ZYGMUNT BAUMAN 1925-2017: la società LIQUIDA come mercificazione delle esistenze e omologazione planetaria

<wikipedia>: è stato un sociologo e filosofo polacco di origini ebraiche. Fuggendo dall’occupazione nazista riparò sotto i sovietici, divenne soldato comunista, studiò sociologia all'Università di Varsavia, dissertò sul socialismo britannico e dopo il 1956 dal leninismo ufficiale passò ad avvicinarsi ad Antonio Gramsci e Georg Simmel. Nel marzo del ’68 alla ripresa dell'antisemitismo, perse la sua cattedra all'Università di Varsavia, emigrò in Israele poi passò alla cattedra di sociologia all'Università di Leeds. Sul finire degli anni ’80 iniziò a divenire famoso per i suoi studi sulla connessione tra la natura della modernità e il totalitarismo, sul passaggio dalla modernità alla post-modernità, e le questioni etiche relative: proverbiale il suo paragonare questo passaggio a quello da stato solido e LIQUIDO della società:

- egli lega tra loro concetti quali il consumismo e la creazione di rifiuti umani, la globalizzazione e l'industria della paura, lo smantellamento delle sicurezze e una vita LIQUIDA sempre più frenetica e costretta ad adeguarsi alle attitudini del gruppo per non sentirsi esclusa, e così via;

- l'esclusione sociale elaborata da Bauman non si basa più sull'estraneità al sistema produttivo o sul non poter comprare l'essenziale, ma sul non poter comprare per sentirsi parte della modernità;

il povero, nella vita liquida, cerca di standardizzarsi agli schemi comuni, ma si sente frustrato se non riesce a sentirsi come gli altri, cioè non sentirsi accettato nel ruolo di consumatore;

- in una società che vive per il consumo, tutto si trasforma in merce, incluso l'essere umano;

- La critica alla mercificazione delle esistenze e all'omologazione planetaria si fa spietata soprattutto in Vite di scarto, Dentro la globalizzazione e Homo consumens.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 01/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: spirito del mondo devoto della dea pecunia illumina l’individualismo

 

2024.02.26 <linterferenza> Bauman ha colto le miserie antropologiche e le derive distruttive e classiste del sistema capitalistico, ma nei suoi scritti non vi è la condanna filosofica ed etica al mercato in sé, vi è quasi la speranza che il sistema  possa autocorreggersi attraverso l’analisi critica delle tragedie nell’etico come direbbe Hegel. La critica scissa dall’individuazione della causa strutturale del male rende improbabile l’elaborazione di una chiara alternativa. Una filosofia incapace di fondare una “ben tonda verità” non può che piacere al capitalismo che ha fatto della morte della verità la sua forza. La filosofia come eterna incompiuta diventa una via moderata al relativismo e organica al capitalismo: essa diviene liquida, mentre il capitalismo si struttura in modo solido, e nulla pare fermare la sua corsa. [CzzC: Bauman è morto 7 anni fa: se fosse stato ancora in auge avrebbe potuto replicare difendendosi, ma forse anche implementandosi]

 

↑2020.09.09 Traggo da Umberto Folena su <toscanaOggi.fb>: da Modernità liquida di Zygmunt Bauman leggiamo che nel 1987 fu pubblicato il manuale di “autoapprendimento” dal titolo esplicito "E lìberati dagli altri" scritto da Melody Beatty che in pochi anni vendette oltre 5M di copie. Ecco uno dei consigli dell’autrice: «Il modo più sicuro per impazzire è farsi coinvolgere negli affari altrui, e il modo più sicuro per essere sani e felici e farsi gli affari propri». Almeno un paio di generazioni sono cresciute in questo clima, incoraggiate da “maestri” oggi settantenni. Che importa del virus ai movidani? Tanto io sono giovane e poco mi tange. La tragedia del Covid-19 dovrebbe insegnare l’idiozia di una simile mentalità iper-individualista.

 

2020.05.25 a radio 24 odo uno psicologo invocare tolleranza verso gli irresponsabili movidani, perché i ragazzi, se imponi loro il contrario di quanto desiderato, reagiscono sfidando la norma con la trasgressione. Le paludate parole di certa psicologia lasciano surrettiziamente intendere che le norme anti-movida siano sovradimensionate rispetto all’effettivo pericolo Covid. Preferisco l’analisi.fb di Umberto Folena, che qui riassumo: crocchi, spriz di gruppo, brulichii festosi con supremo sprezzo del distanziamento fisico. Se la ragione era stata distrutta da anni di sciacquamorbido televisivo, politico e culturale, non è che due mesi di reclusione potessero guarire dalla vera e più profonda “pandemia”, quella che negli ultimi trent’anni ha indebolito e infine strangolato la ragione: riflettere è scomodo, agire di stimoli e impulsi rende meglio, basta essere furbi, non farsi fregare (il reato non è come il peccato, se non ti fai beccare sei innocente). Grazie a Dio i responsabili sono tantissimi e tutt’altro che tonti, una maggioranza costruttiva; usiamo testa e cuore, non perdiamo la forza di remare ancorché talvolta controcorrente.

