Conciliaristi dell'ERMENEUTICA di ROTTURA/DISCONTINUITÀ si scagliano contro ...

si scagliano contro l’ermeneutica del CV2° detta della riforma nella continuità.

Il valore del CV2° dipende dalla sua giusta interpretazione: DUE ERMENEUTICHE CONTRARIE si sono trovate a confronto e hanno litigato disse Benedetto XVI. Notevole afflato all’ermeneutica di rottura viene in Italia dalla scuola di Bologna (con Alberigo, Melloni &C). Vedi SvedoRom; vidi Credo Ecclesiam (non più accessibile).

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: dissenso denigrante; due ermeneutiche; spirito del CV2°; il concilio dei media; lettera dei 63, noi siamo chiesa, cattolici di base; rivista Concilium, il Regno

 

2024.02.21 <google stampa repubbl> monito del cardinale Schönborn sul sinodo riformista di Germania «i vescovi tedeschi devono chiedersi seriamente se vogliono davvero lasciare la comunione con e sotto il Papa o piuttosto accettarla lealmente. Rifiutarsi di cedere sarebbe un'obstinatio – un chiaro segno di uno scisma che nessuno può desiderare». [CzzC: pensavamo che la Fiducia Supplicans, sdoganando le benedizioni gay, avesse placato la sete di rottura di quei vescovi; pare che gli illuminati di quell’area, culla delle rivoluzioni, non siano inclini ad accettare la comunione con lealtà e umiltà come invece han fatto i vescovi africani accusati di immaturità: preghiamo per parare il Διάβολος, che potrebbe avvalersi anche di sedicenti profeti].

 

↑2023.06.28 <yt♫ fb> Gesù nella storia e questioni di bioetica Movimento per la Vita Francesco Agnoli e Pino Morandini in casa natale Rosmini: oggi la direzione è più nello stesso o contrario verso?

 

↑2023.03.06 il Papa emerito in riferimento ai suoi nemici tedeschi «contro di me un vociare assassino»; commenti di Padre Cavalcoli (1/4), (2/4), (3/4), (4/4)

 

↑2021.06.16 Trovo appropriate le parole di Walter Ksper sul sinodo tedesco: neomodernismo, germanismo, perdita di identità, confusione linguistica; leggo come conferma di opportunità del suddetto intervento il fatto che il teologo iperprogressista Andrea Grillo su <settimananews> definisca inappropriate quelle parole. <iltimone> anche Kasper giudicherebbe il sinodo tedesco un tentativo di reinventare la Chiesa.

 

2021.06.04 <vaticannews> l cardinale Reinhard Marx si "dimette" per il fallimento della Chiesa nella lotta alla pedofilia. <ilgiornale> la riforma del VI libro del diritto canonico, che esclude l'eventualità di ordinare "sacerdotesse", era stata annunciata il giorno prima della "ritirata" di Marx. Ricordiamo che Fr1, mentre iniziava il Sinodo tedesco che quell'eventualità contemplerebbe assieme alla benedizione delle coppie lgbt, aveva scritto 2019.06.29 una lettera al popolo tedesco sulla tentazione dei cambiamenti “rammendi” destinati ad una revisione "rivoluzionaria" della dottrina cristiana.

 

↑2021.02.11 <askanews infoc google> L’arcivescovo di Parigi Michel Aupetit chiude la comunità autoproclamatasi “una Chiesa aperta dove ogni domenica viene celebrata una messa (in presenza e web) con molta creatività liturgica in collegialità tra laici, preti, omosessuali, risposati, sbandati, vista con una certa freddezza da diversi arcivescovi che si sono succeduti dopo il card. Francois Marty sotto i cui auspici era nata nel 1975 sullo spirito del CV2°. Monsignor Aupetit aveva inviato nel 2019 un sacerdote, padre Alexandre Denis, che però è stato “costretto a lasciare la sua missione dinanzi alla violenza degli attacchi di cui è stato oggetto”. <liberation> la sinistra cattolica rischia di perdere il suo bastione parigino <koinonia-online> apr2021 la comunità manda una lettera a Papa Fr1.

