In quali STATI EUROPEI è maggiore la VIOLENZA SULLE DONNE?

Il tasso di femminicidi rilevato da Eurostat nel 2018 era per l’Italia di 0,45 per 100.000 abitanti, il quinto tasso più basso fa il 24 membri Stati membri. Anche dal grafico del 2014 si deduceva che l’Italia era ben sotto la media nella classifica della violenza sulle donne in Europa e parrebbe che tale violenza sia mediamente più grave negli stati che vantano un’educazione sessuale scolastica sedicente più illuminata e disinibita di quella che risente ancora dalla tradizione cattolica (agli ultimi posti per violenza sulle donne apparivano Malta, Spagna, Cipro, Croazia, Austria, Polonia).

Sarebbe interessante una classifica che tenesse conto della quota di violenza sulle donne azionata da immigrati in rapporto alla quota di immigrati nel Paese (densità differenziale), ma forse ne uscirebbe un dato non politicamente corretto e sgradito all’immigrazionismo.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 08/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: diritti umani violati con male fisico ad es. nell’islam e nell’induismo radicali; prostituzione; donna nel cristianesimo, delitti degli immigrati

 

Femminicidi in Europa nel 2018, dati Eurostat

 

2023.11.19 è stato arrestato in Germania il Filippo Turetta accusato del femminicidio di Giulia Cecchettin: un «raptus»? Carenza della scuola che non educa abbastanza all’affettività? O non abbastanza all’ideologia lgbt, come piacerebbe alla Schlein/PD? Sul <messaggero> Paolo Crepet: «Non è stato un raptus. Bisogna cogliere i segnali, non si diventa un “lupo” in una notte … abbiamo creato dei ragazzi che non conoscono la frustrazione, che non sanno che esistono anche i NO". [Convengo che la carenza dei NO al momento giusto, sia una delle causa più incidenti sull'espansione dell'emergenza educativa: ben vengano.fb 12 lezioni sui sentimenti, ma ben poco potrebbe correggere la formazione scolastica sui figli del vietato vietare, cioè di quella controcultura matrice dell’emergenza educativa e della montante irresponsabilità] «Si parla con troppa scioltezza di fluidità di genere: le differenze di genere non vanno estremizzate, ma vanno riconosciute» dice Massimo Ammaniti, neuropsichiatra infantile, luminare sulle tematiche dell'età evolutiva. [CzzC: e a chi ritenesse che sia necessario appartenere ad un grande amore (perché il cuore, fatto per l'infinitamente grande, si dispera per la carenza di corrispondenza a questa sete di infinito), segnalerei un articolo de il Sussidiario; cosa permette di amare senza possedere?].

 

↑2023.06.20 <abilitychann open balcani> la statistica (elaborata da Edjnet e Eurostat) dei femminicidi in Europa da parte di familiari o partner o ex partner nel 2018 vede in testa Lettonia (2,14 ogni 100.000 donne), Lituania 0,87, Croazia 0,67, mentre l’Italia risulta quartultima, seguita da Spagna, Svezia, Grecia ultima; mancano i dati di Cipro, Estonia, Belgio, Irlanda, Portogallo, Danimarca, Finlandia, Slovacchia, Polonia, Bulgaria, Lussemburgo e Romania.

 

↑2023.03.29 rapporto 2022-2023 sui diritti umani di Amnesty International. [CzzC: a fronte delle immani violazioni azionate nel mondo e le stragi di inermi fatte in odio alla fede altrui, soprattutto cristiana, dubito che sia equilibrato un rapporto che dipinge così il rispetto dei diritti umani in Italia: «La violenza contro le donne è rimasta molto diffusa e l’accesso all’aborto in alcune parti del paese non è stato garantito. Persistono preoccupazioni riguardo alla tortura. Anche il nuovo governo ha rinnovato gli accordi vergognosi con la Libia e approvato norme che limitano le attività di ricerca e soccorso in mare delle Ong».

Amnesty si guarda bene dall’aggettivare vergognoso l’accordo UE che dà 6 miliardi ad Erdogan per frenare le partenze dei migranti dalla Turchia, ma lo sfuma così: «la straordinaria accoglienza dei migranti ucraini da parte della UE ha anche rivelato il razzismo insito nella politica e nella pratica di gestione delle frontiere esterne dell’Unione europea».]

 

2022.04.01 <amnesty> Il nuovo Rapporto 2021-2022 di Amnesty international racconta le violazioni dei diritti umani registrate in 154 paesi, osservando che molti conflitti si sono aggravati e le disuguaglianze sono aumentate. [CzzC: condivido la denuncia che in tanti paesi siano aumentate le violazioni, contro le donne in particolare, alle quali è negato perfino il diritto allo studio; condivido la denuncia degli attacchi alla libertà di esprimere il proprio dissenso; ma non convengo con quell'Amnesty che annovera anche l'Italia tra i paesi violatori dei diritti umani "criminalizzandoci" con la seguente motivazione: «in Italia alcuni datori di lavoro hanno messo a tacere gli operatori sanitari e assistenziali che avevano sollevato preoccupazioni sulle condizioni di lavoro nelle strutture per anziani durante la pandemia da Covid-19; alle persone anziane nelle case di riposo è stato negato un contatto effettivo con il mondo esterno. La violenza contro le donne è persistita e gli ostacoli all’accesso all’aborto non sono stati affrontati. Il parlamento italiano non è riuscito a estendere la protezione contro i crimini d’odio alle persone aggredite a causa del genere, dell’identità di genere o dell’orientamento sessuale. I migranti con status irregolare sono rimasti esposti a sfruttamento e abusi. La cooperazione dell'Italia con la Libia in materia di migrazione è proseguita, nonostante le violazioni; le autorità hanno continuato a criminalizzare le azioni di solidarietà verso rifugiati e migranti alle frontiere. La tortura è rimasta motivo di preoccupazione». [CzzC: non avresti alcunché da eccepire, dott. Emanuele Russo, presidente della sezione italiana di Amnesty, in termini di paralogismo ed alterazione delle priorità?]

