Chiediamo aiuto per discernere chi sermona NO SACRIFICIO; ad es chi?

ad esempio nel 2013 dalla leadership ignaziana di Fractio panis sul sacrificio come penitenza e mortificazione; nel 2022.01 Luigino Bruni sul sacrificio eucaristico.

 [Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/01/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: catechesi confondente; testate dei Gesuiti, leadership ignaziana

 

2022.01.02 Luigino Bruni usa il pulpito di Avvenire in una maniera che mi fa ancora una volta ringraziare Padre Cavalcoli per la sgamatura di inganni <cavalcoli> Come Luigino è felice nel denunciare l’avarizia, la superbia e lussuria dei preti, altrettanto è infelice nel contestare alla maniera di Lutero e di Rahner il significato del sacrificio di espiazione per la remissione di peccati che caratterizza l’essenza del sacrificio eucaristico e nel sarcasmo di sapore freudiano col quale parla della cancellazione delle colpe nel sacramento della riconciliazione.

 

2013.02.24 h00:53 Spett. Ufficio Catechistico Diocesano;, chiedo per favore se dobbiamo prendere alla lettera la catechesi quaresimale a pag 3 di Fractio panis che qui ho così commentato, in particolare in relazione a «Sacrifici, penitenze, mortificazioni non fanno che centrare l’uomo su se stesso e nulla può essere più pericoloso e letale di questo atteggiamento»

Lo chiedo assieme ad altri fedeli della mia parrocchia (che dovranno fra l’altro frequentare 3 giorni di corso di relazione, empatia e bioenergetica curati da Villa S.Ignazio per prepararsi ad operare bene nel nuovo progetto Quartiere solidale cui ho aderito anch’io). Grazie a prescindere dalla risposta.

Cordiali saluti.

CzzC

P.S. leggo da altre fonti catechetiche:

- Dalla Colletta della Messa di domani:
«O Dio, che hai ordinato la penitenza del corpo come medicina dell’anima, fa’ che ci asteniamo da ogni peccato per avere la forza di osservare i comandamenti del tuo amore. Per il nostro Signore Gesù Cristo...»

La liturgia bizantina, nella settimana che precede l'inizio della Quaresima, canta questo tropario:
"Digiunando dai cibi, anima mia, senza purificarti dalle passioni, invano ti rallegri per l'astinenza, perché se essa non diviene per te occasione di correzione, sei in odio a Dio come menzognera e ti rendi simile ai perfidi demoni che non si cibano mai. Non rendere dunque inutile il digiuno peccando, ma rimani irremovibile sotto gli impulsi sregolati, facendo conto di stare presso il Salvatore crocifisso, o meglio di essere crocifissa insieme a Colui che per te è stato crocifisso, gridando a lui: Ricordati di me Signore, quando verrai nel tuo regno". È un testo che spiega il vero senso del digiuno cristiano e alla fine il tropario presenta il ruolo centrale della croce di Cristo nella vita dei cristiani: "Crocifissi insieme a Colui che per noi è stato crocifisso".

e ti chiedo, pf, caro don .., se mi suggeriresti di preferire a Fractio Panis queste fonti catechetiche, quantomeno come meno confondenti, data la mia povertà intellettuale non all’altezza della leadership ignaziana.