TIENANMEN 4 giugno 1989, vigliacca criminalità di un regime stragista di inermi

<wikipedia>: «La sera del 3 giugno 1989 ero nel cortile di casa insieme ai miei familiari quando udii una fitta sparatoria. La tragedia che avrebbe sconvolto il mondo stava iniziando» (Zhao Ziyang, da Prisoner of the State: The Secret Journal of Premier Zhao Ziyang)

<anniversario> 30 anni fa la strage (foto)

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Pagine correlate: capicomunismo, libertà religiosa, laogai

 

2019.06.04 <bitterw> di M.Introvigne: una Tienanmen globale: ricordare non basta; la persecuzione continua in Cina.

 

↑2019.05.31 <tempi> Tienanmen. Il massacro nei documenti cinesi: «Minimo 10 mila morti»; la verità sul 4 giugno 1989 in un documento britannico declassificato nel 2017 (fonte: il Consiglio di Stato cinese): «Carri armati sui civili a 65 km orari; ragazze trafitte con le baionette; mille sopravvissuti falciati dalle mitragliatrici» [CzzC: la vigliaccheria di un regime che sa di poter impunemente massacrare inermi; poi Hong Kong? Poi toccherà a Taiwan?]

 

↑2013.05.30 Xiaobo: elegie per Tienanmen. Quella sedia rimasta vuota alla cerimonia di consegna del Nobel per la pace del 2010 continua a rappresentare un simbolo eloquente della repressione del dissenso in Cina.

 

↑2009.06.04 <adige>: Tienanmen? Oggi e’ anche peggio. Harry Wu, rifugiato negli Usa: «In Cina la repressione contro ogni dissenso è aumentata». La mattina del 4 giugno 1989, in Piazza Tienanmen a Pechino, i morti si contavano a migliaia, in maggioranza studenti. Vent’anni dopo il governo di Pechino ... continua