Chi dice una parolaccia sulla mia mamma, SI ASPETTI UN PUGNO

19/01/2015 commento su facebook:

<ansa> Papa Francesco "E’ vero che non si può reagire violentemente, ma se il dott Gasbarri, grande amico, mi dice una parolaccia contro la mia mamma, ma gli aspetta un pugno, ma è normale, è normale". [CzzC: con quel "gli aspetta" intendeva "si aspetti". Leggo un ottimo commento su <il sussidiario> e ne aggiungo uno mio. Contro le parole del Papa reagisce stizzito il ministro della Giustizia francese Christiane Taubira: "abbiamo il diritto di prendere in giro tutte le religioni". Osservo che il ministro tifa per la risma di ideologi della sua omonima legge (Taubira) del matrimonio per tutti, che, risentiti per l'oceanico dissenso della MANIF POUR TOUS, si lagnarono accusando la pacifica contestazione di masso-fobia: CONTINUA IN SEGUITO DEL SOMMARIO

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 03/07/2023; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: Papa Francesco; Charlie-Hebdo; MySocNetw

 

2023.06.29 <avvenire> a Stoccolma un iracheno brucia il Corano davanti alla moschea all'inizio della tre giorni di festa musulmana Eid al-Adha (sacrificio di Abramo), gesto messo in atto dopo che la Corte Suprema <rainews google> aveva tolto il divieto di bruciare il Corano, annullando la proibizione che la Polizia aveva imposto dopo un altro simile gesto2023.01♫. <giornale s24♫> s'indigna il mondo islamico ed Erdogan frena sull'ingresso della Svezia nella Nato <giornale> Tobias Billström, ministro degli Affari Esteri aveva sostenuto al riguardo che in Svezia esiste la libertà di espressione. [CzzC: è fuorviante millantare come libertà di espressione un gesto offensivo di ciò che milioni di esseri umani hanno di più caro; non risponderei con un pugno, ma chi la fa, l'aspetti!]. <vatican google> Fr1 ad Al-Ittihad: indignato e disgustato per il rogo del Corano in Svezia.

 

2021.01.09 leggo su <fb> l'8Gen2015 attentato a Charlie Hebdo, una guerra contro alcuni simboli della civiltà liberale occidentale? [CzzC: Carlie Hebdo sarebbe simbolo della nostra civiltà? Per nessun motivo giustificherei lo spargimento di sangue innocente, ma quanto ne dovrà scorrere ancora prima che i maestri di odio laicista capiscano che, se per loro esiste un diritto di offendere i simboli religiosi (dato che ritengono la fede in Dio una fantastica pia illusione), non può esistere quel diritto a livello di tutta l'umanità, se vogliamo affermare anche la fraternité oltre alla egalité. Per miliardi di persone Dio è caro come i genitori, dal che si comprenderebbe anche l'ammonimento di Papa Francesco "ma se il dott Gasbarri, grande amico, mi dice una parolaccia contro la mia mamma, potrebbe aspettarsi un pugno". Prosegui <qui al 9 Gen> per il dibattito tra me (che intendo quelle vignette una ironia malefica censurabile) e chi invece le paragona a «satira che non semina odio, roba da ragazzacci, che, se fosse proibita, il mondo sarebbe peggiore».

 

