijan, ribadendo la necessità che il Nagorno Karabakh-Artsakh divenga attore nelle trattative negoziali, mentre l’Azerbaigian mirerebbe ad una soluzione bellica e alla pulizia etnica della regione. Questo uno stralcio del suo discorso sul tema ...

 

↑2016.08.16 L'armeno Artur Aleksanyan ha conquisto a Rio 2016 la medaglia d'oro nella lotta greco romana e ha voluto dedicare la sua vittoria a Robert Abajyan, soldato caduto nella difesa del Nagorno Karabakh durante la guerra dei quattro giorni dello scorso aprile. Lo ha fatto mostrando sotto la tuta, al momento della premiazione, una t-shirt con impresso il volto del giovane eroe armeno.

 

↑2016.07.11 <avvenire>: dal 30/09 al 02/10/2016 Papa Francesco sarà in viaggio in Georgia e Azerbaijan, seconda tranche della sua visita nel Caucaso, iniziata il mese scorso col viaggio di tre giorni in Armenia (24-26 giugno) [CzzC: caro, Papa, preghiamo perché tu riesca anche a far cessare definitivamente la guerra che Azerbaigian muove ai cristiani del Nagorno Karabakh e venga loro riconosciuta l’indipendenza]

 

↑2016.06.27 <avvenire>: video dei momenti più intensi del Papa in Armenia; forte l'appello per la fine di tutti i conflitti che lacerano il mondo: «Riprenda il cammino di riconciliazione tra armeni e turchi e la pace sorga anche nel Nagorno Karabakh»

 

↑2016.05.12 <askanews>: possibile riunione Armenia-Azerbaigian a Vienna la settimana prossima, sotto egida Gruppo Minsk per la tregua [CzzC: preghiamo perché il viaggio del Papa in Armenia dia una scossa ai responsabili delle diplomazie occidentali sulla strada dei diritti umani e dei diritti dei popoli: le nostre diplomazie sono quasi inerti quando siano compromessi i diritti di popolazioni cristiane, pronte a scattare, invece, per le rivendicazioni islamiche, come in Kosovo: là brandirono il principio di autodeterminazione della popolazione islamica contro il principio di intangibilità dei confini della cristiana Serbia e ci trascinarono a bombardare l'europeissima Belgrado; qui brandiscono il principio dei confini dell'islamico Azerbaigian contro il principio di autodeterminazione delle popolazioni cristiane del Nagorno Karabakh. Il criterio appare sempre quello, di compiacere i turco-wahhabiti, applicato cinicamente anche in Siria]

 

↑2016.04.28 <karabakh>: in violazione dell'art.52 della Convenzione di Ginevra, l'Azerbaigian disloca unità militari nelle immediate vicinanze di insediamenti abitativi. [CzzC: stanno desiderando che gli Armeni colpiscano per sbaglio inermi civili Azeri, perché sanno che, mentre l'occidente non si agiterebbe più di tanto se gli Azeri macellassero centinaia di inermi Armeni, basterebbero pochi islamici civili azeri colpiti anche per sbaglio da armi armene per far sì che l'Occidente autorizzi l'invasione azera del Nagorno Karabakh per ritorsione. O sbaglio?]

 

↑2016.04.19 <karabakh>: Junker all’Azerbaigian: “cessate il fuoco!” Il presidente della Commissione Europea risponde così alla deputata azera dell’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa. E le sue parole, accompagnate dagli applausi dei membri, suonano come l’ennesima condanna per l’aggressione al Nagorno Karabakh.

 

↑2016.04.12 <spondasud>: Nagorno Karabakh: Israele vuole fornire più droni killer all’Azerbaigian, secondo una lettera inviata dalla presidente del partito Meretz, Zehava Galon, al ministro della Difesa israeliano Moshe Ya’alon. Nella lettera, Galon chiede che Ya’alon freni la consegna dei droni israeliani a Baku.

 

↑2016.04.10 <sussidiario>: Peggio delle mire dell’Azerbaigian è solo il silenzio dell’ Europa: sempre più paesi si schierano a favore del ricco e armato Azerbaigian sulla disputa.

 

↑2016.04.09 <news.va>: Fr1 a giugno in Armenia, in autunno in Georgia e Azerbaigian [CzzC: è significativo che ci vada accogliendo l'invito dei locali Patriarchi come seguito del ri-abbraccio ecumenico iniziato a Cuba: speriamo che riesca ad evitare che in Nagorno Karabakh altri cristiani siano massacrati da jihadisti infiammati da turco-wahhabiti, che dichiarano di voler ri-pulire quei territori dalle residue millenarie enclave cristiane]

 

↑2016.04.07 <tabloid>: . l’Ambasciatore armeno Ghazaryan: “Azerbaigian e Turchia vogliono forse finire il lavoro iniziato con il genocidio armeno

 

↑2016.04.07 <fb>: lucidissima quest’analisi del Prof Peratoner (esperto di cultura e relazioni in quell’area del Caucaso) sul rischio di un nuovo sterminio di cristiani ordito da chi li vorrebbe epurare da una delle ultime enclavi cristiane in Medio Oriente sopravvissute al genocidio, e pulizia etnica azionate dal montante jihadismo intollerante e terrorista.

