SILVANO BERT e dintorni: perché feci infuriare un suo fan definendolo furbetto?

Qui alcuni suoi articoli su Questotrentino. Silvano, leggendoti  su VT fino a ~2017, mi chiedevo se l’elevata frequenza con cui il settimanale diocesano ti offriva palco servisse a far venire allo scoperto in p38 chi dissentisse dalle tue catechesi adulto-moderne. Ovviamente è tanta la parte costruens dei tuoi interventi, ma l’aggettivo “furbetto” mi sovvien, memore del docente liceale che mi spiegava l’entropia: pur essendo fisicamente inevitabile il suo aumento, ci sarà sempre qualcuno - mi diceva - che, sfruttando il delta di potenziale, ci può comunque guadagnar su”, come chi guadagna anche quando la borsa scende: occorre appurare quanta densità di destruens e di confondente sia mischiata a pur tanti eventuali componenti costruens, per discernere tra i vari maestri chi sia più efficace a contrastare l’aumento di entropia per il costruens di verità e di bene comune o preferisca ricorrere a laceranti scardinamenti modo 68.

Silvano, spero ti faccia piacere se ti introduco traendo da QT questo tuo ottimo profilo: Scrive su QT dal primo numero (1980), ma anche su l'Adige e su l'Invito, prevalentemente di scuola, ma anche di politica e di religione. Dal 1969 insegnante di letteratura italiana e storia all'ITC "Buonarroti", esperienza rivissuta nel libro "L'aula e la città". Iscritto a Legambiente, è preoccupato per come in Trentino l'ambiente è maltrattato dai cittadini e dalle autorità. Pessimista, ma non fino al punto da gettare la spugna, o la penna.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 19/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Leitmotiv, rottura, dissenso, QT

 

 

2019.01.09 <Dolomiti> Silvano Bert: Nel '73 la mia iscrizione al Pci non era certo una notizia, quella di oggi al Pd forse lo è"

 

↑2017.01.19 su VT#3pag39 Silvano Bert profetizza che domani la chiesa non escluderà dalla comunione (e dal sacerdozio) le coppie omosessuali. È l’evento pasquale che continua a spirare. [CzzC: e se tu, Silvano, lo confondessi con lo spirito del mondo? Parli anche pro TN2? È da furbetto che re-invochi a rinforzo l’illuminato Balducci?] Del Vangelo scrive Ernesto Balduccinon si può chiedere al Vangelo una dottrina antropologica, né una dottrina morale. Ciò che del Vangelo appartiene all’antropologia e alla morale appartiene alla cultura che fece contesto all’annuncio dell’evento pasquale”.

 

↑2016.09.gg dovrei annotare qui i dardi alla schiena con cui Silvano Bert (il furbetto sapeva di essere in diretta radio durante l’assemblea pastorale diocesana, e si era preparato il sermone) accusò di essere “fuori del mondo” una giornalista che su VT aveva osato ricordare quanto Madre Teresa difendesse la vita umana fin dal suo concepimento.

 

↑2016.03.03 Cattani su VT#10p39 assist Bert a chiedere inconfutato il sacramento per i gay: «e quando i laici-cattolici interverranno nel Sinodo della famiglia per aprire alle coppie omosessuali anche i confini del sacramento?». Caro Bert: furbetto? ... continua]

 

2016.02.18 traggo da VT2016#8p38 <pdf e online> e commento qui, pur riconoscendo la buona parte costruens della sua riflessione. Da chi poteva ricevere un buon assist se non da Silvano Bert per sparlare della Chiesa? Ecco qui PC scrivere su VT#8p38 «per ricordare quanto la Chiesa insistesse sul terrore del giudizio divino e sulla minaccia dell'inferno; di converso una svalutazione (io oserei dire al limite dell'eresia) della bellezza e della bontà della vita rendeva la morte auspicata, attesa come liberazione da una esistenza fatta di dolore e soprattutto di tentazione e di peccato ... »

 

↑2016.02.04 <VT#6>: nota la misericordia con cui i papasuccubi rispondono a Bert, gradito ospite su VT per le sue moderne ed adulte catechesi, pur negligente il battesimo ai bambini.

 

2015.09.28 qui dovrei annotare l’enfasi che, anche dal settimanale diocesano VT, è stata data a Silvano Bert che, magnificando la diffida di Enzo Bianchi al parlare della Chiesa in merito alla omosessualità, sferza ironico i cattolici supposti troppo diffidenti verso i matrimoni gay e la relativa GPA, ovviamente non nominando né gli uni né l’altra, ma alludendo ai diffidenti come “fuori del mondo”, stessa terminologia che Bert userà l’anno dopo alla successiva assemblea diocesana in diretta radio.

 

↑2015.05.10 Caro Silvano Bert, irridi alla verginità sul settimanale diocesano? <VT#19p38> Dalla convivenza al matrimonio, dalle unioni civili al divorzio, dalla contraccezione all'aborto, dal calo delle nascite alla fecondazione assistita, dal celibato ecclesiastico al sacerdozio femminile, dall'omosessualità alla pedofilia. Sono problemi di libertà e di responsabilità, sul versante civile e su quello religioso, difficili da comprendere per una chiesa cattolica clericale, guidata da "uomini sacri", educati in primo luogo alla rinuncia del sesso. [CzzC: caro Silvano Bert, ci vorresti ingannare? È falso che sacerdoti monaci e suore siano educati in primo luogo alla rinuncia del sesso; sarebbe falso che quelli citati siano solo problemi di libertà e di responsabilità: sono anche temi etici con rilevante impatto socio-culturale soprattutto nei confronti dei più deboli la cui dignità è difendibile da chi ha scelto la verginità per servire meglio Dio e il prossimo non meno che da chi non avesse fatto quella scelta. Leitmotiv L9? Pongo quesito ad un don responsabile della pastorale locale]

