PERCHÉ BENEDETTO XVI SI DIMISE? Non avrebbe fatto meglio a NON dimettersi?

Alle domande in titolo risponderei primariamente che prego affinché Fr1 non abbia a soffrire per pericoli di lacerazione azionati dalla stessa parte che li minacciò contro B16°, mentre non lo vedrei correre rischi di disobbedienza da parte dei fedeli che hanno ancora a cuore il magistero del predecessore.

Ritengo che siano state più d’una le motivazioni che hanno portato il papa a dimettersi, e che le abbia soppesate con grande fede e responsabilità di fronte a Dio e alla sua Chiesa, con speranza per un bene maggiore; anche per umiltà? Non di quella pusillanime, ma di quella obiettiva, che aiuta ad evitare l’irresponsabilità della presunzione, misurando bene le condizioni al contorno.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 04/03/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: causa-effetto; Leitmotiv del dissenso in esaltazione della virtù della disobbedienza

 

 

2022.12.26 <ilfattoquotidiano> “Ratzinger è un grande teologo. La sua rinuncia atto di umiltà” dice Enzo Bianchi, “ci siamo conosciuti nel 1976, durante un seminario teologico. Durante il suo pontificato mi ha nominato esperto in due sinodi

 

2020.02.18 Per ipotizzare risposta alle domande i titolo partirei da oggi anziché dal 2013. Il mainstream dava quasi per scontato che Papa Francesco avrebbe sdoganato i preti sposati con l'attesa esortazione apostolica post sinodale, ed invece pare che non abbia ritenuto ancora maturi i tempi a prescindere dalla sua personale propensione.

Già criticato dai cosiddetti integralisti tradizionalisti, ora Fr1 rischia di perdere le simpatie dell'ala opposta: quale? Ad es. quella che tifa scuola di Bologna, scuole tedesche, We are church & C, cioè quelli che dicono di applaudire Fr1 per la sua opzione preferenziale per i poveri mentre dissimulano il loro primario obiettivo (che Fr1 democratizzi la chiesa cattolica modo luterano).

In <chi scrive> che "Papa Francesco è stato stoppato ed ora si ritrova più solo" leggo una bugia ("stoppato") e una mezza verità "ora si ritrova più solo". Perché? I tradizionalisti non fanno paura, denunciano quelli che a lor parere sarebbero cedimenti allo "spirito del mondo", difendono la famiglia matrimoniata maschio e femmina rispetto al matrimonio per tutti, si oppongono all'u2g, ma non minacciano scismi, né plateali disobbedienze che storicamente li preludono.

   Quelli del fronte opposto sì, e, in ritorsione, sarebbero capaci di fargli il vuoto attorno, delusi dal fatto che Fr1 non abbia avuto il coraggio di fare quel primo conclamato passettino nella direzione della suddetto democratico allineamento ai protestanti; quel fronte dell'ermeneutica di rottura sa invocare plateali disobbedienze e minacciare scismi incolpandone i tradizionalisti.

   Ritengo che sia soprattutto per questo motivo che B16 ha dovuto in coscienza cedere il testimone, per evitare che le minacce dei conciliaristi di rottura, fattesi sempre più incombenti, passassero dalla conclamata virtù della disobbedienza ad uno scisma di fatto, adducendone la colpa all'"integralismo" del suo magistero.

   Si potrebbero citare a bizzeffe esempi di suddette minacce; mi limito a citarne alcuni del solo 2011-2012 che ho colto in diretta esperienza: ti lascio arguire che, se dal mio piccolo ho visto così tanto, figurati cosa avrà patito B16 che noi non sappiamo:

- 2009.03.12 Sarebbero i cattolici additati come INTEGRALISTI a creare uno scisma di fatto nelle comunità cattoliche? Sì secondo il gruppo guida retto da questo parroco

- 2011.01.13 Nel suo libro "Per riformare la Chiesa" il Vescovo Giuseppe Casale infierisce sui papasuccubi «cattolici plaudenti, cattolici che vivono tranquilli nelle loro posizioni di comodo, all’ombra dell’autorità» precisando che «L’unità è stata intesa come PIATTO CONFORMISMO, MANCANZA DI CREATIVITA', adesione a programmi studiati a tavolino»; attacca  anche «l’8x1000 centralizzato, pubblicizzato, che non costa nulla» e il giornale «Avvenire che non serve» (ovviamente quell'Avvenire che ancora non infieriva contro i tradizionalisti; quello di oggi piace di più a Casale & C); più oltre leggiamo "sfacciati clericali.... anni di popolatria» [CzzC: perfetto campionario di Leitmotiv L1, L2, L3, L6 ...   continua]

- 2011.09.04 inno alla disobbedienza ecclesiastica cantato da don Cristelli sul settimanale diocesano Vita Trentina: «Le questioni agitate sono quelle della COMUNIONE ai divorziati risposati … e della gestione collegiale della Chiesa». Quell'inno alla DISUBBIDIENZA ECCLESIASTICA di don Cristelli apparve quantomeno stonato ad alcuni lettori del settimanale diocesano, ma il "setacente don" replicò ribadendo e additando come esempi alcuni parroci tedeschi, tanto predicatori della disobbedienza che l'11/11/2012 il Cardinal Schönborn in merito dovette precisare che "chi dichiara di disubbidire non può assumere incarichi di rilievo".

- Cosa intendo per scismi azionati incolpando i tradizionalisti succubi di B16°? Un parroco di allora in pubblica riunione in Sala Fondazione aveva accusato che «qui in mezzo a noi certi integralismi anche cattolici ci stanno portando a degli scismi di fatto all’interno delle nostre chiese, non a quelli storici già consumati, ma a degli scismi di fatto». E quando gli chiesi spiegazione mi rimbrottò, additandosi così «noi non abbiamo venduto il cervello all'ammasso".

- Le dimissioni di B16° hanno fatto cessare inni alla disobbedienza e minacce di scisma per alcuni anni, ma i tifosi dei loro autori potrebbero reiterarle se Fr1 contrariasse le illusioni coltivate a partire dal "chi sono io per giudicare?"

Scusa la lungaggine, ma permettimi una chiosa sulle dimissioni di B16°: cosa avrebbe fatto, a tuo avviso, un responsabile Presidente degli USA o della Russia se fosse emerso che non si era accorto per tempo di essere ingannato dal suo fidatissimo maggiordomo, una spia del nemico? Vedi tanta differenza con il maggiordomo Paolo Gabriele?