Illuminati gnomi ACCANITI CONTRO LIBERTÀ DI EDUCAZIONE cattolica

ancorché diritto difeso dall’art26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani: non vogliono che si estenda ai servizi scolastici la convenzione ammessa in altri servizi pubblici (ad es. in sanità con gli ospedali convenzionati), anche a costo di enfatizzare gli oneri per lo stato e costringere le famiglie a svenarsi per mandare i figli ad una scuola paritaria conforme alle attese. Questione solo di soldi? Anche di contenuti istruttivi, perché, ad esempio, tali matrici hanno ostico che larga parte dei genitori per gli aspetti educativi preferisca scuole paritarie cattoliche, anziché quelle dove aleggiasse si classificasse come odio il disaccordo rispetto a certi maestri di gender didattica ancorché scudata con l’OMS.

Comunque, anche limitandoci ai costi ... Sarebbe destinata ad esplodere in rapporto costi benefici qualunque fornitura di servizi o prodotti pubblica o privata che operasse senza lo stimolo di una pur moderata concorrenza configurata dalla libertà di scelta dell’utente: se non potessimo scegliere senza svenarci il medico/ospedale convenzionato per farci curare, e dovessimo usare solo l’offerta statale come alternativa delle cure all’estero, misera la nostra salute! Perché la medesima libertà le suddette matrici negano ai genitori per l’istruzione dei figli? Eppure l’Art 26.3 della dichiarazione universale dei diritti umani esplicita: «I genitori hanno diritto di priorità nella scelta di istruzione da impartire ai loro figli».

Le solite matrici si abbarbicano all’Art.33 della nostra costituzione “senza oneri per lo stato”, fintando di non capire che quell’articolo darebbe loro torto, perché gli oneri per lo stato in istruzione calerebbero se si consentisse ai genitori (ad esempio con un buono scuola) di avvalersi di più delle scuole equiparate: esse offrono un apprezzato servizio con rapporto costi benefici/capite dimezzato rispetto a quello delle scuole statali. Eppure le suddette matrici si prodigano a demolire a colpi di referendum abrogativi il pur debole sostegno pubblico alle scuole paritarie

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 21/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Bonmassar; art.26.3, scuole paritarie, Art.33, quota capitaria, vuolsi soffocare anche con referendum; invidiosi? fisco su scuole non profit, quanto risparmia lo stato? OMS

 

2018.11.06 Fisco sui beni della Chiesa e scuole non profit <repubblica liberoq> La Corte di giustizia dell'Unione europea ha annullato la decisione della Commissione del 2012 e la successiva sentenza del Tribunale Ue del 2016 che aveva stabilito "l'impossibilità di recupero dell'aiuto a causa di difficoltà organizzative" nei confronti degli enti come scuole, cliniche e alberghi. I giudici hanno ribaltato il verdetto: queste circostanze sono semplici "difficoltà interne all'Italia". Accolto il ricorso di una scuola montessoriana  e di <yt> Pietro Ferracci gestore di un B&B <rep>. I Radicali: richiedere le somme fin dal 1992 può valere 13-14 miliardi di euro. <agensir> la Cei: attività commerciali devono pagare, ma evitare danni ai servizi.

 

↑2015.02.28 <tempi>: senza buono scuola non c’è buona scuola. [CzzC: sarebbe destinata ad esplodere in rapporto costi benefici qualunque fornitura di servizi o prodotti pubblica o privata che operasse senza lo stimolo di una pur moderata concorrenza configurata dalla libertà di scelta dell’utente: se non potessimo scegliere senza svenarci il medico/ospedale convenzionato per farci curare, e dovessimo usare solo l’offerta statale come alternativa delle cure all’estero, misera la nostra salute! Purtroppo l’ideologica opposizione matriciale non vuole che si estenda ai servizi scolastici la convenzione ammessa in sanità, anche a costo di enfatizzare gli oneri per lo stato e costringere le famiglie a svenarsi per mandare i figli ad un a scuola paritaria conforme alle attese]

 

↑2014.04.09 Potenti matrici interpretano l’Art33 contro lo spirito dei suoi estensori all’epoca d ella Costituzione. Art33 “senza oneri per lo stato”: sarebbe pregiudizievole intendere che il costituente volesse ostacolare il diritto alla libertà di scelta educativa in capo alla famiglia con l’inciso «senza oneri per lo Stato» che si riferisce a scuole private e alla loro istituzione, termini con significato diverso da scuole paritarie (la legge 62/2000 le inserisce nel sistema nazionale di istruzione a precise condizioni) e da sostentamento senza fini di lucro. Bene affermavano i nostri costituenti nel leggere quel «senza oneri per lo Stato»: se lo Stato non ha l’obbligo ancor meno ha il divieto di intervenire in tal senso.

 

↑2014.04.02 Il Tar della Lombardia sancisce la costituzionalità del buono scuola e la necessità che rispetto al “sostegno al reddito” ci sia un’eguaglianza tra alunni delle statali e alunni delle paritarie [CzzC: uguaglianza che però non c’è].

