Paolo Branca docente di islamologia in UniCatt Milano

<unicatt>: Per l'a.a 1994/95 fu supplente di Lingua e Letteratura Araba presso UniTorino e 1995-97presso UniPavia. Gli sono grato per il suo aiuto al discernimento, ad es. per questa precisazione: il Corano non prevede né l’uccisione dell’abiuro né la lapidazione dell’adultera: sono previste nella Sunna.

Il 2016.06 gli avevo posto delle domande.

[Pagina senza pretese di esaustività o imparzialità, modificata 17/02/2018; col colore grigio distinguo i miei commenti rispetto al testo attinto da altri]

Pagine correlate: male fisico mandatorio takfiri, foraggiatori di maestri di odio, Islam riformi educazione; Campanini; inarrestabile se ...

 

↑2017.11.19 <Rai1> Paolo Branca su Libano Arabia Israele: Israele collabora con Arabia saudita con la logica del “il nemico del mio nemico è mio amico”. Arabia saudita fa ingerenza pesante in Libano demonizzando Hezbollah in funzione anti Iran. Nei paesi sciiti a volte troviamo movimenti intellettuali e anche movimenti femminili e una società civile molto più dinamica che nei paesi sunniti. [CzzC: gran discernimento!]

 

↑2017.10.30 <Radio1 audio>: Dialogo con islam: segnali positivi da Tunisia (donne possono sposare un non musulmano) Marocco (protezione minoranze religiose ?) [CzzC: plaudiamo a spiragli di apertura, speriamoli più rapidi: gli ulema del Marocco hanno fatto il grande sforzo di non più esigere la pena di morte per i loro abiuri]

 

↑2017.04.24 <Radio1 audio>: Fr1 fa onore al nome che si è scelto (Francesco no crociate); Al Azhar non riesce ad avere un ruolo del tutto indipendente dal ministero degli affari religiosi; magari maturasse un nuovo concetto di umma! Valorizzare le differenze.

 

↑2017.02.13 <Radio1 audio>: in Marocco svolta epocale: gli ulema non esigeranno più la pena di morte per i loro abiuri. Il Corano non prevede né l’uccisione dell’abiuro né la lapidazione dell’adultera: sono previste nella Sunna.

 

↑2016.06.08 Email a Paolo Branca: sono il CzzC che formulò l’ultima domanda verso la fine del bell’incontro con Lei domenica scorsa a Castelletto, accennando che mi capita - colloquiando con amici islamici e fautori del dialogo interreligioso - di invitarli a sensibilizzare le loro autorità religiose (e politiche dei loro paesi di provenienza) affinché rimuovano dai loro insegnamenti (e leggi di vari stati conformati alla sharia) le prescrizioni di male fisico che contraddicono la nostra dichiarazione universale dei diritti umani, in particolare all’Art.18 che prevede la libertà di credo e di cambiarlo impunemente ... continua.