↑2015.01.15 <lettera43 e huffingtonpost>: Francia, Taubira, ministro della giustizia: «siamo il Paese di Voltaire e dell'irriverenza, abbiamo il diritto di ironizzare su tutte le religioni». [CzzC: si esibisce enfatica dell’individualismo libertario masso-illuminato offensivo delle relazioni personali anche in ciò che la persona avesse di più caro nella vita. Chi rivendica tale diritto, prima o poi ironizzerà la dignità umana in maniera che apparirà orripilante anche ai laicisti: staremo a vedere! Intanto solo pochi mesi dopo i rivendicatori del diritto in parola si piegarono vigliacchi e sbilanciati. E che dire dell'invocato Voltaire? Ne omaggio la disponibilità a dare la vita per la libertà di espressione altrui, ma ricorderei alla Taubira che, difensore di liberte’ ed egalite’, egli aveva anche un concetto di fraternite' in nome del quale avrebbe qui sconfessato la ministra e i di lei fratelli bulimici di diritti individuali. Ma ci potrebbe essere sotto un che di più intrigante: ai tifosi dei masso-illuminati, più anti cristiani che antiislamici, preme aggredire i simboli della cristianità con libertà di offesa trinità osceno-blasfema, al cui scopo può essere utile vantare il diritto di ironizzare il profeta islamico con turbante bombato, esibendosi così imparziali davanti ai pollacchioni che non s’avvedessero del trucco di paralogismo. Vedi anche <avvenire> e il pugno di Papa Francesco.

 

 

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SEGUITO DEL SOMMARIO

Forse quel ministro, abbagliato dai suddetti lumi, non s'accorge di aver scordato un terzo fondamentale della triade cara al citato Voltaire, la fraternite': se la liberte' e la egalite' dimenticassero la fraternità (ammettendo solo la fratellanza di massonico conio), anzi, la ferissero negli affetti più cari, diventerebbero cembali squillanti, inutili o dannosi per il bene comune.

Quel ministro e i tifosi del "je suis Charlie" "senza se e senza ma" dimenticano a tal punto il bene comune da giocare cinicamente sulla pelle di innocenti che pagano a causa di altrui arroganza offensiva: mentre sono alcune decine gli illuminati offensivi colpiti dalla furia bestiale dei fanatici jahadisti, gli stessi illuminati sanno bene che ci saranno decine di chiese bruciate (ieri in Niger) e migliaia di innocenti seguaci di Cristo trucidati dalla furia vendicativa ancorché i cristiani abbiano condannato le vignette offensive e amino la liberte' e la egalite' non meno dei vignettisti e dei loro incondizionati tifosi: trattasi a mio avviso di una diversa concezione dei rapporti umani, una diversa Weltanschauung se non osassimo chiamarla una diversa civiltà: per gli uni la stessa che nacque 2000 anni fa affermando tra i valori anche la suddetta triade e incontrando il cuore dell'uomo nelle sue esigenze naturali fondamentali in mirabile rapporto di fede e ragione; per gli altri trattasi di oscurantismo cresciuto in modo innaturale sulla civiltà greco-romana, che solo gli iniziati illuminati sanno recuperare nell'antico splendore del grande oriente risalente fino agli egizi. Mentre rispettiamo la libertà di chiunque di farsi illuminare come preferisce, non possiamo negare l'evidenza di una ben diversa valenza tra le due Weltanschauung in efficacia per il bene comune.

Mi obietta un amico: "ma tu, che escludi il male fisico se non per adeguata immediata difesa di chi ti e' affidato in custodia, non credi che il Papa abbia sbagliato a parlare di pugno vendicativo?"

Gli rispondo “sì” a rigor di termini,  ma il perseguimento del bene comune può implicare la scelta del male minore: a mio avviso con quella frase (peraltro espressa come ipotesi di reazione che l'offensivo non dovrebbe escludere di aspettarsi) il Papa ha ribadito in maniera incisiva un messaggio ai fratelli islamici del tipo "i papasuccubi si smarcano nettamente dagli ideologi che eleggono paladini della libertà gli autori delle vignette offensive" e questa precisazione, per quanto ovvia, potrebbe far diminuire il numero di innocenti dilaniati dalla furia vendicativa jihadista più di quanto possa ridurlo l'intelligence antiterrorista, per quanto indispensabile; come quella notte in cui Craxi ed Andreotti si opposero a Reagan, anche se non sapremo mai quante vittime italiane di terrorismo mediorientale quella decisione abbia risparmiato.