LA ROSA BIANCA sinistra, da non confondere con La Rosa Bianca Die Weiße Rose che ...

... che fu quel gruppo di studenti cristiani martiri che si oppose in modo non violento al regime della Germania nazista tra il 1942 e il 1943. La Rosa Bianca che commento in questa pagina è un'associazione sedicente pro sinistra democratica. Del nome Rosa Bianca si fregiano vari gruppi, tra cui quello in titolo che cura la casa editrice Il Margine e che con certi autori e pubblicazioni si discosta, a mio avviso, dallo spirito originario dell’omonimo gruppo di martiri ad esempio per protestanti cedimenti all’ermeneutica di rottura e a Leitmotiv del dissenso verso il Magistero petrino.

<wikipedia>: alle iniziative dell'associazione della Rosa Bianca hanno concorso numerose personalità della cultura e della società: Enzo Bianchi, ... don Luigi Ciotti, ... don Giuseppe Dossetti, Paolo Giuntella, Vittorio Emanuele Giuntella, cardinal Carlo Maria Martini, ... Sergio Quinzio, ... padre David Maria Turoldo, padre Alex Zanotelli..

Tra le firme assidue in casa editrice Il Margine ne annoto alcune di cui ho linkato riflessioni indicative di una Weltanschauung il cui baricentro disterebbe dallo spirito del mondo meno di quella di tanti papasuccubi che talvolta vengono editati irrisi.

Enzo Bianchi [CzzC: Bianchi] Isabella Bossi Fedrigotti [CzzC: Fedrigotti]; Massimo Campanini [CzzC: Campanini]; Piergiorgio Cattani [CzzC: Cattani]; Alberto Conci [CzzC: Conci]; Paolo De Benedetti [CzzC: P.De Benedetti]; Marcello Farina [CzzC: Farina]; Alberto Folgheraiter [CzzC: Folgheraiter]; Piergiorgio Franceschini [CzzC: Franceschini]; Paolo Ghezzi [CzzC: Paolo Ghezzi];  Franco Monaco [CzzC: Monaco]; Salvatore Natoli [CzzC: Natoli]; Paul Renner [CzzC: Renner]; Iginio Rogger [CzzC: Rogger]; Luigi Sandri [CzzC: Sandri]; Piero Stefani [CzzC: Stefani]; Paolo Valente [CzzC: Valente]

Vedi anche casa editrice Il Mulino.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 28/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: casa editrice Il Margine, ermeneutica di rottura e Leitmotiv del dissenso verso il Magistero petrino

 

↑2022.05.05 <yt> Nella Biblioteca dell’Archiginnasio è stato presentato il libro «L’apertura. L’Italia e il centrosinistra» (Il Mulino 2022) di Paolo Pombeni, docente emerito del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Bologna. Hanno dialogato con l’autore l’arcivescovo Matteo Zuppi/CEI e il politico Pier Ferdinando Casini.

 

↑2019.12.17 <mediterr> presso l’Oratorio di San Filippo Neri (BO), nell’ambito della consueta “Lettura Dossetti 2019” organizzata dalla Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII (Fscire), il filosofo Salvatore Natoli tiene lectio magistralis “Il fine della politica nella fine della politica”. Dopo la “fine delle ideologie” il futuro resta comunque ineliminabile: per operare sensatamente per esso è necessario assumere una misura. Quale? Le generazioni. Non l’umanità, nozione astratta, ma i venturi. La generazione presente è vincolata a preservare il futuro per loro e, magari, a lasciare un mondo migliore di quand’essa vi è entrata. Se si può dire, dall’utopia all’eutopia. [CzzC: come se fosse Natoli il primo a preoccuparsi dei venturi anziché del carpe diem, e non, ad esempio, la Chiesa da 2000 anni pro persona e famiglia rispetto agli statalisti pro individui e quella finanza cinica che a Bologna premiò Soros: perché nessun accenno di autocritica, caro Natoli, per il latrocinio generazionale? Eppure fu montato spiccatamente nel ventennio di massima impennata del debito pubblico con massima scalata politica dei compagni di ideologia, con i vari dossettiani, rosati, Melloni &C qui oggi ad ospitare e a sublimare il magister. O sbaglio?]

 

↑2016.08.22 <ansa>: A Terzolas 24-28/08 scuola estiva della Rosa Bianca e de 'Il Margine' all'insegna dello slogan di Alexander Langer "Più lento, più dolce, più profondo". Giuliana Martirani, Marco Malagola, Francesco Comina, Stefano Ceccanti, Valerio Onida, Donata Borgonovo Re, Pasquale Profiti.