 

↑2015.04.23 <VT#17p38>: Un metodo per il Sinodo sulla famiglia: «con quale voce parlerà la Chiesa italiana, con quella dei cardinali Scola e Caffarra paladini della “verità permanente”, o con quella di chi chiede un ripensamento della dottrina tradizionale?».[CzzC: se avessi osato io analoghi toni e termini nominando qualche cadudem dell’ermeneutica di rottura, VT non mi avrebbe pubblicato se non redarguendomi come polemico e impertinente. Ovviamente Bert conclude «Nello spirito del Concilio» assonando il Leitmotiv L2]

 

↑2014.02.02 <QT>: Silvano Bert: Famiglia ed ecumenismo: Riassumo le ombre con le parole del teologo valdese Paolo Ricca: “Mi pare che vi sia una schizofrenia ai vertici della Chiesa cattolica: da una parte si firmano documenti belli, dall’altra li si ignora come se non ci fossero mai stati”. Citandolo, con lui acconsente Luigi Sandri nella sua recente storia dei Concili: “Dal Gerusalemme I al Vaticano III”.

 

↑2012.10.28 Commento il suo articolo “Il Concilio in tre mosse” su VT#42: lo condivido in più punti ma gli pongo anche alcune domande osandogli un tentativo di correzione fraterna, assolutamente reciprocabile.

 

↑2012.09.09 Su VT afferma: «il sinodo dei laici è andato al naufragio. Cosa è successo? L'ipotesi non è mia, la parola “boicottaggio curiale” è di Piergiorgio Cattani, che di quell'iniziativa fu l'anima»

 

↑2012.05.21 Lo spirito del Concilio continua a soffiare (di Silvano Bert): alla storia di Alberigo la curia romana anteporrebbe la storia dei «tradizionalisti che annacquano la svolta del CV2° in una linea di continuità col CV1°»

 

↑2012.03.25 Da VT: «Fra Paolo VI e Benedetto XVl sta emergendo un giudizio diverso sul Concilio e sulla storia dell’Umanità». [CzzC: ovviamente si appella a manager della Parola e della Storia del calibro di Piero Stefani e  Giovanni Miccoli, felici di essere pubblicizzati da un loro fan noto per dire e scrivere con grande rispetto delle opinioni diverse dalle sue].

 

↑2011.11.10 <VT#44> pubblica generosi sostegni al nostromo in critica della “ingiusta” esclusione di Bert dal Consiglio Pastorale Parrocchiale

 

↑2004.12.24 < QT>: «in che cosa consiste la "criticità" di don Farina, che non gli permette di accettare le posizioni del cardinale Ruini? E che lo ha spinto, fra l’altro, a rifiutare l’abbonamento gratuito ad Avvenire». Silvano Bert: «Direi la riduzione del Cristianesimo a fattore d’identità nazionale (ed europea, occidentale), la sua riduzione a religione civile che garantisce la coesione sociale. Il Cristianesimo, per lui, è "profezia", una fede da testimoniare. Non una religione, non un’etica, men che meno un’etica razionalmente "plausibile".  In linea con Paolo di Tarso il quale, nella lettera ai Corinzi, racconta che parve "pazzia" ai sapienti del tempo la predicazione della morte e della resurrezione di Cristo. Don Farina è preoccupato che l’ultima ricerca sulla religiosità degli italiani sia potuta uscire con il titolo "Forza della religione, debolezza della fede"

 

↑2003.09.01 Il Corano a scuola: Stato e Chiesa ambiscono entrambi a formare le coscienze dei giovani; di religione a scuola possa parlare anche un ateo o un agnostico; l´appartenenza al cattolicesimo è più etnica che spirituale; il fondamentalismo è un rischio per tutti, laici e credenti, musulmani, ebrei, cristiani.

 

↑2002.12.07 Silvano Bert graffia su insegnamento della Religione cattolica nelle scuole e crocifissi nelle aule. [CzzC: trovo una parte condivisibile nelle argomentazioni di questo Silvano Bert, ma, sorvolando sugli aspetti partitici (Letizia Moratti), trovo interessante l’elenco di opinionisti che il prof invoca avverso i graffiati con «la tentazione di sghignazzare»; su <QT Silvano Bert>: «Quando un ragionamento viene proposto da don Dante Clauser, Vittorio Cristelli, Livio Passalacqua, Marcello Farina, Renato o Giancarlo Pellegrini, Antonio Autiero, Iginio Rogger, o da padre Alex Zanotelli, Antonino Butterini, Fabrizio Forti, …» [CzzC: cita anche Ivan Maffeis, che però tirerei fuori dal presente elenco assieme a Piero Rattin, perché questi sì mi fan riflettere ben più costruttivamente degli altri mischiati, tra i quali c’è qualche aquila di S.Venceslao, forse assegnata più dalla cultura dominante che da S.Venceslao; mi parrebbe di sentire il saggio ed umile don Ivan replicare a Silvano: cotanta batteria spiani a difesa delle tue idee? Me pure invochi? Sappi che non mi sento alla pari di certi calibri, mentre da altri suddetti dissento assai più che dai tuoi invisi GP2° e Ruini]

 

↑2002.11.09 <QT>: Silvano Bert: La grave crisi della Chiesa trentina di oggi dipende, secondo mons. Rogger, dall’incapacità, o dalla mancanza di volontà, di realizzare le direttive del Concilio Vaticano II. [CzzC: forse voleva intendere il sedicente spirito del Cv2°, perché ai documenti si attiene]