Discernerei gli UTOPICI1 dagli utopici2: chiamerei utopici1 quelli che nel perseguire la finalità

propendessero ad usare violenza, +forza che diritto, minaccia, dissuasione, ricatti, vendetta, inganni, machiavellismo …, finalità che spesso ritengono non utopica, ma un preciso obiettivo, ancorché nel tempo si palesi più dannoso che utile al bene comune.

Le finalità degli utopici1 e 2 potrebbero apparentemente coincidere, ma il perseguimento delle stesse si differenzia per strumenti e metodi.

Ad esempio? Alcune utopie di bacati da sessantonite coincidevano per finalità con quelle di altri movimenti riformisti, magari cattolici, che continuano anche oggi a perseguirle senza alcuna correlazione con le efferatezze dei cosiddetti “compagni che sbagliano”.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 14/04/2024; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: valori, dignità umana, diritti umani, il cuore dell'uomo, moralità basata sulla verità e non imposta; libertà di coscienza di espressione e di educazione; legale=lecito? Il fine giustifica i mezzi? Reato-Peccato

 

2024.04.13 leggo su <fb> la citazione«l'occhio vorrà anche la sua parte. Ma il cervello è decisamente più esigente» e commento: il cervello è decisamente più esigente se funziona bene; per i cervelli che funzionano pressappoco, funzionano meglio gli specchietti per le allodole; e siccome la psicologia insegna che le immagini catturano più attrattività delle argomentazioni logiche, ecco l'esplodere della comunicazione per immagini (pubblicità) e gli influencer sui social. Con buona pace della logica e del logos.

 

2021.07.20 <avvenire> Vent'anni dopo il G8. Dagli scontri alle torture, cosa rimane di Genova. L’urlo «Un altro mondo è possibile», poi la realtà fatta di provocazioni e guerriglia. Ancora oggi, sui limiti del movimento e sulla reazione sproporzionata delle istituzioni, dibattito aperto

 

↑2014.01.17 La rivoluzione della misericordia anche verso la rivoluzione sessuale: praticare la misericordia di Dio anche nei confronti delle situazioni nuove e controverse nate dalla rivoluzione sessuale, a partire proprio dalle situazioni di sofferenza che tale rivoluzione morale ha creato, dai tanti fallimenti di questa utopia: solo medicando le ferite di questo ospedale da campo si può aprire la possibilità di una nuova accezione della morale cattolica per il bene comune, altrimenti archiviata come inutilità.