La SPERANZA cristiana: «Pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione ...

della speranza che è in voi» (1 Piet 3,15). [CzzC: è tutt'altro comportamento rispetto alla passiva utopica attesa di accadimenti auspicati, quella per cui nei corsi di inglese si insegna «Hope is not a strategy»].

La nostra speranza ha il suo fondamento su ciò che già ci è stato rivelato e donato nella risurrezione di Gesù (catechismo), è la risposta a una promessa.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 15/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: enciclica SPE SALVI; fede in ciò che abbiamo di più caro, pazienza e perseveranza, obiettivi e responsabilità

 

2024.04.12 <CMC> segnali di speranza in Rwanda a 30 anni dal genocidio. Il 7 aprile 1994 iniziava la mattanza dei Tutsi e degli Hutu moderati. Cento giorni di ferocia a colpi di machete. Con la responsabilità del mondo che non ha mosso un dito, Francia in testa [CzzC: era presidente il massone François Mitterrand]. Eppure, come nell’Europa nazista in cui erano perseguitati gli ebrei, ci sono state migliaia di famiglie cristiane di etnia hutu che hanno salvato la vita dei loro concittadini di etnia tutsi, nascondendoli. [CzzC: potrebbe destarsi la fiammella della riconciliazione se non ci fossero ancora tante ambiguità della politica, come quella che sostiene i ribelli del gruppo M23 che attaccano il Nord Kivu del confinante Congo, dove i minerali dei conflitti grondano sangue innocente da decenni]

 

2024.01.13 <tempi> la vita di don Vincent Nagle. Nato in una comunità hippy, ha dovuto attraversare gli Usa per imparare «l'unica speranza che non muore».

 

2023.04.06 <fc> riflessione di Benedetto XVI durante la sua visita a Torino nel 2010: La Sindone ci parla esattamente del momento in cui Dio, in Gesù Cristo, ha condiviso non solo il nostro morire, ma anche il nostro rimanere nella morte. Il Sabato Santo è il giorno del nascondimento di Dio, nascondimento che c’entra con la spiritualità dell’uomo contemporaneo. Dopo le due guerre mondiali, i lager e i gulag, Hiroshima e Nagasaki, la nostra epoca è diventata in misura sempre maggiore un Sabato Santo con un interrogativo inquieto sulla vita. E tuttavia la morte del Figlio di Dio ha un aspetto opposto, di speranza: l’Amore è penetrato nel regno della morte, “negli inferi”, anche nel buio estremo della solitudine umana più assoluta noi possiamo trovare una voce, una mano che ci conduce fuori, che non ci lascia soli, “Passio Christi. Passio hominis”.

 

↑2021.02.26 <locandina> Abitare la speranza: 3 webIncontri organizzati dall'associazione Noi dell'Oratorio Borgo Sacco: 1° con Mons. Derio Olivero, Vescovo di Pinerolo (provato dalla Covid); 2° l'Economia di Francesco (con Andrea Roncella UniSiena); 3° "famiglia: tra speranza e certezza" con Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini.

 

↑2020.10.07 <meetingrimini> Fratres omnes, l’enciclica dell’amicizia fra i popoli: Scholz si augura che insieme a tanti amici in tutto il mondo possiamo seguire con un impegno sempre più creativo e appassionato l’invito di papa Francesco «ad aprire il cuore a tutti i popoli e le nazioni della terra, per riconoscere il bene e la bellezza che Dio ha seminato in ciascuno di essi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise». La mostra Francesco e il Sultano, una storia che ci parla a 800 anni di distanza; gli incontri del Meeting con Ahmad Al-Tayyeb, nel 2018 e nel 2019.

 

↑2020.06.18 h18:30 <yt> testimonianza/appello di Padre Ibrahim da Aleppo sulla drammatica indigenza della popolazione aggravata da sanzioni, inflazione, pandemia. Introduce card. Angelo Bagnasco. [CzzC: è incredibile la resilienza e la capacità di sostenere la speranza, pur in tanta tribolazione, di questo uomo ricolmo di amore per Dio e per il prossimo, che comunica anche col suo sorriso]

 

↑2020.03.18 coronavirus <gioTn> I bambini in Kenya cantano per i volontari trentini (Val di non). Succede che chi ha ricevuto aiuto, sostegno e un abbraccio di conforto, sia poi capace di restituire forza e infondere speranza in una sorta di “solidarietà internazionale al contrario”. È il caso, ad esempio, dei bambini dell’orfanotrofio “Shalom Home” che hanno trovato in Melamango e in tanti ... 