 

↑2013.12.21 Potenti matrici vorrebbero soffocare le scuole paritarie con l’IMU? Come sarebbe assurdo far pagare l’Imu alle scuole statali, assurdo sarebbe farla pagare a quelle paritarie, che non sono affatto scuole “di élite”, ma scuole normalissime, senza scopo di lucro, che esistono solo per l'educazione, svolgendo un servizio pubblico previsto dalla legge Berlinguer e aiutando tanto le famiglie quanto lo Stato a risparmiare: se dovessero trovarsi a dover pagare un Imu da 30 mila euro l’anno, non potrebbero che chiudere.

 

↑2013.11.05 petizione A Marco Invernizzi Sindaco di Magenta: non voglia soffocare le scuole paritarie

[CzzC: Il Sindaco (tifoso delle solite matrici?) risponde, ma omette dati essenziali:

- quanto costerebbe in più al Comune un alunno delle scuole  equiparate che  passasse a scuola comunale se questa chiudesse?

- e se tale maggior spesa fosse ben maggiore del risparmio operato dal Comune tagliando il sostegno alle equiparate?

- di quanto saranno ulteriormente penalizzate le famiglie delle equiparate rispetto alle altre famiglie a causa di tali tagli se non volessero rinunciare alla libertà di scelta ancorché castigata? ]

 

↑2013.03.gg Seguo le vicende relative al REFERENDUM di Bologna 26/05/2013 intentato da filo-matrici contro le scuole paritarie cattoliche.

 

↑2012.12.14 Potenti matrici vogliono lIMU applicata alle scuole paritarie: i criteri dovuta/non dovuta di questa tassa non sono chiari: per fregare e sterminare le paritarie?

 

↑2012.10.31 Bologna, referendum contro le paritarie: quesito referendario ingannevole* perché fa supporre di spendere meno soldi pubblici facendo chiudere le paritarie, mentre se ne spenderebbero di più perché un alunno frequentante le paritarie costa alle casse pubbliche metà di quanto costerebbe se frequentasse la pari scuola statale o comunale.

*IL QUESITO REFERENDARIO. Il comitato art. 33, appoggiato da Sel e grillini, ha raccolto le firme per un referendum consultivo che chieda ai cittadini: «Quale fra le seguenti proposte di utilizzo delle risorse finanziarie comunali che vengono erogate secondo il vigente sistema delle convenzioni con le scuole d’infanzia paritarie a gestione privata ritieni più idonea per assicurare il diritto all’istruzione delle bambine e dei bambini che domandano di accedere alla scuola dell’infanzia?

a) utilizzarle per le scuole comunali e statali

b) utilizzarle per le scuole paritarie private».

 

↑2012.10.27 Bologna e Forlì: due città rosse che uccidono o aiutano LE PARITARIE.

 

↑2012.07.25 Bologna: referendum contro le paritarie, una follia anche dal punto di vista del risparmio di denaro pubblico.

 

↑2011.08.27 In tandem coi radicali il GOI attacca non profit cattolico. Gustavo Raffi GM del GOI sermona che si congeli per tre anni l’8 per mille e s’impongano tasse su tutti «gli edifici non destinati al culto»: comprese mense dei poveri, case di accoglienza, oratori, ostelli, scuole, musei...?. Sul far della sera, l’elenco della mannaia anti-solidale si precisa in bocca di Mario Staderini segretario dei radicali.

 

↑2011.03.03 <giornale> Card. Martini spiega perché sostenere le scuole paritarie oltre ovviamente alla scuola statale: "No al monopolio statale sulle scuole" detto dal Card. Martini, il prelato più amato dalla sinistra, ma inascoltato se parla di istruzione e libertà. Quali gli argomenti utilizzati per esacerbare gli animi? Sono ritrovabili in tre ismi (statalismo, laicismo, ateismo) spesso rinfocolati ad arte ... continua.

 

↑2010.05.27 Va in onda il disprezzo per la libertà di educazione: assemblea scolastica con visione del programma, REPORT contro la scuola libera (che narrava di scuole private con interviste a mamme ingioiellate); poi sono intervenuti i politici della e il rappresentante della Cgil sparando a zero contro le scuole pritarie sostenute anche da fondi pubblici. [CzzC: la Cgil è fa banda con massoni e radicali nell’attacco alle scuole paritarie e al resto della sussidiarietà cattolica]

 

↑2010.02.18 I gestori delle scuole paritarie parlano della libertà di scelta negata alle famiglie

 

↑2008.10.04 SERVIZIO PUBBLICO solo con scuola statale o anche con la scuola paritaria? Chi sì, chi no.

 

↑2007.10.01 <vita>: Referendum trentino (fallito) per l’abrogazione dei finanziamenti alle scuole paritarie ideato dal massone Vincenzo Bonbmassar pilotante UIL. Comitato promotore: ... Bondi Mauro Rovereto; Bonmassar Vincenzo Trento ... Catalano Agostino Trento ... Zoller Nicola Rovereto ... continua.

 

↑1986.06.30 Il "BUONO SCUOLA" e il principio di libertà di educazione