Leitmotiv L3: DEMOCRATIZZARE la Chiesa quantomeno modo Lutero

sganciare il GREGGE dalla GERARCHIA, addomesticare la Chiesa a quel Cesare cui Martin cedette i beni: allo scopo brandire primato dell’individuo in adultità democratica e dello “stato essenza dell’eticità”: esempi del Leitmotiv L3.

Finirla con i SUDDITI ossequianti il pastore di Roma (fino al B16°) affermare autonomia individuale, laicale, locale (parrocchia e diocesi); pretendere una gestione adulta e democratica sia della struttura sia del Magistero.

[CzzzC: la rivoluzione teologica varata a fine 2023 ha obsoletato questa e le altre pagine L1-L9 che iniziai durante il papato di B16°. Lascio comunque le vecchie note.

Sostengo il primato della coscienza, ma rettamente formata: per una retta formazione non mi basta il confronto con la comunità, è indispensabile anche e prima il confronto con un Magistero responsabile la cui efficacia per il bene comune sia stata provata da milioni di santi in secoli di storia (vedi qui un bel discernimento su libertà di coscienza ed obbedienza al Magistero). Anche le SS e i Kmer rossi avevano una coscienza formata nel confronto con la loro comunità ideologica, suffragata pure da consensi plebiscitari più o meno truccati; analogamente oggi i sanguinari integralisti islamici, ma pure i laicisti nostrani, seppure meno cruenti per ora.

Questa e le altre pagine L1-L9 iniziai durante il papato di B16°, che definiva l’ermeneutica di rottura del CV2° come quella che non di rado si è potuta avvalere della simpatia dei mass-media, e anche di una parte della teologia moderna… ed ha creato confusione rispetto all’ermeneutica del rinnovamento nella continuità: condivisi tale discernimento e lessi il dissenso in titolo come espressione della prima ermeneutica, azionata da sedicenti profeti intentati a protestantizzare i cattolici; ~dieci anni dopo tali profeti ci parrebbero benedetti come precursori della varata rivoluzione teologica, compiacenti i vari teoglib, cadudem, noi siamo chiesa, …, che usa(va)no un frasario a volte singolarmente assonante con quello intonato da Massoni e Valdesi, analogamente intentati:

- Additare i PASTORI "osservanti" come senza cervello AUTONOMO, ubbidienti a una GERARCHIA di potere, adusa a farsi servire più che a servire, capace SOLO DI FAR PIEGARE LA TESTA, resistente a concedere PIU' DEMOCRAZIA, principale novità introdotta dallo SPIRITO del CV2°, disattesa da vescovi e preti incapaci di cogliere i "SEGNI DEI TEMPI", conservatori e ignoranti.

- In parallelo il loro GREGGE CONFORMISTA, papasuccube (dei papi fino a B16°), incapace di opinione, ignaro del PRIMATO DELLA COSCIENZA, vivrebbe ossequiante nella notte della COSCIENZA, maggioranza passiva che alzerebbe la mano solo per approvare, INTEGRALISTI creanti uno SCISMA DI FATTO, peraltro più presenti nei MOVIMENTI ECCLESIALI "osservanti" che nelle PARROCCHIE, queste sì, essenza vera della chiesa perché democratiche.

- Tattica: SGANCIARE IL GREGGE DAL PASTORE DI ROMA:

   - fomentare CHIESE LOCALI AUTONOME, filo Teoglib o patriottiche; “non siamo una filiale di Roma”: elaborare autonome direttive pastorali regionali al livello di Chiese particolari; in IT ricordare che ROMA non è solo il VATICANO e la CEI non è solo il suo Presidente, e AVVENIRE gestito da costui non può essere la voce di tutti i cattolici;

   -  puntare sui cattolici ADULTI e DEMOCRATICI per gestire la chiesa alla maniera dei partiti politici,

   - farla finita con le deleghe in bianco, esaltare la virtù della DISOBBEDIENZA, tributare inni alla disobbedienza. 

