CHIESA E OMOSESSUALITÀ nella storia: le radici di un’accusa antica

<news.va 07/11/2015> a partire dal XVIII secolo, nei Paesi cattolici l’omosessualità non è stata mai punita con la pena del carcere, come sperimentò Oscar Wilde, finito in carcere per omosessualità a Londra; nell’Ottocento la Chiesa si oppose risolutamente alla visione dell’omosessualità come malattia ereditaria propugnata dagli eugenisti, che portò non poche volte alla reclusione in ospedali e/o a cure anche dolorose degli omosessuali, per arrivare addirittura al progetto di eliminazione fisica avviato dal nazismo. Come non accettò allora ... così ora ... continua

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Pagine correlate: ideologia e didattica di gender pro matrimoni gay con u2g, resilienza, Catechismo§2358

 

2023.01.26 <linkiesta> premesso che «l’essere omosessuali non è un reato», Fr1 ha definito «ingiuste» quelle leggi che (in 67 stati) criminalizzano l’omosessualità e ha richiamato la Chiesa cattolica a lavorare per porvi fine. Finora la Santa Sede in qualità di Stato osservatore dell’Assemblea ONU, si è sempre opposta alla depenalizzazione universale dei rapporti consensuali omosessuali, sia pur per evitare (come disse nel 2008 padre Federico Lombardi) «meccanismi di controllo in forza dei quali ogni norma che non ponga esattamente sullo stesso piano ogni orientamento sessuale, può venire considerata contraria al rispetto dei diritti dell’uomo» e la conseguente «messa alla gogna» degli Stati contrari.

 

2022.06.24 apro la pagina Sinodo21-24 dopo che ieri sera in Parrocchia è stata citata come bell'esempio la Messa di ringraziamento per le nozze gay di G.S. (2022.06.16). Presumo che il Sinodo arriverà a cambiare il Catechismo laddove riguardo alla omosessualità leggessimo «comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale ... per questo motivo l'inclinazione stessa dev'essere considerata come oggettivamente disordinata».

 

↑2022.01.24 odo i risolini di Daniela Preziosi del Domani (fu al Manifesto) a <Radio3PrimaPagina qui al minuto 58 o qui.estratto.mp3> ad introduzione del suo panegirico del matrimonio egualitario al posto delle unioni civili: «esiste in 17 stati, tutti stati civili; l'hanno fatto normalmente come in Inghilterra, come altrove, l'hanno fatto in Germania, l'hanno fatto governi conservatori; e in Italia non ne parliamo neanche; lei ha ragione sul fatto che siamo indietro e dobbiamo raggiungere diciamo la parte CIVILE di questo pianeta e ...». [CzzC: vedi qui la serie di risolini in riferimento al Family day e ai cattolici: risolini sarcastici in conduzione giornalistica scorretta? Mah. Piuttosto chiediamoci cosa sarebbero i cosiddetti diritti civili nella fattispecie: forse il diritto di alludere impunemente come INCIVILE la parte umana del nostro pianeta (persone, nazioni, religioni) che distingue tra matrimonio naturale eterosex e unioni omo-transessite escludendo l'u2g?]

 

↑2020.09.10 <nbq google> Tra gli eventi di chiusura del Padova Pride Village, un incontro su "Chiesa e omosessualità" con il giornalista di Avvenire Luciano Moia, che da anni si batte per promuovere la causa gay all’interno della Chiesa, e il rettore del seminario di Padova, monsignor Giampaolo Dianin. Una presenza istituzionale importante alla più grande manifestazione nazionale dell'orgoglio gay.

 

2015.11.07 <news.va> Chiesa e omosessualità nella storia: le radici di un’accusa antica: a partire dal XVIII secolo, nei Paesi cattolici l’omosessualità non è stata mai punita con la pena del carcere, come sperimentò Oscar Wilde, finito in carcere per omosessualità a Londra; nell’Ottocento la Chiesa si oppose risolutamente alla visione dell’omosessualità come malattia ereditaria propugnata dagli eugenisti, che portò non poche volte alla reclusione in ospedali e/o a cure anche dolorose degli omosessuali, per arrivare addirittura al progetto di eliminazione fisica avviato dal nazismo.

Come non accettò allora di aderire a progetti di emarginazione e reclusione degli omosessuali avviati dai governi di alcuni Paesi - considerandoli esseri umani come gli altri, da trattare con dignità e rispetto, se pure caduti nel peccato - così la Chiesa non aderisce oggi alle pressioni che riceve da alcune istituzioni internazionali per allargare il matrimonio alle coppie dello stesso sesso. Una posizione che in entrambe le occasioni non è stata compresa: prima, perché si consideravano gli ecclesiastici privi di formazione scientifica, oggi perché li si considera rigidi di fronte alle novità, se non addirittura nemici degli omosessuali

 

2015.09.28 qui dovrei annotare l’enfasi che, anche dal settimanale diocesano VT, è stata data a Silvano Bert che, magnificando la diffida di Enzo Bianchi al parlare della Chiesa in merito alla omosessualità, sferza ironico i cattolici supposti troppo diffidenti verso i matrimoni gay e la relativa GPA, ovviamente non nominando né gli uni né l’altra, ma alludendo ai diffidenti come “fuori del mondo”, stessa terminologia che Bert userà l’anno dopo alla successiva assemblea diocesana in diretta radio.

 

↑2013.07.02 Tra quelli che cercano lifting illuminato-progressista per dissimulare rughe da sessantonite troveremmo non pochi tifosi della gender inquisizione che attaccano la libertà di opinione criminalizzando come omofobo chi si opponesse all'u2g. Alludo troppo? Vorresti almeno un esempio? Uno solo sarebbe riduttivo e dunque mi perdoni se La cito, cara E.Romanelli, che mi parrebbe invero una delle più rispettabili voci: la cito perché per trasparenza Le inviai email con 3 domande dopo averla udita con artistico ardore sentenziare che sull' omosessualità c'è pochissimo immaginario in Italia e noi artisti facciamo troppo poco e poi pontificare che il Papa, pur il simpatico Francesco, è una sentinella morbosamente ostile a riconoscere l’omosessualità come un diritto alla vita per gli LGBT.