EL SALVADOR: 6,5M ab; La Matanza del 1932; la guerra civile 1980-1992

<wikipedia, google> fiorente agricoltura di piantagione (caffè, cotone, canna da zucchero), ma la maggior parte delle terre è concentrata nelle mani di pochi latifondisti.

Nel 1932 ebbe luogo il massacro di contadini salvadoregni, noto come La Matanza: i militari e la Guardia Nazionale uccisero in circa tre settimane un numero di persone compreso fra 10.000 e 40.000; 4000 membri del PCS, tra cui il leader Farabundo Martí, uccisi durante la rivolta o giustiziati nelle settimane successive. Nel 1980 José Napoleón Duarte con giunta militare divenne presidente. L’opposizione sostenuta dalla Chiesa e dall’ONU chiesero pace e un'assemblea costituente, ma gli USA si opposero fermamente. Nel 1982 vinse le elezioni il maggiore Roberto D'Aubuisson di estrema destra che con i militari torturò, usò anche armi chimiche e procurò l'omicidio dell'arcivescovo Óscar Romero. Il 1992.01.16 terminò ufficialmente la guerra civile ad El Salvador; completa amnistia fu data ai membri dell'ARENA che durante il conflitto interno avevano commesso atrocità e abusi.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 13/10/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Oscar Romero; diritti umani; teologia della liberazione teoglib

 

Il simbolo al centro della bandiera salvadoregna denoterebbe influenze tipiche di vicini persecutori

 

2022.10.12 L'Occidente non è riuscito a convincere l'India a votare in assemblea ONU la condanna della Russia, cosicché, pur aumentata al 46% dal 43% dello scorso marzo la percentuale della popolazione mondiale configurata dai 143 stati a favore della condanna sul totale votante, anche stavolta il "sì" non ha raccolto la maggioranza della popolazione mondiale, essendo mancato il peso degli 1,4 miliardi di abitanti dell'India. <open tgc24> 5 gli stati contrari (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Nicaragua, Siria), 35 gli astenuti, ma alcuni dei 35 stati astenutisi lo scorso marzo ora hanno votato a favore (Angola, Bangladesh, Iraq, Madagascar, Senegal), il Nicaragua contro, El Salvador e Iran non hanno votato; 8 i nuovi astenuti (Eritrea/exContro, Eswatini, Etiopia, Honduras, Lesotho, Thailandia, Togo, Uzbekistan); 10 non hanno votato (Azerbaijan, Burkina Faso, Camerun, Gibuti, El Salvador, Guinea Equatoriale, Iran, Sao Tomè Principe, Turkmenistan, Venezuela)

 

↑2022.03.06 <VT#9p18> non ancora quarantenne Nayib Bukele, che era stato eletto sindaco di Nuevo Cuscatlán e di San Salvador con i sinistri favori del FMLN (Fronte Farabundo Marti) è divenuto presidente di El Salvador il 2019.06.01 con le grazie del GANA: costola della destra: scardinando il sistema bipartitico s'è fatto leader indiscusso: redarguisce bruscamente la stampa democratica, mina l'indipendenza della magistratura, ha introdotto (primo stato al mondo) la criptovaluta come moneta ufficiale; rating del sistema economico? Spazzatura

 

↑2022.03.02 <rainews tg24> ONU condanna la Russia per invasione Ucraina <jpg>: 141 sì, 5 no (Russia, Bielorussia, Corea del Nord, Siria, Eritrea), 35 astenuti: Cina, India, Pakistan, Iran, Iraq, Algeria, Angola, Armenia, Bangladesh, Bolivia, Burundi, Rep.Centrafricana, Congo, El Salvador, Guinea Equatoriale, Cuba, Kazakistan, Kyrgyzstan, Laos, Madagascar, Mali, Mongolia, Mozambico, Namibia, Nicaragua, Senegal, Sudafrica, Sud Sudan, Sri Lanka, Sudan, Tagikistan, Uganda, Tanzania, Vietnam, Zimbabwe [CzzC: non potrei che approvare il voto dell'Italia, ma fa pensare che più della metà degli umani (51,76% senza contare i 5 stati che han votato contro) si astenga dal condannare un'invasione illegale, pur di non farsi equivocare consenziente all'imperialismo dei petroldollari. O più della coscienza poté la bilancia dei pagamenti con Cina e/o Russia?]

