KARL RAHNER 1904-1984: pretendere democrazia nella Chiesa, teorizzare la svolta antropologica

teorizzare il «cristianesimo anonimo», marxizzarlo, picconare la teologia neoscolastica, sublimare i teogliboni.

<wikipedia>: fu gesuita e teologo tedesco cattolico. Studiò filosofia e teologia: decisiva si rivelò, per la sua formazione, la partecipazione ai seminari di Martin Heidegger (filonazista antisemita). Nel 1963 Papa Giovanni XXIII lo chiamò fra i teologi del Concilio Vaticano II. Pacifista pro disarmo nucleare, terzomondista in lotta contro lo sfruttamento dei popoli oppressi (con particolare attenzione ai movimenti della teoglib. Di Rahner anche la spinta più dotta per buttare a fine la teologia neoscolastica con

- la valorizzazione del laicato nella Chiesa e con la concessione, ai vescovi di tutto il mondo, di una maggiore libertà d'iniziativa [CzzC: democratizzazione L3];

- la «svolta antropologica» cioè al liberazione del soggetto dall'oggettivismo della teologia scolastica: per Rahner, come per Immanuel Kant, bisogna costituire una teologia dalla filosofia trascendentale che sia autocomprensione dell'essere umano e superare così il divario, creatosi in epoca moderna, tra rivelazione ed esperienza umana (Alcune riserve a questa teoria di Rahner sono state espresse dal collega e amico Hans Urs von Balthasar, secondo il quale «la filosofia trascendentale logora il concetto del reale, dell'oggettivo» e quindi, nella svolta, vi sarebbe il pericolo di una «antropologizzazione» del cristianesimo);

Sua anche la teoria del «cristianesimo anonimo» attraverso cui superare le interpretazioni più restrittive della dottrina della salvezza ottenibile esclusivamente per mezzo della piena comunione con la Chiesa (Extra Ecclesiam nulla salus) [CzzC: come se non sapesse che già il Concilio di Trento insegnava l'antica dottrina - risalente ai tempi di Sant'Ambrogio - del «battesimo di desiderio» secondo la quale chiunque, nel suo autentico indirizzo morale, sia orientato positivamente verso Dio è una persona «giustificata», anche se non ha ancora ricevuto il battesimo];

Precedente a lui, ma da lui molto tifata è la coniugazione di cristianesimo e marxismo per la morale sociale (pur se riconosceva l'inaccettabilità, per il cristiano, di quel comunismo che erige l'ateismo a religione di Stato) «Che i poveri debbano essere trattati in maniera più decente; che non sia lecito opprimere i deboli; che in America Latina vi siano tremende ingiustizie sociali: su questi e simili dati, cristiani e marxisti possono benissimo trovarsi d'accordo» [CzzC: e come non essere d’accordo con questo auspicio? Ma l’accordo si fa in due e difficilmente tra persecutore e perseguitato: lo sa che solo pochi cattolici ingannati da maestri par suo hanno confidato positivamente nell’utopia configurata da quella forma di cristianesimo impazzito che fu il marxismo-leninismo, mentre dai maggiori piloti di quella ideologia vennero persecuzione dei cristiani, genocidi e strage di innocenti? Rahner non poteva sapere dei crimini che quell’ideologia avrebbe commesso anche dopo la sua morte in Nord-Corea, in piazza Tienanmen, coi laogai, ... , ma sapeva benissimo dei milioni di vittime di quell’ideologia con lo stalinismo, delle vessazioni del regime cubano e di analoghe dittature del proletariato, nonché dei Kmer Rossi 9 anni prima della sua morte]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 27/12/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Enzo Bianchi, ermeneutica di rottura, Leitmotiv; rivista Concilium

 

2023.12.23 <settimananews> La benedizione delle coppie gay è stata ammessa possibile da “Fiducia supplicans” anche grazie alla ispirazione del noto teologo tedesco Karl Rahner, che ha sostenuto la possibilità di altre e varie forme di mediazione sacramentale alla luce della sua antropologia trascendentale.

