Il RELATIVISMO negante verità basiche (anche biologiche, figurati quelle valoriali o teologiche!)

Al confronto del moderno relativismo, appare ingenuo quello della sofistica greca e dello scetticismo: oggi si sublima l’entropia valoriale col soggettivismo in bulimia di diritti individuali, si afferma il relativismo etico come base della democrazia, ci si giustifica con il pragmatismo del vincente, che piega al diritto della forza il diritto della dignità della persona, emulando la lotta per la sopravvivenza tipica delle bestie; tale lotta è gradita alla dea pecunia perché aumenta l'efficienza della finanza cinica attraverso il darwinismo sociale, dal che non stupisca che vengano promossi l'antispecismo e le armi di distrazione di massa.

<academia.edu>: tra le varie forme di relativismo annotiamo quello di tipo razionalista (tipico della massoneria) e quello di tipo volontarista o soggettivo (tipico della New Age).

Irriterebbe il pensiero debole il criterio che, pro bene comune e giustizia, Benedetto XVI espresse a Berlino: valori da fondare perfino al riparo del criterio di maggioranza: «In gran parte della materia da regolare giuridicamente, quello della maggioranza può essere un criterio sufficiente. Ma è evidente che nelle questioni fondamentali del diritto, nelle quali è in gioco la dignità dell’uomo e dell’umanità, il principio maggioritario non basta».

Il relativismo e il nichilismo soffocano e ingannano il nostro desiderio più umano (verità e significato della mia vita), inducono a perdere il gusto della vita e il rispetto delle altre persone che non siano funzionali al soddisfacimento delle individualistiche pretese dei più forti.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i  miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: tolleranza o relativismo etico? relativismo subliminale, pensiero debole nichilismo neomodernismo, il coraggio della certezza, pluralismo delle vie di salvezza; radicicristiane & valorinonnegoziabili termini negletti da Concilium, Leitmotiv, addomesticati dallo spirito del mondo, gesuitismo, A.Spadaro, A.Melloni, A.Bondolfi, J.Martin, U.Eco, A.Finkielkraut; la pastorale coraggiosa non sia confondente, eterne contrapposizioni? Non è eterna la lotta tra il bene e il male, tra verità e inganno?

 

 

2024.02.26 <linterferenza> Bauman ha colto le miserie antropologiche e le derive distruttive e classiste del sistema capitalistico, ma nei suoi scritti non vi è la condanna filosofica ed etica al mercato in sé, vi è quasi la speranza che il sistema  possa autocorreggersi attraverso l’analisi critica delle tragedie nell’etico come direbbe Hegel. La critica scissa dall’individuazione della causa strutturale del male rende improbabile l’elaborazione di una chiara alternativa. Una filosofia incapace di fondare una “ben tonda verità” non può che piacere al capitalismo che ha fatto della morte della verità la sua forza. La filosofia come eterna incompiuta diventa una via moderata al relativismo e organica al capitalismo: essa diviene liquida, mentre il capitalismo si struttura in modo solido, e nulla pare fermare la sua corsa. [CzzC: Bauman è morto 7 anni fa: se fosse stato ancora in auge avrebbe potuto replicare difendendosi, ma forse anche implementandosi]

 

2024.02.25 (→#immaturità) Dobbiamo usare ATTESA (pazienza) con gli imMATURI, stante il PROFETICO RELATIVISMO CONTINENTALE sublimato da Padre Antonio Spadaro stamane in <FinestraSuSanPietro da 1’:30” mp3>: la benedizione prevista dalla Fiducia Supplicans non è un certificato di buona condotta, la si può chiedere a prescindere, come richiesta di aiuto, e sarebbe un errore rifiutarla [CzzC: anche a prescindere dalla innominata contrizione-pentimento, sottinteso]; ecco un altro dei grandi processi avviati da Fr1 che «ha lasciato liberi i vescovi del mondo di assumersi le responsabilità pastorali di come applicare la Fiducia Supplicans; chi ha posto obiezioni o domande, che sia d’accordo o meno, di fatto ha certificato che … c’è bisogno di GRADUALITÀ, di ATTESA, di MATURAZIONE, ha certificato il PLURALISMO e la differenza … Fr1 lo aveva detto alla fine del sinodo del 2015: al di là delle questioni dogmatiche ben definite, quanto sembra normale per il vescovo di un CONTINENTE può risultare strano, quasi uno scandalo, per il vescovo di un altro CONTINENTE … oggi emerge con forza la diversità … e questo, lungi dall’essere un problema, è una RISORSA, … è una PROFEZIA». [CzzC: qui il PLURALISMO è detto come eufemismo per non chiamarlo RELATIVISMO CONTINENTALE? Passi per la GRADUALITÀ sinonimo di rana bollita, ma mi sentirei offeso da chi mi alludesse imMATURO se fossi un vescovo del continente africano. Rivoluzione teologica in progress?].