 

2021.01.11 <vatican agensir google> papa Fr1 con motu proprio cambia il Codice di Diritto canonico rendendo istituzionale quanto già avviene per prassi: l’accesso delle laiche al servizio della Parola (lettorato) e dell’altare (accolitato). Alberto Melloni twittai ministeri istituiti non eran più ordini minori da  "Ministeria quaedam" di Paolo VI, 1972. Sono di fatto esercitati da donne dal 1964... Temo che il punto del motu proprio fosse ridire il no (o nein) di all'ordinazione delle battezzate». [CzzC: il Melloni ha twittato la sua ermeneutica di rottura con un "Temo" che la firma e con un "nein" allusivo a quel Ratzinger che ispirò la ferma chiarezza di Gp2 in materia]

 

↑2020.10.17 <blog di Cavalcoli> Alberto Melloni è un noto storico modernista contemporaneo, continuatore della Scuola di Bologna di storia del cristianesimo e della Chiesa fondata da Giuseppe Alberigo, la cui impostazione ermeneutica va d'accordo con lo storicismo di Wilhelm Dilthey, erede di Hegel, per il quale non esiste una verità assoluta, eterna e indipendente dagli eventi della storia: la verità sarebbe relativa al mutare dei tempi e delle circostanze storiche o, come si dice, veritas filia temporis.

 

↑2020.09.05 Antonio Spadaro su <civiltacatt> si chiede se è ancora attiva la spinta propulsiva del pontificato di Fr1 [CzzC: rimando a Cavalcoli per adeguato discernimento sulla grossolanità del suddetto interrogativo retorico, che mi fa ricordare l'«indietro tutta» di un altro tifoso dell'ermeneutica di rottura; domenica 6 udivo Spadaro a Radio1 poco prima dell'Angelus e dissi a NC: scommetto che invocherà il sinodo dell'Amazzonia; indovinai. Non ti parrebbe deluso che quel sinodo non abbia ancora indotto Fr1 a sacerdotare matrimoniati e a lasciar matrimoniare sacerdoti (magari come tappa propedeutica alle donne vescovo)?]

 

2020.06.11 <oggi> il giallo di Bose: Enzo Bianchi cacciato da chi? «Enzo Bianchi ha un ruolo nella diplomazia internazionale della Chiesa, per il suo legame con ortodossi, protestanti e luterani» spiega un teologo. Fratelli coltelli? Secondo alcuni progressisti il Papa starebbe perdendo potere in Curia: «Mette le firme, ma non riesce più a governare la barca di Pietro», si dice. Il gesuita padre Sorge gli consiglia "di fare le valigie" [CzzC: da quando Fr1 ha tirato il freno su preti sposati e donne prete, gli ermeneuti di rottura accusano Fr1 di "indietro tutta".]

 

2020.02.18 Alla domanda «ma Benedetto XVI non avrebbe fatto meglio a non dimettersi, visto quanti ancora lo preferirebbero?» rispondo che prego affinché Fr1 non abbia a soffrire per pericoli di lacerazione azionati dalla stessa parte che li minacciò contro B16°, mentre non lo vedrei correre rischi di disobbedienza da parte dei fedeli che hanno ancora a cuore il magistero del predecessore. Per dettagliare la risposta partirei da oggi anziché dal 2013. Il mainstream dava quasi per scontato che Papa Francesco avrebbe sdoganato i preti sposati con l'attesa esortazione apostolica post sinodale, ed invece pare che non abbia ritenuto ancora maturi i tempi a prescindere dalla sua personale propensione. Già criticato dai cosiddetti integralisti tradizionalisti, ora Fr1 rischia di perdere le simpatie dell'ala opposta: quale? continua

 

