modificato 22/07/2017

 

La famiglia tradizionale sarebbe sogno di Dio non civilmente normativo, secondo D.Menozzi

Correlati: confusione tra la famiglia voluta da Dio e altre unioni; il Mulino e la scuola di Bologna

Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità: contrassegno miei commenti in grigio rispetto al testo attinto da altri.

 

Trascrivo da Rai.Gr123/01/2016h8.mp3 il commento di Daniele Menozzi1947 (foto vid diritti umani; docente di storia del cristianesimo alla Normale di Pisa) al discernimento di Papa Fr1no confusione tra la famiglia voluta da Dio e altre unioni:

mi pare che il Papa abbia 2 interlocutori, la Chiesa (i credenti) e la società civile, e qui emergono percorsi innovativi:

- il primo percorso è che questa dottrina tradizionale non implica una sua traduzione in norme civili: la chiesa la propone e la affida alla testimonianza dei fedeli

- ma forse ancora più interessante è il secondo percorso: Francesco non àncora la sua riproposizione della dottrina tradizionale alla legge naturale di cui la Chiesa sarebbe custode e che varrebbe per tutti in ogni luogo, al contrario, indica che questa dottrina, che è sicuramente la dottrina tradizionale, è il sogno di Dio, cioè costituisce una meta, particolarmente significativa, per la chiesa, per i cristiani, ma per tutti gli uomini, e tuttavia una meta per la quale non c'è nessuna proposta di coercizione: gli uomini debbono liberamente raggiungere quel modello che il papa presenta come il sogno di Dio.

[CzzC: ascolto questo Menozzi.mp3 come una pronta illuminata riduzione del discernimento papale, forse mirata dai registi a far sì che tale discernimento autorevole non sottragga consenso alla stepchild adoption della votanda legge Cirinnà: se potessi direi al Papa: più che contro Marino non invitato da te a Filadelfia, servirebbe qui una tua regolata alle maestrie riducenti la tua, patentate cattoDoc dal Mulino e dalla scuola di Bologna (non a caso Rai.Gr1 oggi cita anche Melloni) non di rado dissenzienti dalla Rota Romana cui parlasti; in attesa di una tua eventuale correzione fraterna alla maestria in parola (o rivolta a me e a quelli che argomentassero come me qui: per carità, so di non avere la verità in tasca e il mio tentativo di correzione fraterna a questo Menozzi.mp3 intendo assolutamente reciprocabile), oso additare quelli che a me parrebbero trucchi dialettici usati nella fattispecie.mp3, ad esempio così:

- caro Menozzi, anche per la famiglia, come per altri ambiti della dottrina sociale, la dottrina tradizionale della Chiesa - proprio in quanto cattolica, non islamista - non implica opposizione fisica al Cesare che legiferasse contro: non serve ricorrere nel trucco dialettico sgamato da Shopenhauer con #,4,#6) per occultare che il Magistero petrino incita i fedeli a tradurre tale dottrina in norme civili che, rispettando i diritti umani di chi la pensa diversamente, favorisca - sul piano educativo ed organizzativo - quel modello di famiglia rispetto ad ogni altro tipo di unione, il che contrastando anche gli attacchi del mondo (cultura dominante) sbugiardando chi ci vorrebbe criminalizzare come discriminatori e violatori dell’uguaglianza: quel modello di famiglia non è una meta cui tendere soddisfatti da una tensione utopica, da un sogno, ma una realtà specifica da praticare, preservare e difendere per il bene comune, insoddisfatti se manca o se viene indifferenziata nella pratica e nella pilotata Weltanschauung;

- caro Menozzi, il fatto che Fr1 non abbia citato la legge naturale, non significa che non intenda riferirvisi, mentre è evidente il tuo gongolare presumendo avvenuto il disancoramento della dottrina cattolica dalla legge naturale: torni ad usare trucchi dialettici, sgamati da Shopenhauer #20,#24?

- caro Menozzi, non ci menar per l’aia a ridirci per l’ennesima volta del Mulino

- che per quel modello di famiglia tradizionale non c'è nessuna proposta di coercizione, perché, come ben sai, è da secoli che i cattolici si differenziano dalle coercizioni islamiste, ma avranno pur diritto di votare anche diversamente da te? Compresi i casi in cui io non voterei come alcuni di loro. Ti chiederei perché non usi meglio il tuo tempo a denunciare i regimi che pagano i maestri di coercizione in materia?