 

↑2024.02.06 <msgr corriere fq stampa google nbq> Fr1: «Nessuno si scandalizza se benedico un imprenditore che sfrutta la gente, che è un peccato gravissimo, mentre accade se si tratta di un omosessuale. È ipocrisia» [CzzC: conscio che nessuno di noi è esente da ipocrisia, oserei tentare una reciprocabile correzione fraterna verso un probabile errore di PARALOGISMO: ci scandalizzeremmo assai se tu, Santo Padre, benedicessi un imprenditore che sfrutta la gente mentre si VANTA sul web per questa sua PRASSI anziché contrirsene; non ci scandalizziamo se benedici UN gay, ma ci SCONCERTI se, SENZA CAMBIARE PRIMA il catechismo (§2358) e dopo che hai scritto che la benedizione deve essere lampo e mai subito dopo le nozze gay, udiamo queste tue esternazioni vedendoti inerte quando, come a Budrio, Zuppi consenziente, si celebra una «Messa di ringraziamento» subito dopo le nozze in Comune di due gay che su youtube VANTANO♫ la loro PRASSI come benedizione per la Chiesa. Pur sconcertati, Padre, vogliamo crederti sincero quando condanni la PRASSI u2g (uterus to gay): ma vorrai mica vietare la benedizione ad una coppia gay che ti si presentasse col frutto dell’u2g, se già gliela concedesti senza? Forse hai studiato più psicologia di prossimità RELATIVA, che logica argomentativa fondante un pronunciamento καθολικός (universale), ma saprà Dio come valorizzare sia i francescani sia i domenicani per il bene della sua Chiesa]

 

↑2023.09.03 La Lettera ai Cristiani d’occidente” fu scritta nel 1970 da don Joseph Zvěřina, di Charta 77, che trascorse quattordici anni ai lavori forzati in un lager comunista: «Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto» dice Paolo (Rm 12). Continua qui con le parole chiave giudizio, spirito del mondo, secolarizzazione, relativismo.

 

↑2023.08.11 <avvenire> il pensiero di Michela Murgia (morta 10Ago) riflette un'antropologia piegata sulla volontà soggettiva, rappresentata dai media come il simbolo di una visione libertaria della vita, trasformata nella bandiera dei "diritti", sublimata con un tifo sguaiato al suo funerale in chiesa; aveva parlato della sua “famiglia queer” per smontare quella in fedeltà mononucleare, si era resa protagonista di battaglie pro schwa, sostenne campagne sull’eutanasia, il diritto all’aborto e l’omogenitorialità. <avvenire et>, nutriva simpatia per Fr1, fu responsabile dei giovani di AC della Sardegna, diplomata in teologia, fu insegnante di religione: espresse pubblicamente dubbi e posizioni non allineate con il Magistero. [CzzC: risulteranno più allineate postume, synodis sic stantibus?]

 

2023.05.28 <avvenire> ↑2023.05.28 <avvenire> Nel cammino sinodale della Chiesa (che non è la «multinazionale del conforto» e nemmeno della spiritualità) potrebbe insinuarsi una duplice tentazione: quella del giustizialismo radicale che porterebbe a puntare il dito con disprezzo verso le fragilità della comunità credente e quella della rinunzia al giudizio stesso, animata da un troppo facile relativismo».

 

↑2023.01.06 BenedettoFrancesco: due pontificati opposti? [CzzC: Agnoli lo afferma senza punto interrogativo nella riflessione che pubblica su fb (keys liturgia tradizionale, adorazione eucaristica, relativismo, bioetica, Lutero aveva ragione, repubblicones, Dario Edoardo Viganò). Convengo che sugli argomenti esemplificati appaia differenza tra i due papi, ma confidiamo che lo Spirito Santo, ispiratore di entrambe le elezioni, faccia fruttificare il meglio dei due, anche in supero delle differenze dei due pontificati, che non titolerei OPPOSTI. Non convengo che su certi temi papa Francesco non abbia «MAI detto NULLA»; se papa Benedetto si può anche definire «il papa dell' adorazione eucaristica» non convengo su quel «mentre Francesco NO»: ve lo ricordate tutte le mattine davanti al Santissimo in epoca lockdown? Gli avverbi tutto niente sempre mai possono essere utili in alcuni teoremi di matematica, qui mi pare assai meno].

 

↑2022.09.12 Magdi Cristiano Allam su <casadellacivilta>: oggi è la ricorrenza del discorso di Benedetto XVI a Ratisbona/2006, condannato da islamici e occidentali. Il Papa fu costretto a capitolare per il formarsi di una inedita alleanza tra il terrorismo dei «taglialingue» islamisti e la «dittatura del relativismo» imperante in quell'Occidente, di cui B16° aveva detto nel 2004 che «non ama più se stesso». Perfino il card. Martini bollò come «inopportuno» il discorso di Ratisbona.