 

 

2020.03.16 <foglio/figaro> “Per molto tempo fu chiaro che la sinistra difendeva il progresso, l’universale, la ragione, il vietato vietare, mentre la destra i legami particolari, la conservazione, il sentimento religioso, qualche censura, scrive Eugénie Bastié. Oggi la destra difende il libero pensiero, la laicità senza affossare la religione, mentre quelli che ieri mangiavano i preti reclamano ostracismo di liberi pensatori, proibizione di libere intraprese, "polizia del pensiero", compiacenza per la religione dei dannati della Terra. "Voltafaccia" storico e sociologico spiegato dalla ricercatrice del Cnrs Stéphanie Roza nel libro ‘La Gauche contre les lumières’ che mostra come il pensiero critico dei filosofi della French Theory (Deleuze, Derrida, Michel Foucault e compagnia) sia riuscito a decostruire ogni possibilità di instaurare una norma comune, tagliando il ramo dei Lumi sul quale era seduta la sinistra. [CzzC: c'è del vero, ma non leggo riferimenti a quello che a me pare uno dei principali improntatori del pensiero cosiddetto di sinistra, dall'origine (giacobinismo) alle sue evoluzioni politico-culturali remote (marx-leninismo) e più recenti (indifferentismo liquido che permea omospecismo, omosessismo, immigrazionismo, individualismo): dalle origini giacobine alle successive evoluzioni troveresti interessante correlazione del pensiero sinistro con quello di lobby massoniche ed una costante avversione a quelli che certi cattolici chiamerebbero valori non negoziabili, libertà di coscienza e di educazione; correlazione, costanza, forse più che "voltafaccia"]

 

↑2018.04.18 <it.oggi> Non ci possono essere diritti se mancano i doveri. Nella nostra società liquida e narcisista il diritto viene inteso quasi sempre come “fare i propri comodi”

 

↑2018.01.10 <twitter vari>: Zygmunt Bauman fu interprete del disorientamento e dello smarrimento di cui è permeata la nostra società, nel quotidiano privato e pubblico.

 

↑2017.01.09 <corriere>: Morto a 91 anni Zygmunt Bauman il sociologo polacco che nella Shoah vide lucidamente il nesso tra orrore e modernità. L’analisi dello sterminio e il richiamo all’etica: ci si può sempre opporre al male

- Addio a Bauman, il filosofo della «società liquida» di Carlo Bordoni

La civiltà nasce dalle paure. Il potere le trasforma in merce politica di Zygmunt Bauman

Fede nei giovani e nella possibilità di una «terza via» di Maurizio Ferrera

«Le risposte ai demoni che ci perseguitano» di Davide Casati

«Che errore sovrapporre il terrorismo all’immigrazione» di Maria Serena Natale

 

↑2016.02.26 quasi stavo per condividere quest’Eco di Pape satàn Aleppe <ilfattoq>: “Con la crisi del concetto di comunità emerge un individualismo sfrenato ... un “soggettivismo” che ha minato le basi della modernità, l’ha resa fragile, da cui una situazione nella quale, mancando ogni punto di riferimento, tutto si dissolve in una sorta di liquidità” se non fosse che ci sovvien di come abbia sbeffeggiato i resilienti del relativismo e della società liquida: schizofrenia simile a quella del Berlusca sulla magistratura?]

 

↑2014.12.23 da don Fiorenzo ricevo una riflessione sulla figura del padre (che colgo anche come parziale conferma del mio concetto di sessantonite): La figura del Padre, che era al centro della vita familiare, iniziò "a perdere colpi": tra contestazioni e rivendicazioni alla fine degli anni ‘60 si impose un nuovo modo di pensare la famiglia e la società "senza padri": cominciò a farsi strada la società liquida, che oggi vediamo giungere a conseguenze impensabili. I giovani degli anni '70 detronizzarono il padre (l'autorità), dicendo che tutto ciò che sapeva di paterno era oppressivo ...

 

↑2013.10.24 Rispondo per le rime a Mario Palmaro che abusa del concetto di società liquida per estenderlo al cattolicesimo di Fr1 screditandolo: «... oscurato dalla stella mediatica di papa Bergoglio. Parafrasando Zygmunt Bauman, ciò segna la nascita di un cattolicesimo liquido, che diguazza nelle zone grigie evocate da Carlo Maria Martini»

 

↑2013.03.22 Elogio della formazione continua: ad insegnare si impara. Di Rosario Mazzeo [CzzC: lo conobbi come ottimo formatore dei docenti]. Come denunciava Peguy a fine Ottocento: «Le crisi dell'insegnamento non sono crisi di insegnamento; sono crisi di vita». E Cesare Scurati: «La post-modernità ha travolto anche il riferimento ai metodi come componente di formazione della professionalità docente, sostituendone il concetto con quello di strategie o tecniche di apprendimento, per cui essi diventano sistemi di risposta a situazioni date, e quindi opportunità di successo». A noi interessa riaffermare che insegnare è un'arte da imparare, dentro la quale c'è anche il desiderio e la capacità di entrare in rapporto, di mettersi a servizio, di lavorare insieme. Ancor di più in una società liquida, in cui sembrano svanite le basi su cui poggiare i piedi e le mete verso cui camminare.

 

↑2013.02.25 Dai lumi in poi montano ingiustizie planetarie e stragi di inermi. Traggo da <repubblica, cedocsv, Unità> dove Zygmunt Bauman, a supporto del suo «è l’ingiustizia che uccide la democrazia» cita Michel Rocard, D.Bourg e F.Augagner in “Le genre humain menacé” pubblicato su Le Monde del 2 aprile 2011: nell’epoca dei LUMI in nessun luogo della terra il livello di vita era di più di due volte superiore a quello della regione più povera. [CzzC: più precisamente “prima dei lumi”, perché è dall’epoca dei lumi che datiamo l’impennata del peggio per i più deboli a lucro della finanza più cinica, fino all’emblematico Soros ... continua].

 

↑2012.08.10 Diritti del neonato: essere allevato da papà e mamma responsabili: neonatologo Dino Pedrotti: «i bambini preferiscono nascere da una coppia eterosessuale, che sia però responsabile e non "liquida"».

 

↑2011.05.08 Un parroco declina disponibilità di Umberto Folena di Avvenire per il suo concetto di società liquida e di famiglia naturale