CONTRO IL BUS DELLA LIBERTÀ un attacco alla libertà di espressione, di coscienza e di educazione.

Il Bus della libertà intende difendere il diritto di dire ed educare che «I bambini sono maschi e le bambine femmine»: gli si scatenano contro insulti, accuse e censura strabica: quest’ultima non riesce sul piano legale: si accontenta di apparire illuminata e plaudita dal mainstream dei tifosi di Soros?

<citizengo>: petizione per impedire la censura dello IAP contro il Bus della Libertà: l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) aveva ordinato a CitizenGO Italia e a Generazione Famiglia di interrompere la sponsorizzazione della campagna sul Bus della Libertà

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/06/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: gendercrazia, genderdidattica pretestuano omofobia e discriminazione

 

↑2017.11.13 <interris tempi> via la censura ai manifesti del Bus della Libertà: Dire «i bambini sono maschi e le bambine sono femmine» non è slogan discriminatorio. Presso la sede dello IAP, l’udienza decisiva davanti al Giurì dell’Istituto: l’organo di ultima istanza, esaminate le accuse del Comitato di Controllo e le difese delle associazioni, ha infine giudicato per la correttezza della comunicazione, escludendo dunque profili di discriminazione e ambiguità. «Vince il buon senso»

 

↑2017.10.16 <campari timone> L'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) ha emesso il 04/10 una ingiunzione di desistenza circa la campagna pubblicitaria sostenuta col Bus della Libertà perché violerebbe «convinzioni morali, civili e religiose» e potrebbe danneggiare i bambini.

 

↑2017.09.30 Bus della libertà: <nbq>: in Italia bisogna avere la scorta armata per dire pubblicamente che “i bambini sono maschi, le bambine sono femmine”. Il comitato di controllo dell’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) il 04/10 emise una ingiunzione di desistenza circa la campagna pubblicitaria sostenuta col Bus della Libertà e con la suddetta affermazione sui bambini e le bambine. [CzzC: 2017.11 il Gran Giurì dello IAP revoca la censura]

 

↑2017.09.28 <generazionefamiglia>: De Magistris censura il Bus della Libertà dopo giorni di pressione da parte dei centri sociali e dei collettivi LGBT di Napoli, nonostante che l’Assessore alla Mobilità del Comune avesse già firmato l’autorizzazione.

 

↑2017.09.26 <vice>: il tour è finanziato tramite crowdfunding ed è sostenuto da CitizenGouna fondazione ultra-cattolica spagnola e da Generazione Famiglia, che si richiama all'associazione francese La Manif pour tous.

 

↑2017.09.24 <giornale>: per il Comune di Firenze la campagna per la libertà educativa dei genitori sarebbe di "chiaro intento discriminatorio". A Bologna contro il “Bus dell’odio” si stanno organizzando i Cobas. Gli organizzatori smentiscono qualunque accusa basata su ipotetici intenti discriminatori e, parafrasando Chesterton, insistono nel dire che la loro azione è tesa a ribadire una semplice verità, come che l'erba sia verde

 

↑2017.09.22 <tempi>: A chi fa paura il Bus della libertà? Partirà da Roma il 23 settembre e passerà da Napoli, Bari, Firenze, Bologna, Brescia e Milano l’autobus di CitizenGo che riporta la scritta: «I bambini sono maschi, le bambine sono femmine» <nbq>: il Bus che Soros detesterebbe [CzzC: il che talvolta configurare buona credenziale]

 

↑2017.09.22 <espresso>: il Bus della libertà è un bus anti gender, follia firmata Family day, manifesti omotransfobici annunciano di voler combattere 'l'emergenza educativa' con un bus in tour con la scritta «I bambini sono maschi e le bambine femmine». Le associazioni LGBT: "Una vergogna” <fattq>: una provocazione omofobica