 

2021.09.20 h20:30 Il Centro Culturale Rebora propone la presentazione del libro di Paolo Musso "La scienza e l’idea di ragione". <sussidiario> Com’è possibile che la filosofia della scienza contemporanea sia giunta a negare il valore conoscitivo della scienza? Dal positivismo logico del Circolo di Vienna al falsificazionismo popperiano fino alla svolta relativista dell’epistemologia contemporanea (vedi Thomas Kuhn) relativista perfino nella comunicazione razionale. Di qui la necessità di recuperare un’idea di ragione più adeguata, che riconosca la sua capacità di rapportarsi direttamente con la realtà e non solo con le teorie. [CzzC: seguii/web ma rimasi deluso dalle digressioni mal giustificate sui rimedi anti-covid, quasi fosse un NoVax modo Salvini; vedi altro mio commento in "incontri"; appunti]

 

2021.03.16 Responsum 15Mar2021 della Congregazione per la dottrina della Fede: «non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso anche se questo non implica un giudizio negativo sulle singole persone» <google agi avvenire repubblica>.Prassi che alcuni sacerdoti in giro per il mondo hanno da tempo fatto propria. Il Manifesto titola acido “unioni omosex, per la Chiesa sono fuori dalla «grazia di Dio” e sottotitola con “ex Sant’Uffizio, «gravi depravazioni», «peccatori» e «peccato»”. <ilgiornale> dissenso da Alessandro Cecchi Paone a Vladimir Luxuria fino ad Elton John: marcano il contrasto tra le parole di Fr1 e la scelta della "Congregazione che bruciò Giordano Bruno e che verso i gay continua ad affermare una dottrina mortificante, discriminatoria e persecutoria". <sussidiario> reprimende sui giornali laicisiti che tifano per la “religione" del pensiero dominante, relativismo che annulla ogni fede. [CzzC: il 18Dic2023 la Fiducia Supplicans sdogana le benedizioni gay]

 

2021.01.18 Né radicalismo né COMPROMESSO? Commento il bell'aforisma di Dietrich Bonhöffer: «L'interrogativo riguardante la vita cristiana non trova soluzione o risposta né nel radicalismo né nel compromesso, ma solo in Gesù Cristo stesso» rispondendo con discernimento ad un amico.fb che l'aveva postato. Continua qui con parole chiave pattuizione, politica, legge morale, teoglib tradizionalismo, modernismo, spirito del mondo, obiezione di coscienza, maschera di intolleranza, dialogo con i diversamente credenti o non credenti, relativismo, male minore, 194, maestri, coscienza rettamente formata.

 

↑2020.12.13 <tempi yt♫> libro "Chiesa sotto accusa" commento agli Appunti di Benedetto XVI": riconoscere il primato di Dio per sconfiggere la pedofilia. Diciassette pensatori (tra cui Camillo Ruini, la Gabriele Kuby, Hanna-Barbara Gerl-Falkovitz) alle prese con quel testo di B16° che fu criticato aspramente perché individuava tra le cause del dilagare degli abusi la “liberazione sessuale” del 1968, la «dissoluzione dell’autorità dottrinale della Chiesa in materia morale» e il degrado dei seminari. Camillo Ruini: se il cristianesimo ha conquistato il mondo grazie alla sua speciale «sintesi tra ragione, fede e vita» lo scientismo e l’agnosticismo contemporanei hanno portato rispettivamente all’ateismo e alla «dittatura del relativismo». Da leggere anche il saggio della Kuby sul «1968 e le sue conseguenze»

 

↑2020.08.02 <stampa> messaggio di Papa Fr1 ai giovani in pellegrinaggio a Medjugorje: «La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede». Francesco esprime il suo apprezzamento per la scelta dei temi dell’incontro in controtendenza rispetto a «questo clima di relativismo».

 

↑2020.07.02 <ancora>È nell'universo extracattolico che attecchì la Massoneria: infatti le prime costituzioni dei liberi muratori (cioè appunto dei massoni) furono redatte dal pastore presbiteriano James Anderson ... si potrebbe parlare di un “cattolicesimo dell’unità” e di un “protestantesimo del pluralismo” ... una miriade di chiese (all’inizio anche in lotta fra loro) affiancatasi a quella luterana, sorte in base al principio luterano della libera interpretazione delle Sacre Scritture. Si sbaglierebbe a guardare al protestantesimo come a un’unica realtà: il protestantesimo nasce come plurale e questo è determinante nella comprensione del fenomeno massonico fondato sul relativismo

 

↑2019.12.21 Bella spiegazione di P.Cavalcoli <p.cavalcoli> su cosa è il soggettivismo, a partire fin da Pitagora, ma soprattutto da Guglielmo di Ockham (principio volontaristico del vero non come adeaquatio alla res, dal che si può arrivare alla riduzione dell’universale al singolare o dell’astratto al concreto, fino a sopprimere la metafisica) e da Cartesio (gnoseologia col primato del pensiero sull’essere, dal che si può arrivare all’identificazione hegeliana dell’essere con l’essere pensato e col concetto. Chiara la distinzione tra oggetto e soggetto (attenzione a cosa si intende per res e oggettività), e le conseguenze del soggettivismo: relativismo, gnosticismo, idealismo, fenomenismo, storicismo, ...

