Durante gli anni 198x partecipai al comitato di gestione Asilo Brione

la Scuola Materna della mia zona: trovai la storiella del Re Viola e del re Verde come festicciola di Natale, con abolizione di simboli espliciti del Natale Cristiano, coordinata da un sedicente collettivo ...: agii nel Comitato con mozioni perdenti ai voti, ma vincenti nell’obiettivo.

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Pagine correlate: cittadinanza attiva, partecipazione, Art26.3 priorità educativa dei genitori

 

↑1989.10.gg Entro nel Comitato di gestione dell'Asilo Brione eletto come rappresentante dei genitori.

 

↑1986.12.gg Da questo Natale torna anche all'Asilo Brione la festicciola con i riferimenti ai simboli cristiani della festa del Natale, ovviamente sottolineando i valori comuni di amore e fratellanza.

 

↑1986.03.15 Lettera aperta di genitori dell'Asilo Brione all’assessore all’istruzione (che risponde), in discernimento rispetto alla posizione "vincente” del CdG" che ha fatto proprio il documento contro l'introduzione dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola dell'infanzia espresso dal Comitato di Gestione dell'asilo "Fucine". La Responsabile della catechesi della mia parrocchia ironizza l’iniziativa come esagerata; apprenderò anni dopo che la medesima supportò la rimozione dei crocifissi dalla sua scuola elementare e decenni dopo la svotatura della città.

 

↑1986.02.18 Presento una mozione contrapposta a quella di maggioranza nel CdG dell'Asilo Brione, per recuperare il diritto della priorità educativa dei genitori che desiderano non siano censurati dalla scuola i riferimenti educativi religiosi che essi ritengono fondamento di quella moralità che è per il bene di tutti.

 

↑198a.mm.gg Entro nel Comitato di gestione dell'Asilo Brione designato dalla minoranza del Consiglio Circoscrizionale "Rovereto Nord". Trovo che nella festicciola di Natale le maestre del sedicente “collettivo” avevano abolito la tradizionale scenetta coi bambini che faceva riferimento ai simboli del Natale cristiano (ad es. Presepe), per inscenare la storiella del Re Viola e del Re Verde in dichiarata sinergia con le maestre del collettivo di Sacco/Fucine: più d’una di loro vantava di essere anche catechista in Parrocchia e di avere il benestare della Curia per cotali riforme progressiste, profetiche e rispettose della multiculturalità.