GENDERCRAZIA SANGUISUGA di risorse destinabili a maggiori priorità?

Appare strumentale e ingiustificata la fregola con cui certi legulei dell’occidente illuminato al tramonto, pur a fronte di gravi priorità disattese nell’ambito dei diritti umani e dell’welfare, fanno a gara per destinare fondi pubblici ai “formatori” dell’omosessismo. C’è da temere che sia soprattutto affaristico l’ormone di quella fregola, che, in vista dei relativi budget cultural-formativi, enfatizza nell’immaginario collettivo il criterio di “non discriminazione”,

- per arrivare a sdoganare l'u2g e per contrastare la moratoria sulla pratica degli uteri in affitto?

- forzando allo scopo il cambiamento del significato delle parole (padre, madre, famiglia)?

criminalizzando allo scopo come odio l'opinione in dissenso?

- conculcando i diritti di terzi sanciti dalla dichiarazione universale dei diritti umani?

   - il diritto alla libertà di coscienza (Art18)

   - il diritto alla libertà di opinione e di espressione (Art19)

   - il diritto alla libertà di educazione da parte dei genitori (Art26.3I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli») (vedi certi opuscoli indotti a scuola per insegnare la modernità Lgbt).

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 13/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: ideologia didattica e inquisizione di trans-gender; matrimoni gay, uteri in affitto, danni, resilienza

 

2023.11.11 <tg24 gazzetta> nel 2017 si chiamava Marco Antonio Silva Pires, di origine brasiliana, quando fece unione omo-civile col modenese Fabrizio Bellesia, in Sala del Tricolore a Reggio Emilia; nel 2022 ha completato il percorso per il cambio di sesso, si chiama Federica Silva Pires, per cui l'unione civile è stata dichiarata sciolta. Ora dovrà "risposarsi" per la seconda volta con la stessa persona. [CzzC: stravaganze dei diritti civili? A carico della collettività i maggiori costi della confusione anagrafica?]

 

↑2020.06.15 aiutami a trovare l'articolo di giornale che trattò della vicenda del prof NC che 3 professioniste esterne (filo arci-lgbt?) non volevano lasciar presenziare alla loro lezione di gender didattica a scuola media, nonostante NC fosse il prof capoclasse e vicepreside della scuola.

 

↑2015.02.14 [CzzC: dopo aver firmato la petizione che intende fra l’altro difendere la priorità dei genitori nell’educazione dei figli (art26.3 dich.univ.dir.umani) e diffidare della alterazione delle priorità configurata dal disegno di legge Fedeli n.1680, che vuole 200M€ per diffondere l’ideologia di gender nelle scuole, mi permetterei di lanciare un’idea alla spending review, perché potrebbero bastare meno di 5M€ per raggiungere anche meglio l’obiettivo dell’educazione sessuale. Continua]

 

↑2014.11.24 <pd>: dsl Fedeli: depositato in Senato il disegno di legge n.1680, per iniziativa della Vicepresidente Valeria Fedeli: esso intende stanziare 200 milioni di euro (art6) al fine di diffondere l’ideologia di gender nelle scuole fino a far diventare "obbligatori" i corsi basati sulle "identità di genere".

 

↑2014.08.28 Traggo da VT l'intervento dell'Arcivescovo Bressan sul DDL #2/2014/PAT contro l’omofobia e relativa gender didattica. Il diritto della libertà di coscienza è fondamentale e nessuno deve essere messo alla berlina per seguirla. Devo dire che in Oriente (e l’Asia rappresenta il 65% della popolazione mondiale)! si giudica che l’Occidente stia perdendo il senso delle proporzioni. Comunque, una grave lacuna nel progetto di legge è certamente l’assenza di una garanzia per la libertà di chi nella vita quotidiana, per motivi religiosi o filosofici, dissente dalle impostazioni proposte dalla legge. [CzzC: dalla guida una parola chiara e un forte sostegno al pilastro di tutte le libertà configurato dalla libertà di coscienza che implica quella di espressione, di educazione, di coniugazione, ... Sara Ferrari mugugnante? Per budget?]

 

↑2014.08.gg Ecco il Bando della Provincia Autonoma di Trento per spesare la copertura totale dei costi (art5) dei percorsi di (ri)educazione alla relazione di genere sceglibili da un apposito catalogo (art2), fino all’esaurimento delle risorse disponibili (art6). [CzzC: che si troveranno, fosse pure in sottrazione a ben maggiori priorità].

 

↑2014.02.10 <tempi>: con l’obiettivo (o pretesto?) dell’anti omofobia, ecco il decreto del governo Letta per la “rieducazione” degli insegnanti spesata con 10 milioni di euro sottratti a ben maggiori priorità dei contribuenti pro associazioni del mondo Lgbt.