CORRIERE DELLA SERA: il suo slogan è «La libertà delle idee».

<wikipedia> al 2015.02 è il più venduto quotidiano italiano Notevole il balzo compiuto con la direzione Mario Missiroli (1952-1961) sia per la valorizzazione dei più illustri giornalisti, editorialisti, inviati speciali, corrispondenti dall'estero mai avuti dal Corriere (tra i quali Domenico Bartoli, Dino Buzzati, Eugenio Montale, Indro Montanelli, Giovanni Mosca, Ennio Flaiano e tantissimi altri) sia per la linea politica suggerita dalla proprietà Crespi che fu un misto di cauto equilibrismo e di equidistanza dai partiti.

Il 12/04/1968 il Corriere della Sera fu oggetto di un attacco, in quanto «simbolo borghese».

All'inizio degli anni settanta prese a comandare Giulia Maria Crespi, che debuttò creando l'ORGA (un'organizzazione che portò per la prima volta il bilancio del giornale in rosso) e infranse la suddetta linea politica: i partiti fecero pressioni e i nuovi dirigenti del sindacato pretesero che i comitati di redazione dei giornali agissero in sintonia con i consigli di fabbrica, di cui la CGIL aveva la maggioranza.

Nel 1973 con la direzione di Piero Ottone, la linea politica del Corriere fece una netta virata a sinistra: la redazione del giornale si spaccò in due, avendo tra i più critici Indro Montanelli che fu licenziato e con alcuni transfughi fondò nel 1974 il Giornale.

Il 1974.05.14 fu offerta al Corriere la foto scattata da Paolo Pedrizzetti che riprendeva un estremista a gambe piegate, con il passamontagna sul volto, mentre sparava contro la polizia, immagine che divenne l'icona degli anni di piombo, ma il Corriere ne rifiutò la pubblicazione: il giorno dopo fu pubblicata con grande risalto da molti giornali.

Il 1974.07.12 il Corriere passava dai Crespi alla Rizzoli che confermò Ottone ma accolse anche  come Enzo Biagi e Alberto Ronchey.

Il 1976.06.02 Indro Montanelli fu gambizzato dalle Brigate Rosse.

Il 1977.10.22 si dimetteva Ottone.

Nel 1981 con lo scandalo della P2 emerse lo zampino di Roberto Calvi-Licio Gelli sul Corriere; seguì crisi economica retta da Cavallari che nel 1984 passò le consegne a Piero Ostellino.

Nel 1986 fu superato da Repubblica, ma rinconquistò il primato con la direzione di Paolo Mieli (1992-1997) che passò la mano a Ferruccio de Bortoli poi nel 2003 a  Stefano Folli, nel 2004 ancora a Paolo Mieli, nel 2009 ancora a Ferruccio de Bortoli, nel 2015 a Luciano Fontana

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 25/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: rispetto ad altre primarie testate mi pare meno dipendente da oligopoli informativi, nostalgie 68, propensioni partitiche a criminalizzare l’avversario

 

2022.02.22 rilancio questo Gramellini sul <corriere> Un prete canta i successi dell’ultimo Sanremo durante la Messa, viene rilanciato da Gianni Morandi ringraziante sui social e ottiene il suo quarto d’ora di celebrità televisiva. Il canterino motiva di averlo fatto per avvicinarsi ai giovani: annoterei tra gli esempi di progressismo adolescenziale. Un tempo la Chiesa forniva la materia prima alla musica (Mozart, Bach), il senso del sacro, quello di cui i ragazzi hanno ancora fame: il don parade crede che lo svuotamento delle chiese dipenda da carenza di musica e di spettacolarità anziché da altro, compresa l’evanescenza di certe omelie? Scimiottare i giovani a fare qualcosa che loro fanno meglio degli adulti, oppure insegnare loro i criteri di vita maturati dall'esperienza dell'adulto e da un secolare patriomonio educativo?

 

↑2021.02.09 <affit> Avvenire con 118k copie sorpassa la Stampa (115k) in 4ª posizione dopo Corriere (262k), Repubblica (175k), Sole24h (146k).

 

↑2018.05.05 <tempi> Ora gli eroi anticasta invocano i costi standard, ma sono loro che li hanno affossati; il Corriere e Gian Antonio Stella hanno passato anni a demolire il federalismo fiscale e ora restano a bocca aperta davanti alla “babele dei costi negli ospedali - da 7 a 18 euro per lo stesso menu

 

↑2018.04.17 <antidipl> tra le varie fake news del mainstream sull’attacco chimico a Duma, la bufala delle gemelline siriane, l'incredibile storia raccontataci dal Corriere Sera [CzzC: cbdi; mi spiacerebbe questa caduta di fiducia nel Corsera]

 

↑2016.12.14 <corriere>: Mieli scrive un pezzo dal titolo: “Cattolici diffamati”, sottotitolo: “Il protestante Rodney Stark smentisce le “Leggende nere” sulla Chiesa di Roma”. Il pezzo si chiude con un’affermazione perentoria: “Qui, come è evidente, la Chiesa cattolica non c’entra nel modo più assoluto”. Mieli sta citando il libro della Pellicciari su Lutero che documenta l’odio protestante nei confronti degli ebrei. La chiusa ribadisce che con l’odio e la persecuzione nazista contro gli ebrei “la Chiesa cattolica non c’entra nel modo più assoluto”.

 

↑1968.04.12 <wikipedia> il Corriere della Sera è oggetto di un attacco, in quanto «simbolo borghese», pochi giorni dopo l'insediamento di Spadolini; del gruppo di manifestanti fa parte anche l'editore Giangiacomo Feltrinelli, mentre nove giorni dopo Eugenio Scalfari prende posizione su L’Espresso a favore dei contestatori. [CzzC: sessantonite]