 

↑2018.11.04 <nbq> La Chiesa sta rischiando di abbracciare il neo-modernismo? C’è il mainstream del relativismo, l’accettazione del soggettivismo etico, un credo nella libertà dell’io, la costruzione del proprio corpo o del proprio sesso per non dimenticare il nichilismo: la “morte” di Dio. Questi sono i picchi di una auto-invenzione che tende a una sorta di immortalità tecnica e digitale". Intervista alla filososa Gerl-Falkovitz, che riceverà il premio di Cultura Cattolica. Nel segno di Romano Guardini <yt> di cui è l'erede.

 

2018.09.17 <kath.net, tt> Il Card. Müller sull’omosessualismo nella Chiesa: “Korruption der Lehre zieht immer die Korruption der Moral nach sich - La corruzione della dottrina trascina sempre dietro di sé la corruzione della morale”; il vero pericolo per l’umanità oggi è il surriscaldamento globale dell’incredulità e la disintegrazione della morale, quando nessuno conosce e insegna la differenza tra bene e male.

 

↑2017.01.17 i 5 dubia su Amoris Laetitia: <foglio>: se l'eleganza di Caffarra non va confusa con le intemperanze di Burke, ma la convergenza con Fr1 è impossibile, perché il metodo è diverso: Caffarra e altri come lui si pongono sul piano dei princìpi non negoziabili, Fr1 non li nega, ma, visto che la metà degli sposati divorzia, egli sostiene che anche questa metà fa parte della Chiesa, «non sono scomunicati» [CzzC: caro Introvigne, mi pare forzoso l’alludere che Caffarra accampi i non negoziabili per la metà degli sposati che divorziano: l’indissolubilità sarebbe un di cui? Sussistente invece parrebbe il timore di relativismo se, sdoganata l’eccepibilità della norma attuale, non se ne precisassero ai confessori le condizioni minimali e se ne lasciasse decidere l’ammissibilità alla loro discrezionalità o a quella della coscienza individuale: converge o diverge?]

 

↑2016.07.03 <Lib&pers> l’unica speranza è il ritorno alla realtà. Siamo di fronte ad un mostro ideologico, etico, sociale, psichico, di costume, etc. ma prima di tutto onto-logico.

Il Relativismo si gioca infatti (e si vince) prima di tutto sul piano della logica e dell’ontologia: ricordando che l’essere non è un niente, che ogni forma di relativismo, di naturalismo, di psicologismo e di storicismo ingannano quando affermano ciò che negano: si pretendono veri negando che esistano verità.

 

↑2016.06.09 <stampa>: Gesù non insegna "o questo o niente" ma un sano realismo. Fr1: bisogna liberarsi da un idealismo rigido che non è cattolico e che non permette di riconciliarsi [CzzC: ponderazione delle priorità e dei rapporti di causa-effetto, what-if in funzione del male minore e prevenzione del maggiore, sono ragionevolezza non relativismo]

 

↑2016.02.27 Dobbiamo accettare che tutto cambi? O dobbiamo proteggere almeno le fondamenta della nostra umana dimora? [CzzC: condivido in larga misura questo aforisma, come la definizione di intelligenza "capacità di sapersi adattare alle situazioni nuove", ma attenzione: l'albero che riesce a piegarsi senza spezzarsi ha anche buone radici, altrimenti ...  continua ...]

 

↑2015.10.09 <asianews>: Papa: “vigilanza e discernimento”, perché “il Maligno è nascosto” e “sempre cerca di ingannare”. Se “è stato cacciato via” ha “pazienza, aspetta per tornare”, “viene con i suoi amici molto educati, bussa alla porta, chiede permesso, entra e convive con quell’uomo, la sua vita quotidiana e, goccia a goccia, dà le istruzioni”. Con “questa modalità educata” il diavolo convince a “fare le cose con relativismo”, tranquillizzando la coscienza.

 

↑2015.06.13 <news.va>: Fr1 al CSM: “Giustamente in questo tempo si pone un accento particolare sul tema dei diritti umani, che costituiscono il nucleo fondamentale del riconoscimento della dignità essenziale dell’uomo. Questo va fatto senza abusare di tale categoria volendo farvi rientrare pratiche e comportamenti che, invece di promuovere e garantire la dignità umana, in realtà la minacciano o addirittura la violano. La giustizia non si fa in astratto, ma considerando sempre l’uomo nel suo valore reale, come essere creato a immagine di Dio e chiamato a realizzarne, qui in terra, la somiglianza”. ... “È necessario intervenire non solo nel momento repressivo, ma anche in quello educativo, rivolto in modo particolare alle nuove generazioni, offrendo un’antropologia - che non sia relativista - ed un modello di vita in grado di rispondere alle alte e profonde ispirazioni dell’animo umano”

 

↑2014.09.29 [CzzC: la Legge Naturale è un termine che nel pensiero debole della per la cultura dominante non ha un significato universale, ma cangiante per ambiti culturali e storici, quantomeno perché frutto di un’educazione e non del DNA. Per tale cultura sarebbe improprio fare riferimento al termine Legge Naturale, come invece vi fa riferimento ad esempio la morale cattolica, la quale non a caso, affronterebbe la montante crisi valoriale in termini di sfida educativa e di emergenza educativa.]