- che gli uomini debbono liberamente raggiungere quel modello tradizionale: dove avresti trovato che i papi abbiano detto il contrario di questo liberamente? Torni ad usare trucchi dialettici, sgamati da Shopenhauer #18, mutatio controversiae? Ad essere minacciata oggi non è la libertà di praticare quel modello tradizionale di famiglia, ma la libertà di educare ad esso e di proteggerlo in preferenza rispetto ad ogni altro tipo di unione, come ci parrebbe di intendere dal Papa, che non a caso giudicò sbaglio della mente umana la teoria del gender; non a caso l’08/07/2014 alla commissione ONU per i diritti umani il rappresentante del governo Renzi votò a favore dell’emendamento che voleva sostituire il termine «famiglia» con la frase «famiglia nelle sue varie forme» e fu scornato, perché la maggioranza respinse quell’emendamento, anche se Renzi poi goffamente spiegò quel suo voto con la circostanza che non voleva distinguersi dagli altri membri UE in coincidenza con l’inizio del suo semestre italiano;

- caro Menozzi, io ascolto e intendo il Papa per quello che dice e direbbe Gesù, non per interpretarlo pro visione partitica e pro stepchild adoption della votanda Cirinnà, come forse tu: o sbaglio?]

 

 

[CzzC: per inquadrare l’ermeneutica di Daniele Menozzi, ad esempio per vedere se sia più vicina a quella di rottura o a quella della riforma nella continuità dell’unico soggetto chiesa, eccoti qui di seguito alcune estrapolazioni di suoi giudizi, con tutti i limiti delle estrapolazioni ...]

 

27/04
2014

<il manifesto pdf>: Per Roncalli la Chiesa poteva entrare nella storia senza un progetto di cristianità, per Wojtyla essa doveva essere guidata da un'ottica neo-cristiana. Bergoglio ha cambiato per tanti spetti la linea di Benedetto XVI, il quale del resto, con la sua rinuncia, ne ha riconosciuto il fallimento.

07/03
2014

<ilfoglio>: Sembra alle spalle la stagione ratzingeriana che aveva accantonato la considerazione della storia nella convinzione che solo una atemporale riproposizione del sacro potesse garantire la sopravvivenza del cristianesimo nella società contemporanea, soprattutto perché il progetto di Benedetto XVI ha fallito nel suo dichiarato obiettivo di restituire capacità missionaria e slancio apostolico a una chiesa in grave difficoltà. A quanto pare Fr1 ha capito che non è l'astratto appello alla legge naturale e alla legge rivelata a riportare alla chiesa gli uomini d'oggi, bensì la trasmissione di un messaggio che indica nella speranza e nella misericordia cristiana la via di un cambiamento di vita per uomini feriti dal peccato. [CzzC: si intravedono i trucchi dialettici di cui sopra: quando mai il Magistero petrino degli ultimi Papi ha tradito speranza e misericordia per una atemporale riproposizione del sacro e per un astratto appello alla legge naturale e alla legge rivelata? Conosco tanti riammessi alla Comunione ancorché conviventi more uxorio, ma collaborativi in Parrocchia per catechesi, liturgia, carità; non conosco casi di confessionali scossi dall’l’ira del confessore all’udire denunciato l’uso del contraccettivo, anzi, grande comprensione a fronte di certi se e ma. Conosco casi di aborto ampiamente perdonato, seppure non senza se e senza ma, come invece piacerebbe agli ermeneuti di rottura, immotivati accusatori di mancanza di misericordia]

23/02
2013

<ilmanifesto>: le dimissioni di Benedetto XVI? Un atto inusuale: «o ha fallito, oppure vuole un papa più giovane che segua la sua linea» [CzzC oppure sei tu che fingi di non capire, per ingannare il prossimo tirando acqua al tuo Mulino?]

11/08
2009

<esserecomunisti>: «I lager nazisti, come ogni campo di sterminio – ha detto il pontefice – possono essere considerati simboli estremi del male, dell’inferno che si apre sulla terra quando l’uomo dimentica Dio e a lui si sostituisce, usurpandogli il diritto di decidere cosa è bene e cosa è male, di dare la vita e la morte». Non è difficile scorgere nel pensiero del pontefice un’unica linea di attacco. Il bersaglio è la modernità. L’individuo che conquista spazi di autodeterminazione via via maggiori, la libertà di scegliere in autonomia criteri e valori. Da qui l’ossessione di Benedetto XVI ...[CzzC: pare che il bersaglio di Menozzi sia più Benedetto XVI, che il male e le sue cause ...]