VELO ISLAMISTA IMPOSTO anche a chi non lo vuole; talora imposto con la violenza di …

talora imposto per legge, o con la minaccia dell’inferno, o con la violenza fisica delle botte.

2016.12.03 a Udine una giovane nordafricana picchiata dalla madre perché si toglieva il velo in classe

2017.03.31 a Bologna Bologna 14enne rasata a zero dalla madre perché non indossa il velo islamico

2021.02.05 Indonesia finalmente chiede alle scuole pubbliche di abolire l'obbligo del velo islamico.

2022.09 in Iran la 22enne Mahsa Amini è deceduta dopo essere stata arrestata perché non indossava bene il velo: esplode ribellione repressa a sangue dai pasdaran.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 19/01/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: velo e donna nell’islam, Wahhabiti pagano curde per far loro indossare il velo, fondamentalismo insegnato dall’alto; burqa, burqini

 

2022.11.24 <ispionline> 5 grafici per descrivere le proteste (~1000) scatenatesi in Iran a seguito dalla morte di Mahsa (Jina) Amini, studentessa curda 22enne, avvenuta mentre era in custodia della polizia morale di Teheran a causa della mancata osservanza della legge sull'obbligo del velo: finora 500 vittime di cui 90% tra i manifestanti, 18k arresti di cui 63 giornalisti, 156 città coinvolte. <rai.2Dic> condannata a morte la manifestante Fahimeh Karimi, madre di tre figli, allenatrice di pallavolo. <rai.3Dic> Rasa al suolo la casa di famiglia di Elnaz Rekabi, l'atleta iraniana che gareggiò senza velo.

 

2022.09.19 <avvenire> in Iran esplode la rivolta per la morte della 22enne Mahsa Amini, deceduta dopo essere stata arrestata perché non indossava bene il velo. Tre persone sarebbero morte negli scontri [CzzC: che continueranno nelle settimane seguenti con altre vittime della repressione] <tgcom.10/10> l'80enne, Gohar Eshghi, madre del blogger Sattar Beheshti, ucciso in prigione nel 2012: "rimuovo il mio hijab contro chi uccide in nome della religione"

 

2021.02.05 <post> il governo indonesiano ha emesso un decreto che vieterà l’obbligo di indossare determinati indumenti per ragioni religiose nelle scuole pubbliche, dopo che si era parlato molto di un caso in cui una studentessa cristiana era stata costretta a indossare il velo in classe. Il ministro dell’Istruzione e della Cultura, Nadiem Magarim, ha detto che l’abbigliamento religioso è «un diritto di un individuo, non la decisione di una scuola». Le scuole avranno un mese per ritirare eventuali regolamenti che vadano contro la nuova legge. [CzzC: deo gratias! Plaudiamo ai piccoli passi riformisti dell'islam (quello moderato esiste!) in recepimento dei diritti umani sanciti dalla nostra dichiarazione, ancorché non esplicitati da quella islamica]

 

2019.08.29 <repubbl> la 20enne Saba Kord Afshari, attivista anti-hijab, è stata condannata a 24 anni di reclusione accusata di "cospirare contro la sicurezza nazionale". L'avvocato: "Faremo appello". Secondo i dati del Centro per i diritti umani in Iran da gennaio 2018 a oggi sono 12 le persone condannate per aver protestato contro la legge che obbliga le donne a portare il velo, 33 quelle arrestate.

 

2018.09.26 <italiaisraele> L’islam dominerà in Svezia entro 50 anni” dice questa rifugiata somala, Mona Walter. In Somalia, Mona non era religiosa, ma in Svezia è stata costretta dalla sua comunità ad andare in moschea e indossare l’hijab. La prima cosa che faranno è richiedere i tribunali della sharia, come nel Regno Unitoe in Germania.

 

↑2018.01.26 <fb> la giornalista Jennifer Wegerup: la Svezia sta sottovalutando il problema della integrazione dei musulmani (vedi no go zone): vedi sermoni proclamanti che andrebbe all’inferno una ragazza di 12-13 anni che non si velasse: lo deve indossare perché è la parola di Dio che lo dice. Una donna può uscire di casa solo se il suo custode lo concede: parole dette all'unione dei musulmani svedesi, finanziata dallo stato. [CzzC: vedi anche <formiche 2017.04.16> reportage di Alessio su La7].

