CHIEDERE SCUSA per aver effettivamente offeso è giusto e doveroso anche nel caso che ...
non si avesse avuto intento offensivo e si avesse riconosciuto solo successivamente la valenza offensiva dell'espressione o del comportamento.
Rimando ad altra pagina l'eventualità che la richiesta di scusa non sia frutto di libera e sincera RESIPISCENZA, ma si configuri piuttosto come autocensura, indotta ad esempio da
- opportunità di aumentare guadagni (ad es visibilità) o di ridurre perdite
- finto pentimento in captatio benevolentiae di lobby potenti
- intimidazione-ricatto terroristico per irrisione a simboli religiosi non cristiani.
[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 18/08/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]
Pagine correlate: Art18,19,26.3 di diritti umani; resipiscenza, pentiti
↑2022.07.27 Domenica 24 il sacerdote milanese don Mattia Bernasconi aveva celebrato in mare fronte spiaggia la Messa per i ragazzi del suo gruppo al termine di un campo sulla legalità, usando un materassino come altare, lui e i partecipanti in costume da bagno <rainews, avvenire tgcom> è stata aperta un'indagine per offesa a una religione. «Non era assolutamente mia intenzione banalizzare l’Eucarestia» si difende il prete, chiedendo scusa [CzzC: speriamo che sia sincero; il reato di offesa a religione non si configura contro una religione in astratto, ma eventualmente in concreto come offesa contro persone che la professano (art. 403), o contro cose dell'esercizio di culto (art. 404), o come turbamento di funzioni/cerimonie di culto (art. 405)]. <Timone 18Ago2022> l'arcivescovo di Milano Mario Delpini: mi dispiace dello sconcerto e della sofferenza che hanno ferito la sensibilità di fedeli sapienti e devoti. Io ritengo che il modo di celebrare scelto da don Mattia sia una sciocchezza senza giustificazioni. Anche don Mattia lo riconosce nella lettera che ha scritto per chiedere scusa.
↑2021.09.17 <adnk ansa repubbl fnsi agenpress> parole gravi di Barbara Palombelli in riferimento agli ultimi femminicidi «A volte è lecito anche domandarsi se questi uomini erano completamente fuori di testa, oppure se c'è stato un comportamento esasperante e aggressivo dell'altra parte». Queste parole rappresentano una narrazione, degli ultimi sette femminicidi, tremenda, vergognosa e pericolosa, dicono le Commissioni pari opportunità di Fnsi, Usigrai e Cnog e l'associazione Giulia Giornaliste in un esposto inviato all'Ordine del Lazio. <huff28Nov> Palombelli si scusa e Agcom assolve.