 

↑2021.09.17 <adnk ansa repubbl fnsi agenpress> parole gravi di Barbara Palombelli in riferimento agli ultimi femminicidi «A volte è lecito anche domandarsi se questi uomini erano completamente fuori di testa, oppure se c'è stato un comportamento esasperante e aggressivo dell'altra parte». Queste parole rappresentano una narrazione, degli ultimi sette femminicidi, tremenda, vergognosa e pericolosa, dicono le Commissioni pari opportunità di Fnsi, Usigrai e Cnog e l'associazione Giulia Giornaliste in un esposto inviato all'Ordine del Lazio. <huff28Nov> Palombelli si scusa e Agcom assolve.

 

2021.06.11 <avvenire> in Olanda niente dati sui femminicidi, sono «solo» omicidi. Tra i Paesi con più donne uccise da compagni o ex compagni, dal 2019 non comunica più i dati aggiornati. Kirsten van den Hul, che fu delegata del Parlamento olandese presso l'ONU: è assurdo che si continui a reputare il femminicidio come un retaggio di sottoculture lontane dalla nostra ... da noi non si fa prevenzione ... a differenza di Italia e Spagna dove il problema viene affrontato con particolare attenzione a livello sociale e mediatico..

 

2021.05.11 <ansa> decennale della Convenzione di Istanbul, Amnesty: "La Turchia è stata la prima ad approvarla e ora a ritirarsi". proteste contro Erdogan. <fq> approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 7 aprile 2011 e sottoscritta da un primo gruppo di Stati l’11 maggio 2011 a Istanbul, la convenzione dichiara che la violenza di genere è strutturale e ha radici storiche fondate sull’ineguaglianza tra uomini e donne. <europarl> Sebbene l'UE abbia firmato la Convenzione il 13 giugno 2017, sette Stati membri non l'hanno ancora ratificata: Bulgaria, Repubblica ceca, Ungheria, Lituania, Lettonia, Slovacchia, Regno Unito.

 

2019.05.26 <post messaggero google open> l’ambasciata svedese smentisce il TG2 del 19Mag2019 «che parlava di oltre 60 quartieri "totalmente fuori controllo", dove la polizia non entra e dove vige la sharia ... Non esistono "no go zones" in Svezia. Come nella maggior parte delle grandi città esistono aree socialmente vulnerabili dove, al contrario di ciò che si afferma nel servizio, è stata rafforzata la presenza della polizia negli ultimi anni». [CzzC: Seguono spiegazioni anche sul perché appaiono alte le percentuali di stupro. Non leggo smentita sul primato dei foreign fighters cennato dal TG2]

 

↑2018.01.26 perché la civilissima Svezia è ai vertici per la violenza sulle donne? Secondo il <populista> perché la maggior parte delle violenze è commessa da immigrati.

 

↑2016.09.16 Filmano l’amica che ubriaca sfatta viene abusata nel cesso attiguo <sussidiario> solo questione di droga? Parrebbe anche uno degli indicatori di declino della nostra civiltà, alla faccia di tanta illuminata educazione sessuale nelle scuole dei docenti che odiano il sostegno pubblico alle paritarie cattoliche: anche da queste può uscire ...? Par meno.

 

2014.03.15~ Anche dal grafico di <iodonna 2014.03> si deduce che l’Italia è ben sotto la media nella classifica della violenza sulle donne in Europa e parrebbe che tale violenza sia mediamente più grave negli stati che vantano un’educazione sessuale scolastica sedicente più illuminata e disinibita di quella che risente ancora dalla tradizione cattolica (agli ultimi posti per violenza sulle donne appaiono Malta, Spagna, Cipro, Croazia, Austria, Polonia).

Dk Danimarca 52%

Fi Finlandia 47%

Se Svezia 46% smentito da ambasciata 2019.05

Nl Olanda 45%

Fr Francia 44%

Uk Inghilterra 44%

Lv Lettonia 39%

Lu 38%

Be Belgio 36%

De Germania 35%

Sk Slovacchia 34%

Ee Estonia 33%

---------- media 33%  ----------

Cz Repubblica Ceca32%

Lt Lutuania 31%

Ro Romania 30%

Bg Bulgaria 28%

Hu Ungheria 28%

It Italia 27%

.....

Sarebbe interessante una classifica che tenesse conto della quota di violenza sulle donne azionata da immigrati in rapporto alla quota di immigrati nel Paese (densità differenziale), ma forse ne uscirebbe un dato non politicamente corretto e sgradito all’immigrazionismo.

Poi <iodonna2023.09.07> mette l'Italia tra i 5 Paesi in Europa per femminicidi, aggiungendo che il Belpaese è in "pessima" compagnia. [CzzC: ma si tratta di classifica in valori assoluti o in percentuali?]