AMAZON

sarebbe la più grande Internet company al mondo, ma alla voce Alibaba <wikipedia> dice che questo Gruppo cinese già nel 2012 gestiva 170G$ in vendite, una somma maggiore delle vendite combinate su eBay e Amazon. Il deus ex machina  di Amazon, Jeff Bezos con 99,6G$ è il 1° al mondo per patrimonio nel 2017.

[CzzC: trovo che Amazon abbia dato una bella spinta alla razionalizzazione della logistica, alla disintermediazione di soggetti che non danno effettivo valore aggiunto al prodotto vendibile, alla riduzione dell'inquinamento e degli sprechi, alle possibilità di scelta del consumatore e al suo giudizio di merito sui prodotti. Resta alla politica democratica il compito di parare i rischi per la tutela della nostra libertà (dalla privacy alla concorrenza), rischi configurati soprattutto dalla particolarità che, anche nei regimi democratici, la politica è in ritardo rispetto agli spazi di manovra che la tecnologia si sta conquistando come in un Far West grazie alle sue iniziative che si possono auto-legittimare brandendo il principio che “è lecito tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge”  ... continua.]

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 25/02/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Alibaba, social networks; informazione, comunicazione, big data e privacy, cultura dominante, emergenza educativa e valoriale; my social; Facebook; Google

 

2021.12.11 facendo un ordine su Amazon ho appreso della possibilità di praticare beneficenza facendo arrivare alla scuola preferita un credito virtuale (1% dell'acquisto?): ho provato a vedere come fare ed effettivamente ...

 

↑2020.10.14 <fq> Le tasse pagate in Italia dai giganti web: Amazon 11 M€, Google 5,7 M€, Facebook 2,3 M€, Netflix 6 k€: con le prime 25 società internet al mondo in 5 anni sottratti al fisco 46 miliardi di euro nonostante ricavi e profitti volino.

 

↑2018.04.10 <metodomontessori> alcune delle celebrità cresciute con il metodo Montessori: Jeff Bezos / Amazon, Larry Page e Sergey Brin /Google, Jimmy Wales /Wikipedia, Gabriel Garcia Marquez/Nobel letteratura, Anna Frank, George Clooney, ... anche Mario Draghi e Bill Gates

 

↑2018.02.13 <sole24h> Amazon senza freni: l'impero di Bezos sfida i limiti dell’Antitrust; libri, alimentari, logistica, container, navi, aerei cargo, casa cinematografica, cloud computing, giornalismo (Washington Post); e non basta ...

 

↑2017.12.27 <giornale adnk stampa>: Bloomberg Billionaires Index monitora il patrimonio delle 500 persone più ricche del mondo: totalizzano 5,3T$ (+23% in un anno). Jeff Bezos (Amazon) 99,6G$.1°, Bill Gates 91B$.2°, Warren Buffett (investitore) 85G$.3°, Amancio Ortega (Zara) 75G$.4°, Mark Zuckerberg (Facebook) 72G$.5°. Giovanni Ferrero 24G$.33°, Leonardo Del Vecchio (Luxottica) 22G$.37°, Silvio Berlusconi 8G$.177°, Giorgio Armani 191°, George Soros 8G$.195°

 

↑2017.11.26 <sole24h>: Internet come modo di pensare. Alibaba sta scommettendo sul cloud, trasformandosi in una internet company con un ecosistema di servizi. Il responsabile di Ali Cloud Wang Jian: «Anche internet non è uno strumento, ma un modo di pensare» [CzzC: pensa a che potenza di controllo e di violazione della libertà-privacy potrà avere il partito comunista cinese con i new-media / Alibaba, visto come assoggetta perfino la sua magistratura; ma credi che Amazon e Google abbiano molto meno potenza di controllo su (e di sfruttamento dei) dati privati solo quando operassero in regimi sedicenti democratici?]

 

↑2017.09.08 <corriere>: Dopo Apple, Amazon. La guerra fiscale Ue contro i giganti del web. Difficoltà tecniche; Bruxelles non ha competenze su materie fiscali [CzzC: ma che guerra? È incapacità di adeguare le leggi a proteggere il bene comune dal cinismo sia degli e-innovatori, sia di Paesi come Irlanda e Lussemburgo, che con dumping fiscale facilitano elusione pro astronomici guadagni di pochi e detrimento al bene comune]

 

↑2016.01.30 <osservatoriogender>: aggredito dalla gender inquisizione anche il giornalista e conduttore televisivo Jeremy Clarkson reo di aver espresso il suo pensiero in tema di transessualità in maniera sgradita alla lobby LGBT che dal sito “Planet Transgender” ne ha chiesto la testa, lanciando una petizione on-line per chiedere al suo attuale datore di lavoro, “Amazon”, di cacciarlo immediatamente.

 

2015.07.30 <fattoq> è Amazon Prime (non la rivale Netflix ) ad aggiudicarsi l'ex trio di Top Gear composto da Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May che lasciano la BBC e “creeranno un nuovo ‘car show’ esclusivamente per Amazon Prime”.