modificato 28/03/2017

 

Il potere di definire il significato delle parole: la Teosofia tra le incubatrici

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Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

[CzzC: definire il significato delle parole è potere quasi divino: cos’è arte? Cos’è famiglia? Cos’è bene e male? È astuto farlo definire senza prendersi la responsabilità definitoria, a differenza della Chiesa cattolica, come se la suprema garanzia fosse il processo decisionale democratico, allo scopo inteso come metodo supremo di giustizia e verità: personalmente preferisco chi si assume la responsabilità della definizione e lascia alla storia nei secoli il giudizio di merito in congruenza coi risultati attesi dal cuore dell’uomo].

<academia.edu Introvigne2014.03.17> Negli ultimi anni c'è stata un'esplosione di interesse scolastico per la Teosofia, soprattutto a causa della sua influenza sull'arte moderna, intesa non come somma di individualità artistiche, ma come «art world» cui la Società Teosofica ha contribuito fin dalla sua fondazione nel 1975, con un ruolo non da mecenate ma da cardine di negoziazione: a differenza della Chiesa cattolica, la Società normalmente non orienta gli artisti attraverso le sue commissioni, ma, prima e dopo il lavoro artistico,  prende parte alla trattativa con cui diversi attori politicamente negoziano il processo attraverso il quale chiamano opera d’arte un lavoro.

[CzzC: ovviamente questa negoziazione illuminata dai Teosofi può arrivare a definire opera d’arte la merda sul volto di Cristo o il piss Christ]