 

↑2016.04.06 <euronews>: L’impero offshore del presidente dell’Azerbaigian: al potere dal 2003 Ilham Aliyev ha costruito insieme alla moglie, Mehriban Aliyev, un impero offshore stando alle rivelazioni dei Panama papers.

 

↑2016.04.06 <spondasud>: intelligence russa: Erdogan vuole attaccare l’Armenia: c’è la Turchia di Erdogan dietro la crisi Nagorno Karabakh: egli è schierato con la Repubblica Islamica dell’Azerbaigian che ha di nuovo aperto il fronte nel Nagorno Karabakh con un’azione di guerra che ha causato molte vittime anche tra la popolazione civile armena. Baku nel 1988 aveva promesso di eliminare il cristianesimo dai suoi confini; oggi può contare su circa 3000 mercenari azeri che hanno combattuto per Isis in Siria e in Iraq: rientrati in patria combatterebbero al fianco dell’esercito di Baku, con l’appoggio della Turchia, uno dei principali fornitori di armi e materiale militare ai terroristi islamici del Califfato che nel Medio e Vicino Oriente stanno compiendo un vero e proprio genocidio nei confronti della minoranza cristiana. [CzzC: commento]

 

↑2016.04.06 <karabakh>: prima di oggi il cessate il fuoco firmato sotto egida OCSE il 06/02/1995 era stato generalmente mantenuto, nonostante i tentativi incessanti dell’Azerbaigian di destabilizzare la situazione sulla linea di contatto tra le forze armate della repubblica del NK e l’Azerbaigian. Il NK ha ripetutamente richiamato l’attenzione della comunità internazionale sulle violazioni azere del cessate il fuoco che stavano diventando sempre più minacciose nella loro natura e nella loro scala.

 

↑2016.04.05 <spondasud>: Soldati azeri come i terroristi dell’Isis: mostrano anche su Facebook la testa di un militare armeno (il post.fb è stato cancellato poco dopo.)

 

↑2016.04.03 <post>: oggi l’Armenia controlla circa il 20 per cento del territorio dell’Azerbaijan, tra cui la maggior parte del Nagorno-Karabakh. Allo stesso tempo l’Armenia è ancora condizionata dalla Russia il cui esercito controlla le difese aeree armene, oltre che alcune delle infrastrutture chiave del paese; la Russia aveva dichiarato in passato di essere pronta a fermare un’eventuale invasione dell’Armenia. L’Azerbaijan è appoggiato dalla Turchia e il suo esercito ha un budget superiore all’intera spesa pubblica dell’Armenia.

 

↑2016.04.02 <stampa>: si riaccende la guerra tra Armenia e Azerbaijan. Decine di morti in Nagorno-Karabakh. La diplomazia russa si è già attivata per frenare sia Baku sia Erevan. La Russia da anni è garante della fragile tregua nel Nagorno-Karabakh, ed è molto preoccupata dalla possibilità che il conflitto riesploda proprio adesso, con la crisi ucraina ancora da archiviare, la guerra in Siria e le tensioni con la Turchia. [CzzC: condizionati dall’inciucio con turco-sunniti, US e alleati non riconoscono al NK il diritto di autodeterminazione dei popoli negatogli dagli Azeri filo turchi]

 

↑2016.04.01 <wikip> Nella notte dell'1-2 aprile 2016, nel settore nord orientale della linea di contatto tra la repubblica del Nagorno Karabakh e l'Azerbaijan, alcune unità delle forze armate azere effettuarono attacchi su vasta scala contro la parte armena ... Sotto la guida del capitano Armenak Urfanyan, un numero inferiore di soldati armeni di confine iniziarono ad opporre una pesante resistenza. ... Le forze azere si ritirarono sulle loro posizioni iniziali ma continuarono i bombardamenti. Il capitano Urfanyan ed il mitragliere yazidi-armeno Karam Sloyan furono uccisi. Sloyan fu decapitato e la sua testa mozzata pubblicamente esibita da soldati azeri.

 

↑2008.mm.gg <wikipedia>: il presidente azero Ilham Aliyev dichiara che "il Nagorno-Karabakh non sarà mai indipendente e che questa posizione è sostenuta dai mediatori internazionali [CzzC: i soliti inciuciati con i turco-wahhabiti che abbatteranno Gheddafi?]

 

↑1995.02.06 <karabakh>: accordo trilaterale sul rafforzamento del cessate il fuoco, firmato sotto l’egida dell’OSCE: è la base per le attività dei mediatori di pace al fine di trovare una soluzione giusta e definitiva al conflitto azero-Karabakh.