2019.02.11 col suo “Manifesto della fede” <nbq> il Card Müller tenta di rimediare alla confusione nell’insegnamento della fede lamentata da non pochi cattolici, ma <cittadella>, invoca il card. Kasper e la stessa Amoris Laetitia per definire “meschine” le considerazioni di Müller «dietro una maschera di durezza, quanto espresso dal Card. Müller tradisce una paura e una fragilità davvero preoccupanti, che non fanno onore né al pastore, troppo indifferente e insensibile, né al teologo, troppo rozzo e gravemente impreciso ... E la fede, anziché essere “manifestata”, viene “ridotta a manifesto”, a “slogan rassicurante”, ad “assicurazione sulla vita”. Persino il Catechismo vi appare irriconoscibile» [CzzC: forse Müller eccede in tradizionalismo, ma la gravità di certi epiteti mi pare assonante con alcuni Leitmotiv dei laceratori ermeneuti di rottura BO-scolarizzati]

 

↑2017.10.13 <agensir> Centenario ultima apparizione di Fatima. Leggo da fb e trovo su <tempi>: dopo essersi schierato a favore di divorzio e aborto, il frate servita (e poeta) David Maria Turoldo, sulla piazza del valtellinese santuario mariano di Tirano, con un gesto eclatante, «per indicare che col Concilio tutto si rinnova - così racconta lo scrittore toscano Tito Casiniha spezzato la corona del Rosario». Proprio quel Rosario («salterio dei poveri e compendio di tutto il vangelo» secondo le parole di Pio XII) che è la preghiera che sta maggiormente a cuore alla Madonna, se è vero che a Lourdes e a Fatima è apparsa con il Rosario in mano chiedendone la recita.

 

↑2015.12.31 Alberto Melloni brandisce l'ermeneutica di rottura anche in allusione al sinodo: <bussolaq>: «Negli ultimi due secoli la chiesa delle condanne aveva rinunciato alla via dell’annuncio per condannare tutto — la modernità borghese, il liberalismo, il capitalismo, il comunismo, la cultura dei diritti, eccetera»: così Melloni sul Corriere della Sera 28/12 tra tante belle parole infila come fetta avvelenata l'intento di dimostrare come nella Chiesa sia in atto una rivoluzione che taglia drasticamente con il passato grazie al pontificato di Fr1 come fosse unanuova Chiesa[CzzC: non escluderei che la fregola di ermeneutica di rottura premiata anche da illuminati milioni possa subire qualche gelata da Fr1, ... continua]

 

↑2015.11.10 Paolo 6° soffriva come B16° per lo sfacelo della Chiesa indotto dalla condiscendenza al secolarismo: di Paolo VI, che fu artefice del CV2°, nemmeno gli ermeneuti di rottura denigratori di GP2° e B16° dicono che fosse un traditore del CV2°: eppure vedi qui l’assonanza di preoccupazione e sofferenza di Paolo VI e B16° a distanza di 35 anni per questa chiesa alla deriva verso un secolarismo di facile simpatia alla cultura dominante, quello che Fr1 chiamerebbe progressismo adolescenziale: altro che un facile volemose bene senza eterne contrapposizioni

 

↑2015.07.17 <laNazione>: dopo 60 anni chiude il Regno assieme a "settimana" e "Musica e assemblea". [CzzC: falso annuncio: il Regno non chiuderà. Riguardo a tale rivista appresi di assonanze in ermeneutica di rottura di alcune pagine dehoniane da alcuni membri del mio CPP ante 2010: me le riportavano plaudenti come profetiche; diedero protestanti e laceranti dimissioni nel 2013]

 

↑2015.03.18 <M.Introvigne>: Papa Francesco definì il vescovo Agostino Marchetto «il migliore ermeneuta» del Cv2°: egli  mise le premesse della formula di Benedetto XVI «ermeneutica della riforma nella continuità», attraverso la critica sistematica della cosiddetta scuola di Bologna, cioè dell'interpretazione del Concilio in termini di discontinuità e di rottura rispetto al Magistero preconciliare.