 

↑2011.09.04 <silviacosta>: sulle montagne trentine della Val di Sole, a Terzolas, come ormai tradizione, si è svolta la Scuola di Formazione politica della Rosa Bianca. Numerosi gli ospiti e i relatori, tra gli altri, Romano Prodi, David Sassoli, Valerio Onida, Padre Verdoscia e Rosi Bindi. <VT> aggiunge: alla scuola estiva de "Il Margine" con La Rosa Bianca a Terzolas anche Elsa Fornero, Mario Deaglio, Eraldo Affinati, Michele Nicoletti, Celeste Grossi, Fulvio De Giorgi, Nicola Piacente, Ettore Masina ... Lectio divina proposta da padre Franco Mosconi e don Marcello Farina [CzzC: sarà luce da luce? Che Farina rifaccia la lectio del 31/03/2011 a Rovereto?]

 

↑2008.01.31 <corriere>: l’associazione La Rosa Bianca, fondata 1979 da Giuntella (la sta cercando/fb) giornalista Rai, ospitò anche le lezioni di Prodi e Veltroni; tifa centrosinistra [CzzC: mi par che la sua matrice sia particolarmente dossettiana, da scuola di Bologna]

 

↑1989.05.15 La lettera dei 63 teologi e studiosi (tra i firmatari anche Paolo Prodi) appare in “il Regno-Attualità” n. 10 di oggi: i punti su cui i contestatori fanno leva per ignorare o ridimensionare l'autorità del Pontefice sono così sintetizzabili ... continua

 

↑1988.08.03 <repubblica>: la sfida de La Rosa Bianca: Martini fa il giudice conciliatore in una vertenza che oppone il settimanale ciellino Il Sabato al gruppo cattolico democratico La rosa bianca. Materia del contendere: la memoria del defunto rettore della Cattolica Giuseppe Lazzati che in “Tredici anni della nostra storia” appare da un lato l' ispiratore dei democristiani fautori del referendum, dall' altro il suscitatore dei cattolici per il no, contrastando l' unica posizione valida quella di Andreotti che voleva evitare uno scontro su materia tanto pericolosa [CzzC: e magari avessimo evitato quel referendum! Come quello contro la 194!]. Il gruppo La rosa bianca, nato tra i movimentisti della Lega democratica, vicini a Giuntella, codice canonico alla mano, indirizzarono un esposto al Tribunale ecclesiastico della diocesi di Milano: dieci cartelle che si chiudevano con una citazione manzoniana sul dovere di difendere il giusto per non essere complici del male. Esposti del genere, dopo il Concilio, non se n' erano più fatti. All' arcivescovo di Milano il codice consentiva tre alternative: il rifiuto dell' esposto in quanto infondato, l' apertura di una causa presso il Tribunale ecclesiastico, la conciliazione. Se Martini avesse aperto la causa, avrebbe potuto essere accusato di cogliere il pretesto offerto dalla Rosa Bianca per saldare i suoi conti coi ciellini. La strada della mediazione era non solo la più saggia nel merito, ma anche la più astuta politicamente. Ascoltiamo, nelle parole del direttore del Sabato Gigi De Fabiani, come si sono svolte le cose. Il 18 febbraio ho ricevuto una lettera di monsignor Coccopalmerio, che è anche avvocato generale della Curia ma che mi scriveva come pro vicario. Mi informava dell' esposto e mi invitava a un colloquio con Socci e Fontolan. Per ragioni di salute ho potuto accogliere il suo invito solo venerdì scorso. Ci ha ricevuto in Curia, non in Tribunale. Ha letto gli articoli del codice canonico; ci ha proposto di venire incontro alle esigenze del gruppo, Rosa bianca pubblicando sul Sabato l' articolo di uno storico come Scoppola, Pazzaglia o Raponi che desse un' altra visione della figura di Lazzati. Mi sono detto d' accordo, a patto di poter leggere l' articolo prima di pubblicarlo, e gli ho proposto di aggiungere il nome di Rumi alla rosa degli storici. E' stato un colloquio cordiale. Lazzati è stato anche mio direttore, ne ho un ottimo ricordo e tenevo molto a una composizione dignitosa della vicenda. Uscendo dalla Curia, venerdì, De Fabiani era convinto che tutto fosse appianato. Non si aspettava che la notizia della piccola vicenda interna al mondo ecclesiale milanese, diffusa dall' agenzia romana Adista, vicina alla Sinistra indipendente, venisse raccolta da certa stampa con enfasi straordinaria, fino a provocare un titolo incredibile: Inquisizione a Milano. Il sabato al rogo ... continua

 

↑1987.mm.gg Per l’inchiesta giornalistica “Tredici anni della nostra storia” pubblicata nel 1987 dal settimanale “il Sabato”, Socci viene denunciato con Roberto Fontolan al tribunale ecclesiastico della diocesi di Milano dall'associazione di cattolici progressisti Rosa Bianca per alcune affermazioni negative su Giuseppe Lazzati. Il cardinal Martini fa opera di mediazione, cui Il Sabato aderisce ripubblicando l'inchiesta con una prefazione in cui il filosofo Augusto del Noce afferma che non vi è contenuta alcuna critica "per la figura morale di Lazzati".