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Leitmotiv, coscienza, democrazia, teoglib, cadudem, disobbedienza, SvedoRom,

 

Filo labari massonici

↑2011.10.21 Da questa pagina che inneggia i labari massonici leggiamo:

NOTTE DELLA COSCIENZA che tanta parte della società italiana patisce in questi nostri tempi di cattivo governo, anche per la penosa insipienza di numerosi cattivi maestri, fra i quali si distinguono diversi VESCOVI SARDI...

- oggi, anno 2009, si intona lo spartito dell’inno risorgimentale mameliano per salutare un successore di quello stesso PONTEFICE TEOCRATE che tante teste di uomini in carne ed ossa (come Eluana!) fece rotolare dal patibolo o tanti giovani mandò a morte in combattimenti che mai avrebbero dovuto iniziare!

- passati gli errori brutali del passato in cui il Vangelo era ignoto a chi pur e più pretendeva di averne il monopolio, oggi – per riprendere l’osservazione giovannea – “ne sappiamo di più e meglio” così da poter RELATIVIZZARE TUTTO, ANCHE QUEL MAGISTERO che spesse volte, scappando dal buon senso, rischia di connotarsi in sorprendente AUTOREFERENZIALITÀ.

quei pastori non hanno perso l’occasione per mostrarsi quel che essi sono accusati spesso di essere – semplici funzionari dipendenti e UBBIDIENTI DI UN POTERE COSTITUITO, non pastori con CERVELLO AUTONOMO ed attenti ai cosiddetti “SEGNI DEI TEMPI” di memoria giovannea e paolina ... la maggioranza passiva alza la mano per approvare.

 

↑2009.06.17 Il Concilio di Trento rafforzò la condanna dei duelli: protestanti e massoni ci irrisero come femminucce serve della chiesa di Roma. I protestanti, in particolare, e i liberopensatori, sostenevano che l’aristocrazia italiana fosse stata femminilizzata dal servaggio politico e dall’influsso della Chiesa cattolica.

 

Filo valdesi

2018.05.02 <nev riforma> nel corso della III seduta del XXI Sinodo della Chiesa evangelica luterana in Italia (CELI),conclusosi ieri a Roma, è stato consacrato pastore l’altoatesino Georg Reider, 62 anni, ex sacerdote francescano: motivi del cambiamento? «Essenzialmente tre: il celibato ecclesiastico, la mancanza di democrazia nella gestione della chiesa e il ruolo marginale della donna. Nel percorso che ho descritto fin qui, ad un certo punto ho conosciuto la mia compagna». [CzzC: domenica 06 maggio odo da Culto Evangelico la sua intervista <at 13’42” qui Rai1 o qui.mp3: Lutero fu riformatore scientifico e organizzativo con grandi idee anche per i tempi moderni. Spero che di queste grandi idee il neo-pastore abbia il coraggio di escludere le bestialità che Martin scrisse contro gli ebrei e sulla Messa cattolica, nonché la cessione dei beni ecclesiastici ai prìncipi, ragion per cui lo portarono sugli scudi ed azionarono le guerre di religione]

 

 

Filo catt-adulto-democratici ed ermeneutica di rottura

 

2023.11.06 <giornale> Müller in riferimento a certe prospettive approvate a maggioranza dal Sinodo: non si fanno compromessi sulla fede, “o crediamo nella natura divina di Cristo o no. Tertium non datur”. La Chiesa non può cambiare la dottrina; Jean-Claude Hollerich, relatore del Sinodo sulla sinodalità, si compiace dei voti maggioritari raccolti: “se avessimo risultati simili per l’approvazione di una legge in Parlamento, saremmo molto felici”. Ma questo è un paragone che contraddice dichiarazioni del Papa e dello stesso Hollerich “il Sinodo non è un Parlamento”. I vescovi e anche il Papa non sono il Signore, non sono i proprietari della Chiesa, ma sono solo successori degli apostoli.

 

↑2023.01.01 il giorno dopo la morte di Benedetto XVI leggiamo Vito Mancuso su <quotidiano> rigraffiare il papa emerito perché dopo le sue dimissioni avrebbe dovuto «Non vestirsi più di bianco e non chiamarsi più Papa, per non creare confusione». Sermone di un ex-prete maestro di catechesi confondente. Ieri circa due ore dopo la morte di Benedetto XVI lo udii intervistato da RadioRai: come altri tifosi di dissenso verso il magistero petrino si precisò Martiniano per smarcarsi dai due ultimi defunti papi; ma anche verso papa Francesco non mancò di schizzare in cauda venenum, perché, a suo dire, Fr1 sulla morale sessuale non sarebbe abbastanza progressista rispetto alla chiusura dei predecessori, a partire dalla Humanae vitae di Paolo VI blindata col dogma dell’infallibilità. Aiutami a trovare e linkare qui l’audio.