 

↑2022.02.25 <Padre Cavalcoli> L’Osservatore Romano del 22Feb2021 (anno scorso) pubblicava un articolo della filosofa della Gregoriana Giorgia Salatiello dal titolo «Una visione ottimista dell’umano», che è la presentazione del contenuto di un famoso libro di Karl Rahner, Uditori della parola, in occasione dell’80° della sua pubblicazione. Questo libro fu già a suo tempo segnalato dal grande teologo del secolo scorso, Cornelio Fabro, col suo libro «La svolta antropologica di Karl Rahner» (Rusconi, Milano 1974). Il Padre Fabro dimostrò, con la scrupolosità scientifica che caratterizzava la sua straordinaria intelligenza teologica, l’impostura della proposta rahneriana, la quale pretendeva di nascondere il suo sostanziale idealismo hegeliano dell’identità dell’essere col pensiero sotto una veste tomista, falsificando il pensiero dell’Aquinate e presentandolo come fosse un hegeliano, quando è ben noto che se c’è un avversario dell’idealismo per il  suo schietto realismo biblico dell’ipsum esse, questo è proprio San Tommaso d’Aquino.

 

↑2022.01.02 Luigino Bruni usa il pulpito di Avvenire in una maniera che mi fa ancora una volta ringraziare Padre Cavalcoli per la sgamatura di inganni <cavalcoli> Come Luigino è felice nel denunciare l’avarizia, la superbia e lussuria dei preti, altrettanto è infelice nel contestare alla maniera di Lutero e di Rahner il significato del sacrificio di espiazione per la remissione di peccati che caratterizza l’essenza del sacrificio eucaristico e nel sarcasmo di sapore freudiano col quale parla della cancellazione delle colpe nel sacramento della riconciliazione.

 

2021.03.01 <padre cavalcoli> Un Rahner mite agnello? Una presentazione ingannevolmente edulcorata del pensiero rahneriano è apparsa sull'Osservatore Romano del 22 febbraio scorso in occasione dell’80° anniversario della pubblicazione un suo famoso libro: Uditori della parola: Dimensione ignaziana di Mons. Ignazio Sanna e Una visione ottimistica dell’umano di Giorgia Salatiello. Si tratta di un breve schizzo del pensiero rahneriano, che descrive indubbiamente taluni aspetti positivi e si nota uno sforzo di interpretazione benevola in sé buono, ma tutto sommato non riuscito, perché si nota un voler celare ad ogni costo i lati negativi, e questo non è bene, perché il metterli in luce serve a trovare il modo di correggerli.

 

↑2020.09.08 <padre Cavalcoli> Rahnerismo del Papa? Le false affermazioni di Andrea Grillo uno dei teologi modernisti oggi più noti, che si distingue tra l'altro per il suo attacco alla dottrina del matrimonio e della famiglia, denigrando S.Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e testimoni della fede oggi presenti nel collegio cardinalizio, come per esempio i Cardinali Müller, Brandmüller e Burke, nonché i recentemente scomparsi Meisner e Caffarra.

 

2020.05.31 <blog> di Padre Cavalcoli: il Card. Danneels, una volta eletto Papa Francesco, dichiarò pubblicamente che egli, insieme con altri Cardinali di orientamento rahneriano, come il Card. Martini, Lehmann, Kasper, Silvestrini, Murphy O’Connor, Baskys, Van Luyn ed altri, fin dal 1996 aveva preparato l’elezione di Papa Francesco. Ma Per questo non c’è da meravigliarsi se la pastorale di Papa Francesco, può ricordare le idee di Rahner. Tuttavia, è degno di nota che il Papa non ha mai ricordato Rahner e nel Magistero di Papa Francesco, nonostante l’ambiguità di certe sue espressioni, non è mai possibile riscontrare traccia delle eresie di Rahner.