 

↑2015.02.04 Se non fosse per quanto mi è simpatico il “Lupus in pagina”, mi parrebbe bacato da sessantonite e da ermeneutica di rottura il Gianni Gennari che graffia il cardinal Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura Apostolica su <lastampa> «se Burke non vuole le “chierichette”». Egli parrebbe usare un noto stratagemma dei potentati (criminalizzare) per opporre il Cardinale (che cura gli insegnamenti della Chiesa contrastando teologicamente le mode mondane) al pensiero femminista, abusando dell’adusa propaganda progressista accusante la Chiesa di essere misogina, magari per imporre un'uguaglianza masso-illuminata. [CzzC: peraltro non condivido tutte le argomentazioni di <corrispondenzaromana>, perché chi negligesse le chierichette per far servire solo i chierichetti potrebbe dispiacere a Gesù, che nel “lasciate che i pargoli vengano a me” non intendeva certamente solo i maschietti; peraltro il peggio per i lettori di Avvenire sarebbe che Gennari tornasse simpatico a Micromega come quando scriveva su Paese Sera e Jesus]

 

↑2013.01.26 <noisiamochiesa>: Marinella Perroni per un pensiero teologico Gender-free: solo attraverso le donne passa la de-clericalizzazione del pensiero teologico e della pratica della teologia; solo dalle donne le nostre chiese possono aspettarsi apertura verso il futuro. Per quanto mi riguarda, lasciare la presidenza non significa in nessun modo smettere di adoperarmi perché la causa delle donne incroci la teologia e la teologia faccia propria la causa delle donne. Insieme a tutte voi, con la stessa passione. [CzzC: non stupisce il gaudio di noi siamo chiesa e dei nostrani relativi tifosi; c’è del buono per quanto si possa valorizzare ancor più il femminile della Chiesa, ma temo che a certi illuminati dell’ermeneutica di rottura poco interessi ciò se non si conquistasse il l’episcopato per le donne; spero che si appaghino per la prossima decadenza del celibato per i preti]

 

↑2012.05.25 Il Papa alla 64ª assemblea generale della CEI: «ascoltare il Concilio (non nell’ottica di un’inaccettabile ERMENEUTICA DELLA DISCONTINUITÀ E DELLA ROTTURA, ma di un’ermeneutica della continuità e della riforma) costituisce la strada per individuare le modalità con cui la Chiesa può offrire una risposta significativa alle grandi trasformazioni sociali e culturali del nostro tempo, che hanno conseguenze visibili anche sulla dimensione religiosa».

 

↑2012.05.21 Lo spirito del Concilio continua a soffiare (di Silvano Bert): alla storia di Alberigo la curia romana anteporrebbe la storia dei «tradizionalisti che annacquano la svolta del CV2° in una linea di continuità col CV1°»

 

↑2012.04.05 Il Papa alla Messa crismale: «Ordinare le donne? Non siamo autorizzati». Sullo sfondo, c’è il discorso che pronunciò il 24 settembre a Friburgo, uno dei momenti decisivi del pontificato: «La vera crisi della Chiesa nel mondo occidentale è una crisi di fede», disse. «Se non arriveremo a un vero rinnovamento della fede, tutta la riforma strutturale resterà inefficace». E’ esplicito il riferimento di Benedetto XVI alla Pfarrer-Initiative (l’«iniziativa dei parroci» 19/06/2011 Austria): «Di recente, un gruppo di sacerdoti in un Paese europeo ha pubblicato un appello alla disobbedienza, portando al tempo stesso anche esempi concreti di come possa esprimersi questa disobbedienza, che dovrebbe ignorare addirittura decisioni definitive del Magistero – ad esempio nella questione circa l’ordinazione delle donne, in merito alla quale il beato Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato in maniera irrevocabile che la Chiesa, al riguardo, non ha avuto alcuna autorizzazione da parte del Signore». E il leader dei preti 'ribelli' austriaci, monsignor Helmut Schüller, si è dichiarato soddisfatto dell'omelia.

