SPIRITO DEL CONCILIO VATICANO 2°: brandito in estensione progressista dei testi deliberati?

Dopo il CV2° esplose una diatriba bellicosa tra l’ermeneutica della riforma nella continuità che si atteneva ai testi deliberati e l’ermeneutica di rottura che brandiva il suo SPIRITO DEL CONCILIO in conciliazione dello spirito del mondo ben oltre quanto i testi conciliari avevano precisato.

SPIRITO DEL CONCILIO: è un termine invocato di preferenza da chi non ritiene sufficienti i DOCUMENTI del Concilio Vaticano II per approvare scelte più concilianti verso la cultura dominante in termini relativistici, ritenendo che tali scelte siano state nell’animo (lo SPIRITO, appunto) di Papa Giovanni e dei padri conciliari più progressisti, frenati dai conservatori nella redazione dei testi ufficiali. Il CV2° continua a fruttificare pur in presenza di 2 sue ermeneutiche (qui parole del Papa + Wikip, 2 interpretazioni):

- c’è l’ermeneutica della riforma nella continuità,

- ma c’è anche l’ermeneutica della discontinuità e della rottura che, ritenendo insufficiente il progressismo scritto nei documenti del CV2°, invoca il cosiddetto SPIRITO del CV2° per pretendere ad esempio, chiesa democratica, donne vescovo, benedizione coppie gay con o almeno senza u2g, costasse invocare un altro Concilio (CV3 o TN2?) che completi in questo senso il CV2°: in sintesi un obiettivo di protestantizzazione, al traino del sinodo.DE.

Peraltro

- non credo che si sia mosso nel suddetto senso di rottura lo spirito del Sinodo sulla Famiglia che sdoganò la Comunione ai risposati e la comprensione misericordiosa delle relazioni omosessuali;

- credo che si muoverebbe in senso di rottura verso il depositum fidei il cattolico che sostenesse senza se-ma la versione del ddl.Zan contenente un «Art.4 da segnare con matita rossa&blu» per dirla con Giovanni Maria Flick Presidente emerito della Consulta ed ex Guardasigilli; confido che il sinodo dei laici non metta le premesse per arrivare a misericordiare benedicente l'u2g.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: spirito del mondo cancro della società; scuola di Bologna in ermeneutica di rottura/L2-L3, lettera dei 63, Concilio dei media; spirito del sinodo; CV3 o TN2, neomodernismo; vento sniffato

 

2023.09.19 <open repubblica avvenire google> è morto Gianni Vattimo, aveva 87 anni, è stato considerato uno dei massimi esponenti della corrente “postmoderna” e teorizzatore del “pensiero debole”. <avvenire> da giovane militò nella Azione Cattolica con Umberto Eco che lo precedette nell'iscrizione a filosofia: con analoghi compagni maturò la rottura con quella visione di AC che inneggiava al «bianco padre che da Roma ci sei meta, luce e guida». <socci> Vattimo intervistato da Messori ante 1990: «a voi cattolici un consiglio da laico: restaurate non riformate! È tornando indietro, verso una tradizione che tutti vi invidiano e che avete gettato via, che uscirete dall'insignificanza in cui siete finiti aggiornandovi in ritardo. Con quali risultati, poi? Chi avete convertito da quando avete cercato di rincorrerci sulla strada sbagliata?». Sincero o ironico? Onore al filosofo anche da chi non te l'aspetteresti.

 

↑2021.02.11 <askanews infoc google> L’arcivescovo di Parigi Michel Aupetit chiude la comunità autoproclamatasi “una Chiesa aperta dove ogni domenica viene celebrata una messa (in presenza e web) con molta creatività liturgica in collegialità tra laici, preti, omosessuali, risposati, sbandati, vista con una certa freddezza da diversi arcivescovi che si sono succeduti dopo il card. Francois Marty sotto i cui auspici era nata nel 1975 sullo spirito del CV2°. Monsignor Aupetit aveva inviato nel 2019 un sacerdote, padre Alexandre Denis, che però è stato “costretto a lasciare la sua missione dinanzi alla violenza degli attacchi di cui è stato oggetto”. <liberation> la sinistra cattolica rischia di perdere il suo bastione parigino <koinonia-online> apr2021 la comunità manda una lettera a Papa Fr1.

 

↑2019.12.08 festa dell’immacolata: immediatamente prima dell’Angelus di Fr1, Radio1 intervistava la teologa Cettina Militello che udii sermonare così luminosamente ispirata

<wma at 2’35”> «c’è una specie di sillogismo: più si loda Maria, meno si valorizzano le donne, almeno questo a grandi linee; il fatto vero è che il cristianesimo si è concentrato su quest’unica donna, (Maria), che poi ha del tutto defemminilizzata, perché l’ha in qualche modo talmente associata ai privilegi del figlio da perderla nella sua creaturalità, mentre le povere donne sono rimaste figlie di Eva in questa valle di lacrime per cui dagli addosso nella contrapposizione a Maria vedi prima lettura di oggi, mentre nella 2ª lettura ...

- <wma at 3’40”> domanda: «anche in riferimento al Sinodo per l’Amazzonia, e al C6, c’è nella Chiesa qualche movimento nuovo verso la donna?». Risp. C.M.: «guardi, a mio parere siamo ancora a livello di dichiarazioni di principio; bisogna affrontare molto seriamente la questione del ministero, bisogna ripensare il ministero solo se si ripensa al Ministero, al di là delle discriminazioni di genere, si potranno fare questi tipi di discorsi, perché, ammettiamo che facciano una donna cardinale, poi è eleggibile? è elettore? Ammettiamo che la facciano prefetto di una congregazione, qualunque vescovo vale più di lei, e così via, potrei continuare all'infinito, guardi che non è una perorazione sciocca del ministero in quanto tale ...»

