LATERALIZZAZIONE: una corretta LATERALITÀ è fondamentale per lo sviluppo bio-intellettivo

<wikipedia> per lateralizzazione si intende il processo, di natura genica, che porta un individuo biologico a sviluppare due emisomi simmetrici, distinguibili in destro e sinistro. [CzzC: mi parrebbe di intuire una correlazione tra la buona lateralizzazione e la diminuzione di entropia e viceversa; mi parrebbe di intuire che anche il significato delle parole e la struttura di una lingua possano influire sui processi mentali di lateralizzazione di chi la parla, ad esempio a seconda della più o meno alta densità di equivocità-ambiguità]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 03/06/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: significato delle parole; conoscenza

 

2022.09.06 mi chiedo se possa essere correlata a qualche problema di lateralizzazione una ricorrenza di errori di posizionamento (destra/sinistra, maggiore/minore, positivo/negativo) con frequenza maggiore della media che ho riscontrato in qualche studente. Anche la dislessia vi sarebbe correlata?

 

↑2019.04.08 <voxny> tra le forme di polisemia (vocabolo con significati diversi) attenzione a quelle di enantiosemia (vocabolo con significati opposti ammessi), “malattia linguistica” dell’italiano che confonde chi lo studia. Ad es: ospite, affittare, noleggiare, feriale, pauroso ... A tali “morbosità linguistiche” si aggiungono le forme non ammesse dalla Crusca ma pretese ammissibili da influenti sgrammaticati (ignoranti<yt> o nostalgici del vietato vietare?): imparare (anche nel senso di far imparare), uscire, scendere, sedere (anche esci i soldi, scendi il cane, siedi il bambino). Annoterei altre lacune della nostra lingua che mi farebbero pensare a “carenza di lateralizzazione”: ad esempio per, perché sono vocaboli usati per indicare sia causalità sia finalità, laddove invece la maggior parte delle altre lingue distingue rigorosamente (quia, ut; weil, um; por, para).