 

↑2018.08.23 <Meeting vid> Il cardinale che viene da Nord: Anders Arborelius, battezzato luterano, poi accolto nella Chiesa cattolica è ora arcivescovo di Stoccolma e cardinale: una speranza dalla Svezia: lavorare, vivere e credere insieme; abbiamo bisogno di sorella speranza: vedere la realtà in una prospettiva di eternità, con umiltà e spirito realistico; anche i pochi cattolici (figli dell’immigrazione) possono essere una luce di speranza nella Svezia, paese post-luterano e secolarizzato; la conversione avviene per un incontro con un testimone ...  continua

 

↑2017.12.21 <asianews> P. Ibrahim: dal trauma della guerra, alla speranza in solidarietà. Il Natale di Aleppo: instabilità economica, corruzione e fondamentalismo ancora “operativo” preoccupano. Ma il ritorno di acqua ed elettricità e il cammino di riconciliazione islamo-cristiano generano fiducia, mentre i bambini cantano canzoni di Natale così.

 

↑2017.05.03 <weca>: “perdita di fiducia”? Soprattutto della fides publica, quella nelle istituzioni e nella politica? Comunque, nonostante e oltre le delusioni, gli uomini continuano a fidarsi. Perché? Cos’è la fiducia? In che terreno nasce?

 

↑2017.03.08 Festa della donna womensday <avsi>: 8 volti e 8 storie di donne che nelle periferie sperdute del mondo accendono sviluppo e contagiano speranza. Di ben altra valenza le spogliarelliste all’altare della patria pro soliti illuminati sogghignanti ogni volta che riuscissero a provocare sensibilità filo-cristiane come con femen e pussy riot.

 

↑2016.12.21 <vatican>: Fr1 sulla speranza cristiana: «Il Natale di Cristo ci parla di una speranza diversa, una speranza affidabile, visibile e comprensibile, perché fondata in Dio. Egli entra nel mondo e ci dona la forza di camminare con Lui. Questa speranza, che il Bambino di Betlemme ci dona, offre una meta, un destino buono al presente»

 

↑2016.10.31 P. Ibrahim Alsabagh, autore del libro "Un istante prima dell’alba”. <youtube e tracce>: In attesa dell'alba, la felicità possibile: Padre Ibrahim e il Custode di Terra Santa, Francesco Patton, a RM: presentazione del libro del parroco di Aleppo. Nel duello quotidiano «tra morte e vita», una prospettiva nuova che accende la speranza

 

↑2016.01.08 Trenta ragazzi hanno festeggiato capodanno all'Opera Famiglia Materna: «ma voi chi siete? Perché giovani come voi hanno scelto questa sera di venire a giocare con i nostri bambini invece che stare con gli amici?» e la risposta qui non scritta mi darei simile a quella che scaturì la sera di Holyween nella mia parrocchia da un'aiutante in cucina: «è bello stare qui, è questo che il cuore umano si aspetta di vedere per la felicità, è speranza di vita nuova capace di far brillare anche quest'atomo opaco del male»

 

↑2014.08.21 Il Papa: «Una sola nazione non può giudicare come si ferma un aggressore ingiusto», perché una sola nazione agirebbe in base al solo principio della forza. E la giustizia non coincide con la forza. Né per l’Isis, né per noi. Questo non è un principio astratto: è un criterio di misura della nostra speranza. Prima di decidere o meno di fare la guerra agli infedeli, domandiamoci qual è la nostra speranza.

 

↑2014.01.05 Memore del recente percorso catechetico parrocchiale coi genitori delle elementari su La speranza cristiana, leggo come la descrive Vita Trentina#1 e in aiuto al discernimento chiedo all’autore se ritiene che la speranza cristiana sia qualcosa di diverso da una vuotezza silenziosa o una pienezza invisibile.

 

↑2013.09.09 Papa Francesco: è Gesù il fondamento concreto della speranza cristiana, rifà tutto, è un miracolo costante, il miracolo di rifare tutto nella mia vita, nella nostra vita, rifà tutte le cose più meravigliosamente della creazione, ed è fedele. (video)

 

↑2012.12.23 J.Carron al Corriere: “Quella forza rigenerante dell'attesa che ci fa scoprire il divino nell'uomo”

 

↑2012.04.08 LA SPERANZA nel messaggio Urbi et Orbi della Domenica di PASQUA (audio).

 

↑2011.04.03 VT#13p11: Politica e religione sono attività umane: la speranza è utilizzata da entrambe come strumento?

Natoli: Concordo con Nieztsche sulla fedeltà alla terra, ma resta una questione problematica, un elemento discriminate tra credenti e non. Non esiste vittoria definitiva del bene sul male. La Redenzione non riguarda il futuro, è del dolore del passato, ma non si dimostra. Determinante è la fede: il passaggio non è razionale. Uno può avere competenze, ma se non ne ha esperienza c'è differenza antropologica.

Come interpreta il filosofo la Resurrezione?

