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modificato 15/05/2017 |
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Etica e solidarietà necessitano di sussidiarietà, se non ti basta lo stato come essenza dell’eticità |
Correlati: dignità, identità, libertà, statalismo, cittadinanza, non profit; usurpazione di significato |
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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri. |
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La sequela di Cristo nel cammino guidato dal Magistero petrino valorizza la collaborazione con tutte le persone di buona volontà per il bene comune, ma non può limitarsi a relegare in sacrestia il volto di questa sua sequela: deve poterlo esprimere anche con intrapresa e responsabilità, anche economica pur se non profit, che non necessariamente sia monopolizzata da livelli istituzionali dello stato, come se lo stato fosse l’essenza dell’eticità e qualunque opera si muovesse fuori da tale monopolio non meritasse la sua considerazione e il suo sostegno, ancorché erogasse servizi di pari qualità a costi standard inferiori e si sottomettesse al controllo statale di congruenza del rapporto tra prestazioni erogate e sostegno pubblico ricevuto. |
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Da: CzzC
Inviato: venerdì 1 febbraio 2013 16:36 Carissima F., grazie dell’invito per l’incontro del 14/02 a tema Impresa Etica e Solidarietà che mi è assai caro, ma che solitamente affronto non in termini di filantropia (che pur valorizza l’etica e la solidarietà umana che perseguo e pratico con passione) ma in termini di SUSSIDIARIETÀ nell’accezione della dottrina sociale della Chiesa, che valorizza anche l’iniziativa e la responsabilità dei corpi intermedi della società (dalla famiglia, alle coop, alle onlus, anche nell’ambito dei servizi alla salute, all’istruzione/educazione, e in generale dei servizi sociali primari), il che - in pari dignità con lo Stato e con i suoi organi intermedi (Regioni, Province, Comuni e loro società partecipate), - in modalità cooperante con essi, ma efficacemente ed efficientemente autonoma, - anche in riduzione degli oneri pro capite profusi (e a volte sprecati) da cotali organi in analogo servizio, - anche in ferma difesa contro le incursioni degli statalisti (laicisti illuminati) che, ad esempio, - indicono referendum per abrogare il sostegno pubblico alla scuola paritaria, - alimentano il pregiudizio ideologico contro la promozione della suddetta sussidiarietà, - fanno aumentare gli oneri complessivi che lo Stato sostiene per erogare gli stessi servizi, una volta che fosse soffocata tale sussidiarietà, - pretendono che il volontariato associativo e le intraprese di sussidiarietà - si esplichino solo in ancillare supplenza della Pubblica Amministrazione sotto il ferreo determinismo anche impiegatizio dei suddetti statalisti, anziché semplicemente sotto il controllo pubblico di congruenza del rapporto tra prestazioni erogate e sostegno pubblico ricevuto - oppure deve fare a meno del sostegno pubblico.
Nell’annuncio e nell’invito per l’incontro del 14/02 non vedo menzionata la sussidiarietà in parola: - son
certo che nel dibattito se ne parlerà e spero anche in modo da sbugiardare i
suddetti incursori - non potrò udirvi perché a quell’ora sarò .... ma se qualcuno mi passasse la registrazione del vostro incontro, sarei felice di ascoltarvi in differita.
Comunque lodevole e apprezzabile il vostro intento. Un cordialissimo saluto a te, G. e a tutti gli amici del ..FC. |
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27/08 |
<Stampa e Avvenire>: «Il volontariato cattolico non sarà religione civile» Il cardinale Sarah: il vero aiuto all’uomo esige la fede. Il porporato: «Il problema non è avere sovvenzioni pubbliche, ma riceverle senza perdere la nostra identità» |