Esiste una SHARIA BUONA (sharia2) che non commina male fisico ad inermi come la sharia1?

L’islam moderato esiste! I musulmani che osservano i precetti della loro fede facendo il BENE COMUNE sono molto più numerosi di quanti applicano letteralmente la Sharia comminando MALE fisico ad inermi o tenendoli in umiliante sottomissione col patto di Omar. Posso affermarlo testimoniando pluridecennale amicizia con fedeli islamici giovani e adulti, tra i quali il pediatra dei nostri figli.

   A fronte di alcuni islamisti musulmani che esulterebbero per gli attentati rivendicati da loro estremisti o per l’impiccagione di presunti blasfemi, ci sono tantissimi musulmani che li contrastano e alcuni han dato la vita per questo. Sono certo che - a tendere - il senso religioso insito nella natura dell'uomo, amico della RAGIONE, aiutato da buona educazione possa prevalere sulla propensione all’intolleranza e alla violenza, come residua malattia dell’islam, ma residuante anche in altre abitudini religiose e anche in non pochi atei.

   Aggiungiamo che alcune violazioni dei diritti umani in aree della sharia sarebbero compiute interpretando indebitamente i loro testi sacri, e ciò anche riguardo alla condizione femminile che l’emancipazione occidentale contesta alla sharia: vedi ad es. qui in data 2015mmgg. (Per MALE comminato ad innocenti intendo  primariamente quello strettamente fisico per le ragioni qui spiegate).

   Ci sono così tanti intenti di operare per il bene dell’uomo nelle varie religioni, che le sinergie ed il DIALOGO INTERRELIGIOSO, col rapporto FEDE-RAGIONE, dovrebbero essere più intensi e fruttuosi di quanto ci capita di osservare; ad esempio anche qui in Trentino, dove è attivissimo un tavolo delle appartenenze religiose, cui plaudo, ma non mi basterebbe che l’unico criterio di adesione sia "che nessuno si senta né superiore agli altri né autosufficiente"; perché? Perché è naturale che ogni credente ritenga la sua religione/fede meglio di un’altra quantomeno per sé, e non sarebbe un problema lasciargli questa credenza (viva la libertà di pensiero!); il problema è grave quando si insegnassero comportamenti da razzismo religioso, ovvero, quando i sedicenti moderati ben poco facessero per contrastare tali insegnamenti: l’islam si riformi a partire dall’educazione.

Islam in Italia e università islamiche.

Come potremmo favorire il riformarsi dell’educazione islamica? Sempre tenendo aperto il dialogo, direi, con anche il coraggio di tentare correzione fraterna (reciprocabile) a chi educasse come costei qui e costui qui

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 06/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2019.06.30 <oasis> La Sharia in Uk: il multiculturalismo britannico fa discutere e gli Sharia councils rischiano di portare al separatismo sociale, ma al tempo stesso forniscono importanti servizi per i musulmani inglesi

 

2019.02.04 viaggio di Fr1 negli Emirati <google vatican asianews> col Grande imam di Al Azhar firma il Documento sulla fratellanza umana (Testo ops): pace mondiale, convivenza, dialogo nel rispetto delle identità e pari dignità, si rifiutano violenza, terrorismo, costrizione nella religione, ci si impegna per la promozione della donna e il rispetto della natura <asianews> segno che l’islam sta cambiando? <tempi> lì vige la Sharia, ma la chiesa è più vitale che in tante parti dell’Occidente <let43> dopo il viaggio Fr1 ha detto ....

 

2018.08.22 <sussidiario et pregare assieme> musulmani al Meeting: lì esiste una realtà che permette alla piccola narrazione di liberarsi da ogni forma chiusa e uscire dal regno dell’astratto. Questa piccola narrazione è l’esperienza umana della persona, mossa dal desiderio di felicità, verità e bellezza. È la testimonianza che - come afferma don Giussani - non è possibile senza un “tu”, senza un altro. Il Meeting di Rimini è testimonianza che suscita altre testimonianze. In lingua araba, significativamente, la parola testimonianza (shahada) deriva dal verbo shahida che indica la capacità di vedere oltre. Soltanto questo tipo di sguardo è in grado di generare significato.

