il gesuita Dall'Oglio: «se sottraessimo ARMI CHIMICHE alle forze di Assad e le usassimo contro di loro, cosa ci sarebbe di immorale

Ti chiederei, caro Dall'Oglio che forse adesso sei in Paradiso, se ritieni che S.Ignazio di Loyola o Gandhi ti avrebbero approvato quando nel 2013.07 sibilavi le suddette giaculatorie di nonviolenza.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 23/12/2022; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

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2021.11.20 riassumo <libert.inst> già nel 2014 si sapeva che anche alcuni paesi dell'UE stavano spedendo armi agli insorti jihadisti siriani offrendo allo stesso tempo asilo ai cristiani che avessero lasciato la loro patria devastata dalla guerra: favorivano così la pulizia etnico-religiosa in Medio Oriente, piano strategico dei wahhabiti assecondati dagli USA. Il Patriarcato della Chiesa ortodossa ha una solida comprensione dei progetti attuali e futuri dei responsabili politici occidentali che, inciuciati con i wahhabiti, stanno attuando la logica del settarismo (razzismo religioso), e sono pochi quelli che capiscono la natura del gioco. I leader della Chiesa siriana lo avevano chiamato il complotto del "cavallo di Troia" dell'Occidente nei confronti dei cristiani del Medio Oriente: incoraggiare l'emigrazione cristiana dalla regione e allo stesso tempo spedire di nascosto le armi che sarebbero state usate anche contro i cristiani che hanno cercato di rimanere e che, guarda caso, non militano tra i ribelli contrari al governo di Assad [CzzC: fatta eccezione per qualche raro tifoso di Padre Dall'Oglio]

 

2013.07.19 sermone del "pacifico" gesuita Padre Dall'Oglio <huff> «Quando dieci mesi fa il Papa Benedetto visitò il Libano disse, sicuramente per effetto delle opinioni dei prelati mediorientali favorevoli al regime del clan Assad, che era peccato mortale vendere le armi ai contendenti nella guerra intestina siriana. In quell'occasione twittai che se era peccato vendercele, allora bisognava darcele gratis!  ... Ammettiamo per un istante che ci fossimo appropriati di armi chimiche sottratte agli arsenali di regime conquistati eroicamente. Immaginiamo di avere la capacità di usarle contro le forze armate del regime per risolvere il conflitto a nostro favore e salvare il nostro popolo da morte certa. Cosa ci sarebbe d'immorale?». [CzzC: potremmo supporre che Dall'Oglio avesse parlato così per deriva ideologica tipica di altri gesuiti della cosiddetta teologia della liberazione come Jon Sobrino, ma son certo che, se fosse ancora vivo, Padre Dall'Oglio potrebbe ravvedersi per la suddetta sparacchiata e/o contestualizzarla in modo che risulti meno contraddittoria con i premi di nonviolenza e di dialogo che gli sono stati assegnati da giurie più o meno sinistramente illuminate. Ad esempio? Egli era a Raqqa nel 2013.07 per cercare di riappacificare i rapporti tra i curdi e i jihadisti arabi (poco dopo fu rapito da terroristi islamici) e, ben sapendo che costoro avrebbero dilaniato i cristiani con stragi di inermi come mai li avrebbe perseguitati Assad, con la suddetta sparacchiata forse Dall'Oglio intendeva mitigare la cristianofobia dei jihadisti, esibendosi cristiano loro alleato contro Assad.

In merito alla possibilità di difendere gli oppressi anche senza invocare armi assassine sarebbe interessante che Dall'Oglio ricomparisse e potesse confrontarsi, non già con gli appelli del Papa che glissò, ma con altri religiosi siriani: ad esempio? <fattoq 2018.07.29> Siria: 7 anni di distruzione e di morte raccontati da religiosi di Damasco e di Aleppo: la contro narrazione del conflitto fatta da frati, suore e alti prelati che hanno vissuto bombardamenti e barbarie e che ora dicono: "Assad è stato la salvezza nostra e del popolo siriano". Vedi anche newsletter2018].