 

2020.05.31 <blog> di Padre Cavalcoli: Bianchi è il maggior esponente del rahnerismo popolare, di quel cristianesimo buonista, laicista, naturalista, liberale ed edonista, senza peccato originale o sacrifici espiativi, senza gerarchie ecclesiastiche col Papa come semplice capo religioso come tutti gli altri, che piace ai non-cattolici, protestanti, musulmani, massoni, ... [CzzC: piace al mainstream e allo spirito del mondo] Come reagiranno adesso i modernisti dopo che il Papa l’ha fatto allontanare da Bose?

 

 

↑2020.02.13 apprezzo questa chiarezza di p.Cavalcoli <p.cavalcoli> Pregi e difetti dell’Esortazione postsinodale "Querida Amazonia": riassumo alcuni pregi:

- Si prescrive un’evangelizzazione ed una liturgia inculturate, si condannano i soprusi fatti agli indigeni e alle risorse naturali dell’Amazzonia

- Si auspica un maggior impegno evangelizzatore dei laici, in particolare delle donne.

- Si condanna implicitamente la falsa concezione rahneriana e schillebeeckxiana del sacerdozio, come semplice «presidenza della comunità», carica scelta dalla comunità, accessibile ad ogni battezzato, comprese le donne (protestantizzazione).

Riassumo difetti ... continua

 

↑2019.12.03 nel dare l’addio a Johann Baptist Metz <avvenire> lo ricorda come fautore del dialogo pubblico tra Habermas e Ratzinger a Monaco nel 2004, lo definisce "padre" della Teologia politica” e lo annovera tra i veri “padri nobili” fondatori della rivista internazionale di teologia “Concilium” assieme a uomini del rango di Karl Rahner, Yves Congar, Edward Schillebeeckx, Hans Küng e Gustavo Gutiérrez [CzzC: modestamente alimento la mia fede cristiana grazie a santi padri che mi parrebbero più meritevoli del termine nobiltà; e nel discernimento delle qui indicate nobiltà mi faccio aiutare, ad esempio, da padre Cavalcoli: fare chiarezza sulle quattro cristologie eretiche Rahner, Kasper, Schillebeeckx, Teilhard de Chardin]

 

2019.06.07 La questione del desiderio di vedere Dio e la potenza obbedienziale. Un testo di Tomas Tyn introdotto da Padre Cavalcoli: Rahner fa una fittizia distinzione fra teismo trascendentale e teismo categoriale, per cui uno resta teista in senso trascendentale, anche se è ateo a livello categoriale. [CzzC: sarebbe come dire che nessuno sceglie contro Dio, perché Dio sarebbe oggetto di un’«opzione fondamentale», che coincide con la stessa essenza dell’uomo. È come dire che il peccato non esiste.]

 

↑2019.04.25 <amazon> libro di Stefano Fontana: La nuova Chiesa di Karl Rahner: Il teologo che ha insegnato ad arrendersi al mondo. Oggi Karl Rahner sembra aver vinto: pullulano pastori maestri di dubbio, denigranti quelli che difendessero i cosiddetti “principi non negoziabili”: la rivoluzione di Rahner per una Chiesa democratica, aperta con confini indefiniti, strutturata a partire dalla base, pluralista dal punto di vista teologico, filosofico e dottrinale ... una Chiesa che, senza una verità esclusiva da comunicare, per Rahner deve convertirsi al mondo: dietro questo cattivo assunto c’è solo una cattiva filosofia, che ha in Kant, Hegel e Heidegger i suoi riferimenti. [CzzC: conclusione affrettata a mio avviso; la sincera ricerca filosofica, come quella scientifica, non può essere nemica della fede; dipende da quali comportamenti rinforza o sconsiglia rispetto al bene comune, ai valori/diritti fondamentali dell’uomo]

 

↑2018.01.09 <isoladipat>: Nel suo libro "come la chiesa finì" AMV immagina un futuro nel quale la Chiesa, per una cattiva interpretazione del rinnovamento e sotto la pressione della massoneria subirà il compimento del processo di «auto-demolizione», come lo chiamava il Beato Paolo VI, in omologazione al mondo, sotto il pretesto del «dialogo col mondo» e dell’ «immersione nel mondo». Come paradigma di questa operazione dissolvente, Valli avrebbe potuto richiamare Rahner o Schillebeeckx o la Teoglib o il teilhardismo o la “religione globale” inventata dalla massoneria. Invece sceglie il progetto di Marcione, eretico del II secolo, cogliendone l’enorme seducente attualità. [CzzC: il rischio c’è, ma Fr1 ha anche il merito di smontare la maschera di intolleranza]

