Il tanto vituperato BUON SENSO, la SERIETÀ

a volte può essere utile non prendersi troppo sul serio, ma da qui a vituperare il "buon senso" ce ne passa, eppure prova ad esprimere un punto di vista critico rispetto a certe stravaganze sublimate dalla cultura dominante sedicente progressista: preparati ad essere bollato dagli indignados come retrogrado, irragionevole, discriminatore: «dovremo combattere per dimostrare che le foglie sono verdi d’estate ... il mondo moderno è in guerra con la ragione, e la torre già vacilla» (GKC).

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 16/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2021.11.05 <corriere> Ernesto Galli Della Loggia: nell’arena radiotelevisiva le posizioni dei conservatori sono implicitamente spogliate di qualunque contenuto e dignità [CzzC: dopo la dignità verrà spogliata anche la libertà di espressione da parte del mainstream?]. Esprimi un punto di vista critico rispetto alla cultura sedicente progressista? Preparati ad essere bollato come, retrogrado, irragionevole, perfino disumano. Di che cosa avrebbero dovuto vergognarsi gli oppositori del ddl Zan? Chi decide quale opinione sia o non sia «idonea» a determinare un «pericolo concreto» di violenza legato all’orientamento sessuale? Escludere dal dibattito pubblico un gran numero di cittadini del vituperato "buon senso"  significa trasformare la democrazia in un’oligarchia di depositari della virtù civica e della presunta verità dei tempi.

 

2003.10.12 <avvenire> «La serietà non è una virtù. Sarebbe un'eresia, ma un'eresia molto più giudiziosa, dire che la serietà è un vizio». Così quel provocatore nato che era lo scrittore cattolico inglese Gilbert K. Chesterton (1874-1936) nel suo saggio molto brillante e acuto Ortodossia. Umberto Eco, analogamente: «Una delle prime e più nobili funzioni delle cose poco serie è di gettare un'ombra di diffidenza sulle cose troppo serie». E, dunque, importante ricordare che c'è un "troppo" anche nella serietà e forse il tanto vituperato buon senso può lanciare uno strale contro certe architetture di pensiero o certi comportamenti supponenti, destinati però a celare ben più modeste strutture interiori.