 

2017.03.31 <corr tgc ansa>: Bologna: 14enne islamica rasata a zero dalla madre perché non indossa il velo, la Procura la allontana dalla famiglia per la quale «Nessun pentimento: i nostri sono normali obblighi religiosi». Imam Izzedin Elzir: «non c’è nulla di religioso». [CzzC: ma sai che il regime de La Mecca paga donne all’estero perché mettano il velo? Trattasi di Kitman, menzogna nell’interesse dell’Islam? Continua].

 

2019.03.14 <aleteia repubbl espresso tpi amnesty google> Nasrin Sotoudeh, avvocato per i diritti umani, condannata a 38 anni e 148 frustate perché aveva difeso in tribunale a Teheran una donna che si era tolta in pubblico il velo; ma c’è di peggio: <corriere> il magistrato che le ha inflitto la pena è stato nominato all’Onu in una commissione che si deve occupare della questione femminile. [CzzC: mentre alcuni avvocati iraniani <asianews> si sollevano contro l’abominevole sentenza, ci chiediamo quanti altri casi ancora dovremmo contare di sudditanza dell’ONU/UNHRC all’islamismo, prima di definire screditati quegli organismi? Ricordi quando nel 2016 lʼOnu tolse l’Arabia Saudita dalla lista nera già pubblicata dei paesi violatori dei diritti dei bambini e gli ufficiali dell’ONU per spiegare l’indulgenza, dicevano "Minacciava stop fondi, ... Bombardati di minacce»? Cinico diritto della forza dei petroldollari e delle minacce del terrorismo islamista? Pubblicizzo l'appello.amnesty "libertà per Nasrin", ma non  lo firmo perché mi sarei aspettato che con l'occasione raccogliesse anche protesta contro chi nominò in commissione ONU il magistrato che condannò la Nasrin]

 

↑2016.12.13 Ti stupirai che io accusi di ipocrisia lo sdegno occidentale per l’incarcerazione a rischio frustate della 20enne saudita Malak al-Shehri, accusata di aver postato sua foto senza velo, sdegno che gronda fin troppo facile su tante nostrane testate <2016.12.13 corriere, repubblica ...>: qui spiego il perché sarebbe ipocrisia occidentale ...

 

2016.12.03 <stampa fattoq corriere>: Udine: la giovane nordafricana si toglieva il velo prima dell'inizio delle lezioni e lo indossava quando tornavano a prenderla i genitori. Dopo essere stata scoperta, ha raccontato ai professori delle botte subite dalla madre e temeva anche la reazione del padre. La scuola ha avvisato la Polizia che ha portato la ragazza in una struttura protetta.

 

↑2016.04.09 <ligurianotizie>: Genova: picchiata perché voleva togliersi il velo in pubblico e indossare jeans e maglietta attillati, come tante giovani donne italiane: botte dal marito musulmano pakistano alla 25enne, pakistana pure lei, che dall’anno scorso abita a Sestri Levante. Non solo schiaffi, ma anche calci e insulti da marzo 2015 quando arrivò in Italia, fino a qualche settimana fa, quando il gip Massimo Cusatti ha emesso una misura di divieto di avvicinamento alla donna nei confronti del marito commerciante 31enne.

 

↑2012.08.10 <reggionline> marocchino picchia selvaggiamente la figlia che non vuole il velo: la 18enne viene presa a ginocchiate in faccia dal padre che poi scappa lasciandola col setto nasale fratturato alle cure dei clienti del Grande Emilia di Modena; l’ha picchiata anche perché lei non intendeva sposare l’uomo al quale era stata promessa, che vive a Brescello. [CzzC: chissà cosa avrebbe detto e fatto don Camillo ...].

 

↑2012.07.14 Trassi da Avvenire 14/07/2012 pag 17: Afghanistan: fatta saltare Hanifa Safi che rifiutava il velo: si batteva per i diritti troppo spesso negati delle afghane: mentre lei combatteva con le parole, apertamente, gli avversari hanno risposto prima con le minacce, poi con le armi. Ieri, una bomba, piazzata sotto l’auto, l’ha uccisa mentre andava al lavoro.

 

↑2004.04.10 <fattisentire lisistrata metaforum> Belfort (Francia): torturata in famiglia perché non voleva portare il velo: ANSAWeb: 09/04/20104: per due anni una 20enne turca è stata torturata dai familiari perché non voleva portare il velo islamico: frustata, picchiata, ustionata ripetutamente dai familiari che rischiano fino a 15 anni di carcere sia il marito, sia i due fratelli, sia la madre della ragazza, i quali si sono giustificati dicendo che la giovane non faceva neanche le pulizie di casa e si occupava poco del bambino.