 

2021.01.07 affascinato dalla testimonianza umana-cristiana di Chiara Lubich non poteva non commuovermi il pregevole docu-film "L'amore vince tutto", ma ritengo che la stessa Chiara avrebbe negletto alcune fiction-deformazioni della realtà, rilevate anche dalla recensione di Cecilia Salizzoni su Vita Trentina #1del7Gen, da cui estraggo: «per far vedere la novità in atto, la fiction forza la rappresentazione del contrasto con la Chiesa, sia la gerarchia Vaticana, sia quella diocesana, dando un ritratto ecclesiale più da fine Ottocento(*) che da metà Novecento, cosa che fa anche nella messa in scena della povertà sociale che rimanda più ai pezotèri del Bellesini che al degrado delle Androne come possono averlo conosciuto le prime focolarine non ancora focolarine» [CzzC: (*) nemmeno nell'Ottocento la Chiesa proibiva la lettura personale del Vangelo, era per l'Antico testamento che voleva interpretazione ecclesiastica, e non del tutto a torto stanti le atrocità del Dio degli eserciti, sterminatore di innocenti]

 

↑2019.09.15 <nbq> pericolo scisma in arrivo dal sinodo tedesco del Card. Reinhard Marx <aska> argomenti quali “potere clericale”, “morale sessuale”, “forma di vita presbiterale” e “donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa” non possono essere oggetto di deliberazioni o decisioni di una Chiesa particolare senza contravvenire quel che è espresso dal Santo Padre nella sua lettera alla Chiesa tedesca <vatic> dello scorso giugno "camminare insieme". <foglio> sinodo “non ecclesiologicamente valido”.

 

↑2019.04.25 <amazon> libro di Stefano Fontana: La nuova Chiesa di Karl Rahner: Il teologo che ha insegnato ad arrendersi al mondo. Oggi Karl Rahner sembra aver vinto: pullulano pastori maestri di dubbio, denigranti quelli che difendessero i cosiddetti “principi non negoziabili”: la rivoluzione di Rahner per una Chiesa democratica, aperta con confini indefiniti, strutturata a partire dalla base, pluralista dal punto di vista teologico, filosofico e dottrinale ... una Chiesa che, senza una verità esclusiva da comunicare, per Rahner deve convertirsi al mondo: dietro questo cattivo assunto c’è solo una cattiva filosofia, che ha in Kant, Hegel e Heidegger i suoi riferimenti. [CzzC: conclusione affrettata a mio avviso; la sincera ricerca filosofica, come quella scientifica, non può essere nemica della fede; dipende da quali comportamenti rinforza o sconsiglia rispetto al bene comune, ai valori/diritti fondamentali dell’uomo]

 

↑2018.02.10 <tempi> R.Marx aveva detto che per quanto riguarda la benedizione delle unioni gay «non ci possono essere delle regole» e ogni sacerdote deve giudicare caso per caso, ma non è quello che insegna la tradizione della Chiesa perché «ci sono delle regole». [CzzC: ci risiamo con i sedicenti profeti progressisti che, invece di attendere un chiarimento dal magistero petrino, approfittano di aspetti dubbi per confondere i fedeli e far passare per ottusi conservatori tradizionalisti i vescovi più prudenti verso la loro pastorale coraggiosa; vorrei sperare che la benedizione, anziché obiettivo, non sia strumento per democratizzare modo protestante i cattolici, costasse allontanarli dagli Ortodossi, meno piacenti agli illuminati]

 

↑2015.02.25 Card. Karl Marx: «non siamo una filiale di Roma: ogni conferenza episcopale deve predicare il Vangelo nel proprio modo originale. Non possiamo aspettare che un sinodo ci dica come dobbiamo modellare qui la cura pastorale del matrimonio e della famiglia». Elaborare autonome direttive pastorali regionali al livello di Chiese particolari. [CzzC: Leitmotiv L3, L9, SvedoRom]