 

↑2016.10.21 <cavalcoli/fb>: come B16 commenta il modo argomentativo del Rahner per la cui amicizia co-firmò la lettera sulla ipotetica abolizione del celibato dei preti: “era un tipico testo alla Rahner, formulato attraverso un intrico di frasi affermative e negative, che si poteva interpretare sia in un senso sia nell'altro

 

↑2016.04.04 cito Rahner ommentando <corriere 16/03/2016> Centralità della misericordia: Benedetto loda Francesco, con anche cenni alla giustizia divina, penitenza e conversione, dottrina della giustificazione, pluralismo delle vie di salvezza

 

↑2015.09.03 <patmos>: Karl Rahner tra sociologismi, teologismi ed eresie: la teoria dei “cristiani anonimi – lectio magistralis di Giovanni Cavalcoli. Tra le varie “teorie” del gesuita tedesco Karl Rahner, una tra le più conosciute è quella dei “cristiani anonimi”. Una teoria ambigua che se letta e applicata potrebbe portare alla vera e propria vanificazione dell’intero mistero della redenzione. [CzzC: chiedo ad un amico che segnale a patmos che la presenza/assenza della data dei singoli post è uno dei criteri di valutazione della credibilità di un sito]

 

↑2014.07.01 <Effedieffe.com> la teologia papale, tentativo di ricostruzione congetturale; qui in pdf. «La rivista internazionale di teologia Concilium ha dedicato il suo ultimo numero al tema: Dall’“anathema sit” al “Chi sono io per giudicare?”», a partire dalla famosa frase di Papa Francesco sull’omosessualità. Gli autori «ritengono che le formule e i dogmi non possono comprendere l’evoluzione storica, ma ogni problema vada collocato nel suo contesto storico e sociopolitico. Il concetto di ortodossia va superato, o quanto meno ridimensionato, perché, viene utilizzato come “punto di riferimento per soffocare la libertà di pensiero e come arma per sorvegliare e punire”... Essi definiscono l’ortodossia come “una violenza metafisica. Al primato della dottrina va sostituito quello della prassi pastorale …» (Concilium, 2/2014, p. 11), rivista fondata da Karl Rahner , Hans Küng e Congar, «a cui collaborano più di 500 teologi di tutto il mondo». Leonardo Paris è direttore della edizione italiana. Mio commento qui alla data.

 

↑2014.04.10 Il cristiano è colui che osa credere che dietro le tenebre brilli la luce eterna. [CzzC: spiace che perfino certe pagine diocesane nell’introdurre la Pasqua 2014, per definire chi sia il cristiano non trovino di meglio che queste parole di Karl Rahner nelle quali faccio fatica a vedere il volto del Salvatore crocifisso e risorto]

 

↑2014.04.07 Un giudizio da opposta tifoseria: “Dopo che nel corso degli ultimi cinquant’anni il dogma è stato fatto a pezzi dall’ascia dei Rahner e degli Schillebeeckx, per poi seguire appresso con la dispersione dei brandelli sezionati per opera del prolifico esercito dei loro nipotini ideologici, la situazione odierna è quella di una Chiesa nella quale una non meglio precisata “dottrina” antropocentrica si è andata sostituendo a quella cristocentrica.” [CzzC: linguaggio da opposta tifoseria, ma l’articolo da cui l’ho tratto potrebbe aiutare nel discernimento]

 