 

↑2022.01.19 ascoltando s24h, riassumo dalla presentazione di Francesco Grossetti prof Bocconi. Blockchain e decentralizzazione: si va verso il web3, gestito in modo decentralizzato, anziché, ad esempio, tramite Google; non è dietro l'angolo ma potremmo arrivare a fare a meno dei player ..., continua qui alla data con key El Salvador (bit-bond), Norvegia (tracciamento pesce), bitcoin

 

↑2019.01.06 Giornale <sentire> Il 2018 ha portato a soluzione alcuni casi di violazione dei diritti umani segnalati e seguiti da Amnesty International nel mondo: Saman Naseem /Iran, Yusuf Ruzimuradov /Uzbekistan, Maira Verónica Figueroa /El Salvador, Tadjadine Mahamat Babouri (Mahadine) /Ciad, Anwar Ibrahi /Malaysia, Noura Hussein /Sudan, Otto ex militari condannati in Cile per l'omicidio Víctor Jara, Tep Vanny /Cambogia, Accordo di Escazú /America Latina, Haytham Mohamdeen /Egitto, legge sulle sparizioni forzate /Libano, Denis Cavatassi /Thailandia

 

2018.05.19 <google> santificato Oscar Romero assieme a Paolo VI

 

2015.05.23 <google> beatificato Oscar Romero

 

↑2015.03.24 <vatican>: don Alberto Vitali: Romero martire per “la giustizia del Regno”. Perché si sono attesi 20 anni da quando la causa di beatificazione di mons. Romero arrivò a Roma? ... continua [CzzC: io direi così:  

- - l’agire e il predicare di Romero faceva parte dello svolgimento del suo ministero

- il Regno di Cristo persegue la giustizia, perseguire la giustizia è elemento essenziale per vivere e annunciare la fede;

- Romero fu ucciso per odium contro il suo agire e predicare che vale come odium fidei anche se esecutori e mandanti erano battezzati, così come l’ebreo Gesù fu ucciso da ebrei per il suo agire e predicare.

Ciò preciserei in discernimento della formulazione di don A.Vitali ... continua]

 

↑2015.02.04 <twit> Papa firma decreto: riconosciuto il martirio di Oscar Arnolfo Romero, Arcivescovo di S. Salvador, ucciso in odio alla fede il 24 marzo 1980. <avvenire> ecco la verità storica su un pastore fedele

 

↑2014.12.05 <famigliacristiana>: Il sindaco di San Salvador vuole dedicare una strada al maggiore Roberto d’Aubuisson, il mandante dell’esecuzione dell'allora arcivescovo della città, monsignor Óscar Arnulfo Romero. <vho>: Roberto d’Aubuisson, era uno dei più scellerati diplomati della SOA (School of Americas, istituzione di insegnamenti di trattamenti illegali sui prigionieri; il 40% dei membri del Gabinetto sotto tre dittature sanguinarie del Guatemala erano diplomati SOA)

 

↑2014.11.16 25 anni fa il massacro dei gesuiti a San Salvador; da Radio Vaticana.

25 anni fa, era la notte del 16 novembre 1989, sei gesuiti e due loro collaboratrici venivano trucidati da un gruppo paramilitare presso l’Università Centroamericana di El Salvador. Varie le manifestazioni per ricordare i “martiri dell’Uca” in diverse città della Spagna e a San Salvador. Paolo Ondarza:

E’ la notte del 16 novembre 1989, El Salvador è in piena guerra civile mentre da poco il mondo ha assistito alla caduta del Muro di Berlino, simbolo della Guerra Fredda. I soldati del battaglione anti-guerriglia, addestrato negli Stati Uniti, penetrano nell’Uca, Università Centroamericana, e armati di fucili d’assalto sovietici per far ricadere ogni responsabilità sui ribelli del FMLN, irrompono nella residenza dei padri gesuiti uccidendo a colpi di mitraglietta il rettore, lo spagnolo Ignacio Ellacuría, insieme ai confratelli Ignacio Martin Baro, Segundo Montes, Amando Lopez, Juan Ramon Moreno e il salvadoregno Joaquin Lopez, oltre alla cuoca Elba Julia Ramos e a sua figlia quindicenne Celina Mariceth Ramos. Fu un tentativo di decapitare le “menti pensanti” in un Paese oppresso: padre Ellacuría era temuto come possibile mediatore e i sei sacerdoti erano impegnati nella formazione e nella difesa dei più poveri e dei deboli, nella rivendicazione dei diritti umani e nell’accoglienza dei rifugiati. Dopo la loro morte padre Michael Czerny ne ha raccolto l’eredità dirigendo fino al 1991 l’Istituto per i diritti umani dell’Uca:

 

↑2013.03.24 <ilpost>: Romero prese le distanze dalle forme più estreme della Teoglib: condannò la guerriglia sostenendo che la violenza non era giustificabile, se non in casi estremi. Scrisse che il materialismo marxista era una negazione della dottrina cattolica, ma prese le distanze anche dalle posizioni ferocemente anticomuniste come quelle di vescovi argentini. Nel 1977 venne assassinato a El Salvador Rutilio Grande, un sacerdote gesuita amico personale di Romero, grande esponente della Teologia della Liberazione che aveva a lungo lavorato con i contadini più poveri e aveva duramente criticato il governo militare. L’omicidio colpì profondamente Romero, che tempo dopo disse: «Quando guardai Rutilio che giaceva morto davanti a me pensai: “Se lo hanno ucciso per ciò che faceva, allora io devo seguire il suo stesso sentiero”». ... continua