 

2013.11.18 Progressismo adolescenziale come definito da Papa Francesco in S.Marta. <tempi> È come se questi dicessero «siamo progressisti, andiamo con il progresso dove va tutta la gente». Questo è «spirito del progressismo adolescente» che «crede che andare avanti in qualsiasi scelta è meglio che rimanere nelle abitudini della fedeltà». Questo, ha detto papa Francesco, «si chiama apostasia, adulterio», perché si mercanteggia «l’essenziale: la fedeltà al Signore». [CzzC: un certo tipo di progressismo tifa contro la tradizione e/o per il 68ttino vietato vietare, ma il suo principale obiettivo sarebbe la democratizzazione della guida della Chiesa in avversione all’atavico papismo del Magistero Petrino]

 

↑2013.01.07 A seguito delle mie domande sul primato della coscienza individuale (formata nel confronto con la comunità anziché col Magistero) conclamato da VT#44 e VT#45/2012, mi chiama don XY di TN per spiegarmi come tale primato sia teologicamente fondato: mi cita Danielou, che sarebbe stato ostracizzato dalla gerarchia e quel sacerdote tedesco NC che si ribellò ad Hitler sfidando la dissuasione del suo vescovo, perché, disse, a giudicarlo nell’al di là ci sarebbe stato Dio, non Hitler. Replicai così ...

 

↑2013.01.07 traggo da il processo all’Isolotto del 1971.07: parlando delle difficoltà della Chiesa il cardinale Daniélou diceva che vi è oggi nella Chiesa un problema dell’autorità e dell’obbedienza: .... il laicato non è semplicemente il gregge che ubbidisce, come si diceva una volta, ma è la parte più viva e attiva della vita della Chiesa.. . [CzzC: parrebbe quasi un Leitmotiv L3, ma il cardinale che scriveva così allora, avrebbe di che ricredersi oggi, osservando

- come il clima del '68, ispiratore di queste profetiche aperture, abbia fatto vittime innocenti più di quanto abbia guarito infermi

- come i più dissenzienti verso il Magistero petrino

  - siano oggi i più acquiescenti verso gli attacchi della cultura dominante alla libertà religiosa e al diritto all’obiezione di coscienza (cfr Papa discorso oggi al Corpo diplomatico)

  - e sentano le parole “valori non negoziabili” o “radici cristiane” come lo strido del gesso sulla lavagna.

Continua qui su Daniélou]

 

↑2012.11.09 Il primato della coscienza; “formata dove e da chi?” Nella comunità: Gruppo del Vangelo – Trento: lettera aperta all’ARCIVESCOVO: nella vita morale occorre riaffermare il PRIMATO DELLA COSCIENZA; la parola obbedienza può avere oggi risonanze negative; la Chiesa consenta la partecipazione dei laici alla ELABORAZIONE DEL MAGISTERO, senza ostacolare il loro PROTAGONISMO riducendolo a mera collaborazione.

 

↑2011.09.04 traggo dal settimanale diocesano Vita Trentina #34 04/09/2011 pag 38 «Le questioni agitate sono quelle della COMUNIONE ai divorziati risposati … e della gestione collegiale della Chiesa». Poi, il 15/09, leggo su VT#36 che anche altri lettori hanno preso fermamente distanza da questo inno di don Cristelli alla disobbedienza, mentre Grigolli applaudiva e rincarava. Continua qui con primato coscienza individuale, Pfarrer Initiative. [CzzC: il 11/11/2012 il Cardinal Schönborn in merito precisava: chi dichiara di disubbidire non può assumere incarichi di rilievo]

 

↑2012.10.21 AM: sembra che chi dovrebbe servire alla fine risulti sempre il più servito: l'ordine gerarchico, sia civile sia religioso, non si distingue al riguardo; il potere sembra accomunare gli uni e gli altri, facendo solo piegare la testa

 

↑2012.10.15 Sentenze di Padre Bartolomeo Sorge: nella Chesa si decide ancora tutto dall’alto... E come può testimoniare se esorta i fedeli a partecipare all’Eucaristia, e poi ne offusca la trasparenza con cerimonie pompose, abbigliamenti sfarzosi e ornamenti ricchi e preziosi? [CzzC: gli scrivo ponendogli in merito alcune domande].