↑2013.11.20 Primato della coscienza individuale? La coscienza personale è descritta da Rahner nella Fatica di credere in termini che hanno fatto scuola: “Chiunque segue la propria coscienza, sia che ritenga di dover essere cristiano oppure non-cristiano, sia che ritenga di dover essere ateo oppure credente, un tale individuo è accetto e accettato da Dio e può conseguire quella vita eterna che nella nostra fede cristiana noi confessiamo come fine di tutti gli uomini”. [CzzC: mi pareva che il Catechismo dicesse che la coscienza dovesse essere rettamente formata, e non solo nel confronto con la comunità, ma nel confronto con una guida Magistrale; credo che anche Stalin, Mao e Pol Pot nella loro coscienza individuale formata nel confronto col collettivo del partito fossero convinti che il loro massacro di innocenti producesse bene comune maggiore che evitandolo, ma, siccome confesso che esiste la suddetta vita eterna, quando arriverò alla sua porta confido di non essere spedito in loro compagnia]. In altre parole: la giustificazione, l’unione e la comunione con Dio, la possibilità di raggiungere la vita eterna, tutto ciò incontra un ostacolo solo nella cattiva coscienza di un uomo”. Posto davanti al Vangelo, un pensiero simile non può che rifuggire il cogente rigore del “Denzinger”, e della Chiesa. Ma la fede cattolica non può risolversi nel semplice incontro personale con il Vangelo. La guerra al “Denzinger” viene da lontano. Non a caso Rahner spiega che «gli enunciati della fede tradizionale sono inadeguati, in buona parte, per lo meno per quanto concerne ciò che è necessario prima di ogni altra cosa: l’annuncio della fede (…) Proposizioni come “vi sono tre persone in Dio”, “noi siamo salvati dal sangue di Gesù Cristo” sono puramente e semplicemente incomprensibili per un uomo moderno (…) esse fanno la stessa impressione della pura mitologia di una religione del tempo passato».

 

2013.01.18 rispondo al commento di un’amica su questa meditazione di K.Rahner sul Natale intitolata “La verità inverosimile”. L’amica: «in tutta questa “meditazione” non trovo il vero motivo per cui il Figlio di Dio sia venuto su questa terra”. Rispondo: tranquilla, in gran parte questa meditazione mi pare arricchente: forse il "vero motivo" che cerchi è difficile trovare per l'impronta protestante del testo che rapporta l'individuo con il Natale, dimenticando che Cristo non si è limitato ad una relazione individuale, ma ha generato un popolo-Chiesa con una guida ben precisa, che non di rado Rahner contesta ...

 

↑2012.11.15 Cristelli su VT: “il Concilio è stato salutato dal grande teologo Karl Rahner come primavera della Chiesa. Lo stesso teologo però, vent'anni dopo, intitolava il suo intervento “L'inverno della Chiesa”. [CzzC: “inverno dell’ecumene” tipico ritornello in L1, ma a Rahner piacciono anche altri Leitmotiv, ad es L3]

 

↑2009.12.31 Un sacerdote dice: «Rahner fu certamente un teologo di moda, ma forse non altrettanto certamente un teologo ortodosso; anche se migliaia di cattolici, vescovi compresi, forse papi e, nel mio piccolo, anch’io, abbiamo letto e studiato (direi ahimè) Rahner cavandone ora luce (poca), ora stimoli, ora dubbi, tanti dubbi... qualcuno (solo qualcuno?) seminato per mero narcisismo culturale».

G.Gennari gli risponde: «Che Rahner sia stato un teologo discusso e discutibile, è fuori discussione, come ogni altro teologo, ma sostenere che neghi la fede significherebbe dare quantomeno dell’imprudente a tutti coloro con i quali ha lavorato e scritto, compreso un certo Joseph Ratzinger che ha collaborato con lui per anni e anni».

 

↑2005.03.28 trassi da Paginecattoliche (TotusTuus) Il dissenso verso la Sede Apostolica in Italia. L’Istruzione sulla vocazione ecclesiale del teologo, emanata il 24 maggio 1990 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede con l’approvazione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ([1]), venne pubblicata negli anni di massima contestazione e dissenso verso il Magistero. [CzzC: continua qui con riferimenti anche a Hans Kung, Karl Rahner, Pax Christi, P. David Maria Turoldo Documento dei sessantatre firmato anche da Enzo Bianchi, Alberto Melloni e Paolo Prodi; citazioni di Adista]