 

↑2018.05.10 <il foglio> “Il Corano. Messaggio d’amore, messaggio di odio” (Garzanti), libro scritto da Hamed Abdel-Samad, storico egiziano già membro dei Fratelli Musulmani e oggi sotto scorta in Germania. Duecento pagine in una frase: “Nel Corano si trova una giustificazione per qualsiasi cosa”. [CzzC: meglio dire nella Sunna per la Sharia] Per l’odio così come per l’amore (nelle ultime sure, quelle ritenute più vincolanti dagli esegeti islamici, soprattutto per l’odio). Dunque si aggira per l’Europa una bomba teo-terroristica che l’autore propone di disinnescare contestualizzando il testo. Operazione piuttosto rischiosa siccome il contesto è quello di chi, nell’Arabia del settimo secolo dopo Cristo, aveva tutto l’interesse a ritenere divini i versetti più bellicosi: “Una comunità che traeva sostentamento quasi solo dai bottini di guerra e dal riscatto dei prigionieri”.

 

↑2016.07.06 <asianews>: Noi musulmani ipocriti: Daesh ci rappresenta: la sharia “inventata” dagli ulema e insegnata nelle scuole coraniche è la stessa che viene praticata dai militanti dello Stato islamico. La “giurisprudenza religiosa, sorta più di 10 secoli fa” ha “incatenato e arrugginito il nostro cervello e quello dei nostri figli”. È urgente svecchiare la religione musulmana dalle ambiguità legate al passato. La coraggiosa denuncia di un giovane studente musulmano algerino.

 

↑2016.03.07 <mattinonline>: giornalista islamica Nadine Al-Budair: Immaginate che i giovani occidentali vengano qui e compiano una missione suicida in una delle nostre piazze in nome della Croce. Immaginate di sentire le voci di monaci e sacerdoti ... che urlano negli altoparlanti e lanciano accuse contro i musulmani, chiamandoli infedeli e cantando: «Dio, elimina i musulmani e sconfiggili tutti.» ... E’ strano che noi condanniamo l’Occidente invece di affrontare ciò che sta accadendo in mezzo a noi: i modi estremisti in cui interpretiamo la sharia e il nostro atteggiamento reazionario l’uno verso l’altro e verso il mondo. [CzzC: la zittirebbero i depistatori che additano nel mercato delle armi la causa del terrorismo islamista?]

 

↑2015.11.21 <tempi>: non basta sconfiggere l’Isis. Va interpretato il Corano. Il docente sudanese Abdullahi Ahmed An-Na’im ha spiegato che «l’interpretazione retrograda che l’Isis fa della sharia trova fondamento nel Corano di Medina» ma può essere cambiata.

 

↑2015.04.15 <SandroMagister>: Zouhir Louassini islamico marocchino giornalista, scrittore (lavora a RAI News e scrive su quotidiani arabi tra cui “al-Hayat”, “Lakome” e “al-Alam”) va alla radice dell’avversione contro gli “infedeliinoculata sistematicamente nelle menti dei giovani alunni, nelle scuole dei paesi musulmani. In questi paesi è necessaria, scrive Louassini, una rivoluzione nell’insegnamento, si vogliono evitare le tragiche conseguenze “che abbiamo visto a Garissa, in Kenya”. “Bisogna farlo per il bene d’una grande fede come l’islam, che deve liberarsi dalle vere e proprie catene rappresentate da interpretazioni appartenenti ad altre epoche”.

 

↑2015.01.02 <fides>: Il Presidente egiziano Al-Sisi ai leader religiosi dell'Università al-Azhar: Il mondo islamico non può più essere percepito come “fonte di ansia, pericolo, morte e distruzione” per il resto dell'umanità. E le guide religiose dell'islam devono “uscire da se stesse” e favorire una “Rivoluzione religiosa” per sradicare il fanatismo e rimpiazzarlo con una “visione più illuminata del mondo”. Se non lo faranno, si assumeranno “davanti a Dio” la responsabilità per aver portato la comunità islamica su cammini di rovina.

 

2015.mm.gg vedi ad es. <islamhouse> come gli islamici intenderebbero le loro donne tutelate e rispettate più di quelle occidentali, a prescindere da certi Hadith/Sunna/sentenze sulla donna.