 

↑2014.08.15 Il cristiano relativista sta bene alla cultura dominante e ai massoni per i quali il relativismo è un equilibrio; non a caso essi infiltrano sette evangeliche e va loro bene il vangelo sociale come inteso ad es. dal battista Walter Rauschenbusch (il Regno di Dio ‘non consiste nel salvare atomi umani, ma nel salvare l’organismo sociale’).

 

↑2014.02.09 Chiesa e massoneria, Papi e massoneria: [CzzC: vedrei correlazione tra il pensiero debole e il naturalismo razionalista, il relativismo delle fedi che i muratori subordinano alla più ampia verità che si manifesterebbe nella comunità della buona volontà, cioè nella fraternità massonica]

 

↑2013.03.22 Francesco I udienza al corpo diplomatico: «... povertà materiale ... Ma c’è anche un’altra povertà! È la povertà spirituale dei nostri giorni, che riguarda gravemente anche i Paesi considerati più ricchi. È quanto il mio predecessore, il caro e venerato Benedetto XVI, chiama la “dittatura del relativismo”, che lascia ognuno come misura di se stesso e mette in pericolo la convivenza tra gli uomini. E così giungo ad una seconda ragione del mio nome. Francesco d’Assisi ci dice: lavorate per edificare la pace! Ma non vi è vera pace senza verità! Non vi può essere pace vera se ciascuno è la misura di se stesso»

«Non si possono costruire ponti tra gli uomini, dimenticando Dio. Ma vale anche il contrario: non si possono vivere legami veri con Dio, ignorando gli altri».

 

↑2013.01.19 <tempi>: Padre Romano Scalfi 90 anni da testimone: .«Vent’anni di consumismo in Russia, peggio che settanta di comunismo?», chiede Corradi. «Il problema della Russia oggi, come dell’Occidente, – risponde Scalfi – più che il consumismo è il relativismo. Il quale a sua volta è l’ultima deriva del razionalismo di cui anche Marx è espressione. La falsità fondamentale del marxismo era nel dire che la coscienza dell’uomo è determinata dalle forze produttive e dai rapporti di produzione: l’uomo dunque non era più libero, la sua natura era stata alterata. Anche il relativismo oggi nega questa natura, nega il cuore dell’uomo come innato, quando afferma che non esiste una verità assoluta. Quando dice, come si usa tra i fautori del pensiero debole, che fra menzogna e verità non c’è differenza. Se fosse vero, non avrebbe senso l’azione stessa dell’uomo. È questo, a mio parere, che sta disfacendo l’Occidente».

 

 

↑2011.09.24 Traggo stralci da <vatican> traggo stralci del  DISCORSO DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI nel Seminario di Freiburg ed evidenzio i passaggi che più mi hanno colpito: ad esempio: «Viviamo in un tempo caratterizzato, in gran parte, da un RELATIVISMO subliminale che penetra tutti gli ambiti della vita. A volte, questo relativismo diventa battagliero, rivolgendosi contro persone che dicono di sapere dove si trova la verità o il senso della vita

 

↑2012.10.25 P.Gheddo: la missione è indebolita dal RELATIVISMO che cancella l'unicità della salvezza di Gesù Cristo, proponendo tanti "salvatori", o riducendo l'annuncio alla sola proposta di "valori" cristiani. Benedetto XVI spinge a una "santa inquietudine" perché tutti conoscano Gesù Cristo, riproponendo la "bussola" del Concilio Vaticano II.

 

↑2012.04.14 Relativismo e legge naturale: secondo una concezione positivista del diritto la maggioranza dei cittadini diventa la fonte ultima della legge civile: la ricerca del bene sarebbe subordinata in tal modo a quella dell'equilibrio dei poteri e il relativismo etico sarebbe concepito come una condizione della democrazia. Ma se fosse così, la maggioranza di un momento diventerebbe l’ultima fonte del diritto. La storia dimostra che le maggioranze possono sbagliare. Invece è la legge naturale il fondamento perché ognuno possa vivere rispettato nella sua dignità e difeso da arbitri e soprusi del più forte

 

↑2012.03.09 [CzzC: pongo domande al padre camaldolese Gianni Dal Piaz che, invitato a sermonarci su “giovani: generazione incredula?" cita Papa Benedetto XVI sul relativismo per dire che, se fosse stato qui, ci avrebbe scomunicati tutti. Suppongo che raccoglierebbe il plauso pensiero debole]

 

↑2012.01.25 Dio tra trascendenza e KENOSIS: a partire dalla seconda metà degli anni Novanta una svolta teologica segna gli sviluppi del pensiero debole di Vattimo, che avrebbe ritrovato in se stesso una radice cristiana, riconducibile filosoficamente all’evento specificamente cristiano della «kenosis» cioè dell’abbassamento con cui Dio ha scelto di incarnarsi in Gesù Cristo e di farsi uomo: in questa prospettiva Vattimo ha accentuato una contrapposizione tra il suo pensiero e la teologia dialettica di Karl Barth  ... continua ...