 

↑2012.04.29 Farla finita con le deleghe in bianco: VTpag24: °Il vaticanista Sandri: “negli aspetti in cui il CV2° ha innovato radicalmente penso che non sia possibile - come pure si fa, a livello ufficiale - sostenere una continuità: tra questi aspetti annotiamo il dovere di rispettare la libertà di coscienza di tutti, lasciando a Dio il giudizio ultimo”. Ribadisce la "necessità di ripensare, teologicamente e concretamente, i ministeri ecclesiali: tutti essi dovrebbero essere aperti a donne e uomini, sposati e non ... sul che non è irrealistico immaginare, prossima, una nuova primavera, che non pioverà dal cielo se ogni fedele si impegna a fare la sua parte. L'epoca delle deleghe in bianco, nella Chiesa romana, dovrebbe essere finita; ora è tempo di responsabile partecipazione".

 

↑2011.09.04 traggo dal settimanale diocesano Vita Trentina #34 04/09/2011 pag 38 «Le questioni agitate sono quelle della COMUNIONE ai divorziati risposati … e della gestione collegiale della Chiesa». Poi, il 15/09, leggo su VT#36 che anche altri lettori hanno preso fermamente distanza da questo inno di don Cristelli alla disobbedienza, mentre Grigolli applaudiva e rincarava. Continua qui con primato coscienza individuale, Pfarrer Initiative, Christoph Schönborn l’anno seguente dopo il Sinodo.

 

↑2011.08.08 dal don Giorgio De Capitani dal <suoSito> come strapazzare un confratello e la struttura ecclesiastica: PRETI dissennati che non usano la testa che eseguono pedissequamente le direttive degli organismi curiali, psicopatici deformati da una religione-ordine e disciplina, solo ritualismo, robaccia di altri tempi; GREGGE ridotto ormai ad una larva, pecorume che finora ha obbedito agli ordini del Pastore-cane da guardia; una GERARCHIA che non porta più nemmeno le mutande tanto è indecente, una gerarchia che ha venduto la coscienza.

 

2010.07.04 <libertself link non più efficace> Il teologo Gennari a Vito Mancuso lo status di pensatore cattolico: negherebbe verità essenziali. Roma. Due giorni fa su Repubblica Vito Mancuso, il teologo cattedratico del San Raffaele di don Luigi Verzé, ha scritto un aspro attacco a Benedetto XVI, reo di aver bacchettato il cardinale Christoph Schönborn e di aver difeso l'''insabbiatore'' Angelo Sodano. Mancuso dice che è ora di smantellare la chiesa-istituzione che copre i preti pedofili e si autoalimenta – la chiesa di Ratzinger - e far posto a un'altra chiesa, quella che sta con le vittime e non può più "mentire", "coprire", "dissimulare", "insabbiare".  Dice Gennari: "Mancuso è lucidamente in una posizione per cui in realtà proprio la chiesa come tale deve finire per dare luogo a una chiesa del tutto nuova, a modo tutto suo" [CzzC: la chiesa come tale sarebbe quella di GP2° e B16°; quella a modo suo sarebbe la democratizzata, di serie cattolici di base e WAC: continua qui]

 

2010.01.13 leggo da noi siamo chiesa: verso la parrocchia del terzo millennio

- don Walter Fiocchi2014: una parrocchia delle comunità di base, che si preoccupa più del bisogni della gente sul territorio che non della vita interiore, con un parroco non gerarca, in una Chiesa non più clericale, non più istituzione archeologica o museale, ma fatta da "cristiani adulti"

don Michele Stabile: gli interventi recenti del magistero enfatizzano il ruolo del ministro ordinato fondandolo sull'Eucaristia, rafforzando nuovamente una visione del ministero in termini di potere gerarchico, clericale, paternalistico, con sacralità dei ministri, con un codice di diritto canonico che varrebbe più della scrittura, con fedeli che hanno bisogno di affidarsi a qualcuno, un clericalismo che confina con l'integralismo; occorre sciogliere il celibato;