 

↑2018.11.04 <nbq> La Chiesa sta rischiando di abbracciare il neo-modernismo? C’è il mainstream del relativismo, l’accettazione del soggettivismo etico, un credo nella libertà dell’io, la costruzione del proprio corpo o del proprio sesso per non dimenticare il nichilismo: la “morte” di Dio. Questi sono i picchi di una auto-invenzione che tende a una sorta di immortalità tecnica e digitale". Intervista alla filososa Gerl-Falkovitz, che riceverà il premio di Cultura Cattolica. Nel segno di Romano Guardini <yt> di cui è l'erede.

 

↑2018.09.24 trovo che questa polemica rimata contro Enzo Bianchi sia irridente ben oltre la mia tolleranza, ma il priore sembra che se la vada a cercare: il Bianchi già sotto Wojtyla l’eresia sua nutriva, e le varie diocesi ne subivano l’attrattiva; non venne fermato, ma fu lo “spirito del concilio“, nuovo super dogma, a sponsorizzarlo! Bianchi è eretico ma non scemo, canonizzati Ario e Lutero, così sarà la nuova chiesa – dicono – che avremo.

 

↑2016.02.09 <manifesto>: CV2°, cattolici del dissenso e '68: esce negli Us uno studio dei rapporti fra Chiesa e contestazione di fine anni '60. «The Spirit of Vatican II» di Gerd-Rainer Horn: nella Nuova Sinistra la componente cattolica.

 

↑2015.10.27 Dagli ai traditori dello spirito del Sinodo sulla Famiglia: leggendo delle almeno 4 bugie dei media sul Sinodo, noto che quelli cui non bastavano le riforme scritte nei documenti del CV2° e accusarono GP2° e B16° di aver tradito lo spirito del CV2° ora si apprestano a riazionare il medesimo trucco spiritico ... continua ]

 

↑2015.10.25 <radiovaticana>: ai divorziati risposati la Relazione finale del Sinodo dedica i punti 84, 85 e 86 tutti approvati con la maggioranza qualificata dei due terzi, anche se l’85 per un solo voto. Il cardinale Schönborn, arcivescovo di Vienna, ha osservato che a questo proposito la parola chiave è “discernimento”. [CzzC: odo Vito Mancuso Rai3TVh19 riassumere, screditando GP2 e B16 come quelli che, a differenza di Fr1, hanno interrotto il cammino del CV2°: ovviamente VM evita di ricordare che analogo discernimento aveva indicato anche GP2° con la FC «Sappiano i pastori che, per amore della verità, sono obbligati a ben discernere le situazioni. C’è infatti differenza tra ...»; continua su RadioVaticana]

 

↑2015.03.18 <LaNuovaBussolaQ>: Papa Francesco definì il vescovo Agostino Marchetto «il migliore ermeneuta» del Cv2°: egli  mise le premesse della formula di Benedetto XVI «ermeneutica della riforma nella continuità», attraverso la critica sistematica della cosiddetta scuola di Bologna, cioè dell'interpretazione del Concilio in termini di discontinuità e di rottura rispetto al Magistero preconciliare.

 

↑2012.10.27 Due ermeneutiche contrarie del Cv2°: una ha causato confusione, l'altra ha portato frutti; c'è un dissenso che (parole di Paolo VI) sembra passare dall'autocritica all'autodistruzione e la relativa decadenza si appella in larga misura ad un presunto 'SPIRITO del Concilio'; come il Papa aiuta a discernere.

 

↑2012.10.15 Rivolgo alcune domande a Padre Bartolomeo Sorge, esponente del cattolicesimo democratico, in riferimento al suo articolo su FC con cui ci presenta lo SPIRITO del CV2° con l'ermeneutica della rottura echeggiando i soliti Leitmotiv (ad es. L3 ed L7) del dissenso verso la Guida pietrina.

 

↑2012.05.21 Lo spirito del Concilio continua a soffiare (di Silvano Bert): alla storia di Alberigo (scuola di Bologna) la curia romana anteporrebbe la storia dei tradizionalisti che annacquano la svolta del CV2° in una linea di continuità col CV1°

 

↑2005.12.22 traggo da Vatican.va: discorso di Benedetto XVI alla curia romana in occasione

della presentazione degli auguri natalizi: Due ermeneutiche contrarie si sono trovate a confronto e hanno litigato tra loro. L'una ha causato confusione, l'altra, silenziosamente ma sempre più visibilmente, ha portato frutti.

- Da una parte esiste un'interpretazione che vorrei chiamare ermeneutica della discontinuità e della rottura, essa non di rado si è potuta avvalere della simpatia dei mass-media, e anche di una parte della teologia moderna;

Dall'altra parte c'è l' “ermeneutica della riforma”, del rinnovamento nella continuità dell'unico soggetto-Chiesa, che il Signore ci ha donato.

 

↑2001.11.09 L’Espresso "Il Concilio inedito. Fonti del Vaticano II". LO "SPIRITO" DEL CONCILIO è identificato nel sogno di Giovanni XXIII di una "nuova Pentecoste" per la Chiesa e per il mondo. Mentre la "lettera" sarebbe l´imbrigliamento dell´assise attuato da Paolo VI, il papa che ha in effetti promulgato tutti i documenti conciliari. Tra Giovanni e Paolo lo scarto è dato come incolmabile. Quasi la "lettera" montiniana avesse soffocato e tradito lo "spirito" roncalliano.