 

↑2011.10.18 Emblema del pensiero debole: Gianni Vattimo: viva l'incerto! «Grazie a Dio sono incerto, o anche ateo – non idolatra, non verità-dipendente... E poi, una esistenza tutta certezza, che barba. Un po’ come il paradiso della tradizione:». [CzzC: commento ponendo domande a Vattimo e chiedendogli di segnalarmi in merito eventuale dissenso o istruzioni correttive]

 

↑2011.09.22 Irriterebbe il pensiero debole Benedetto XVI a Berlino: valori da fondare perfino al riparo del criterio di maggioranza: «In gran parte della materia da regolare giuridicamente, quello della maggioranza può essere un criterio sufficiente. Ma è evidente che nelle questioni fondamentali del diritto, nelle quali è in gioco la dignità dell’uomo e dell’umanità, il principio maggioritario non basta».

 

↑2011.07.05 da Assisi 1986 ad Assisi 2011 il significato di un cammino. « La convergenza dei diversi non deve dare l’impressione di un cedimento a quel RELATIVISMO che nega il senso stesso della verità e la possibilità di attingerla». Nota[1]

 

↑2011.06.06 Piacerebbe al pensiero debole: <voceevangelica>: Alberto Bondolfi dell’ISR-FBK: un medesimo sentire di fede “non garantisce automaticamente un’unità di vedute nelle questioni morali[CzzC: mi chiedo se qui Bondolfi stia usando il trucco dialettico del lasciar confondere condizione necessaria con condizione sufficiente, magari pro relativismo]

 

2011.01.24 Traggo da <l’Adigetto> Il monito di don Giulio Viviani nel giorno di S. Francesco di Sales: Benedetto XVI: «Attenzione al relativismo morale: La coscienza ha dei diritti perché ha dei doveri». Nell'Omelia di Don Giulio Viviani, tenuta oggi alla chiesa di Santa Maria del Suffragio a Trento, un invito a ricordare nei suoi insegnamenti che la coscienza gioca un ruolo fondamentale nella professione del giornalismo. Continua qui con key John Henry Newmann, diritti senza doveri

 

↑2011.01.21 Papa alla Questura di Roma: nel pensiero moderno mancano riferimenti oggettivi al vero. Nota[2]

 

↑2010.12.02 Rio De Janeiro: i narcos, la guerriglia e il buon ladrone. «Il maggior pericolo che oggi l’umanità ... è la perdita del gusto della vita». Nota[3]

 

↑2010.11.22 <sussidiario> DITTATURA DEL RELATIVISMO: viene prima la LIBERTA' o la VERITA'?  Tutte le volte in cui abbiamo messo la libertà davanti alla verità abbiamo fatto disastri. Se nella nostra condotta - come nelle leggi positive -prescindiamo dalle leggi naturali che regolano la vita dell’uomo e la sua convivenza, quello che faremo sarà contro l’uomo. È questa la sorte ineluttabile di una libertà che pretende di manipolare la verità delle cose. Lo stesso vale per le leggi economiche. L’economia non può ignorare i principi morali che regolano il comportamento umano

 

↑2010.10.08 Il RELATIVISMO non riguarda solo le grandi questioni morali (la vita, i valori), ha un risvolto concreto nella vita di tutti i giorni, in tutti i suoi angoli. Ed è un risvolto paradossale e drammatico.

 

↑2010.09.29 <tempi> MARKETING del RELATIVISMO RELIGIOSO vacuo per quel che basta e suggestivo per quel che resta. È fiction, spettacolo, magnetismo religioso a buon mercato. Vedi il san Filippo Neri raffigurato in un recente sceneggiato sui Rai Uno. Come siamo arrivati a spacciare per riflessioni sull’esistere e sui millenari dilemmi umani, questo discount del banale, dell’emotivo, dell’assurdo? ... E perché tutti i maggiori quotidiani italiani hanno presentato l’ultimo libro (The Grand Design) dell’astrofisico Stephen Hawking come la dimostrazione risolutiva, insindacabile, definitiva del fatto che «Dio non esiste»? ... Ma chiedere un rigore razionale a chi fa del razionalismo l’arma per confutare le certezze di fede, sarebbe troppo. Chiedere, ad esempio, ... al teologo Vito Mancuso che sostenere che l’anima è un’«eccedenza energetica» sprigionata dalla materia significa supporre che un elefante abbia più anima di un uomo. Come ha notato Vincenzo Vitale nel suo Volti dell’ateismo, «Mancuso ammette che è proprio così, ma precisa che a differenza di quella dell’elefante, l’energia dell’uomo è “più ordinata”. Già. Peccato che resti da spiegare l’unico aspetto che veramente conti e che invece in Mancuso rimane avvolto nel mistero: perché l’energia umana sarebbe più ordinata e come avverrebbe tale raffinamento organizzativo».

