Fu correlata alle ruberie dei Mille l'eliminazione di IPPOLITO NIEVO? Strage di stato?

parrebbe di sì riascoltando Rai3youtube2014.02 enigma del vapore Ercole, scomparso mentre trasportava la scottante contabilità della spedizione dei Mille, sostenuta da tanto denaro di provenienza straniera e massonica: continua.

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Pagine correlate: l'Unità d'Italia con artigli massonici?

 

2016.10.24 <ilfoglio> Fu complotto di stato l'eliminazione di Ippolito Nievo? Questa tesi viene ripresa da Umberto Eco nel romanzo Il cimitero di Praga (2010). Il patriota era in possesso di prove compromettenti, che avrebbero dimostrato come l’esercito borbonico sia stato sconfitto grazie a una rete di complicità massoniche e di tradimenti di generali del Regno delle Due Sicilie, corrotti dall’oro britannico e dai servizi segreti sabaudi. Oltre a Eco, altri scrittori e studiosi si sono cimentati con quello che Nino Buttitta ha definito una sorta di “caso Mattei” ante litteram: da Duilio Chiarle a Rino Camilleri, da Lucio Zinna a Cesaremaria Glori, in diversa misura, tutti propensi a sposare l’ipotesi del complotto.

 

↑2016.10.22 leggo che sarebbe pubblicata anche su il Foglio questa notizia riportata mesi fa da <ilvibonese> fra i passeggeri del piroscafo “Ercole”, sparito nel nulla poco prima della proclamazione dell’Unità d’Italia, c’erano alcuni ufficiali garibaldini guidati da Ippolito Nievo, che avevano il compito di portare a Torino la documentazione economica relativa alla spedizione militare dei Mille. I cavouriani tentavano di dimostrare una gestione truffaldina dei fondi, la sinistra sosteneva il contrario, tutti avevano interesse a tenere nascosto un finanziamento di 10mila piastre turche che era arrivato a Garibaldi dalla MASSONERIA INGLESE anche pro arrendevolezza degli ufficiali borbonici. La sparizione di quei documenti faceva quindi comodo a tutti.

 

2014.02.08 traggo da <Rai3youtube> enigma del vapore Ercole, scomparso mentre trasportava la scottante contabilità della spedizione dei Mille, sostenuta da tanto denaro (tanti milioni di euro attuali) di provenienza straniera, soprattutto del governo di Londra con pesante ingerenza nella caduta del regno delle Due Sicilie (piastre d’oro turche proveniente dalle massonerie britanniche) che aveva la terza flotta europea di quel tempo. Il console amburghese Honnequin che a Palermo curava gli interessi del Governo di Londra, aveva cercato di dissuadere Nievo dall’imbarcarsi su quella nave, ma il Vice intendente non comprese il criptico messaggio dell’annunciata prima strage di Stato dell’Italia unita.