Natoli: Il problema è già dentro i Vangeli: Cristo è sparito. La Resurrezione è un'elaborazione teologica di Paolo. Nella dimensione di radicalizzazione dell'incarnazione Gesù risorge nella sua sequela: chi lo segue lo fa rivivere.

[CzzC: Natoli tifato da lumi come Mancuso?]

 

↑2010.11.16 La cultura dominante considera i cristiani perdenti. Gesù ci disse «Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo». Vedi nota[1]

 

↑2010.11.09 Cosa significa rendere ragione della SPERANZA che è in noi? Esempio del Cardinale Nguyên Van Thuân. Domanda indotta da questo passo del Vangelo. Vedi nota[2]

 

↑2009.11.05 <fattoq> Marco Travaglio: dipendesse da me, il crocifisso resterebbe appeso nelle scuole. E non per le penose ragioni accampate da politici e tromboni di destra, centro, sinistra e persino dal Vaticano ... Gesù Cristo è un fatto storico e una persona reale, morta ammazzata dopo indicibili torture, pur potendosi agevolmente salvare con qualche parola ambigua, accomodante, politichese, paracula. Da duemila anni è uno “scandalo”, l’immagine vivente di libertà e umanità, di sofferenza e speranza, di resistenza inerme all’ingiustizia, ma soprattutto di laicità (“date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”) e gratuità [CzzC: continua in M.Travaglio alla data: cita anche di Natalia Ginzburg]

 

↑2008.12.14 un’incredibile Tregua di guerra a Ypres alla vigilia di Natale 1914: la speranza all’inferno: nel dicembre 1914 la Grande Guerra era iniziata da poco, ma con già decine di migliaia di morti nella zona delle Fiandre, dove si contrapponevano l'esercito tedesco da una parte, francesi inglesi e belgi dall'altra. Alla vigilia di Natale i soldati di entrambe le parti improvvisarono un'incredibile tregua. <ricostruzione video>; vedi <wikipedia>, <lagrandeguerra>, <tempi>, <ilgiornale>, <restellistoria>, <focus>, <sporth24>, <gliscritti>, <ilritaglio>

 

↑2006.10.19 <google> Reazioni diverse al gran discorso <vatican> che promuove la chiesa di Ruini e invita a una carità solidale “non ideologica”. [CzzC: Parole chiave: fede Gesù risorto speranza incontro valori secolarizzazione Ratisbona; Chiesa; spirito del mondo; che ne pensa Melloni?]

 

Links affini:

- enciclica SPE SALVI



[1] Card. Biffi, Avvenire 16/11/2010: n questo tempo squinternato – che sembra dare sempre più spazio al rifiuto del messaggio evangelico sostanziale e si compiace di contestare in tutti i modi la Chiesa cattolica, il suo magistero e quasi la sua stessa esistenza – fa capolino talvolta nella nostra coscienza di credenti una domanda semplice e inquietante: noi cristiani, nella vicenda storica complessiva, siamo vincitori o siamo perdenti? Il pungente interrogativo di solito non arriva a mettere in crisi il nostro atto di fede, ma a darci qualche intimo disagio sì.

[CzzC: ovviamente c’è chi commenta contro]

[2] [CzzC: confidenti in Cristo siamo chiamati a rendere ragione della speranza che è in noi, perché, come ci testimoniano tanti fratelli (qui ad esempio la testimonianza del vescovo vietnamita Van Thuân), abbiamo «la consolante certezza che quando tutto crolla attorno a noi e forse anche dentro di noi, CRISTO resta indefettibile nostro SOSTEGNO» facendoci conoscere la VERITA' e il SIGNIFICATO della nostra vita in ogni circostanza e dunque motivandoci a responsabile azione. E' un SOSTEGNO non sentimentale ma fattivo, con il volto di Cristo CONCRETIZZATO qui ed ora nei suoi testimoni, nella sua CHIESA (fedeli uniti ai Pastori, a Pietro, come i tralci alla vite), un sostegno che ha accompagnato la STORIA fino ai giorni nostri, che ha segnato il COMPITO dei cristiani nel mondo e ha generato OPERE, contribuito al progresso, segnato la VITA di interi popoli e nazioni: la PRESENZA CRISTIANA è FATTORE DI SVILUPPO nel mondo, oltre che pienezza di vita dei fedeli (altro che fiabe per bambini o placebo per vecchi e malati), un fattore che, in questo momento storico, la Chiesa sintetizza nella parola EDUCAZIONE: la continua RISCOPERTA del SIGNIFICATO DI OGNI COSA, di ogni relazione, di ogni accadimento, perché "nemmeno un capello" resta fuori da questo abbraccio di significato e di amore gratuito (gratuito perché è Cristo che ci ha guardato, come a Zaccheo, a Giovanni e Andrea, ... e lascia a ciascuno la libertà di seguirlo o meno)].