 

↑2010.09.22 Benedetto XVI: «Evangelizzare la cultura, malgrado il “secolarismo aggressivo” e il RELATIVISMO»

 

↑2010.07.30 Piacciono al pensiero debole i MAESTRI DI DUBBIO: davvero sarebbe dal dubbio che nasce la buona informazione? Davvero il dubbio sarebbe responsabile mentre la mancanza di dubbi sarebbe irresponsabile? Così in vista di EDUCA su Cooperazione tra consumatori: pongo domande all'autore]

 

↑2009.09.30 Benedetto XVI: "Non aver paura della VERITA' perché essa è amica dell’uomo e solo nell’amore per il bello e il vero si può offrire un futuro ai giovani"

 

↑2009.09.24 Ostellino: ha ragione Bagnasco, il NICHILISMO è la causa della nostra crisi [CzzC: ritengo si riferisca soprattutto alle implicazioni relativistiche del nichilismo]

 

↑2009.08.25 Se RELATIVISMO è il contrario di dogma, non sarebbero per l'appunto dogmatici quelli che, accusando il relativismo, impongono una verità, una dottrina o un programma morale?

 

↑2009.08.gg Irriterebbe il pensiero debole la Caritas in veritate [CzzC: un’enciclica che mi aiuta assai nella carità e nel sentire la fondatezza ragionevole del mio essere cristiano e di praticarla: vedi anche carità non solo materiale, verità, veritas in caritate o la carità è Dio]

 

↑2009.08.20 Moralità è una vita fatta di "amore nella verità" di Dio e del prossimo: la moralità puramente terrena rischia di avere un fondamento friabile. [CzzC: continua con keys moralità basata su verità, «cielo stellato sopra di noi, ...», Caritas in veritate, circostanze, gradualità, relativismo, Newman]

 

↑2009.08.12 Tendenza “NICHILISTA” del pensiero contemporaneo con il suo doppio versante, quello della «dittatura del razionalismo», e quello della «dittatura del RELATIVISMO»

 

↑2009.08.09 Papa Benedetto XVI all'Angelus: «lager nazisti simbolo estremo del male, come il NICHILISMO contemporaneo». [CzzC: il Papa si riferisce soprattutto alle implicazioni relativistiche del nichilismo: non a caso, infatti, i piloti della nostra cultura dominante, tifosi del pensiero debole ...] E. Severino sul Corriere e A. Sofri su Repubblica criticano l'espressione del Papa. Anche V. Mancuso prende le distanze dal Papa, ma condivide la critica all'antropocentrismo moderno e l'impossibilità di un'etica senza trascendenza; per non parlare di Umberto Eco arrabbiato per la chiarezza antirelativistica di B16 tanto da sbeffeggiarlo come uno studentello; ma forse con tali stravaganze guadagna punti in candidatura Nobel per la letteratura]

 

↑2008.02.21 Lo studioso Francesco Remotti pubblica un pamphlet sul concetto di natura e di famiglia, una sorta di lettera a Benedetto XVI che finisce per essere un inno al relativismo: goduria per il pensiero debole.

 

↑2007.12.02 Scalfari sulla sua Repubblica: «A Benedetto XVI il relativismo non piace ed è comprensibile in chi amministra la verità assoluta (la sua). Non c'è niente da dire su questo punto. Certo, anche la Chiesa cambia spesso di opinione su fatti peccati e peccatori. E' umano. A rileggere la sua storia ci si accorge che è anch'essa immersa nel relativismo. Anche questo è umano». [CzzC: non hai capito la differenza tra la tua parola e quella di Cristo e dunque quella della Chiesa? Anche per Gesù, che osò dirsi verità (qui adest), gli scandali sono inevitabili (li disse necessari, addirittura), ma per lui il peccatore può riconoscersi tale riconoscendo la verità, quindi senza essere relativista; per te sarebbe obbligo essere relativisti perché siamo peccatori?].

 

2005.06.30 (data indicativa) <civilcatt> Antonio Spadaro taccia l’enciclopedia Wikipedia come pericolosa utopia rispetto all'enciclopedia tradizionale, intesa come costruzione autorevole, organica e integrata del sapere [CzzC: come il tuo SAPERE, caro Spadaro?] Wikipedia nasconde un'altra utopia, a suo modo, ambigua: la democrazia assoluta del sapere e la collaborazione delle intelligenze molteplici che dà vita a una sorta di intelligenza collettiva; questa utopia potrebbe nascondere una nuova forma di "torre di Babele", che ha il suo tallone di Achille non solo nell'inaffidabilità, ma anche nel relativismo». [CzzC: più o meno del tuo? Temo più il tuo relativismo etico, caro Antonio, che quello informativo di Wikipedia, quantomeno perché appari tanto contraddittorio, quanto autoreferenziale, sia sulla libertà di espressione sia sulla democrazia, fatta eccezione per la lodevole opzione preferenziale per i poveri, che è anche mia, ma con caritas in veritate, non con la carità solo materiale tifata dai compagni di Bologna che han dato laurea honoris causa al "filantropo" Soros]

