KARL MARX 1818-1883: non occorre essere materialisti per convenire con lui che il capitalismo adorato dai tifosi di Soros fa più male che bene al bene comune
Considerato che K.Marx detestava quella specie di capitalismo ma non il capitale, dedurremmo che la dottrina sociale della Chiesa possa fare meno male al bene comune dell’ideologia dei compagni che nel ’68 si sgolavano gridando ritmati ”viva Marx, viva Lenin, viva Mao Tse Tung” molti dei quali, mutato l’eskimo in cravatta, perseguirono più i loro privilegi/vitalizi che il bene comune e allevarono analogamente schiere di emuli.
<wikipedia>: ha teorizzato la concezione materialistica della storia (e, assieme a Friedrich Engels, il socialismo scientifico) declinata nella critica materialista dell'economia, della politica, della società e della cultura capitalistiche; il suo pensiero ha dato vita alla corrente socio-politica del marxismo quindi alle ideologie socialiste e comuniste.
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Pagine correlate: Lenin, comunismo; capitalismo, sessantonite; teoglib e relativo Padre nostro
↑2023.03.02 <da Avvenire di oggi, pagina 2> Venne infine un tempo in cui tutto ciò che gli uomini avevano considerato come inalienabile divenne oggetto di scambio, di traffico, e poteva essere alienato; il tempo in cui quelle stesse cose che fino allora erano state comunicate ma mai barattate, donate ma mai vendute, acquisite ma mai acquistate – virtù, amore, opinione, scienza, coscienza, ecc. – tutto divenne commercio. È il tempo della corruzione generale, della venalità universale, o, per parlare in termini di economia politica, il tempo in cui ogni realtà, morale e fisica, divenuta valore venale, viene portata al mercato per essere apprezzata al suo giusto valore.
Karl Marx, Miseria della Filosofia
↑2022.02.20 Sarebbe necessaria una periodica distruzione creativa? Traggo dall'articolo Destroy, Erase, Improve di Antonio Pecere, secondo il quale la macchina produttiva, a causa della caduta tendenziale del saggio di profitto prevista da Marx, si rende necessaria periodicamente una distruzione, come quella realizzata dalla 2ª Guerra Mondiale che ha instaurato la nuova forma di produzione capitalista con i nuovi settori portanti (petrolio e automotiv) in sostituzione di quelli mercantili, che erano specifici della globalizzazione dell’Impero Britannico, forma che oggi si sta esaurendo con una completa finanziarizzazione dell’economia, per cui saremmo arrivati ad una soglia che richiede un nuovo cambiamento strutturale. [CzzC: analisi interessante, che però a mio avviso dimentica un fattore determinante, nuovo rispetto agli scenari passati dai quali si cerca di estrarre analogia per prevedere il futuro: la deterrenza nucleare e l'espansione del capicomunismo. Continua qui con keys Nuova via della seta, AIIB, senza bombardamenti, intelligenza artificiale, disciplina, sistema di controlli, Occidente pullulante di giovani debosciati allevati dai teorici del vietato vietare in bulimia di diritti individuali sublimati come diritti civili].
↑2020.02.01 <foglio glob> Grandi scienziati del tempo ambirono di lavorare al fianco del prof Mengele, il dottor morte. La disumanità del Nazismo fu capita troppo tardi perché il suo pensiero “cosi moderno” aveva affascinato non pochi progressisti dell’epoca. John Gray, filosofo inglese insegnante per molti anni alla LSE (London School of Economics), scrive nel saggio "Al Qaeda e il significato della modernità": «ll nazismo viene spesso considerato come un attacco ai valori occidentali. Di fatto, come il comunismo sovietico, esso incorporava alcune delle più potenti tradizioni europee. I nazisti disprezzavano gli ideali illuministi di tolleranza, libertà personale e uguaglianza umana. Ciò nonostante, essi condividevano le speranze più presuntuose dell’Illuminismo. Come Marx, essi credevano che il potere della tecnologia potesse essere usato per trasformare la condizione umana.»
↑2017.11.13 <lanuovabq google> Giovanni Paolo I richiamava i tanti gesuiti affascinati da Massoneria, dottrine marxiste, politica, sociologia e sociale, più che a Cristo stesso, per poi radicare questo errore in un fatto: l'allontanamento dalla "solida dottrina".
↑2017.08.12 <sole24h>: l libro di Karl Marx dovrebbe intitolarsi Il capitalista, piuttosto che Il Capitale». Questo perché del capitale non disconosce l’importanza, anzi «ammette che deve non solo riprodursi ma ancora aumentarsi per poter sviluppare “le forze produttive e le condizioni materiali che sole possono formare la base d’una società nuova”». «È il capitalista il nemico».
↑2010.01.08 Germania culla delle rivoluzioni (libro libro di Rodney Stark, Un unico vero Dio): già all'epoca delle crociate avvennero in Germania stragi di ebrei (peraltro punite dai vescovi), poi scoppiò proprio là la rivoluzione protestante e sempre in Germania nacque l’Illuminismo, poi il Romanticismo, l’Idealismo, Marx, Lenin, Hitlerismo.