 

↑1994.05.12 <karabakh>: entra in vigore un accordo di cessate il fuoco, senza termine di scadenza sulla cessazione delle ostilità, firmato da Nagorno Karabakh, Azerbaigian,  e Armenia attraverso la mediazione della Federazione Russa.

 

↑1994.mm.gg <wikipedia>: sospensione della guerra. Rapporti testi tra Armenia e Azerbaigian.

 

↑1993.mm.gg <wikipedia>: le quattro Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (n. 822, 853, 874 e 884) in corso di conflitto parlano di “ritiro delle forze di occupazione dalle aree occupate appartenenti alla Repubblica dell'Azerbaigian”. [CzzC: quindi a favore dell’Azerbaigian? Misconoscendo l’autodeterminazione dei popoli?]

 

↑1992.mm.gg <wikipedia>: Il 31/01/1992 cominciano i bombardamenti azeri sulla neonata repubblica del Nagorno-Karabakh, alla fine della guerra 1994 non è ancora riconosciuta dalla comunità internazionale. L'Azerbaigian lamenta la perdita del suo territorio mente gli armeni rivendicano il principio di autodeterminazione dei popoli.

 

↑1991.12.10 wikipedia>: In base a tale legge del 03/04/1990 della dissolvenda Urss, se all'interno di una repubblica che decideva il distacco dall'Unione vi era una regione autonoma (oblast') questa aveva diritto di scegliere attraverso una libera manifestazione di volontà popolare se seguire o meno la repubblica secessionista nel suo distacco dall'Urss. Il 30 agosto 1991, l'Azerbaigian decise di lasciare l'Unione e diede vita alla repubblica di Azerbaigian. Il 2 settembre il soviet del Nagorno Karabakh decise di non seguire l'Azerbaigian e votò per la costituzione di una nuova entità statale autonoma. Il 26 novembre il Consiglio Supremo dell'Azerbaigian riunito in sessione straordinaria approvò una mozione per l'abolizione dello statuto autonomo del Karabakh ma la Corte Costituzionale sovietica due giorni dopo la respinse in quanto non più materia sulla quale l'Azerbaigian poteva legiferare. Il 10 dicembre 1991 la neonata repubblica del NK Artsakh votò il referendum confermativo al quale fecero seguito le elezioni politiche per il nuovo parlamento.

 

↑1988.07.07 L'orrore di Sumgait: armeni massacrati da Azeri <karabakh> il 7 luglio 1988 il Parlamento Europeo ha adottato la seguente risoluzione: considerato, che il Nagorno Karabakh era storicamente parte dell’Armenia, che attualmente oltre l’80% della sua popolazione è armena, che questa regione fu annessa dalla Azerbaijan nel 1923 e che nel febbraio del 1988 gli armeni hanno sofferto un massacro nella città azera di Sumgait ... continua

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Cristiani fin dal 1° secolo ad opera di sant'Eliseo, tra il VII e l’VIII secolo la regione fu invasa e saccheggiata dagli arabi, poi nel XIII secolo da tartari e mongoli, e nel secolo successivo dai turchi. Con il Trattato di Gulistan del 1813, il Karabakh passò all'Impero Russo.

Dopo la Rivoluzione Russa del 1917, il Karabakh fu inglobato nella Federazione Transcaucasica, che ben presto si divise tra Armenia, Azerbaigian e Georgia. Il territorio del Nagorno Karabakh venne rivendicato sia dagli armeni (che all'epoca costituivano il 98% della popolazione) sia dagli azeri. Dopo la conquista bolscevica del 1920 il territorio (come pure quello del Nakhchivan) venne assegnato, per volere di Stalin all'Azerbaigian e nel 1923 venne creato l'Oblast Autonomo del Nagorno Karabakh.

Con la dissoluzione dell'Unione Sovietica tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta,

fu pattuito con Mosca (10/12/1991) che le ex repubbliche che si sganciavano dal Cremlino avrebbero dovuto rispettare l'autodeterminazione all'indipendenza che fosse stata votata da etnie al loro interno, il che avvenne nel Nagorno Karabakh, ma Baku (e suoi alleati) non riconobbe l'autoproclamata indipendenza della regione, brandendo il principio di intangibilità di confini, a torto perché trattasi di confini che erano stati creati artificialmente dai sovietici in spregio di valenze antropiche, linguistiche e religiose.

- Lamentando l'azerificazione forzata della regione operata da Baku, la locale popolazione armena, con il supporto ideologico e materiale dell'Armenia stessa, cominciò a mobilitarsi per riunire la regione alla madrepatria (guerra 1992-1994). Dalla fine della guerra i rapporti tra Armenia e Azerbaigian sono rimasti tesi: nel 2008, il presidente azero Ilham Aliyev dichiarò che "il Nagorno-Karabakh non sarà mai indipendente ... l'Armenia, deve accettare la realtà": vedi guerra del 2020.