 

↑2005.04.18 <vatican>: di Joseph Ratzinger, omelia della Messa Pro Eligendo Pontifice: Avere una fede chiara, secondo il Credo della Chiesa, viene spesso etichettato come fondamentalismo. Mentre il relativismo, cioè il lasciarsi portare “qua e là da qualsiasi vento di dottrina”, appare come l’unico atteggiamento all’altezza dei tempi odierni. Si va costituendo una dittatura del relativismo che non riconosce nulla come definitivo e che lascia come ultima misura solo il proprio io e le sue voglie [CzzC: vedi come tanti illuminati piloti della cultura dominante, ad es. Umberto Eco, sbeffeggeranno B16° sul suo puntuale discernimento in resilienza al relativismo]

 

↑1995.02.gg <academia.edu>: Il relativismo consiste nel «considerare la verità come qualcosa di dipendente da una variabile indipendente che, come tale, la determina»: tra le molteplici variabili indipendenti annotiamo quelle che determinano il relativismo razionalista e quello volontarista: per il primo è "è vero solo quanto si relaziona gnoseologicamente in forma retta ed efficace con la ragione umana"; per il secondo vale il soggetto: "ciascuno potrà far prevalere la sua verità sulle altre". La massoneria costituisce uno dei principali organizzatori sociali del relativismo razionalista; la New Age di quello volontarista.

 



[1] Giovanni Paolo II spiegò chiaramente il senso del ritrovarsi a pregare nella stessa città: «Il fatto che siamo venuti qui non implica alcuna intenzione di ricercare un consenso religioso tra noi o di negoziare le nostre convinzioni di fede. Né significa che le religioni possono riconciliarsi sul piano di un comune impegno in un progetto terreno che le sorpasserebbe tutte. E neppure è una concessione al relativismo nelle credenze religiose» (Insegnamenti di Giovanni Paolo II, 1986, vol. ii, p. 1252).

   Quest’ultimo punto era di capitale importanza: il relativismo o il sincretismo, infatti, finiscono per distruggere, anziché valorizzare, la specificità dell’esperienza religiosa. Su questo aspetto si è tornati più volte in seguito, anche a motivo di interpretazioni superficiali, che non sono mancate, di quel primo incontro di Assisi. Nella lettera inviata al vescovo di Assisi per il XX anniversario dell’evento, Papa Benedetto XVI ricorderà che «è doveroso [...] evitare inopportune confusioni. Perciò, anche quando ci si ritrova insieme a pregare per la pace, occorre che la preghiera si svolga secondo quei cammini distinti che sono propri delle varie religioni. Fu questa la scelta del 1986, e tale scelta non può non restare valida anche oggi. La convergenza dei diversi non deve dare l’impressione di un cedimento a quel relativismo che nega il senso stesso della verità e la possibilità di attingerla» (Messaggio a monsignor Domenico Sorrentino, 2 settembre 2006, Insegnamenti di Benedetto XVI, 2006, vol. ii, p. 190).

[2] ... nel pensiero moderno si è sviluppata una visione riduttiva della coscienza, secondo la quale non vi sono riferimenti oggettivi nel determinare ciò che vale e ciò che è vero, ma è il singolo individuo, con le sue intuizioni e le sue esperienze, ad essere il metro di misura; ognuno, quindi, possiede la propria verità, la propria morale. La conseguenza più evidente è che la religione e la morale tendono ad essere confinate nell’ambito del soggetto, del privato: la fede con i suoi valori e i suoi comportamenti, cioè, non avrebbe più diritto ad un posto nella vita pubblica e civile. Pertanto, se, da una parte, nella società si dà grande importanza al pluralismo e alla tolleranza, dall’altra, la religione tende ad essere progressivamente emarginata e considerata senza rilevanza e, in un certo senso, estranea al mondo civile, quasi si dovesse limitare la sua influenza sulla vita dell’uomo.

[3] «Il maggior pericolo che oggi l’umanità possa temere – afferma Teilhard de Chardin – non è una catastrofe che venga da fuori, una catastrofe stellare; non è la fame né la peste, ma invece questa malattia spirituale, la più terribile perché è il più immediatamente umano dei flagelli: la perdita del gusto della vita».

L’esempio concreto di taluni giovani educatori in alcuni asili e Centri educativi della nostra città, che hanno avuto la forza di cambiare vita anche dopo essere stati coinvolti nel traffico, ci permette di cominciare a dare un giudizio e, per questo, di iniziare un cammino: il cuore dell'uomo ha bisogno di essere educato, ciò significa che ha bisogno di incontrare qualcuno che lo risvegli, che lo aiuti a battere di nuovo con il desiderio che ha di bellezza, di verità e di giustizia, perché il cuore di qualsiasi uomo è fatto così, e deve trovare in questo mondo qualcosa che possa riconoscere come un bene, qualcosa per cui valga la pena vivere, perché così la vita diventa più umana, più vera, più degna di essere vissuta, senza dover ricorrere a momenti di fuga.