- don Paolo Farinella (grondante odio politico): cara Adista, i vescovi non hanno il coraggio di scelte innovative e la maggior parte dei preti è ancora intrisa della teologia della sostituzione, impegnati in processioni, campi estivi e catechismo a scadenza; piani pastorali che servono solo per la vanagloria dei vescovi i quali scelgono persone "use ad ubbidir tacendo", fedeli sudditi acritici del parroco; occorre sciogliere il celibato e dare il sacerdozio alle donne; i movimenti ecclesiali possono essere una maledizione, il parroco non deve appartenervi; condivido l'opzione preferenziale per i poveri.

Continua qui per il testo completo.

 

↑2009.12.11 <Avvenire> Vito Mancuso su "Repubblica", ieri (p1: «La libertà di pensare Dio sfidando la Chiesa»), scrive così: «Perché il cristianesimo possa continuare a vivere in Europa» è necessario «il superamento della convinzione che la verità della fede si misuri sulla conformità al magistero ... [CzzC: caro Mancuso, pur convenendo anch’io con Ratzinger che ritiene «possibile e necessaria una critica a pronunciamenti papali nella misura in cui manca ad essi copertura nella Scrittura e nel Credo», potrebbe esserti utile un riforma diagnostica prima di sciorinare ricette fasulle: se la suddetta tua prescrizione fosse davvero necessaria, non riusciresti a spiegarci come mai ad avere le chiese piene solo per concerti e le facoltà teologiche al tramonto siano più dei cattolici i protestanti, dei quali ti ho sentito dire “spiace che proprio loro, i massimi cultori della parola, finiscano per non capirsi più”, mentre la loro papessa si dimette dopo essere stata fermata per guida alticcia].

 

↑2008.10.19 Notiziario parrocchiale. «Come non pensare, proprio oggi, al concetto di LAICITA', intesa come spazio DI e PER tutti, e alla MISSIONE, intesa prima di tutto come TESTIMONIANZA personale?». Ad AM fa eco dB (ma potrebbe essere sempre la stessa penna) che sullo stesso foglio scrive: «Pacs, crocifissi nelle sedi pubbliche, leggi su aborto o divorzio, finanziamenti alla scuola privata, sistemi di investimento, otto per mille, sono tutti temi dove è necessaria, e da rispettare, la mediazione della COSCIENZA INDIVIDUALE

 

↑2008.09.14 Il cammino verso l'unità - Fulvio Ferrario. Estraggo da audio.mp3: gli anglicani non si sono divisi sui gay a luglio. Qualcuno di altre chiese pensava che una spaccatura degli anglicani sarebbe stata una buona occasione per dire "vedete come si va a finire quando si cercano nuove strade ?". Il VATICANO ha già detto che questa ricerca ostacola lo sviluppo del dialogo ecumenico. Dissensi importanti possono convivere con una ricerca sofferta; quando il vertice decide per tutti è più semplice ma ... obbediente uniformità che alcuni paiono desiderare. [CzzC: assonanza con il Leitmotiv L1 e L3]

 

↑2003.07.gg Scrivo a don Farina un tentativo di correzione fraterna circa sentenze sue e di un setacente don, co-ritenuto profeta da comuni fans, di questo tipo:

-  prevaricazione dell'istituzione, della tradizione imbalsamata, del rito e del dogma, ricerca di visibilità, di potenza;

primato della coscienza e presa di distanza da dogmi e riti secolari;

- quale stato d'animo guida la Chiesa oggi tra l´arroganza (nelle sue varie dosi) e la misericordia (mai sufficientemente vissuta)?

- settori ecclesiali segnati dalla nostalgia per il mito della cristianità e dall’angoscia di fronte al pluralismo religioso del mondo attuale.

 

↑1989.05.15 La lettera dei 63 teologi e studiosi (tra i firmatari anche Paolo Prodi) appare in “il Regno-Attualità” n. 10 di oggi: i punti su cui i contestatori fanno leva per ignorare o ridimensionare l'autorità del Pontefice sono così sintetizzabili ... continua qui notando quante firme dalla scuola di Bologna