 

↑2011.06.19 Pfarrer-Initiative, chiamata alla DISUBBIDIENZA, l’«iniziativa dei parroci» in Austria raccoglie le firme di quasi 400 preti e rimbalza in Irlanda e Usa, Francia e Germania, Slovacchia e Belgio: considerato «il rifiuto di Roma di una riforma della Chiesa da tempo necessaria e l’inattività dei nostri vescovi», i firmatari sostengono tra l’altro le donne prete, contestano l’obbligo del celibato, considerano la possibilità di «un’Eucarestia senza prete», scrivono che non rifiuteranno la comunione a divorziati-risposati e «membri di altre chiese cristiane».

 

↑2011.04.01 la rivista PROTESTANTESIMO pubblicata dalla facoltà Valdese intenderebbe dimostrare che il CV2° fu una rottura non una riforma nella continuità

 

↑2011.03.15 Gruppi di iniziativa (aggregazione) sedicenti "per una chiesa più umana" o "noi siamo chiesa" ci informano delle PROTESTE «che abbiamo fatto negli ultimi 10 anni».

 

↑2008.10.28 Per una ripresa del Concilio vaticano II: iniziativa promossa da un centinaio di cristiani “conciliari” su impulso di Luigi Pedrazzi e degli amici della “Rosa Bianca”.

 

↑2005.12.22 traggo da Vatican.va: discorso di Benedetto XVI alla curia romana in occasione

della presentazione degli auguri natalizi: Due ermeneutiche contrarie si sono trovate a confronto e hanno litigato tra loro. L'una ha causato confusione, l'altra, silenziosamente ma sempre più visibilmente, ha portato frutti.

- Da una parte esiste un'interpretazione che vorrei chiamare ermeneutica della discontinuità e della rottura, essa non di rado si è potuta avvalere della simpatia dei mass-media, e anche di una parte della teologia moderna;

Dall'altra parte c'è l' “ermeneutica della riforma”, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato.

 

↑2005.03.28 trassi da Paginecattoliche (TotusTuus) Il dissenso verso la Sede Apostolica in Italia. L’Istruzione sulla vocazione ecclesiale del teologo, emanata il 24 maggio 1990 dalla Congregazione per la Dottrina della Fede con l’approvazione del Sommo Pontefice Giovanni Paolo II ([1]), venne pubblicata negli anni di massima contestazione e dissenso verso il Magistero. [CzzC: continua qui con riferimenti anche a Hans Kung, Karl Rahner, Pax Christi, P. David Maria Turoldo Documento dei sessantatre firmato anche da Enzo Bianchi, Alberto Melloni e Paolo Prodi; citazioni di Adista]

 

↑1989.05.15 Il DOCUMENTO DEI 63: si tratta del primo manifesto pubblico di dissenso verso il Papa sottoscritto da docenti ed esponenti della teologia e della cultura, la maggior parte dei quali esercita la sua professione in seminari ed istituzioni educative ecclesiastiche. Tra i firmatari Padre Enzo Bianchi e Padre David Maria Turoldo, Alberigo, Melloni, Vedi anche questo commento di SEFT, che spiega come tutti i suddetti riconoscano in Dossetti il proprio maestro (che fu allontanato dal Concilio):

·       lo “spirito” del Concilio contro la “lettera”,

·                 la Chiesa dei Ricchi, “costantiniana” contro una Chiesa dei poveri “apostolica”.

 

↑1969.09.24 Paolo VI: «Oggi non è raro il caso di persone, anche buone e religiose, giovani specialmente, che si credono in grado di denunciare tutto il passato della Chiesa [...] come inautentico, superato e ormai invalido per il nostro tempo; e così, con qualche termine ormai convenzionale, ma estremamente superficiale ed inesatto, dichiarano chiusa un’epoca costantiniana, preconciliare, giuridica, autoritaria, e iniziata un’altra libera, adulta, profetica. [...] Per essere oggi veramente fedeli alla Chiesa dovremmo guardarci dai pericoli che derivano dal proposito, tentazione forse, di innovare la Chiesa con intenzioni radicali e metodi drastici, sovvertendola»